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Autore: Mari_BubblyGirls    13/01/2013    8 recensioni
Tutto stava andando a rotoli. Mi ero trasferita in questo cazzo di posto, in cui non conoscevo nessuno, a malapena capivo l'accento i irlandese, figuriamoci, a scuola nessuno mi considerava.
La luce dei lampioni era scomparsa, solo la luna si specchiava vanitosa nella superficie del lago. Il parco era il mio posto preferito. Dove si fermava il tempo, rimaneva solo il buio e la calma. Il silenzio.
A volte la luna sembra ridere di te. A volte le stelle esaudiscono i tuoi desideri.
Anche una risata può salvarti. Never say never. E non smettere mai di credere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
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10. Conosciamoci.

Sperai che non accadesse come l'ultima volta che avevo preso l'iniziativa.. Cioè, speravo di non dovermi deprimere a causa del suo silenzio.

Iniziai a prepararmi per uscire (in fondo me l'aveva promesso, che saremo usciti.) Mi misi un maglioncino marrone di quelli enormi che io adoro, con un'immagine Disney di Minnie e Micky e un paio di panta neri (come sempre, io li adoravo erano comodi e caldosi.) e un paio di UGG marroncini. Mi stavo cominciando a truccare quando mi arrivò un messaggio. Mi catapultai nel letto e lessi il messaggio.

Sììì era il suo. “Hey bellissima, tra mezz'ora sei pronta? Passo io, non ti preoccupare.<3”

Mi morsi le labbra e sorrisi con aria ebete, poi lentamente iniziai a digitargli un altro messaggio: “Ascolta, ho fatto una promessa a qualche mia amica.. Ehm, ti va di incontrare qualcuno? <3”

Avevo appena appoggiato il cellulare sullo scaffale del bagno, che squillò la suoneria, indicandomi che avevo appena ricevuto un nuovo messaggio.

Fans?” mi aveva risposto semplicemente. Ero stata un'idiota. Era ovvio che lui fosse stanco di incontrarle, ma ripensando a quelle ragazze non potevo non fare niente. Eppure non volevo renderlo infelice.. così gli inviai “Sì.. Ti prego poi ti prometto staremo tutta la sera insieme. :(“

Ero un po' tremante quando riappoggiai il cellulare, finii di truccarmi e notai che erano già passati venti minuti.. e lui ancora non mi aveva risposto. Stavo cominciando ad innervosirmi, inviai un messaggio anche a mia madre e la avvisai che sarei stata fuori con James, lei rispose subito “ok, ma stai attenta.”.

Poi mi sedetti sulla sedia in camera mia e iniziai a guardarmi attorno sempre più ansiosa, aspettando impazientemente un segno di vita da parte di James. Pensai che magari ascoltando qualche canzone il tempo sarebbe passato più velocemente, feci partire qualche canzone di Pitbull ma anzi ciò non fece che aumentarmi l'ansia. Allora mi si accese la lampadina, mi scaricai qualche canzone e ne ascoltai una che si intitolava “Irrisistible”. Al primo “Don't”, mi sciolsi immediatamente. Mi tranquillizzai e la ascoltai un paio di volte, fino a quando non mi colse impreparata il campanello. Mi catapultai giù saltando a due a due i gradini e presi un bel respiro prima di aprire la porta, aggiustandomi i capelli. Mi aspettava la visione angelica di James che in mano aveva un mazzo di rose rosa e sorrideva con gioia. Io mi avvicinai per prenderle e lui fulmineo si chinò per baciarmi sulle labbra. Alzai lo sguardo sorridente, mi brillavano gli occhi e gli dissi imitando la sua voce sexy «Ciiaaao Uomo sechisi.».

Poi entrai dentro e lo invitai ad entrare un attimo, chiusi la porta e salii svelta in camera a mettere in un vaso le rose, ma quando scesi giù non lo trovai più nel salotto.

«James?» Lo chiamai piano, cercandolo con lo sguardo. Entrai in cucina e lo trovai davanti al frigo.. No, non cercando cibo (come invece mi sarei aspettata, data la sua voracità nel mangiare.), ma osservando con un sorrisetto le foto che c'erano appese, che erano prevalentemente di quando ero o poppante, o mocciosa. Bello, davvero.

Arrivai da dietro e lo abbracciai. Lui mi accarezzò con dolcezza le braccia e si girò, chinandosi cercando desideroso le mie labbra. Cosa che non mancò a trovare. Mise le mani dietro la schiena e le lasciò vagare mentre mi baciava. Socchiuse le labbra e io lo imitai immediatamente, facendo diventare quel bacio qualcosa di poco casto, mentre lui spingeva la testa contro la mia (?).

Io mi staccai e gli dissi a voce bassa: «Ho promesso a delle mie amic..»

ma non mi lasciò finire, mi baciò con passione e sorrisi ricambiando. Mi staccai nuovamente e lo guardai negli occhi: «Eheh, calmino! Devo mantenere le promesse che faccio!» E gli rivolsi un'occhiata supplicante.

Lui sbuffò alzando gli occhi al cielo. «Ok.. dove dobbiamo andare?»

Sorrisi soddisfatta e assumendo una strana espressione, sbattendo le ciglia e fissando un punto imprecisato in alto, e muovendo le labbra indecisa, alla fine gli feci sapere: «Beh.. andremo... Erm..» Mi fermai. Io non conoscevo minimamente la città, ora che ci pensavo. Messa bene, proprio.

Rimasi immobile senza spiccicare parola, mentre lui alzò leggermente un sopracciglio e poi scoppiò a ridere: «Non ne hai la più pallida idea.» Concluse sorridendo.

Mi lasciai andare ad un sorriso anch'io e annuii: «Già!»

Lui mi lasciò i fianchi su cui erano posate fino a quel momento le sue mani, e iniziò a girovagare per la cucina osservando tutto con enorme interesse, poi disse senza guardarmi negli occhi: «Dì loro di farsi trovare in piazza Londra. Tra mezz'ora.»

Io lo trovai adorabile. Tutta contenta presi il cellulare e inviai un messaggio alle ragazze da cui mi ero fatta dare il numero, poi lo misi in silenzioso per non essere disturbata e lo appoggiai sul ripiano che avevo a fianco.

«E in questa mezzoretta che si fa?» Gli chiesi curiosa.

Lui in quel momento stava ammirando una foto molto imbarazzante che mi ritraeva a quattro anni al mare completamente coperta di alghe, con gli occhi chiusi e la bocca spalancata. Lui non lo sapeva, ma da quel che mi avevano raccontato in quella foto ero in procinto di cantare a squarciagola per tutta la spiaggia: “son io la più bella madama dorè, son io la più bella!” Sorrisi divertita a quel pensiero.

Lui si girò appena formulai quella domanda e mi guardò inizialmente con un'espressione seria, che poi si tramutò in qualche secondo in una maliziosa e divertita leggermente. Socchiuse gli occhi e mi disse con voce bassa (e sexy): «Conosciamoci..»

Io scoppiai a ridere istericamente e lo scongiurai: «Non con quella faccia, però, James.. Sembra che tu voglia sco.. erm, scozzare!» Sentendo il termine che mi ero appena inventata, mi misi a ridere ancora più forte e mi piegai per terra.

Dentro di me avrei voluto tanto sapere perché stavo facendo quella scenata. Vabbe', ormai dato che c'ero ridevo.. da sola, perché lui era rimasto serio. O meglio, non lo sentivo ridere da coglione come faceva sempre. Il che mi sembrò strano, alzai lo sguardo e me lo ritrovai davanti con una strana espressione, gli tremavano le labbra.. Poi si lasciò andare e iniziò a ridere anche lui, si buttò per terra ed iniziò a ridere tenendosi la pancia (nello stesso mio modo, poi.), e mentre io mi chiedevo perché stessimo ridendo così tanto (normale, mi dicono.) mi ritrovai per terra a fianco a lui e girai lo sguardo.

Aveva il viso a chiazze rosse, e gli occhi lucidi, un sorriso che avrebbe davvero illuminato anche gli abissi dell'oceano, e due iridi azzurre scintillanti per le lacrime. Perfetto, come sempre. Si girò anche lui verso di me e mettendosi un po' più comodo, cioè alzandosi sui gomiti, mi chiese: «Signorina Milosz, non ci sarebbe un posto più comodo su cui coricarsi?»

Gli dedicai un sorriso scettico e risposi: «Certo. Alza il culo e vai sul divano, su.»

Lui sbarrò gli occhi sconvolto ed esclamò: «Cooome sei volgare!» Poi si alzò con un balzo e dopo qualche secondo mi ritrovai fra le sue braccia «Ora ti meriti una punizione!»

Dopo i primissimi secondi in cui non mi ero ancora resa conto del fatto che mi aveva presa in braccio, iniziai a divincolarmi stile lombrico e gridando «Mettimi SUBITO giù!» e cercando in tutti i modi possibili di liberarmi, lui mi mollò sopra il divano.. o almeno, queste dovevano essere le sue intenzioni, perché io rimasi aggrappata a lui. Sembravo un koala.

Lui mi rivolse un'occhiata stranita e io tenendomi forte al suo collo gli dissi: «Peggio per te!» Stavo per aggiungere “ora ti starò appiccicata per sempre!” Ma sentii delle mani farmi il solletico.

Persi il controllo di me stessa e caddi sul divano come un sacco di patate, con la mia risata che più che risata sembravano urla di un criceto in calore (?). Lo sapevo, mi ero sempre vergognata del modo in cui ridevo.

Non riuscivo ad allontanarlo da me e rimanevo così vittima tra le sue mani (?).

Mi faceva male la pancia da quanto stavo ridendo.

Ad un tratto mi ricordai delle ragazze fans. «James? Che ore sono?» Chiesi cercando di parlare normalmente. Lui si fermò e si guardò l'orologio: «Erm, missà che è ora di andare. Mancano 5 minuti.»

«Merda!» Esclamai rizzandomi in piedi come una molla e correndo a mettermi una sciarpa scura. Io non vivevo senza sciarpe.

Lui invece con calma mi seguì e mi aspettò davanti alla porta con un sorriso radioso. Quando mi imbacuccai ben bene mi chiese: «Andiamo?»

Io annuii e uscimmo fuori, mi girai verso di lui per domandargli dove dovessimo andare, ma lui mi mise il braccio sulla spalla e mi strinse a se con forza, per chinarsi su di me.

Lo sentii bisbigliare: «Ci sono due paparazzi dietro la macchina, Mary. Cammina velocemente.» Poi sembrò ricordarsi che stava andando a firmare degli autografi, e aggiunse: «Anzi, non ce n'è bisogno... semmai bisognerà scappare dopo. Tu stai sempre vicino a me.»

Io sbiancai. Due paparazzi. Che anche in quel momento ci facevano foto. Foto che poi sarebbero finite in giornali e giornaletti di tutto il mondo. Merda.

Istintivamente iniziai a correre quasi, e James mi imitò subito. Lo seguii e girammo in una viottola strettissima, mi fermò però prima di girare nuovamente e mi sussurrò guardandomi negli occhi: «Bella, questo lo faccio per far contenta te.. Anche loro ovviamente, ma ci sei tu per prima. E ricordati che non ci starò molto, anzi, e subito dopo dobbiamo correre. Scappare.. ok?» Mi sorrise incoraggiante.

Io annuii semplicemente. Stavo ancora pensando ai paparazzi che ci avevano aspettato fuori da casa mia. Oddio. Realizzai che sapevano dove abitavo io.

Stavo per ripetere “merda” mentalmente, ma non feci in tempo.

James mi aveva trascinata fuori dalla viottola ed eravamo sbucati in una grande piazza.. completamente piena di ragazze.

Cazzo, ma da dove erano uscite fuori? Io sì e no avevo contattato una decina di ragazze. Appena si accorsero di me e James (anzi, di James, punto.) si scatenò il putiferio. Venimmo quasi investiti. Sentii James che in quel turbine mi strinse più forte la mano e mi mandò un'occhiata per dirmi “tieni duro”. Poi delle ragazze intelligenti fermarono le altre e con foga le costrinsero ad indietreggiare e lasciarci un minimo di spazio. Improvvisamente tra tutto quel frastuono si sentì la voce di un uomo che superava di gran lunga tutte le altre.

«Horan!» io non vedevo niente, ero bassa, ma notai che Niall aveva inizialmente sorriso, poi però aveva assunto un'espressione preoccupata. Le ragazze si zittirono leggermente intimorite, anche se molte continuavano a strillare e saltellare in iperventilazione. Alcune piangevano.

La voce continuò ad urlare, questa volta un po' più vicina: «Ma sei MATTO?? Ma cosa stai comb.. lasciatemi passare, ragazze!» Vidi lo stesso uomo che aveva “controllato” la carrozza alla festa del cibo, lo stesso che mi era sembrato di scorgere da lontano controllare noi e poi entrare in un negozio.. Come si chiamava? Tom? Mike? Ben? Non me lo ricordavo... era comunque un nome corto. Vabbe', poco importava.. ero sorpresa di rivederlo lì.

James però pareva preoccupato, invece.

Tom/Mike/Ben riuscì finalmente ad arrivare davanti a James che evitò di guardarlo in faccia e si girò verso di me.

«Ma che cazzo stai combinando?!» Gli chiese furioso Tom/Mike/Ben.

James rispose un po' intimorito: «Beh, avevo promesso loro che sarei venuto.. Non erano così tante. Davvero..»

Quello sbuffò roteando gli occhi e si girò verso le ragazze che ormai assistevano alla scena tutte in fermento per avere Niall James Horan di fronte a loro. Gridò: «Allora ragazze, tutte in fila davanti alla piazza. Fate in fretta.» Quelle però non si spostarono di un millimetro. Sbraitò nuovamente: «Ho detto di mettervi in fila davanti alla piazza!» Allora corsero tutte davanti alla piazza, non in fila ma poco importava.

Io ero rimasta muta tutto il tempo, James si chinò e mi disse: «Lui è Mike.. è stato incaricato di farmi da bodyguard e in teoria avrei dovuto avvisarlo.. Non sapevo fossero così tante..»

Io mi sentii una cacchetta, in quel momento. Era tutta colpa mia, se ora James era finito nei guai. Ma perché non riuscivo a combinarne una giusta?!

Lo guardai con aria sconvolta e lo supplicai: «Perdonami! È tutta colpa mia... che merda, ma perché son fatta male??» Lui mi zittì mettendomi una mano sulla bocca e poi scompigliandomi i capelli: «Non ti preoccupare.. Ora ci pensa lui.»

Io però mi fissai la punta delle scarpe con aria sconsolata.

Ti vuoi rovinare la vita? Conosci Mary Anne Milosz! Non ha mai nessun tipo di problema ad incasinartela!

Mike si avvicinò alle ragazze e ne contò dieci a caso e le portò avanti, contando pochi minuti che lasciava loro a disposizione per autografi e cose varie con James.

Nel frattempo, notai che ai lati c'erano uomini con enormi macchine fotografiche che immortalavano qualsiasi momento. Paparazzi ovunque. Il mio incubo.

 

*my space *

ohhh goooood al posto di “space” ho scritto “spacciatore” e.e

Aaaaaanyway a tutti, mi dispiace tanto peeerdonatemi se ho postato questo capitolo ora..

ma sono incasinata persa con i compiti e le interrogazioni, e questo e quell'altro, sono sicura che anche voi non siete al settimo cielo per la scuola quindi confido nel fatto che mi possiate capire t.t

 

Il capitolo è una schifezza ne sono consapevole, volevo solo dirti che non andrà tutto rose e fiori appena James partirà, ma ci sarà qualche sorpresa muahahahahahh (?)

Ok basta.

Cheeee ne pensate?? :D

Ditemi tutto ciò che vi passa per la testa, anche se non c'entra, tipo se pensate “unicorni che diventano prosciutti” scrivetemelo nelle recensioni :D

Vi aspetto come sempre c:

 

I ringraziamenti vanno alle fantasticosissime:

niallerrayban

annieoliviero

coniYOLO

LaCaliforniana_

OneD_ILoveYou

alexia oneD

harlydream

Niall dream_

le righe di tomlinson

 

anjkdnksdjnsdk vi lovvo much!!!!! :D

ora evaporo e.e

grazie a chi legge

grazie a chi mette la storia tra le preferite/seguite/ricordate anmkcdnmdcks :D

 

kisskiss Maaari

 

P. S. ho fatto una cover su You tube di one thing con una mia amica! Passate e se potete lasciate un commento o seguiteci su twittah (sono nella descrizione del video i nostri account c;)

http://www.youtube.com/watch?v=daxzS8lHWAA

 

mlmlmlmlml... che significa MUCH LOVE! (cooosa stavate pensando,e h?? e.e ) :D

  
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