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Autore: nobodyishopeless    13/01/2013    6 recensioni
Rose è una ragazza di 16 anni abusata da 7 dallo zio Heron, a scuola è la sfigata perchè non parla con nessuno e i 5 ragazzi più fighi della scuola la sfottono, secondo lei non sono questi i problemi della vita e invidia quei ragazzi che come preoccupazioni hanno solo la scuola e la vita sociale. Ce la farà il ragazzo dagli occhi blu a capire i suoi demoni e tirarla fuori dalla fossa?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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"Più si riesce a guardare in dietro, più avanti si riuscirà a vedere."
Winston Churc
hill


Loro non sanno niente.

LOUIS.

Non sapevo cosa dire. Quello che mi aveva confidato Rose mi aveva spiazzato. Un dolore nuovo mai conosciuto prima, prendeva parte del mio petto. Sentivo il cuore eclissarsi come se un fitta nebbia se ne impossessasse e lo lasciasse fluttuare. Il fuoco che sentivo quando ero accanto a lei nei pochi momenti di tenerezza che avevamo passato insieme, era sparito lasciando fastidiosa cenere. C’entrava lo psicologo, era lampante! Come poteva essere altrimenti? Prima che la lasciassi dallo psicologo stavamo così bene, eravamo usciti l’avevo anche baciata per salutarla.
-Devo parlarle!- dissi allo psicologo – Aspettami qui ti accompagno a casa…!- aggiunsi a Rose che non riusciva a guardarmi in faccia.
Poi entrai nello studio dello psicologo e mi sedetti.
-Cosa le ha detto?
-La verità Louis, so che non lo capite ma il percorso di Rose sarà molto delicato.. non sarà facile per lei, dovrà rivivere le emozioni più dolorose e tu potresti danneggiarla!- mi disse.
Sgranai gli occhi scioccato. E gli gridai anche dietro:
-Io potrei danneggiarla? L’ho trovata a casa di quel mostro in una pozza di sangue e io sarei stato quello che l’ha danneggiata? Non dovrebbe farla allontanare dai suoi genitori piuttosto che non si sono accorti di tutto quanto? Dopo otto anni non si sono accorti di niente mentre io dopo meno di due mesi ho portato via la ragazza che amo dalle torture che era costretta a subire tutti i sacrosanti giorni! Lei ha bisogno di qualcuno che le dia affetto!- tuonai
-Hai ragione ma non è una priorità! La priorità è farle raggiungere un equilibrio psicologico adeguato per la sua età e non so quanto ci riuscirà con accanto un ragazzo di diciassette anni le cui passioni sono cantare, bere e fare sesso!- mi rispose lui secco.
La rabbia crebbe in me ed esplose in un mare di parole.
-Mi stia bene a sentire lei non sa un cazzo di me! Non mi conosce e non sa come sono fatto! Soprattutto non sa quali sono le mie passioni e priorità altrimenti non parlerebbe così. La mia unica priorità è proteggerla! Io sto cercando di proteggerla sto cercando di aiutarla ma lei non me lo permette! Sto cercando di farle capire che l’amore esiste che ciò che le faceva quel mostro non era amore.- replicai rosso in viso. Non lo lasciai rispondere che uscii sbattendo la porta sotto lo sguardo perplesso di Rose, le feci un cenno col capo, lei si alzò e andammo nel parcheggio. Una volta in macchina prima di partire tirai un pugno sul cofano facendo sobbalzare Rose.
-Cos’è successo?- mi chiese guardando a terra
-Non mi guardi neanche?- la rimproverai facendola voltare verso di me.
-Secondo il tuo psicologo non sarò solo in grado di farti star male Rose…- le spiegai poi
-E secondo te?- mi chiese lei
-Secondo me no ovviamente, ma che cazzo non so cosa fare.. io ti amo lo vuoi capire!- gridai facendola sobbalzare nuovamente. Solo ora mi resi conto che la stavo spaventando. La rabbia si ritirò lasciando posto alla preoccupazione, mi sporsi velocemente per accarezzarle la guancia, si scostò spaventata. Ero stato troppo aggressivo. Forse lo psicologo aveva ragione.
-Scusa amore mio..- le dissi, lei mi guardò meravigliata.
Deglutì .
-Louis non so che fare!- mi confessò scoppiando a piagere
La strinsi forte a me, sussurrandole parole dolci, poi la guardai negli occhi tenendo il suo viso in mano. E poi cantai una canzone che avevamo appena cominciato a scrivere, non l’avevamo ancora finita ma la prima strofa sembrava perfetta per l’occasione:
People say we shouldn’t be together
Were too young to know about forever
But I say they don’t know what they talk talk talkin’ about
Cause this love is only getting stronger
So I don’t wanna wait any longer
I just wanna tell the world that your mine girlll
Ohh
They don’t know about the things we do
They don’t know about the I love you’s
But I bet you if they only knew
They will just be jealous of us
They don’t know about the up all night’s
They don’t know a thing of my life?
Baby they don’t know about
They don’t know about us


Le gente dice che non dovremmo stare assieme
Siamo troppo giovani per conoscere il sognificato di: per sempre
Ma io dico che non sanno di cosa stanno parlando

Perché questo amore diventerà sempre più forte
Quindi non voglio aspettare ancora
Voglio solo dire al mondo che sei mia
Ohh

Loro non sanno le cose che facciamo
Non sanno niente del nostro amore
Ma scommetto che se solo lo sapessero
Sarebbero gelosi di noi
Loro non sanno delle notti insonni
Non sanno niente della mia vita?

Baby non sanno niente
Non sanno niente di noi.


Le lacrime sparirono e lei si fiondò tra le mie braccia.
La strinsi. Avevo capito cosa sarebbe successo. La portai a casa e prima di farla scendere le dissi:
-Senti lo psicologo è un gran presuntuoso non sa nulla di noi. Ma se dice che non avere una relazione con me potrebbe aiutare la tua guarigione forse dovremmo ascoltarlo.
Lei annuì, mordendosi il labbro con gli occhi pieni di tristezza, tuttavia mi sporsi verso di lei e appoggiai le mie labbra sulle sue, un basto casto e semplice. Restammo con le labbra unite per un paio di minuti, quando ci staccammo per riprendere fiato.
-è stato il nostro ultimo bacio?- mi chiese triste
-Guardami..no! non lo è io ti amo e farò di tutto per riaverti con me!- le dissi guardandola dritto negli occhi, lei sorrise.
Entrò in casa, io andai a casa di Liam. Avevamo le prove e mi era venuto in mente il finale perfetto per la nostra canzone.

ROSE.

Entrai in casa le parole di Louis erano stupende, la canzone che mi aveva cantato dava una speranza alla nostra storia. Sarebbe sopravvissuta e in un futuro avremmo potuto essere felici.
Il giorno dopo venne a prendermi Harry, mi piaceva come andava il rapporto tra me e i ragazzi, erano sempre pronti ad ascoltarmi e si preoccupavano di come stessi.
I giorni passavano e sentivo gli sguardi degli altri ragazzi su di me, cercavano sempre di provarci e io stavo loro alla larga, lo psicologo mi diceva che probabilmente conoscevano la mia storia e credevano che avessi dimestichezza col sesso. Quando me lo disse ebbi un attacco di panico, mi sentivo di nuovo un oggetto, usato per dare piacere agli altri.
Louis era comunque presente nella mia vita ci eravamo baciati una volta, ma poi si era pentito, diceva che dovevo ancora guarire e il suo atteggiamento non mi avrebbe aiutato. Mi rattristai un po’, ma poi mi disse che ero bellissima e mi amava e avrebbe fatto tutto per aiutarmi.
Mantenne la sua promessa.
In un giorno di metà aprile la mattinata si svolse nella norma. Mi svegliai e Niall mi portò a scuola dove gli altri ci stavano aspettando, Louis mi abbracciò dolce come sempre. Norah e Zayn stavano ancora insieme e Harry aveva chiesto di uscire a Heather, il mio sogno di essere una ragazza normale si stava avverando poco a poco.
Lo psicologo era fiero di me, rispondevo bene alla terapia delle associazioni libere, ero riuscita a far rievocare numerosi ricordi come la prima violenza e le violenze più dolorose, non era stato facile ma lo stavo superando, prendevo delle gocce per dormire, mi evitavano gli incubi e l’insonnia .
Quel pomeriggio durante storia chiesi al professore di andare al bagno, ero in classe con Zayn, durante il tragitto dal bagno al corridoi trovai Hal un ragazzo che ci provava con me, uno dei tanti per cui ero una sfida, un oggetto. Mi prese per il polso
-Bellezza dobbiamo parlare!- mi disse semplicemente, non opposi resistenza, pensavo che volesse propormi di uscire o qualcosa del genere, ma appena misi piede nel bagno dei ragazzi si fiondò sulla mia bocca per poi torturarmi il collo, mi vennero i brividi e poi la nausea –Cazzo Hal smettila!- ringhiai, ricacciai via la nausea e cercai di scansarmi, ma mi teneva stretta mi spinse verso il muro e cominciò a slacciarsi la cintura –No piccola.. ora vedrai cosa vuol dire farlo davvero.. implorerai dopo che avrò finito di farlo di nuovo te lo assicuro!- sghignazzò lui
-Ti prego lasciami, io non voglio!- esclamai piangendo
-Ora smettila di lamentarti! Andrà tutto bene, ti piacerà piccola!- esclamò quello famelico.
-Dai cazzo! Lasciami andare lasciami!- cominciai ad urlare .
Ma lui pareva non sentirmi, mi sentivo terrorizzata e usata, che cosa volevano da me tutti? Cercavano sempre di farmi del male.
Sentii qualcuno entrare nel bagno.
-Che cazzo stai facendo? Lasciala andare subito!- tuonò la voce di Louis. Era qui a salvarmi un’altra volta e mi vedeva ridotta in questo stato una seconda volta.
-Solo perché non sei riuscito a scopartela tu non significa che devi fare il guastafeste!- disse Hal
-Hal sparisci se non vuoi diventare impotente!- ringhiò Louis prendendomi per mano, poi mi avvolse le spalle con un braccio.
Detto ciò uscimmo dal bagno, ma la mia crisi di pianto non si decideva a terminare.
-Rose, Rose.. ti prego non piangere! Mi dispiace per quello che stava accadendo, avrei dovuto proteggerti scusa!- mi disse, gli scivolò una lacrima e vedendolo così vulnerabile la mia crisi di pianto cessò, mi asciugai il trucco sbavato sotto gli occhi.
-Louis non puoi proteggermi nessuno è stato in grado di farlo fin’ora e nessuno poteva prevedere che la mia vita sarebbe stato un inferno!- esclamai asciugando le sue lacrime.
- E’ vero quello che ha detto Hal?- gli domandai poi
-Cosa?
-Che il tuo obbiettivo è quello di portarmi a letto?
-No assolutamente no non ho mai pensato una cosa simile io ti amo e se fosse come ha detto Hal io ti avrei spinta a venire a letto con me l’ultima sera della gita ma non l’ho fatto.. non l’ho fatto perché ti amo!- rispose lui con foga. Nell’udire quelle parole mi fiondai tra le sue braccia che mi accolsero calorose e mi spuntò un sorriso.
Louis andò dal preside a rivelare l’accaduto, Hal venne sospeso per una settimana e poi mi accompagnò dallo psicologo.
-Rose la settimana prossima il tribunale ti ha convocata per testimoniare contro Heron.. credi di farcela?- mi chiese
-Non dovrebbe saperlo lei?- chiesi a mia volta
-Secondo me sei pronta, ma sei tu che devi dirmelo..- mi rispose
-Sono pronta!-. dissi conscia di ciò che quelle parole avrebbero causato. Rivedere il mio carnefice, il mostro, colui che mi aveva impedito una vita normale, ma anche colui che mi aveva fatto incontrare Louis. Questo glielo dovevo, grazie ai suoi morsi Louis si era interessato a me, era brutto ma era così. Dopo la seduta Louis venne a prendermi, in macchina gli dissi della convocazione, si irrigidì.
-Verrò con te! Non voglio che ti si avvicini e che il suo avvocato ti metta in difficoltà, se succederà se la vedranno con me!- disse stringendo il volante
-Giurami che non farai nulla di stupido!- pretesi allora, lui mi lasciò un bacio all’angolo della bocca
-Te lo giuro!- mi disse infine a un centimetro da essa.

Buonasera :) finalmente sono riuscita a pubblicare :) che ne pensate? Mi dispiace di aver ricevuto solo 5 recensioni :) cioè ragazze avete sfiorato le 10 :) ma non fa niente ringrazio di cuore Horan_is_panda ; RONNIeBgoode ; GEMELLINI23 ; stylesalex ; Stylesis_mine . grazie per le vostre parole :’) Fatemi sapere cosa ne pensate bacioni mar <3




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