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Autore: mangakagirl    14/01/2013    4 recensioni
Una festa in maschera...
Un colpo di scena inaspettato durante il ballo...
Una svolta che cambierà per sempre la loro vita...
Sono solo alcuni degli ingredienti di questa storia che coinvolgerà il nostro detective dell'est Shinichi Kudo in un'impresa contro il tempo.
Ma non sarà solo ad affrontare quello che lo aspetta alla fine, perché potrà contare sull'aiuto del suo migliore amico e di amico/rivale un po' speciale ;)
Finalmente scopriremo come andranno a finire le cose e cosa ne sarà di Shinichi dopo l'incontro con l'Organizzazione...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Heiji Hattori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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13.

 Shinichi sospirò forte mentre al suo fianco Ai, ormai diventata Shiho, tracciava a grandi linee la piantina del covo dei MIB grazie ad una copia che Vermouth le aveva mostrato qualche tempo prima, ma che non aveva potuto darle: se gli uomini dell’Organizzazione si fossero accorti che era sparita una piantina dalle poche esistenti sarebbe saltata tutta la copertura della donna.
Stretti corridoi, scale, stanze…
Più che un covo sembrava tanto un labirinto.
Sbuffò mentre ripassava con un pennarello un corridoio, ringraziando allo stesso tempo il Cielo per la memoria fotografica che Madre Natura le aveva generosamente donato, poi si voltò verso Shinichi che si dilettava nell’arte dei doodles…
Osservò come il ragazzo disegnasse minuziose ragnatele che andavano via via allargandosi dall’angolo del foglio da cui era partito e sospirò.
-Certo che non smetti mai di pensare al tuo lavoro…-
-Mh?- Shinichi cadde dalle nuvole e la fissò interrogativo, spostando poi lo sguardo sul suo disegno solo quando lei glielo indicò con un cenno di capo.
-Ragnatele. Significa che vuoi incastrare qualcuno- spiegò con semplici parole la ragazza mentre lui batteva incredulo le palpebre: quasi non si era accorto di aver disegnato quella roba!
D’altronde i doodles vengono fuori quando meno ci si fa caso…
Quando la mente è staccata dal corpo.
-Io…- mormorò incredulo di se stesso, ma alla fine rinunciò a trovare una spiegazione con cui controbattere a quel commento e mollò carta e penna incrociando le braccia sul tavolino basso e osservando lei, che aveva ricominciato a tracciare sul foglio stanze segrete.
-Toglimi una curiosità: perché non sei venuto prima? Capisco che volevi goderti la ragazza dell’agenzia e tutto…- Shinichi avvampò, ma il solo pensiero di Ran gli fece subito tornare in mente ciò che era successo solo poco prima -…Inoltre non ti ho visto molto in casa… Dov’eri? Non vi dovevate incontrare ad un ballo? Cos’è…? Ti sei trasferito a casa sua?- aggiunse Shiho ironica e curiosa posando lo sguardo su di lui con un sorriso furbetto, che scemò nel giro di qualche secondo.
Il ragazzo, con un sospiro, raccontò a grandi linee tutto ciò che era successo dopo il ballo… Sino ad arrivare a quel pomeriggio.
Lo faceva giocherellando nervosamente con una penna, passandola da una mano all’altra, scambiandola tra le varie dita, imprimendole la rabbia che non poteva sfogare in altri modi.
Miyano sospirò scuotendo la testa e abbassando il capo sconsolata quando cessò di parlare.
-Allora avevo ragione io poco fa…- mormorò -non smetti davvero mai di pensare al tuo lavoro, nemmeno quando sei con lei-
Il ragazzo sospirò irritato da quella frase e fece per difendersi, ma lei alzò prontamente lo sguardo.
-Se fossi nei panni di Ran, se ti amassi come ti ama lei- la voce tremò pronunciando quelle parole -Avrei avuto la stessa reazione, Kudo- disse tentando di mantenere il tono più atono possibile.
-Haibara, non ti ci mettere anche tu per favore…- sbraitò lui alzandosi in piedi  affondando le mani nei capelli mentre attraversava il salotto di villa Agasa a grandi falcate.
-La stai perdendo, te ne rendi conto o no?- domandò la ragazza dura alzando la voce.
Era stata una sciocca ad aver esistato poco prima: Lei non poteva dimostrarsi debole, capace di amare
O meglio, non poteva fargli capire di amare proprio lui
In fondo non le sarebbe servito a nulla:
Kudo apparteva a Ran e questo, sapeva bene purtroppo, non sarebbe mai cambiato.
-Ran avrebbe probabilmente voluto stare con te, dimenticarsi di tutto… Ma tu e quel tuo fottutissimo senso di giustizia e orgoglio da detetive che ti porti dietro avete rovinato tutto, come al solito del resto…- aggiunse pungente e severa facendolo sentire più straccio di quanto già non fosse.
-Grazie Haibara, adesso sì che mi sento davvero meglio!- esclamò ironico Shinichi fulminandola con un’occhiataccia mentre lei sospirava.
-Non c’è che dire… Sei davvero un bambino, Kudo…-
-Eh No! Non sono un bambino, cara, si da il caso che io sia un detective.
E se ricordi bene è proprio quello che fanno i detective: assicurare i malviventi, i bastardi che rovinano la vita alle persone alla legge!- precisò accalorandosi sentito ferito nel profondo: oltre a criticare le sue doti stava anche insinuando che lui, per quanto fosse finalmente tornato un 17enne, fosse ancora un bambino.
-Pensala come ti pare- rispose lei senza curarsene molto -Comunque, tornando al piano, sappi che non ce la faremo mai in due…-
Shinichi, dopo aver vagato ancora per il salotto per sbollire la rabbia che lei gli aveva fatto salire, sbuffò e tornò a sedersi sul divano, al suo fianco, prendendo in mano la penna e tamburellandola freneticamente sul tavolino.
Non voleva farli rischiare, metterli in pericolo…
Anche perché sapeva che avrebbe coinvolto anche Ran in qualche modo…
D’altronde era sempre così: più tentava di tenerla lontana dai pericoli, più lei ci finiva dentro…
E la cosa davvero singolare tutte le volte, era che nemmeno lui sapeva come ci riusciva! Era come se Ran fosse attirata dai suoi guai come una calamita…
-Non avrei voluto metterli in mezzo…- cominciò piano, ma lei lo interruppe brusca.
-Bè dobbiamo se non vuoi morire non appena metterai piede dentro la base dell’Organizzazione-
Il ragazzo si voltò verso di lei un po’ sorpreso, ma Haibara distolse prontamente lo sguardo, pentita di quella reazione troppo diretta. Sospirarono entrambi, poi la scienzata si alzò dirigendosi in cucina e lui affondò il viso nella braccia incrociate sul tavolino basso.
Chiuse gli occhi e la prima immagine che si formò davanti ai suoi occhi fu proprio quella di Ran.
-Pensi mai a me? Dove sei quando ho bisogno di te? Dove? Non ci sei!-
Le parole della ragazza rimbombarono nella sua mente.
Se pensava a lei? 
Non c’era mai quando ne aveva bisogno?
Shinichi sospirò affranto: se solo avesse saputo la verità, se avesse saputo quanto invece pensava a lei, quanto conosceva bene come soffriva per la sua mancanza…
Non era affatto vero che non c’era mai…
Negli ultimi tempi, Conan non aveva fatto altro che starle accanto e aiutarla invece…
Negli ultimi tempi, quando l’aveva vista depressa per quel ballo… Non aveva esistato a dirigersi a villa Agasa e chiedere l’antidoto per presentarsi alla festa e sorprenderla.
Nemmeno per un istante aveva pensato ai pericoli che avrebbe corso, al dolore che avrebbe scosso e distrutto il suo corpo dall’interno…
Una vibrazione improvvisa del tavolo lo scosse dai suoi pensieri riportandolo alla realtà. Intravide dagli occhi socchiusi che il display del cellulare touch-screen che aveva abbandonato tra le riviste della ragazza era illuminato e lo prese di malavoglia in mano.
“Dove sei? Hattori“ citava il messaggio che era appena arrivato. Il ragazzo meditò sul da farsi qualche secondo, poi articolò una risposta sullo schermo e la inviò, lasciando di nuovo cadere il telefono tra le riviste e chiudendo nuovamente gli occhi.
Si abbandonò di nuovo ai pensieri funesti che gli ingombravano la mente da ore.
Perché era tutto così maledettamente complicato?

***

DIN DON!
Haibara uscì dalla cucina e si diresse all’ingresso, accostandosi poi all’occhiello prima di abbassare la maniglia: un paio di agitati occhi smeraldini sembravano voler attraversare la porta per scrutare l’interno della casa.
Aprì nascondendosi dietro ad essa per precauzione, mentre Hattori, come una furia, entrava senza nemmeno badare alla sua presenza.
-Kudooo!- urlò raggiungendo il salotto con aria agitata, mentre al seguito Kid si guardava attorno curioso: era la prima volta che entrava a villa Agasa.
-Ma buongiorno anche a te, Osaka- disse la ragazza ironica chiudendo la porta con gesto brusco e raggiungendolo in salotto con aria stizzita per non essere stata notata.
-Lady Macbeth… Dov’è Kudo?- domandò Hattori in fretta mentre Kaito la scrutava perplesso con i suoi occhi azzuro cielo.
-È in bagno, Osaka. Sai, è umano anche lui…- rispose stizzita, passando poi lo sguardo sul ladro, che sembrava intento a farle i raggi X.
-Tu chi saresti?- domandò lui provocandole un sorriso un tantino malefico sulle labbra. Spostò i capelli ramati dietro le orecchie e lo scrutò divertita.
-Shiho Miyano, alias Sherry. Ma puoi chiamarmi Haibara- il ragazzo sbarrò gli occhi e battè il pugno destro nella mano sinistra.
-Ma certo! Eri quella bambina innamorata di Kudo che gli stava sempre appiccicata! Quella biondina piccola…- esclamò voltandosi poi verso Hattori per avere una conferma, che però non arrivò.
Il ragazzo del Kansai era infatti intento a scrutarla attentamente mentre lei arrossiva alle parole “bambina innamorata di Kudo che gli stava sempre appiccicata”, distogliendo lo sguardo prontamente.
C’era qualcosa di strano in lei…
-E tu sei quel ladro gentiluomo che ci prova con tutte- rispose perfidamente tornando sicura a fissarlo negli occhi mentre il rossore scemava dalle sue gote qualche secondo dopo. Il ragazzo scoppiò a ridere e annuì, mentre Heiji sobbalzava.
-LADY MACBETH! MA TU… TU SEI UNA RAGAZZA!-
Sia Kid che l’interpellata lo guardarono con gli occhi a puntini, poi lei si riprese.
-Però, che vista Hattori- disse ironica incrociando le braccia al petto mentre lui arrossiva scuotendo la testa.
-Intendevo… sei tornata adulta!-
Il rumore di una porta che si apriva distrè tutti. Shinichi uscì dal bagno e fulminò il ragazzo con gli occhi a trattini, avvicinandosi ad Haibara a sua volta sdegnato.
-Possibile che vado in bagno un secondo e qui fate un casino assurdo?- domandò mentre i due ragazzi ridacchiavano colpevoli e Shiho fulminava quello del Kansai.
Tutti e quattro si accomodarono sui due divani di casa Agasa e Shinichi sospirò passandosi una mano tra i capelli: gesto che ad Hattori non sfuggì.
-Kudo, allora… che succede? Quando hai detto: “Vieni, abbiamo una cosa urgente di cui parlare” nel messaggio…-
Poiché il ragazzo rimase in silenzio qualche secondo, poi Haibara prese in mano la situazione.
-Siamo nei guai…- cominciò, ma fu subito interrotta.
-L’Organizzazione sa di me e di Haibara- disse esplicitamente il liceale lasciando Heiji e Kaito di stucco.
Il ladro scoppiò a ridere credendo fosse una bufala, mentre Hattori si voltò verso la ragazza sconvolto.
-Che diavolo significa?!-
-Significa…- riprese Shinichi -…che siamo nei guai, e sto usando un eufemismo, Hattori-
-Come è successo?- domandò il ladro tornando serio dopo l’occhiataccia del detective liceale dell’Est. La giovane abbassò lo sguardo colpevole e, dopo essere stata fulminata da Shinichi, che in fondo non la reputava colpevole di quella situazione, cominciò a spiegare l’accaduto.
I due rimasero scioccati, forse più di Shinichi, e il ragazzo del Kansai strabuzzò gli occhi al sentir nominare “Vermouth”
-No dico… è uno scherzo?! La donna che ti odiava alla follia e ti voleva morta che ti aiuta per Kudo?!- lei annuì lasciandolo senza parole -Oh, ok…-
-Ragazzi, vogliamo colpire l’Organizzazione prima che loro colpiscano noi e ci ammazzino…- spiegò Kudo prendendo in mano la situazione -Ma da soli verremo uccisi prima ancora di trovare l’entrata del covo-
Hattori annuì con un sospiro, poi si scambiò un’occhiata furbetta con Kid, e disse:
-Bè amico, conta su di no-
Shinichi sorrise, ma Ai non era altrettanto soddisfatta come lui.
-Il piano ragazzi?- domandò il ladro già pronto all’azione, ma il detective dell’Est arrossì leggermente. Kaito alzò un sopracciglio interrogativo e Haibara rispose stizzita:
-Non abbiamo un piano-
-Ah- furono le risposte in coro dei due nuovi arrivati.
Shinichi lanciò un’occhiata all’orologio sulla parete del salotto e sbarrò gli occhi.
-Ok, sentite, è meglio se ne riparliamo domani mattina, a mente fredda. Si è fatto tardi…- si alzò e si voltò verso Shiho -Buonanotte-
-‘Notte- mormorò lei alzandosi mentre i tre si dirigevano alla porta.
Non appena questa si chiuse, prese il vassoio sul tavolino basso con le tazze di tè che aveva servito e si diresse in cucina, senza accorgersi che una finestra scorrevole si era lentamente aperta.
Due figure interamente vestite di nero entrarono nell’appartamento silenziose e le si avvicinarono alle spalle.
-Ciao Sherry-
Quella voce così fredda e così maledettamente familiare le fece cadere di mano il vassoio e le tazze si frantumarono in mille pezzi.
Il cuore perse più di un battito mentre il gelo si diffondeva nell’intera villa.
Non appena si voltò con gli occhi dilatati dalla paura, una mano si appoggiò violentemente alla sua bocca con un fazzoletto che puzzava di cloroformio, premendo forte mentre lei opponeva resistenza.
E poi fu tutto buio.


Mangakagirl's Corner:
Minna Konnichiwa xD
Allora gente...
Prima di tutto ci tengo a ringraziare tutti coloro che
stanno aggiungendo la storia tra le seguite e preferite:
vedervi aumentare così tanto mi riempe di gioia *^*
grazie v.v
Ok, passo al capitolo...
Dunque dunque...
Come già sapete io non sono una Grandissima fan di Shiho Miyano,
 per cui me la immagino con un carattere del genere:
atona, fredda, innamorata di Shinichi ma volenterosa di tenerlo  ben nascosto all'interessato.
Per cui spero che non vi risulti OOC ^^"
in tal caso, vi chiedo di essere comprensivi:
non essendo, ripeto, nei miei personaggi preferiti non riesco a descriverla meglio di così.
Ora, cosa ne pensate della fine? *--*
Inutile stare a precisare chi entra in casa, no? xD
Alzi la mano chi non l'ha capito:
...
*silenzio*
Nessuno, benissimo ^^
Ora, cosa vi aspettate che accada?
Sarei curiosa di sapere le vostre supposizioni, davvero :)
Rigrazio tutti coloro che hanno recensito lo scorso capitolo
e anche chi legge soltanto.
Se ci sono domande, non esitate a chiedere ;D
al prossimo capitolo, dove avremo il Vero l'inizio dell'azione ;)
mangakagirl

  
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