Quella sera mi arrivò il gufo di Ron. La lettera era particolarmente lunga, considerando il fatto che lui era sempre molto riassuntivo in quello che scriveva, non approfondiva mai più di tanto.”Cara Hermione, come stai? Noi qui ci annoiamo da matti senza di te, non abbiamo nessuno che ci può suggerire niente e siamo quindi costretti a studiare da noi. Com’è lì? Fa caldo? Ti annoi? Cosa fai? Com’è la famiglia che ti ospita? Sono rimasto molto sorpreso da quella tua..ehm..dichiarazione, lo sai benissimo che io ti amo dal primo anno, e ora che ho la conferma che anche tu mi ami. E’ meraviglioso. Non l’avrei mai immaginato. E ora sei la mia fidanzata! Così, da un giorno all’altro, la mia vita è cambiata in meglio…passo le notti a pensarti e a parlarne con Harry..a proposito grazie per i tuoi regali! Anche Harry ne è contento, e ti saluta. Una novità: Silente ha detto che per Natale manderà un alunno scelto a caso che verrà a fare un sopralluogo da te di due settimane. Ma sono certo che sarà impossibile che venga io..insomma siamo in 600, quante possibilità ho? Comunque ci sarà un sopralluogo per Natale, un per Pasqua e uno per giugno, e questo rimarrà fino al tuo ritorno, che sarà il 15 luglio. Chi è quel Julio che ha osato toccarti? Se l’avessi qui gli spaccherei la facci..mi manchi da morire, con vedo l’ora di rivederti. Tuo Ron”. Chiusi la lettera e la misi nel diario segreto, che era nel comodino vicino al letto. Ero felice! Dopo di quello, andai a cenare e poi a dormire, aspettando il domani per un’altra fantastica giornata di ballo. E l’idea che qualcuno che conoscessi sarebbe venuto a trovarmi per due settimane, mi tenne l’umore a mille fino a Natale. Ormai ero diventata bravissima a ballare, e Julio mi annunciò che per giugno dell’anno dopo ci sarebbe stato il torneo di bachata per ragazzi, di cui lui era un veterano e vincitore di molte edizioni. Natale si avvicinava. Il fortunato/a che sarebbe venuto/a a trovarmi sarebbe atterrato all’aeroporto di Havana il 20 dicembre. Quel giorno mi sistemai per bene. La signora Vanessa sapeva già chi sarebbe venuto, ma non me lo voleva dire perché le era stato vietato da Silente. Quella sera andammo all’aeroporto, e la signora tirò fuori il cartello che indicava il nome di chi sarebbe venuto, ma me lo nascondeva. All’ultimo secondo, prima che la persona arrivò, lessi il nome e sbiancai in faccia dall’orrore. L’alunno che era stato estratto per fare il sopralluogo non era altri che..Draco Malfoy. Il ragazzo di Serpeverde apparì davanti a noi, e non potevo negare che era bellissimo in vesti babbane. Quasi da competere con Julio, che ci aspettava in macchina col padre. Malfoy, stranamente, si comportava benissimo, sia con la famiglia sia con me, il che era molto strano. Rimase perfino stupito e si congratulò con la famiglia per la bellezza della loro residenza. Malfoy aveva la camera uguale alla mia, solo verde, ed era accanto alla mia. La mia stanza, ebbene, era in mezzo tra quella di Julio e quella di Malfoy, al secondo piano. Ogni tanto ci trovavamo di notte, per chiacchierare, a turno nella camera di ognuno. Non avevamo tempo i vestirci, quindi ci trovavamo spesso in pigiama e, il più delle volte, per via del caldo bestiale, loro in mutande o boxer e io in biancheria intima. Non mi vergognavo più di niente, da quando avevo affrontato la sensualità della bachata con un quasi sconosciuto. Parlavamo, ridevamo, Draco (ormai lo chiamavo così) mi raccontava gli ultimi fatti di Hogwarts..era particolarmente dolce con me, cosa mai successa prima. Magari un po’ di convivenza ci aveva fatto bene. Anche con Julio i miei rapporti erano migliorati. Me la passavo bene, con loro due. Dopo un po’, iniziammo anche a stuzzicarci con Gioco delle Verità. Era troppo forte, anche se il più delle volte mi rifiutavo di rispondere perché erano argomenti troppo personali, e allora cadevo nelle grinfie della punizione. La punizione più innocente, se così si può definire in confronto alle altre, era baciare sulla bocca uno dei due per almeno 20 secondi…questa fu uno dei motivi che l’odiatissimo Draco Malfoy e il temuto Julio dissero, una delle notti passate insieme, che si erano innamorati di me. A me non interessava: avevo già Ron e quello mi bastava. Draco se ne andò i primi di gennaio..non so quanto ho pianto, quando se ne è andato.