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Autore: malikshugs    15/01/2013    2 recensioni
''Sei già cotta di me Horan''
''Contaci, contaci..sparisci e di al tuo amico che se mi vuole scrutare il culo deve pagare cinque euro, la prossima volta'' e sparirono tra la folla dei ragazzi
Vi ho incuriosito?Lettege per capire meglio:)
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Spazio autrice avanzato (?)
scrivo quì perchè vi voglio avvisare che  la prima parte è scritta in terza persona..perchè..perchè.. perchè mi esce meglio, ok?
Ci vediamo sotto mlmlml.


 

12. why it's all sad?
Celeste

Perchè era così tremendamente e maledettamente falso?



Tutto nella sua vita era falso.
A cominciare dai suoi genitori fino ad arrivare a Louis.
Come al solito provava a fidarsi delle persone, ma come sempre devono dimostrarti che sanno distruggere anche i momenti magici.

Se c’era una parola che definisse il suo stato d’animo?
Di merda.
Si sentiva proprio come quella cosetta che ti scende giù per il culo, un annullità, un impotente, ecco cos’era diventata.

E se ora era lì, rannicchiata nel suo letto a piangere addosso e a rinfacciarsi quanto fosse stata ingenua, era tutto per colpa sua e del suo modo di fare.

Si, infondo Louis è stato sempre così:
Estroverso, ma dolce.
Romantico, ma stronzo

E lei lo sapeva bene, ma non aveva fatto niente per limitare i danni, per non permettergli di rovinargli la vita con la stessa velocità con la quale l’aveva sconvolta, facendo irruzione.

Aveva fatto conoscere il lato dolce a Louis Tomlinson, ed era così strano, eppure così reale che Celeste aveva finito col credergli.

Per una volta in tutta la sua vita aveva messo da parte la sua timidezza che tanto l’accompagnava quei giorni per dichiarasi ad un ragazzo che aveva organizzato tutto quello dolo per far cadere un’ altra vittima nel suo tranello, per avere un altro nome da aggiungere alla lista ‘scopate dell’anno’.
 
E se c’era una cosa che Celeste odiava, era che non riusciva ad esprimere quello che provava in quel preciso istante.

Nonostante la sua insicurezza riusciva sempre a capire così provava e cosa non provava, cosa era giusto e cosa era sbagliato.


Ma questa volta era diverso.
Non sapeva perché non provava quell’odio, quell’odio che ti fa perdere il controllo, ma ti da una carica di adrenalina pazzesca, peggio di stare sulla più pazza giostra, di quelle che ti fanno fare capogiri pazzeschi solo per dire alla fine, se mai ne uscirai vivo “sono sopravvissuto anche a questo” per poi guadagnarti l’appellativo degli amici ‘ il coraggioso’.
 
Ecco, Louis era un po’ così, come una giostra
Per salirci su, devi avere coraggio, forza e adrenalina.
E lei non aveva nessuna delle tre.
 
Era questo  che non si spiegava: perché non provava tutto l’odio che dovrebbe, tanto da farle scattare l’adrenalina?
 
Nessuno era mai riuscito a imprimere così tanta confusione nella testa di Celeste- ormai-da-un-po-di-tempo Malik.
 
 
 
 
Sentì la porta della sua camera sbattere con una violenza inaudita e si maledisse mentalmente per non aver messo la sicura.
Perché una delle tante cose che odia la sottoscritta e farsi vedere debole, disarmata, incapace di fare niente, come ora.
 
Voleva che la gente non credesse lei come una buona a nulla capace solo di piangersi addosso.
Lei voleva apparire forte e determinata anche per dare un esempio positivo alla gente se mai le avesse rivolto uno sguardo, qualche volta.
 
 
Si nascose sotto le coperte, dove già era, e regolarizzò il respiro, come quello di una qualsiasi persona che dorme.


Pensava, credeva, sperava nell’arrivo di un Louis che chiedeva scusa.
E lei?
si, insomma lei cosa avrebbe fatto?
come avrebbe reagito?
Lo avrebbe cacciato di casa o l’avrebbe baciato con tutta la foga possibile e immaginabile.

“Celeste” non rispose
“Celeste, avanti so che non stai dormendo. Sono….sono Zayn” spostò le coperte da un lato e si scoprì fino a mezzo busto.
si appoggiò sui gomiti per mettersi seduta e fissò il ragazzo con gli occhi ancora rigati dalle lacrime



“pensavo, pensavo fossi….Louis” pronunciò quel nome con disprezzo e malinconia tanto da farsene accorgere da Zayn che aveva i pugni serrati fino a far vedere le nocche bianche

“e invece è quel figo di tuo fratello” fece una mini risata che fece rallegrare per una frazione di secondo il cuore del ragazzo.


“come stai?”
“ come un bambino a cui gli hanno detto che Babbo Natale non esiste”

“che metafore” la buttò sullo scherzoso Malik, poi vide lo sguardo insensibile della bionda e continuò “ so che queste frasi sono fatte, e fanno anche cagare però, se ti serve… non ci pensare, fallo pentire di ciò che ha fatto. E non pensare a lui come uno dei miei migliori amici, ma come il ragazo che ti ha spezzato il cuore.
Sii senza pietà babe.”


“sai Malik, qualche mese fa non avrei mai detto che tu saresti riuscito a fare un discorso del genere senza ricorrere all’aiuto a casa”

“avevi un’ ottima idea nei miei riguardi, mi sbaglio?”

“ce l’ho ancora, stupido”

“posso chiamarti sorellina, vero? Fece gli occhi da cucciolo ai quali Celeste non seppe rispondere
“lo hai già fatto” sbuffò dandole una pacca sulle spalle “ ma che non diventi un abitudine, eh” lo ammonì e il ragazzo fece segno di si con il capo

“ che ne dici..torniamo da loro?”

“no” impose la ragazza “ no, per favore. Non sono ancora pronta a guardarlo in faccia”

“come vuoi, ma fidati: lui dovrebbe essere a soggezione quando ti guarda in faccia, non il contrario” la ragazza annuì per terminare lì il discorso

“gelatino?” propose infine

“è andata” disse felice lui prendendola sottobraccio.
 
 
 
 
 

 

Rose



la situazione si fa critica.
Siamo qui da tre ore e non abbiamo concluso una bella e amata minchia.
Niall è fermo sul primo accordo e Harry ha scritto solo ‘ you’


Siamo a buon punto.
Forse è anche per la tensione che c’è in questa casa.
Louis è sdraiato sul divano e ha impedito a tutti di disturbarlo, nemmeno ci fosse stata la fata turchina ad aspettarlo la fuori per andare insieme a pinocchio nel mondo dei balocchi.
 
Che volete? Me lo ha detto lui.
 
E poi non posso ancora credere di essere andata a letto con l’irlandese.
Si, insomma è carino e tutto quello che volete, ma è il quasi-ragazzo della mia amica.

che minchia mi è saltato in mente, testa di minchia, minchia.


Ok, stop.
 
L’irlandese biondo che fa impazzire il tondo mi guarda cercando di azzeccare il secondo accordo.
Come se fossi una musa ispiratrice
 
Mi guarda ancora e ha un espressione abbastanza schifata.
Che cosa è successo, ora?
Avrà forse trovato la sua canzone grazie a me?
 
“scusate ragazzi…devo andare in bagno” annuncia tendendosi la pancia che si contrae per il dolore.
 
 
Come non detto.
 
 
Quando torna sono ancora più agitata del solito.
Cazzo però che minchiona che sono.
 
Non ce la faccio, devo dirlo a Vivien.. non mi importa se non tornerò viva nella stanza, o se proprio tornerò viva qualcuno mi dovrà ospitare perché mi lascerà fuori.
 
“e-ehm..Viv io e Niall dobbiamo dirti una cosa. Vieni anche tu Liam”
Tutt’e tre mi guardano come se fossi una domanda da un milione di Gerry Scotti.
 
Ma cazzo, per una volta che dico una cosa sensata mi guardate male? Affanculo, razzisti di merda.
 
“che c’è rosellina?” mi incita Liam
“ Niall, lo dici prima tu o lasci fare a me?”
Niall ha sempre quel punto interrogativo disegnato in fronte.
Ora lo sputo in faccia
“ ma di che cazzo de” gli tappo la bocca. Ha già detto troppo.
 
“io e Niall” fisso Liam “ stanotte” fisso Niall “ siamo andati a letto insieme” fisso Vivien che non regge il mio sguardo e va in cucina.


Povera dev’esserci rimasta male.


Tutte le mie convinzioni cedono quando la vedo prendere la rincorsa dalla cucina fino a dove ci troviamo noi con un coltello avente la lama quanto il willy willy di liam e urlare “BRUTTA ZOCCOLA FIGLIA DI PUTTANA. SE HAI PERSO LA VERGINITA’ CON IL MIO RAGAZZO, NON TE LO FACCIO PROVARE PIU’ IL GODIMENTO, PER SEMPRE” prima che possa conficcarmi il coltello nel culo Liam e Niall la fermano.




“che cazzo hai detto?”dice Liam per farmi ripetere quello che ho appena detto
“ Ma non è assolutamente vero” si intromette Niall
“ Niall non fare l’angioletto che ti ammazzo prima a te e poi a lei”
“minchia, è vero. Liam, dove sei stato ieri?”
“che centra ora?” domanda perplesso
“ DICCI. DOVE. CAZZO. SEI. STATO IERI.” Ulula Vivien seduta sul divano legata con una corda.
“ siamo andati in discoteca, io e ….Rose, ma non ricordo molto”
“Avete bevuto?”
“credo di si..anzi è una certezza. Mi ricordo solo che l’ho accompagnata alla stanza quando era già l’alba”
“ E ALLORA TUTTO TORNA” si da un colpo alla testa Horan che fa voltare dall’altra parte Louis che mugugna qualcosa di incompresibile.
“Rose, tu ubriaca fradicia non ti sei accorta che sul letto c’ero io, che stavo in compagnia di Vivien ieri”
Vivien si calma di botto “ è vero, mi ricordo ora”
“ siamo dei coglioni” affermiamo all’unisolo scoppiando a ridere.
 









*IL GIORNO DOPO*
 

 

Celeste

 
 
“ ehi Horan” non mi giro, penso stiano chiamando Niall
“Celeste Horan dico a te” ah cazzo, è vero…non sanno del mio vero cognome.
Mi volto e vedo il bulletto della scuola, John, fissarmi le gambe.
“che minchia vuoi?” lo sprono io allontanandomi un po’, ma lui in tutta sua risposta si avvicina sempre di più.
“Tomlinson ti ha dato buca?” divampai alla velocità della luce. Come faceva a saperlo?
“non sono cazzi tuoi. E ora vattene, mi hai già gonfiato le ovaie abbastanza” mi volto per andare verso il mio armadietto.
Lo apro mettendo dentro tutti i libri della terza ora e prepararmi quelli della quarta, che stava per suonare.
Quando mi senti tirare del braccio con una violenza inaudita, ancora lui.
“ da quando ti hanno insegnato a fare la bastarda con i ragazzi?” disse avvicinandosi pericolosamente al mio collo
“John..l-lasciami, ora” lo strattono, ma lui è più forte da me tanto da aumentare la presa sul mio polso e farmi strozzare in gola un grido di dolore
“che c’è? Ora non sei più una sbruffona, vero?” ed è stato lì che ho avuto veramente paura.
Mi sento così impotente.. Louis, Zayn i ragazzi non ci sono.
Sono solo contro questa belva, incapace di muovermi o tantomeno proferire parola, incapace di fare qualsiasi cosa

“ e se non urli, non ti faccio poi così male” disse prima di tapparmi la bocca.

poi buio.





 

My my my my give me loooove
Ciao a tutti, vi starete chiedendo se sono veramente io che scrivo oppure è un ologramma.

Si gente, sono io in carne e ossa.

Scusate se è da un mese che aggiorno, ma è la fine quadrimestre e non posso permettermi un brutto voto D:
Lascio a voi i commenti per il capitolo anche se sono sicura sia una merda pazzesca.
mi eclisso, ciao.
Anzi, vi consiglio la mia ultima OS su Louis 1095 days without Louis. 

baci
-S
 
 

  
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