Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: MartaBibo    15/01/2013    3 recensioni
“Hei,Nicole.”Dice il bambino che appena visto qualcosa di meraviglioso ai suoi occhi.
"Che bella.." esclama la bambina poggiando le sue delicate manine sulla bocca semichiusa a causa della meraviglia.Il bambino non perde attimo per chinarsi verso quel fiore e coglierlo.
"E' per te" dice il bambino porgendo il fiore alla bambina mentre arrossiva visibilmente.
"Grazie"risponde anche lei imbarazzata.Tutto ad un tratto il bambino le prende la mano molto lentamente per poi farle combaciare perfettamente.Le rivolege uno sguardo,fin quando non si avvicina all'orecchio.
"Ti amo" le sussurra sottovoce.
Ora in quel momento quelle parole potranno sembrare sciocche,inutili.Sentirle dire da un bambino lo fa sembrare inutile.Ma sarà eterno...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



                                            9.Non abbandonarmi.




Mi accascio sulle ginocchia piangendo,mentre sento la porta di casa sbattere..mentre sento la mia anima scomparire.Le mie mani coprono il mio volto,amareggiato,bagnato dalle lacrime.
La mia voce è spezzata dai forti singhiozzi.
'Ti prego,non andartene via.Non abbandonarmi,non lasciarmi,non rimanermi sola.'

Tutto urla dentro di me.Gli ho mentito spudoratamente… non amo Andrew.Non conoscevo l’amore fino a quando non ho conosciuto Justin,e quando parlo di lui parlo consciamente di amore.Ho sempre provato un particolare tipo di affetto verso Justin.Dal primo ciuccio scambiato,al primo passo e al primo gioco,al bagno insieme,alla sbucciatora del ginocchio e al primo bacio.
Tutto è cresciuto lentamente,come i miei sentimenti e più crescerò più aumenteranno colmando il mio cuore solo di lui.

Mando un messaggio ad Emy,supplicandole di venire a casa mia,ho bisogno di lei.
Mi alzo dal pavimento e mi dirigo nella doccia,sperando che almeno l'acqua facesse scivolare il dolore,almeno una parte.

Guardo il mio riflesso allo specchio,gli occhi gonfi contornati dal nero della matita e l’espressione stremata.Non provo pietà nemmeno per me stessa.
Ho fatto una cosa giusta?No,questo non lo so.So solo che mi sono infilzata una lama nella pelle,da sola.
Non verrà mai a sapere che lui è la mia unica ragione di vita.
Mai.

Mi spoglio nuda e mi rinchiudo nella doccia,lasciando che il getto d’acqua mi rilassi e mi scivolasse lungo la pelle.Proprio in quel momento,un ricordo mi raffiora nella mente.

‘Accovacciata sul prato,con le ginocchia al petto,chiamo invano Justin.”Dove sei?”La mia voce è intimorita, come il mio sguardo.Ho paura,dov’è?Una bambina di 7 anni,da sola di notte e lui,il suo angelo custode… dov’è?”Justin!”urlo piangendo.Non c’è,è sparito.Pochi attimi prima giocavano a nascondino,ma dopo ben tre quarti d’ora,lui non era ancora tornato.”Ti prego smettila”i miei singhiozzi sono al limite “ho bisogno di te!”


Quel ricordo è uno dei più brutti,mai vissuto.Justin si era nascosto troppo lontano e aspettava che lo trovassi.Ma dopo avermi sentito gridare a squarciagola,mi ritrovai tra le sue braccia mentre lo colpivo con piccole spinte,per avermi fatta spaventare.

Eravamo così ingenui,così delicati… lo amavo?No.Quando si cresce anche i sentimenti crescono.Quell’affetto che provavo per lui si è tramutato in amore.
Puro,cristallino.. ma non semplice.

Esco dalla doccia e indosso il pigiama pronta per infilarmi nel letto e tamponare il mio disprezzo per me stessa piangendo.
”Nicole,è arrivata Emy”mia madre fa capolino nella mia camera “Puoi farla salire per favore?”Annuisce e dopo poco scorgo dalla porta Emy.
”Ciao”mi alzo dal letto avventandomi su di lei,mi guarda qualche istante “cosa ha combinato stavolta?”rivolgendosi allo stato pietoso in cui sono ridotta.
Scuoto la testa “Non ho idea”ammetto,trattenendo le lacrime.Mi abbraccia “ti ascolto”.Ecco,lei è la mia migliore amica… pronta ad ascoltarmi.
”Si è accorto che sono fidanzata con Andrew”mi stendo sul letto,sbuffando.

”Come?”si stende a sua volta,accanto a me.”Ha visto l’anello”annuncio mordendomi il labbro inferiore ripensando a quello che era successo poco fa.”Non immagini nemmeno come ha reagito”sto per piangere,me lo sento “mi ha urlato contro e mancava poco che mi mettesse le mani addosso”tremo al ricordo“è andato via molto arrabbiato”mi guarda dispiaciuta per poi abbracciarmi e sussurrandomi di stare tranquilla.







Passano settimane,Justin non mi rivolge più la parola.Sono come un fantasma per lui.Mi sento trasparente,mai esistita innanzi ai suoi occhi.Mi hanno detto che la storia con Jenny sia finita,è stato lui ha lasciarla.Sono contenta?Certo che lo sono!Ma la situazione che si è creata di certo non cambierà.La mia amica Emy dice che devo parlargli e risolvere la situazione faccia a faccia…ma come faccio?E’ stato davvero dura per lui sapere che ormai ero fidanzata con Andrew?Tutto vaga nella mia mente ma io non continuo a capire.

Stamattina,come tutte le altre,la voglia di alzarmi è inesistente e le mie condizioni sono pessime.Mi lavo e mi vesto velocemente,per poi fare colazione e incamminarmi verso la scuola,che sto trascurando ultimamente.Apro il libro di scienze,rassegnata dal fatto che sarei stata interrogata oggi,ma il mio pensiero non è che rivolto a lui.Ogni mattina,passa per questa strada.Ogni mattina devo sopportare il peso di vederlo senza la possibilità di sfiorarlo,nemmeno.Mi ricordo quando in quella macchina,insieme a lui,c’ero io.Tempi felice e tristi ricordi.

Come previsto,mi passa con la sua auto davanti,ignorandomi del tutto.Abbasso lo sguardo e sospiro,per quanto dovrò sopportare questa tortura?Il vento freddo di gennaio,mi scompiglia i capelli,rendendo il mio viso gelido e le mie gote leggermente arrossate.


Improvvisamente,sento dei passi dietro di me.Sono lenti e decisi,quasi mi mettono timore.Li sento avvicinare sempre di più,sempre più rapidi.Tutto d’un tratto,sento una presa sullo stomaco e una mano che mi blocca il respiro.
Cerco di dimenarmi,mentre il terrore mi assale velocemente.Dopo pochi tratti,mi butta a terra.Siamo in un vicolo,molto stretto e isolato.Innanzi a me scorgo la figura di un ragazzo con un ghigno malizioso sul viso.Il mio respiro si affanna appena questo si avvicina.
Cerco di rialzarmi dolente,ma con uno schiaffo sulla guancia,mi rigetta a terra.Delle lacrime amare di sofferenza,solcano il mio viso.

Dov’è Justin?Dov’è quel ragazzo che definivo ‘angelo custode’?Troppo impegnato a sputarmi in faccia la sua rabbia.Le mani di quel ragazzo percorrono il mio corpo,maligne e piene di violenza.La sua bocca mi bacia con irruenza tutto il corpo.Mi strappa la maglietta mentre cerco di scappare,urlando e imprecando di lasciarmi andare.

”Ti prego,lasciami andare”i singhiozzi spezzano la mia voce,mentre strappa via anche i pantaloni.

Vedo una figura in lontananza,Chaz.E’ a telefono e si è accorto di me,credo che stia chiamando qualcuno.Poco dopo,in quel vicolo fa capolino Justin.Denti stretti,pugni serrati e sguardo omicida.I due si avventano contro quel ragazzo che stava quasi per violentarmi,levandomi la prima volta.Piango,piango disperatamente.

Justin con un cenno di capo fa capire a Chaz di portarmi via.”No!”Urlo dimenandomi dalle sue braccia “non lasciarlo solo!”impreco vedendo uscire del sangue dal naso di Justin.
”Portala via ho det
to!”Questa volta ad urlare è Justin,facendo sobbalzare il suo amico tanto da farlo correre rapidamente verso casa.

Arriviamo davanti la mia porta,fortunatamente i miei genitori non ci sono.Scendo violentemente dalle braccia di Chaz.”Sei uno stronzo!”Piango,puntandogli un dito contro e tutto l’odio e il dolore che quell’uomo mi ha causato.”Calmati,Nicole!”Mi abbraccia,mentre piango sulla sua spalla.Dopo che il mio respiro diventa regolare,apro la porta ed io e Chaz entriamo.”Vai di sopra”mi ordina “io vado da Justin”annuisco salendo le scale e rinchiudendomi nella mia camera.

Ricomincio a piangere,più forte.Ho paura,tanta paura che possa essere successo qualcosa a Justin,morirei solo al pensiero.Guardo ogni secondo l’orologio,sperando che comparisse Justin e che tutto questo fosse un sogno,uno stupido incubo.Sono appena le 9 di mattina,è più di mezz’ora che Chaz è uscito,rimanendomi in questa casa.Per fortuna quel ragazzo non è riuscito a farmi niente,a parte toccarmi avidamente.Ironia della sorte Chaz era lì,devo considerarmi fortunata ma la paura che mi pervade è troppa.


#Justin


Un ultimo pugno,un ultimo tonfo e il ragazzo è a terra sanguinante.Chaz mi tiene le braccia cercando di calmare la voglia di assalire e ammazzare quel bastardo.Ha osato toccare la mia Niki e adesso ciò che gli aspetta saranno solo pene dell’inferno.

”Stuart sei uno stronzo!”sbraito dimenandomi.John Stuart,quarto anno,ha violentato molte ragazze… e l’idea che stesse per toccare anche Nicole mi contorce i nervi.”Lasciami Chaz!”urlo liberandomi dalla sua presa e avvicinandomi a John che è ancora disteso al suolo,lo afferro per il colletto della maglia “Come ti è saltato in mente di toccare con quelle tue luride mani Nicole?”Domando incazzato e frustato.Non risponde,il suo respiro è affannato”Questa è l’ultima volta che ti avverto”lo ammonisco “non.provarci.mai.piu’,intesi?”stringo la presa facendolo sussultare,annuisce.
Lo rigetto a terra e prima di andarmene sferro un altro calcio all’altezza dello stomaco,facendogli sputare sangue,quel minimo che doveva scontare.Giro le spalle e mi incammino a passo deciso verso casa di Nicole.

Devo vederla,devo controllare se quel pezzo di merda le ha fatto del male.Seguito da Chaz,entro a passo svelto in casa sua e salgo le scale.Apro la porta di camera sua e la vedo sul letto,ginocchia al petto e gemiti di pianto.

Chiudo la porta dietro le mie spalle,alza la testa e si accorge di me.Allargo le braccia e me la ritrovo sul mio petto,con le mani al collo mentre i singhiozzi fanno capolino.Avvolgo il suo corpo,proteggendolo o almeno ci provo.Le accarezzo i capelli,cercando di emanare tranquillità,quando ancora il mio corpo è percorso da una scarica elettrica di nervosismo.

”Perché mi hai abbandonato?”alza il capo,puntando gli occhi nei miei.Mi pietrifico al suono di quelle parole,rotte dal pianto.
E’ normale che reagisce in questo modo.
Lei non sa che la controllo lo stesso o direttamente o attraverso amici.Non si è chiesta perché Chaz si trovava proprio lì in quel momento?Meglio che non scopra niente,almeno così posso tenerla sotto controllo senza che lei se ne accorga.

Il suo viso è colmo di lacrime,i suoi occhi gonfi e arrossati e le sue labbra tremano.
”Non l’ho fatto”ribatto deciso.”Lo fai sempre,mi abbandoni continuamente”si allontana,sussurrando quasi quella frase che mi fa sentire una merda.
Scuoto il capo “Non dire cazzate,Nicole”le dico,provando di essere il più dolce possibile.
Mi avvicino a lei,lentamente guardandola nei suoi profondi occhi grigi.Le farfalle hanno lasciato posto alle falene nel mio stomaco,possibile che una ragazza possa farmi provare questo?Sì,con Nicole tutto è possibile,è meravigliosa.

La vedo tremare,mentre mi avvicino sempre di più.Arrivo di fronte a lei,mi sono imbambolato ormai,davanti a tutta questa bellezza.”Nicole”richiamo la sua attenzione e con un gesto le prendo le mani,accarezzandole con il pollice.

Con un movimento brusco,lascia la mia presa e si dirige sul suo letto,dove si siede portando di nuovo le ginocchia al petto e poggiando il capo su di esse.
Mi riavvicino,più calmo possibile e mi siedo ai margini del letto.
Mi fermo un momento,contemplando quanto sia cresciuta la mia Niki e quanto sia cresciuto il desiderio di prenderla e farla mia.

Salgo lentamente a gattoni verso di lei,con le dite le sfioro la gamba “Nicole non pensare neanche lontanamente che ti possa abbandonare”poso le labbra sul suo ginocchio piegato “morirei se ti succedesse qualcosa”le lascio un piccolo bacio accennato mentre la mano accarezza la sua gamba.
Mi scruta attentamente mentre continuo a lasciarle una scia di umidi baci “E’ tutto cambiato”c’è un velo di amarezza nella sua voce mentre sfoggia un sorriso triste.”Shh”la zittisco mentre le mie labbra sono ancora sul suo ginocchio.”Nicole sono uno stupido”geme a causa dell’effetto che la mia lingua ha sulla sua pelle.
Allunga una mano nei capelli,accarezzandomi e provocandomi una sensazione di tranquillità che solo lei può emanare.”Justin..”un sussurro di piacere.
Le bacio il palmo della mano perdendomi nella sua carezza.

Fisso i suoi occhi,mentre lei fissa i miei.Ci perdiamo nell’intensità di questo scambio di sguardi.Arrossisce ma non molla la presa.Preso dall’attimo mi allungo verso di lei,mentre lei si stende sotto il peso del mio corpo.Una scossa di brividi percorre la mia schiena,a causa di quel contatto così stretto.

I suoi vestiti sono strappati,è quasi seminuda.Ha qualche livido sul corpo,vorrei rimediare a tutto ciò.Solo al pensiero che delle luride mani abbiano sfiorato questo magnifico corpicino mi fa perdere letteralmente lucidità.Vorrei alzare un cartello su di lei,facendo capire che è di mia proprietà e tenendo lontana ogni forma di vita esistente.

Le accarezzo il viso,fino a seguire il collo e scendendo verso l’estremità del seno,per poi arrivare al ventre e percorrere per tutta la sua lunghezza la gamba.La sua bocca è schiusa a causa del contatto della mia mano,quella bocca tanto invitante.La sua mano si immerge di nuovo nei miei capelli tirandoli all’indietro,mentre la mia è ancora posata sulla coscia.Le mie labbra si focalizzano sul collo,lasciando una scia di baci e qualche colpetto con la lingua.Sospira,le piace,lo noto dal modo in cui tira le punte dei miei capelli,facendomi a sua volta sospirare di piacere.

”Ho paura..Justin”la sua voce mi fa rabbrividire.”Non devi avere paura”le rassicuro “non succederà mai più,lo giuro”soffio sulle sue labbra.

Tutto d’un tratto si capovolge la situazione,sistemandosi sopra di me.Appoggia le mani all’altezza della mia testa e i suoi lunghi capelli ricadono ai lati del mio viso.
”Ho paura di quello che può succedere tra di noi”sussulto sentendo il suo respiro avvicinarsi.Non ho idea come farò a trattenermi.”Mi trascuri,ritorni e ti ingelosisci per ogni minima cosa,mi baci mentre dormo,poi mi ignori completamente poi ritorni e mi baci dicendo che hai voglia delle mie labbra,poi vieni a sapere che sono fidanzata con Andrew e mi abbandoni”sussulto ancora una volta,non per la vicinanza ma per la schiettezza delle sue parole.Si è accorta di tutto,si è accorta che qualcosa è cambiato.

”Cosa succede?”domanda aspettando che io le risponda razionalmente.”Nicole..”alzo il busto portandola a sedere sulle mie gambe “sappi che tutto questo non lo faccio perché voglio farti del male”mi accorgo che mi sto arrampicando agli specchi ma non posso fare altro… “Perché?”domanda prontamente.

”Vedi..io..”gesticolo nervosamente quando ad interromperci è la porta che si spalanca “Justin è arr..”Chaz si blocca scandalizzato della nostra posizione.Nicole se ne accorge e imbarazzata ritorna seduta composta.”Volevo solo dirti che è arrivata la madre di Nicole e ha bisogno di spiegazioni”chiude la porta lasciandomi da soli.
”Vuoi che le dica la verità?”domando “No,sai com’è fatta”si riferisce l fatto che la madre è molto protettiva nei suoi confronti.Annuisco e mi alzo dal letto scendendo le scale e dirigendomi in cucina dove ci aspetta una balla da inventare.



“E quindi siete dovuti ritornare tutti e tre a casa perdendo tutti e tre insieme una giornata di scuola perché Nicole è caduta in una pozzanghera?”Annuiamo tutti e tre all’interrogatorio della madre di Nicole.”E perché hai i vestiti stracciati ?”indica Nicole.
”Perché era impigliata nei rami di un cespuglio”la precedo.
Sospira per poi dire “Farò finta di credervi”si avvicina a Nicole accarezzandole il capo “Fatti una doccia,io devo uscire torno stasera,rimane Justin con te?”Annuisco.Le porge dei soldi “questi sono per il pranzo,ora vai di sopra che sei svestita”senza esitare lascia la cucina e si dirige su per le scale.

”Mi raccomando,ho fiducia in te”le sorrido ringraziandola,mi abbraccia stringendomi forte.
”Sei come un figlio per me lo sai!”Mi irrigidisco a quell’affermazione.I sensi di colpa mi assalgono.



#Nicole


“Dai,Justin!Smettila sei assurdo!”mi lamento a causa delle sue battutine non poco fine,sul film di genere romantico che ho deciso di guardare.
“E’ assurdo che dormi mentre affianco ti ritrovi una porca come quella!”scuoto il capo ormai consapevole della stupidità mescolata alla perversione di questo ragazzo.
”Justin non è una macchina del sesso quella ragazza!”sbuffo infastidita dal suo comportamento.”Lo diventerà sicuro con il quì presente!”un ghigno malizioso si disegna sul suo viso.Gli rivolgo un occhiata schifata.

”Cretino”mi distendo ormai rassegnata del fatto che è irrecuperabile.Si avvicina lentamente a gattoni “Che fai?”domando intimorita.”Gelosa?”Ora.lo.ammazzo. “Ma quando la smetterai di rompermi le palle?”sbraito contro di lui.Si accascia sul mio corpo.

E tu quando la finirai di provocarmi micetta?”sussulto dalle sue parole.
Alzo un sopracciglio “non è normale indossare solo una maglia lunga che arrivi a malapena sul sedere”mi rimprovera.“Mi avevi detto che te ne andavi e poi pensavo di essere al sicuro con il mio migliore amico!”sogghigna scoprendo con la mano il mio sedere “Ma infatti sei al sicuro!”sussurra maliziosamente accarezzandomi il fondo schiena.

”Maniaco!”urlo spingendolo giù dal letto e iniziando a correre per tutta la casa mentre Justin cerca di acchiapparmi.Mi nascondo nel bagno appoggiandomi di schiena al lavello e portandomi una mano al petto cercando di riprendere il respiro regolare.

Dopo un po’ di minuti compare Justin nel bagno,si posiziona d’avanti a me poggiando le mani ai lati dei laveli,incatenandomi per non farmi scappare.”Ti ho trovata”afferma sorridendomi appena.Questa vicinanza sta creando imbarazzo,troppo.”Già..”ammetto incontrando i suoi occhi fissi sui miei.

Il mio cuore aumenta di mille battiti non appena si avvicina,chiudendo gli occhi.Sta per succedere,di nuovo.
E così fu.. le sue labbra si incontrano per la terza volta con le mie,impossessandosene ,assaporandone e appropriandosene di nuovo.Intesifica il bacio intrufolando la lingua e iniziando a giocherellare con la mia.Lo afferro per la nuca,avvicinandolo ancora di più e rendendo il bacio più passionale.

Ci stacchiamo giusto il tempo di riprendere il fiato e di un veloce scambio di sguardi per poi avventarsi di nuovo sulla mia bocca. L’atmosfera che amo di più al mondo.Il suo corpo vicino al mio,che trasmette calore,le mie mani nei suoi capelli,creando piccoli gemiti di piacere e le sue labbra contro le mie,assaporando ognuno il sapore dell’altro.
Quel sapore che mi manda in estasi,in un mondo parallelo,fuori dalla realtà completamente.
Dopo poco si stacca e avvicinandosi al mio orecchio sussurra “Come spiegherai al tuo fidanzatino che lo hai tradito
con il tuo migliore amico?” 







                                  *AUTRICE*                                                                                        

Giù i forchettoni!Mi scuso per l'attesa ma sono stata operata ho avuto bisogno di un pò di tempo per riprendermi inoltre devo recuperare con la scuola.Allooooooooooora,per prima cosa ringrazio chi segue,chi recensisce (particolarmente) e che mette questa storia tra i preferiti.Cooomunque,ritornando alla storia,vi anticipo che Justin diventerà un pò stronzo con Nicole,ho accennato qualcosa alla fine mlmlmlml Vabbè niente.. vi amo tantissimissimissimo e spero che vi appassioni sempre di più.Vi ringrazio in anticipo per le recensioni.

Baci,Marta.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: MartaBibo