Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _Becky    15/01/2013    3 recensioni
Una semplice constatazione fatta ad una semplice compagna di classe,che tanto innocua poi non era.
«E’un bel ragazzo,non c’è che dire!» avevo affermato,e lei aveva annuito vigorosamente come per darmi ragione. Chi immaginava che da quel momento sarebbe stato l’inizio dell’inferno,o forse,il paradiso.
Dal primo capitolo:
[...] Dopo aver constatato che il trucco era sparito dal mio viso,mi girai,dandomi un’ultima occhiata e incrociando lo sguardo di Zayn-sono-figo Malik dal vetro della finestra e iniziai a camminare verso la mia classe.
«Già te ne vai?»
Mi girai guardandolo incredula.
«Ma non avevi detto che ero brutta?»
«SEI brutta» precisò lui.
«Allora vai a fare in culo da un’altra parte e non rompere le palle a me,ma a qualche bella ragazza» sorrisi ironica girandomi di nuovo e camminando,udendo solo la sua risata in sottofondo.
Che minchia si rideva quel cretino?!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Altro giorno di scuola. Ovvero, 6 ore di strazio totale. Non c’era una materia che m’interessava. Anzi,forse una si: sistemi.
Non so perché avevo scelto un istituto tecnico,anzi, si. Erano stati i miei a forzarmi,ma io non glielo avevo impedito,dato che all’epoca della scelta ero pressocchè una bambina che non sapeva cosa voleva.
Ero più un tipo da classico,io..Anche se difficile,in teoria ero sempre stata un asso,ma in pratica sempre disastrosa. E in quell’istituto si faceva più pratica che teoria,soprattutto al triennio,il quale prima di iniziare si doveva scegliere un indirizzo: elettronica o informatica.
Io avevo scelto informatica,perché elettronica era troppo da maschi,ma si faceva solo ed esclusivamente pratica e materie tecniche –in cui ero negata-, tranne,appunto,sistemi che adoravo.
Le ore stavano trascorrendo troppo lentamente per i miei gusti,così approfittai del fatto che la mia compagna Jenny dovesse andare giù al bar per farmi comprare qualcosa,giacché stavo morendo di fame.
«Jenny,vieni un po’qui» la chiamai,accompagnando le parole con un gesto della mano.
Lei si avvicinò al banco.
«Si,Allison?Cosa devo comprarti?»
«Prendimi 5 bomboloni,3 liquirizie a frutta e due gomme Air Vigorsol»
«Oh,pago io! Tu l’altra volta mi hai anticipato i soldi e non te li ho più dati!» si aggiunse la mia –anche- compagna di banco Jude.
«Ok» disse Jenny, sorridendo e prendendo i soldi da Jude,allontanandosi.
10 minuti dopo salì e tutti i miei compagni la assalirono. Aveva le loro pizzette in mano,ma infondo non gliel’avrebbe rubate,non era mica un animale! Io mi limitai ad aspettare seduta al mio banco,non mi andava di alzarmi.
Come previsto venne vicino e posò tutto quello che le avevo chiesto di prendere al bar,o quasi.
«E gli altri 2 bomboloni che fine hanno fatto?» le chiesi alzando un sopracciglio.
«Uno l’ho preso io» sorrise ed io di rimando. Poi continuò. «L’altro..» esitò prima di continuare. Poggiai il mento sulla mano incuriosita.
«L’altro?» incalzai.
«L’ha preso Zayn..» lo disse quasi con tono di scuse,ormai tutta la scuola era a conoscenza del nostro ‘rapporto’.
«Come? » Spalancai la bocca a  O.
«Ehm si..Senti la scena! Stavo uscendo dal bar e lui che era appena arrivato mi ha domandato di chi fossero. Ovviamente gliel’ho detto che erano tuoi,e lui mi ha risposto con un ‘Ah,sono i suoi?allora dammelo..’ Ed io cosa potevo fare?»
La guardai divertita. Quella ragazza doveva fare teatro.
«Vabbene,non preoccuparti Jenny..» lei mi sorrise e si allontanò.
«Dopo ci penso io a quel cretino..» drighignai fra i denti.
«Dai Allie,non mi dire che te la sei presa! Per un bombolone,poi!» s’intromise la mia cara migliore amica.
«Si,Jude. Ma non perché si è preso il bombolone,ma perché è un emerito coglione. Abbiamo litigato,lui però da quel momento continua a prendermi in giro,a parlarmi e a prendersi confidenza come se ci conoscessimo da una vita! Ma ti sembra una persona normale?»
«In effetti no.»
«Ecco,appunto.»
La voce della prof ci riportò alla realtà.
«Allora ragazzi,riprendiamo..»
«Scusi prof,prima posso andare in bagno?» chiesi alzando la mano.
«Certo,però orologio alla mano eh!» disse indicando con l’indice il suo orologio.
Annuii e mi avviai verso il bagno.
Mi sorpresi nel non vedere per la prima volta in corridoio io-sono-il-più-figo,ma sospirai di sollievo,non volevo litigare,ma soprattutto non volevo ancora parlargli.
Come al solito però,ho fatto sempre schifo in ‘previsioni’.
«Grazie» disse ridacchiando qualcuno alle mie spalle,ed io cercai di contare fino a tre per calmarmi,socchiudendo gli occhi,imprecando a voce bassa e chiudendo le mani a pugno.
«Sai,una persona educata risponderebbe ‘prego’» continuò ancora lui,riferendosi al fatto che non avevo risposto.
Mi girai di scatto,bloccandomi e facendo bloccare anche lui.
«Invece ti rispondo che sei un emerito coglione che si crede essere chissà chi,che si crede capace di comandare tutti ed essere superiore,ma te la posso dire una cosa? Hai mai visto il film ‘i passi dell’amore?’ , bhè,deduco di no,ma la ragazza dice una frase ad un ragazzo completamente uguale a te: Tu senza pubblico non sei nessuno!,ed è questo che ti rispecchia.» terminai e lui mi guardava con il sopracciglio inarcato. Ma non gli turbava un cazzo di niente? Mi aspettavo che lo avrei rimasto senza parole,invece no.
«Mi sa che tu vedi troppi film. Soprattutto quelli romantici!» mi rispose con le braccia incrociate al petto.
«Vaffanculo.» dissi seria,continuando a camminare poi.
Lui rise.
«Anche io ti voglio bene!» gridò.
Lo odiavo.
15 minuti dopo rientrai in classe. Non perché non avevo sentito gli avvertimenti della professoressa,ma perché non mi andava di rincontrare quel pagliaccio fuori,e quindi rimasi il più possibile al bagno chiacchierando con delle ragazze di quarta.
Entrai.
«Esci fuori. Ora. Immediatamente.»
Lo sapevo.
Sbuffai.
«Ma,prof..» cercai di replicare.
«Niente scuse,fuori!»
Lanciai un’occhiata a Jude che incassò la testa nelle spalle in segno di resa. Probabilmente aveva provato già prima a non farmi cacciare fuori. Senza risultati,però.
«’Fanculo!» sibilai,ovviamente alla prof.
«Come scusa?»
«Eh?»
«Come?»
«Cosa? Chi?»
«FUORI!» sbottò lei,indicando la porta con l’indice.
Appena fui fuori mi aprii in una risata liberatoria. Certo che era proprio facile far impazzire le professoresse! Oppure ero io che le facevo andare fuori dai gangheri.
Mi appoggiai alla parete vicino alla porta con le mani incrociate al petto.
Che palle.
Un quarto d’ora. Mezz’ora. Tre quarti d’ora.
La prof si era proprio arrabbiata per non farmi rientrare. Di solito mi faceva rimanere massimo dieci minuti fuori,tanto per imparare la lezione, -a sua detta- , ma stavolta era stata cattiva. Non che me ne fregasse della sua lezione.
Non che me ne fregasse un gran che di telecomunicazioni.
Anzi,preferivo più non ascoltare,altrimenti mi sarebbe venuto solo un gran mal di testa e non avrei capito ugualmente niente.
«..Sempre studiosa,mi dicono. Specializzata nel far uscire fuori di testa i professori,stare tutta la giornata nei corridoi..»
Sbuffai alla vista di Zayn che stava camminando per i corridoi,con dei fogli in mano.
«Non siamo così poi tanto diversi.» sbuffai ancora scocciata.
Arrestò la sua camminata,lasciando cadere la mano in cui aveva i fogli lungo i fianchi,mentre l’altra l’aveva poggiata sotto il mento,con l’aria di uno che stesse pensando. «Mh..Forse..Visto che abbiamo questa cosa in comune..Perchè non andiamo a farci un giro al bar?»
«Mi ricompri il bombolone che ti sei fregato?»
«Ma non ci penso nemmeno!» esclamò lui.
«Allora che cavolo ci vengo a fare al bar con te?»
«Un giro.»
Alzai gli occhi al cielo.
«Senti,Malik..Non so tu cosa ti sia messo in quella testolina di cazzo che hai,ma io non sono come le altre che cadono ai tuoi piedi,e solo perché penso che tu sia carino, questo non ti da’ il diritto di pensare che sono il tuo burattino. O che muoio per te. O che mi piaci da morire. Anzi,proprio per questo,a dirti la verità,anche se tu fossi l’unico uomo rimasto sulla faccia della terra,con te non ci vorrei avere comunque niente a che fare,capito?» dissi,ricorrendo al mio più sorriso sarcastico del repertorio,avvicinandomi a lui e aggiustandogli il colletto della sua camicia bianca sbottonata, sfiorando la sua pelle,tanto per provocarlo,-mentre lui mi guardava a bocca aperta e sbattendo le palpebre più volte da quando mi ero avvicinata- e gli sorrisi soddisfatta,passandogli di fianco urtandogli propositamente la spalla e dirigendomi verso il bagno,a perdere un po’ di tempo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Holaa! Eccomi di nuovo qui con il secondo capitolo. Cosa ne pensate? Sinceramente io penso siano due teste di cazzo. Preciso che il fatto del bombolone è successo davvero,sempre con lo stesso ragazzo,però non gli ho detto niente giusto perché se iniziavamo a litigare assisteva tutta la scuola,pettegoli come sono! Però tra qualche giorno lo prendo a disparte e un calcio nelle palle non glielo toglie nessuno,tranquille! ;) Ognuno avrà la sua parte!AHAHAH. Vabbè,ditemi cosa ne pensate,non fatemi sentire sola çç Al prossimo capitolo. Ciiiao!



  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _Becky