15/01/2013
1 recensioniCapitolo 5
I'll never let you goAd un certo punto sentì una voce chiamare il mio nome, quella voce. Quell’unica voce che sapeva raggiungermi dritta il cuore e scaldarmelo. Quell’unica voce che mi cullava la notte e che mi conciliava il sonno. Quell’unica voce che avrei voluto sentire in quel momento.
Sentì la mia gola chiudersi, lo stomaco strizzarsi, e le lacrime che piano piano dal mio cuore, raggiungevano i miei occhi.
Non mi girai nemmeno. Lasciai che parlasse.
-Jess, ti prego, aspetta! Scusa. Scusa davvero, per ogni cosa. Ho sbagliato tutto con te. Tu sei diversa da ogni altra ragazza che io potrò mai incontrare. E da quando tra noi tutto è cambiato la mia vita è vuota. Mi manchi, io ho bisogno di te. Non so cosa mi sia preso prima. Avevo troppo rancore, ma ora sono qui. Non ti posso lasciare scappare un’altra volta. L’ho già fatto e me ne sono pentito.
Mi prese un polso e mi fece girare delicatamente verso di lui, mi alzò il viso con l’indice destro e mi guardò dritta negli occhi come mai aveva fatto prima.
Il mio viso era bagnato da lacrime, di gioia, e il battito del mio cuore aumentava ogni parola che pronunciava. Quel momento, quello che avevo sognato per tutto quel tempo senza volerlo mai ammettere, forse si stava finalmente avverando.
-Jess, ti amo.
Quella parola, quella frase, quella voce, quel ragazzo.
Scoppiai a piangere veramente come una cretina isterica, non riuscivo più a smettere di singhiozzare, e di conseguenza, a spiaccicare mezza parola.
Si limitò ad avvolgermi in un abbraccio, il più bello che avessi mai ricevuto, accarezzandomi i capelli e lasciandovi dei leggeri baci.
Allontanai leggermente il mio viso dal suo petto, al quale ero appoggiata e tra un singhiozzo e l’altro cercai di dire –..A..a-anche i-io.-
Vidi il suo viso aprirsi nel più bel sorriso che io avessi mai visto in tutta la mia vita.
Quei suoi occhi, quella sua voce, quei suoi capelli, quel sorriso, diedero la forza al mio cuore di ricominciare a battere.
Mi prese un fianco con una mano attirandomi più a sé, mentre con l’altra mi accarezzò leggermente il viso. Eravamo di nuovo molto vicini, ma quella volta non mi sarei tirata indietro da quel momento perfetto.
Pian piano ci avvicinammo, ci scambiammo un sorriso, e poi finalmente, ci baciammo.
Le sue labbra erano calde, entrambi stavamo tremando, ma sentivamo tutto quello che provava l’altro in quel bacio. Non fu il mio primo effettivo. Ma fu il mio primo VERO bacio. Lo diedi ad un ragazzo che amavo davvero, quello che amavo da tutta la mia vita. E non fu un bacio a stampo, eh no! Beh non scendiamo nei particolari.
-Stavo pensando di tornare a casa.- Mi disse con quel sorriso che ho sempre adorato.
-Ed io stavo pensando che non lo fai mi trasferisco qui. Sotto ad un ponte.- Gli dissi scoppiando a piangere di nuovo come una cretina.
-Già ti lavi poco, e poi vai anche sotto un ponte! Sono messo bene!- Gridò sarcastico, facendo girare tutti verso di noi.
-Guardalo che scemo che è!
-Dai lo sai che scherzo..
Si schiarì la voce e con un tono serio ma dolce mi disse:
-Sappi che non ti lascerò andare un’altra volta.- Prendendomi una mano.
-Giuralo.
-Lo giuro.
-Qualunque cosa succeda?
-Qualunque cosa succeda.
-Bene.
E ci unimmo in un altro bacio. Era tutto perfetto. Io e lui. Insieme. Semplicemente noi. E nessun’altro.
-Guarda Jess!- Esclamò con gli occhi di un bambino.
-Che cosa?- Chiesi sconcertata.
-Sta piovendo..
-..E la pioggia è bagnata?..
Non capivo cosa stesse intendendo, dopo aver riso un attimo si ricompose e disse:
-Oltre a quello. Il giorno in cui tra noi è iniziato tutto, a casa tua, stava piovendo. Ricordi?
-Pensi che potrò mai dimenticarlo?
-Credo di no.
-Esatto.
-Comunque, quella mattina, non te l’ho detto, ma ti avevo vista!- Disse tentando di trattenere una risata.
-In che senso?
-Ho visto il tuo pigiamone!!
-Azz. Davvero? Si lo so ero penosa. Però io ero a letto!- Risposi offesa.
-No. Tranquilla. Eri bellissima. Come sempre del resto. E smettila di tenere il tuo sguardo fisso sui tuoi piedi, e di vergognarti, non ne hai motivo, sei perfetta.
Sé. Pff. Vabbeh Jessy, non rovinare anche questo momento!
Mi avvicinò a sé ancora di più di quello che già ero, mi strinse forte, quasi come se volesse farmi capire che davvero non mi avrebbe mai lasciata andare.
-Jess, ti amo, davvero.
-Me l’hai già detto..
-Voglio essere sicuro che tu lo capisca.
-Benissimo. Tranquillo, non mancherà l’occasione per ricordarmelo. Io sono sempre qui, solo tua. E comunque..
-Cosa?
-Puzzi! Muahaha.
-Scema.
Mi prese in braccio, come quel giorno a casa mia, e mi baciò, di nuovo.
Adoravo il modo in cui si comportava, ogni piccola parte di lui, solo lui. Al centro del mio mondo ormai. Tutto quello di cui avevo bisogno era una bella famiglia, la mia cara e adorata musica ed una persona che mi amasse e che mi facesse sentire l’Unica. E a quanto pare avevo tutto questo.