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Autore: gingerhead    15/01/2013    1 recensioni
Stylinson.
"When I was surrounded by the sea, you were the one who sailed the world to find me".
La vita è troppo corta per arrendersi. Combatti, Harry, combatti con me.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo sguardo di Louis scorse rapidamente l’intero profilo del ragazzo che si stava avvicinando: i riccioli che contornavano così perfettamente il viso, le spalle non troppo larghe, la schiena leggermente incurvata. Doveva decidere. Aveva due scelte e doveva decidere. 
Avrebbe potuto tornare a posare lo sguardo sulle montagne, fare finta di niente e lasciare che la persona a cui aveva pensato negli ultimi giorni e che ora era a pochi passi da lui proseguisse per la sua strada, oppure avrebbe potuto andarvi incontro e parlarvi.
Louis non aveva mai creduto nel destino o stupidaggini del genere; era sempre stato molto razionale, in ogni cosa. Ma in quel momento non faceva altro che ripetersi che l’incontro di quella mattina non potesse essere dovuto solo al caso. 
Erano passati almeno sei anni dall’ultima volta che si erano visti, all’epoca erano ancora dei bambini, ma Louis non avrebbe potuto essere più sicuro che il ragazzo che si stava lentamente avvicinando a lui fosse lo stesso con il quale aveva passato tutta la propria infanzia e parte dell’adolescenza. In quel momento la mente di Louis era un turbinio di pensieri. 
Senza rendersene conto, però, si alzò e si diresse verso il ragazzo. Il vento gli arruffava i capelli color castano, e mentre avanzava verso di lui, quello sembrava non essersi affatto accorto della presenza di Louis. Procedette lentamente, contando ogni passo che li divideva, fino a trovarsi a pochi centimetri da lui.
Louis diede un leggero colpo di tosse e fu solo in quel momento che il ragazzo alzò lo sguardo, fino ad allora fisso sulla ghiaia della strada. 
Per un interminabile minuto rimasero l’uno di fronte all’altro, senza proferire parola, gli occhi di Harry che cercavano una risposta ad una domanda che non avrebbe avuto coraggio di rivolgere, le guance di Louis dipinte da un lieve color porpora che descriveva quel fastidioso senso di imbarazzo di cui si sarebbe voluto liberare all’istante. E c’era un solo modo per farlo.
 
«Okay, io… Ehm. Non so se ti ricordi di me. Ero qua da solo e quando ho sentito qualcuno arrivare mi sono voltato e… Ho avuto l’impressione di conoscerti e sicuramente ti  sembrerà assurdo che dopo tutti questi anni io mi ricordi ancora di te, ma non… Voglio dire, per me è normale, sono piuttosto fisionomista, sai, come mia madre, riusciamo a riconoscere le persone anche a distanza di anni. Ho pensato che forse avrei potuto salutarti, d’altra parte abbiamo passato tutta l’infanzia insieme e mi sarebbe sembrato scorretto far finta di non conoscerti, quind-»
«Sei Louis, vero?» lo interruppe Harry.
Il riccio aveva posto quella domanda con un filo di voce, facendo una smorfia  con le labbra che Louis interpretò come un abbozzo di sorriso.
«Io… Sì. Non pensavo ti ricordassi di me.»
«Ho una buona memoria anche io. Purtroppo.» In quel momento lo sguardo di Harry tornò a fissarsi sull’umido terreno. Il riccio sentì gli occhi pizzicare ma, ormai, aveva imparato a cacciare indietro le lacrime, bastava non incontrare lo sguardo di nessuno e tutto sarebbe andato per il meglio. 
Ma la presenza di quella persona, con cui aveva condiviso ogni momento, fino a qualche anno fa, lo metteva a disagio. Avrebbe dovuto spiegare il motivo per cui aveva cambiato casa e scuola, il motivo per cui, ora, una lacrima stava scendendo lungo la sua guancia. Non ne aveva il coraggio. Né la forza, che era andata persa con il suo migliore amico.
«Forse non avrei dovuto fermarti, scusami.» si affrettò ad affermare Louis, accorgendosi del turbamento del riccio.
Harry prese un respiro ed alzò lo sguardo sulla figura che stava di fronte a lui, riconoscendo per la prima volta, dopo anni, il celeste degli occhi di Louis e la sua espressione, leggermente tagliente, che ricordava lo avesse sempre imbarazzato. 
«Sono passati almeno sei anni dall’ultima volta che io e te ci siamo visti. Ed io mi sono fermato a due anni fa. Non è colpa tua.»
Louis non riusciva a capire a cosa si riferisse, pensò che dovesse essere successo qualcosa, ma non gli sembrò il caso di domandare nulla, non era mai stato un tipo invadente. Non fece comunque in tempo a trovare qualcosa di intelligente da dire, che Harry tornò a parlare. 
«Dici di conoscermi. E forse sarebbe stata la verità fino ad un paio di anni fa. Ma non mi conosce più nessuno. Non sono più l’Harry con cui giocavi da bambino, l’amico con il quale passavi ogni pomeriggio dopo scuola. Non esiste più, quell’Harry. Non esisto più. Ma sai, Louis, non è colpa tua. Non è colpa di nessuno, se non mia. Mi fa piacere che tu mi abbia fermato, comunque.»
Harry pronunciò l’ultima frase con una freddezza spiazzante, ma la fece seguire da un leggero sorriso, notando l’espressione cupa che era comparsa sul volto di Louis.
Lo sguardo di Harry si posò sul fiume: scorreva così lentamente, facendosi spazio tra le insenature irregolari. Per un attimo la bellezza di quel paesaggio lo distolse dalla realtà, facendolo sorridere. Il fiume sembrava così tranquillo, come se niente avesse potuto turbarlo. A differenza della sua mente, che assomigliava più ad un mare in tempesta.
La voce di Louis lo fece sobbalzare. 
«Non ci vediamo da anni. Non so più niente di te. Non ti conosco. Non ho idea di cosa sia accaduto. Ricordi cosa ti dicevo quando eravamo piccoli? Io sarò con te, anche sotto la pioggia.»
«Louis, non devi.» disse Harry, continuando a tenere lo sguardo fisso sul fiume. 
«Quella è casa mia. – continuò Louis, indicando un villetta al di là del fiume -Se hai bisogno di parlare, io sono lì. A volte, sfogarsi con gli sconosciuti, è la cosa migliore.» Fece qualche passo per recuperare la bicicletta, vi saltò sopra e si allontanò.

 
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Ecco svelata l'identità della misteriosa figura, ahah :) 
Louis ed Harry si sono finalmente incontrati. Come avrete capito, sono stati amici durante l'infanzia e parte dell'adolescenza ma, in seguito, si sono persi e hanno passato anni senza vedersi né sentirsi. Harry ha fatto capire a Louis che qualcosa ha cambiato radicalmente la propria vita ma non racconta nulla a riguardo. 
L'ultima frase è decisiva: Harry andrà davvero da Louis oppure succederà qualcos'altro?
Spero tanto che il capitolo vi sia piaciuto e se dopo averlo letto aveste voglia di lasciarmi una recensione (anche piccola piccola!), ne sarei, come sempre, felicissima. Significa moltissimo per me, ve lo assicuro. 
Vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che stanno seguendo la storia e chi l'ha inserita tra le storie seguite e ricordate.
Grazie di cuore, ad ognuno di voi. :')
Un super abbraccio, mel <3
  
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