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Autore: Draviran    16/01/2013    2 recensioni
SHERIDAN è una ragazza come tante che ha sempre vissuto in maniera troppo preimpostata. Ora vuole rompere con questa vita...
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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L’università cominciava a pesarle.. eppure l’aveva scelta con così tanto entusiasmo e vantava anche una media alta. Ma a quattro esami dalla tesi quest’entusiasmo stava cominciando a diventare pesantezza. E non era l’unica cosa che stava cominciando a farle saltare tutti i suoi equilibri.. il problema era proprio questo..L’equilibrio. Sheridan era sempre stata molto equilibrata in tutto: una ragazza seria, brava a scuola, buona, attenta a non sbilanciarsi mai troppo per paura di sbagliare..la figlia che tutte le mamme vorrebbero avere. Già.. ma ad un certo punto si stava rendendo conto che era stanca di tutto questo, si guardava allo specchio e si sentiva noiosa. “A ventitré anni non ho ancora vissuto per davvero..” ripeteva fra sé, mentre sotto un velo di gelosia pensava agli sbagli e alle cavolate delle sue amiche; le aveva sempre considerate un po’ superficiali, soprattutto quando passavano con leggerezza da un ragazzo ad un altro, ma ora cominciava a vedere le cose con un’altra ottica. “E se fossi io quella sbagliata? Ho sempre evitato di fare stronzate per paura delle conseguenze..non ho mai vissuto con leggerezza.. e tra un po’ sarò già troppo grande per fare le cazzate che non mi sono concessa!” Sheridan non si lasciava andare neanche nelle questioni di cuore: lei era sempre stata quel tipo di ragazza che invece di abbandonarsi e magari anche soffrire per il ragazzo che le fa battere il cuore, preferisce qualcuno che la ama e le dà protezione..poco importa ciò che prova lei..è già tanto essere amati.. Dopotutto è meglio la sicurezza rispetto al brivido del momento… Ecco il problema..ragionava come una donna matura. Ma una donna per essere davvero matura deve essersi concessa un brivido.. almeno una volta. “Gli unici brividi che conosco sono quelli di freddo!” Pensò rassegnata avvolgendosi nelle sue calde coperte. Poi sbuffò rumorosamente voltandosi su di un lato e fermò questi pensieri, bisognava dormire, il giorno dopo aveva lezione. La mattina seguente Sheridan si svegliò presto e fece colazione con sua madre. “Tesoro ti senti bene?” Le chiese alzando un sopracciglio.. Sheridan aveva il broncio più pronunciato rispetto al suo broncio della mattina. “Mhh? No..noo.. tutto bene” disse facendo la finta tonta. Ma una mamma conosce bene i suoi polli, diciamo così, quindi le porse una tazza di caffè caldo e le disse guardandola negli occhi “Sheri, a volte perdiamo di vista i nostri obiettivi e ci stanchiamo di fare ciò che facciamo perché non abbiamo più gli stimoli..devi semplicemente trovare uno scopo,un incentivo, qualcosa che ti arricchisca le giornate..non è poi così difficile..vedi anche una persona può rappresentare uno stimolo” Non concesse alla figlia il tempo di rispondere, le stampò un bacio in piena guancia e andò a finire di prepararsi per il lavoro. Spesso sua mamma era un fiume di parole, a volte esagerava pure e non riusciva a seguirla nei discorsi, ma diceva sempre la cosa giusta. Sheridan uscì di casa scappando come un corridore, era tremendamente in ritardo. Si era svegliata presto e aveva impiegato appena venti minuti per preparasi, ma era rimasta imbambolata come un’ebete a fissare la tazza del caffè per troppo tempo, sempre in preda ai suoi mille pensieri. Riuscì per un pelo a non perdere l’autobus per andare in facoltà. Si sedette in fondo e, ancora con il fiatone per la corsa, tirò fuori il lettore mp3 per ascoltare un po’ di musica. Quella mattina indossava una felpa bianca con il cappuccio(un po’ troppo grande per il suo fisico asciutto) i suoi jeans chiari preferiti e la borsa stracolma di libri e appunti dannatamente ordinati. Magari lo fosse stata anche la sua testa. Non si era truccata perché ormai aveva perso quell’abitudine, ogni volta che si trovava davanti allo specchio pensava “che mi trucco a fare? Tanto non mi interessa nessuno… e poi non ho tempo” e per la fretta non aveva neanche sistemato bene i suoi capelli lunghi scuri e lisci, che aveva lasciato cadere liberamente lungo la schiena. Solitamente li portava legati, anche se sciolti le stavano meglio.”Cominciamo bene ho dimenticato l’elastico a casa!” Pensò tra sé. Poi i candidi occhi verdi le bruciarono alla vista del sole, perché per la fretta aveva dimenticato anche gli occhiali. Sbuffò seccata e mise via il lettore mp3 per poi prendere un quaderno dalla borsa e ripassare gli ultimi appunti del corso che stava seguendo. Ad un certo punto un raggio di sole abbagliante le accecò la vista per un momento e Sheridan si lasciò sfuggire un’imprecazione davvero poco femminile ad alta voce. “Ma che paroline di zucchero! Complimenti!” Si girò sbigottita verso quella voce alla sua sinistra, non si era accorta di quel ragazzo seduto quasi vicino a lei. Aveva uno sguardo azzurro e deciso, un sorriso sgargiante e un’espressione divertita. Lo fulminò con lo sguardo “Qual è il problema ti scandalizzi per una parolaccia?” In realtà quel suo sguardo severo mascherava ben poco il suo imbarazzo: le guance le si erano colorate di un rosso vivo. Non era da lei essere volgare e le era dispiaciuto che qualcuno l’avesse sentita proprio in quel momento. Lui le rivolse uno sguardo caldo e un sorriso più provocatorio “Tesoro ci vuole molto di più per scandalizzarmi..” Le strizzò un occhio, si sistemò il cappuccio della felpa rossa e scese dall’autobus. Sheridan non ebbe il tempo di replicare, ma pensò fosse meglio così perché non avrebbe saputo come rispondere. Doveva scendere anche lei alla sua fermata ma, chissà perché, decise di scendere a quella successiva. Tanto ormai era tardi, poco cambiava se faceva due passi in più. Quel ragazzo sicuramente andava nella sua stessa facoltà, aveva notato che, sotto al braccio, aveva un libro come il suo. Mentre camminava a passo svelto verso l’università cominciò a sorridere, pensando a quel viso appena incontrato. … Quel moro dagli occhi azzurri era davvero carino, forse era arrossita per quello e non per la gaffe. Poi cominciò a pensare alle parole di sua madre “devi trovare uno stimolo…” ma scosse la testa e si sentì davvero stupida per il film che si era appena fatta nella sua testa.



Ciao a tutti ^_^ è la prima volta che scrivo qualcosa del genere...non sto seguendo una trama, sono partita da un'idea di base e SHERIDAN sta già cominciando a muoversi per conto suo! Si accettano consigli ^-^ Recensite please
Ps Perdonatemi per gli errori..dovrei controllare il testo prima di pubblicarlo ma sapete è l'una di notte e anch'io come Sheri domani ho l'università..purtroppo!!
Un bacio.. Draviran.

  
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