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Autore: TheSlayer    16/01/2013    3 recensioni
Sophie Campbell ha ventidue anni e pensava di avere tutto dalla vita: un magnifico lavoro a Parigi e un fidanzato che le aveva chiesto di sposarla sulla Tour Eiffel. Ma quando la ragazza scopre che il suo fidanzamento è solo una menzogna decide di tornare a Londra, nell'appartamento che condivide con la sua migliore amica Katherine.
Un incontro casuale con un ragazzo che ha fatto parte del suo passato la aiuterà a superare quella brutta esperienza o servirà solo a peggiorare le cose?
Dalla storia:
Parigi, la città romantica per eccellenza. La città dell’amore.
Un paio di palle, pensai appoggiando la testa al finestrino dell’Heathrow Express, mentre cominciavo a vedere i familiari palazzi della periferia di Londra.
Parigi, la città puzzolente. La città dove i sogni si infrangono. La città dove gli amori finiscono.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 17 – Home Sweet Home

“Sono felice che il tour promozionale sia finito.” Disse Louis sull’aereo privato per tornare a Londra. Avevamo passato un’altra settimana in giro per tutta l’Europa per promuovere il disco e, finalmente, stavamo tornando a casa. Era solo per pochi giorni, perché poi avremmo dovuto ripartire per l’America per il tour vero e proprio.
“Non vedo l’ora di dormire per una settimana nel mio letto.” Rispose Harry e tutti annuirono.
“Certo, quelli degli hotel sono comodi…” Cominciò a dire Niall.
“Ma non c’è niente come il proprio letto.” Concluse la frase Harry.
“Mi mancherete in questa settimana.” Disse Louis. “Ormai sono abituato a passare ventiquattro ore al giorno con voi.”
“A noi non mancherai proprio, Louis. Passeremo una settimana tranquilla!” Esclamò Liam, ridendo.
“Eviterai di farci scherzi di ogni tipo per qualche giorno.” Aggiunse Zayn. Louis si finse offeso e mise il broncio.
“E poi chi ha detto che non possiamo vederci in questa settimana?” Domandò Niall.
“Esatto, abbiamo le prove del tour e ci vediamo comunque tutti i giorni.” Rispose Harry.
“Ecco, così va già meglio. Avevo già programmato una serie di scherzi…” Cominciò a dire Louis, ma gli altri quattro ragazzi lo zittirono, lanciandogli una serie di cuscini addosso. Avevano preso in prestito anche il mio e quelli del resto della crew.
 
“Quanti aerei hai preso ultimamente?” Mi chiese Kate quando tornammo finalmente a casa. La ragazza era venuta a prendermi in aeroporto, esattamente come aveva fatto quando ero tornata dagli Stati Uniti.
“Non lo so, ormai non li conto più.” Dissi, abbandonando la testa sullo schienale del divano.
“Con tutte le ore di volo che hai fatto potresti avere il brevetto da pilota.” Scherzò la mia amica. “Vuoi qualcosa da mangiare?” Aggiunse poi.
“No, grazie. Ho mangiato sull’aereo. Abbiamo viaggiato con quello privato questa volta e ho rubato un pacchetto di M&Ms.” Confessai con espressione colpevole.
“Oddio, che voglia!” Esclamò la mia amica. “Peccato che non ne abbiamo in casa.” Mormorò poi.
“Dai, andiamo al supermercato e compriamole.” Dissi.
“Ma no, sarai stanca morta.” Ribatté la mia amica.
“Non preoccuparti. Tesco è qui vicino.” Dissi e mi alzai dal divano. “Prendo la giacca e ci sono.” Aggiunsi. Kate sorrise e recuperò la borsa dal mobiletto all’ingresso. Mi vestii e la raggiunsi.
“Ok, andiamo, prendiamo le M&Ms e qualche altra schifezza, tipo popcorn al burro da fare questa sera, e poi ci guardiamo un film, cosa ne dici?” Mi propose la ragazza, mentre apriva la porta di casa.
“Direi che è un ottimo piano.” Disse Harry, che era rimasto bloccato con il pugno a mezz’aria. “Stavo per bussare.” Aggiunse, sorridendo alla faccia terrorizzata di Kate.
“Mio Dio, Styles, ma tu da dove spunti sempre? Dovresti cominciare ad indossare un campanellino, come i gatti!” Esclamò la ragazza, irritata.
“Hai ragione, scusa. E avrei dovuto chiamare prima di presentarmi qui.” Rispose Harry.
“In ogni caso, cosa fai qui? Non vi siete appena visti?” Chiese Kate, cominciando a picchiettare il piede sul pavimento, segno che era estremamente nervosa.
“Sì, solo che mentre tornavo a casa ho avuto un’idea e dovevo parlarne con Sophie.” Disse Harry, guardandomi.
“Ah sì, io sono qui, eh.” Intervenni, facendo qualche passo e superando Kate fuori dalla porta. “Che idea hai avuto?” Chiesi poi al ragazzo, mentre Kate chiudeva a chiave.
“Hai presente che negli ultimi giorni abbiamo pensato di fare un tatuaggio insieme?” Domandò lui. Aveva quel sorriso felice che aveva ogni volta che era esaltato per qualcosa. Era quasi come un bambino.
“Sì.” Risposi.
“Ho pensato a cosa potrebbe essere!”
“E non potevi mandarmi un messaggio?” Chiesi, ridendo.
“No, perché stavo pensando di andare a farlo subito.” Rispose. Vidi Kate scuotere la testa.
“Mi prendi un po’ alla sprovvista.” Risposi. “Stavo andando al supermercato con Kate e pianificavamo una serata in tranquillità a casa.” Aggiunsi.
“Oh.” Disse Harry e vidi il suo sorriso spegnersi un po’.
“Però penso di avere tempo tra il supermercato e la cena.” Dissi in fretta. Non sopportavo vedere il suo entusiasmo spegnersi in quel modo. “E non mi hai ancora detto cosa vorresti che ci tatuassimo, comunque.”
Il ragazzo estrasse la sua collana da sotto la maglietta e mi mostrò l’aeroplanino di carta.
“Ne abbiamo passate tante insieme in questi due mesi.” Mi disse. “E l’aereo è un modo per ricordarci sempre di questo periodo.” Aggiunse, riprendendo a sorridere.
“E’ un’idea molto carina.” Intervenne Kate. “Dove andate a farvi tatuare?” Domandò poi.
“A casa mia. Ho chiamato il mio amico tatuatore. Non è di Londra, ma lavora a domicilio. E’ stato lui che ha fatto la maggior parte dei miei tatuaggi.” Rispose Harry.
“Va bene, penso che sia un’idea bellissima.” Dissi. “Però sappi che è il mio primo tatuaggio e sono abbastanza spaventata.” Aggiunsi.
“Non preoccuparti. Sarò lì per te tutto il tempo. Kate, vuoi venire anche tu?”
“Ma sì, perché no? Sophie che si fa il primo tatuaggio non me la voglio perdere per niente al mondo.” Rispose la mia amica, ridendo. “Dai, vieni anche tu da Tesco.” Disse poi, rivolgendosi a Harry.
“Volentieri, ho giusto fame.” Rispose il ragazzo e cominciammo a camminare verso Phillimore Court.
 
“Pronta?” Mi chiese Harry più tardi quel pomeriggio, mentre eravamo nel suo soggiorno. Il tatuatore, Kevin Paul, stava aspettando che mi decidessi a porgergli il mio polso destro, dove avrei voluto il piccolo tatuaggio. Harry l’aveva già fatto ed era estremamente soddisfatto.
“Sì.” Dissi dopo qualche minuto. Kate stava ridacchiando di fronte a me, dicendomi che fare un tatuaggio così piccolo non era nemmeno lontanamente doloroso, ma io ero riluttante. Mi decisi finalmente a porgere il polso a Kevin, che accese l’aggeggio infernale. Cominciai a sentire il ronzio e mi innervosii.
“Sei sicura che lo vuoi fare?” Mi chiese Harry, affiancandomi e prendendomi la mano sinistra tra le sue. “Hai le mani congelate.” Aggiunse poi.
“Sono un po’ agitata, è normale.” Risposi. “Comunque sì, sono sicurissima.”
Kevin cominciò a seguire il disegno dell’aeroplanino che aveva tracciato prima sul mio polso e chiusi gli occhi quando sentii la punta dell’ago sulla mia pelle. Non era doloroso come mi aspettavo che fosse. Certo, non era piacevole, era come se un gruppo di zanzare si fosse accanito su una certa parte del mio corpo, ma era sopportabile.
Inoltre il disegno era così piccolo che Kevin finì il suo lavoro dopo pochi minuti e cominciò a spiegarmi come avrei dovuto prendermi cura del polso per i successivi giorni.
“E’ stato terribile?” Mi prese in giro Kate.
“No. Meno peggio di quello che mi aspettavo.” Risposi, ignorando il suo sorrisetto sarcastico.
“Te l’avevo detto.” Mi disse Harry, che non aveva ancora lasciato la mia mano sinistra.
“Grazie per essere stato qui con me. Non come certa gente.” Dissi, alzando leggermente la voce sull’ultima parte della frase per farmi sentire da Kate.
“Hey, io ero qui! Stavo mangiando M&Ms mentre guardavo lo spettacolo!” Esclamò lei.
“Va bene, non volevo usare quest’arma, ma mi hai costretta a farlo.” Dissi, fingendo un tono minaccioso. “Forse non ti ricordi quando ti ho portato a fare i piercing alle orecchie.” Aggiunsi poi.
“Oh, no! Non vale!” Esclamò la ragazza.
“Cos’è successo?” Chiese Harry. Anche Kevin ci stava ascoltando interessato.
Qualcuno era così agitato che mi ha infilato le unghie nella mano.” Raccontai. “E non si è nemmeno accorta del momento esatto in cui il tizio le ha fatto i buchi.” Aggiunsi, ridendo.
“Avevo tredici anni!” Si difese Kate, ma ormai stavamo ridendo tutti. “E poi sono svenuta.” Confessò abbassando la voce, provocando un attacco di risate ancora più forte a tutti i presenti.
“Quando si è accorta di avere gli orecchini l’ho vista diventare completamente bianca e si è afflosciata su se stessa.” Dissi. Ormai avevo le lacrime agli occhi.
“Mio padre mi ha dovuto portare fuori dal negozio di peso.” Ricordò Kate.
“Oh, avrei voluto esserci.” Disse Harry.
“Anche mia figlia ha voluto i piercing alle orecchie e se l’è quasi fatta sotto quando ha visto la pistola.” Raccontò Kevin.
“Beh, non è un oggetto simpatico. Avrebbero potuto dipingerla di rosa e disegnarci Hello Kitty da qualche parte per renderla più amichevole!” Esclamò Kate e scoppiammo di nuovo tutti a ridere.
 
“Bene, dai, io vado.” Disse Kevin. Avevamo deciso di cenare tutti insieme a casa di Harry e si stava facendo tardi.
“Grazie ancora per il tatuaggio.” Lo ringraziai, alzandomi e stringendogli la mano.
“Figurati. Quando hai bisogno, chiamami e ci organizziamo.” Mi rispose l’uomo, dandomi anche una pacca sulla spalla. “Harry, al prossimo.” Aggiunse poi, spostandosi a salutare il ragazzo.
“Certo, ho già in mente qualcosa.” Rispose lui.
“E quando mai.” Commentò Kate con un sorriso. “Kevin, è stato un piacere. E se ti fai scappare con qualcuno una parola di quello che è stato detto in questa casa, puoi considerarti un uomo morto.” Aggiunse poi salutando il tatuatore.
“Non preoccuparti, ho le labbra cucite.” Rispose lui, stringendo la mano alla mia amica.
“Bene, adesso cosa facciamo?” Chiese Harry quando rimanemmo in casa da soli.
“Io ho sempre quella confezione di popcorn al burro che abbiamo comprato prima da Tesco.” Rispose Kate. “E penso che potremmo guardare un film insieme.”
“Ci sto.” Disse Harry. “Tanto ormai sono abituato a stare insieme a gente tutto il giorno, mi sentirei solo se non ci foste voi.” Aggiunse il ragazzo.
“Però scegliamo un film divertente, eh.” Dissi. “Non ho voglia di cose romantiche stasera.”
Kate e Harry si trovarono d’accordo con me e scegliemmo una commedia.
 
“Se non fossi stato stanchissimo vi avrei proposto un locale.” Disse Harry una volta finito il film, con la voce impastata dal sonno.
“Figurati, io non avrei la forza.” Risposi. Avevo la testa appoggiata alla sua spalla e sentivo che stavo per addormentarmi.
“Avete fatto venire sonno anche a me.” Intervenne Kate, sbadigliando.
“Dai, dormite qui.” Propose Harry. “Potete usare la stanza degli ospiti.”
Guardai Kate, che annuì.
“Non ho voglia di prendere la metro per tornare a casa.” Disse. “Troppa fatica.”
“Okay, venite su e datemi una mano a preparare il letto.” Disse Harry, alzandosi dal divano. Emisi un piccolo verso per protestare quando sentii la mia testa cadere perché non c’era più il suo corpo che la supportava.
Mi alzai controvoglia e seguii i miei amici al piano di sopra.
“Sophie, però non so se vuoi dormire con me.” Disse improvvisamente Kate, voltandosi verso di me e sorridendomi con aria innocente.
“Perché?” Domandai.
“Poi non lamentarti che ti rubo le coperte o ti tiro dei calci.” Disse, alzando le braccia e avvicinandosi al letto.
“Ah. E’ vero. Sei un canguro quando dormi.” Mi ricordai. Le volevo davvero tanto bene, ma era impossibile dormire con lei.
“Puoi dormire con me.” Si offrì gentilmente Harry, guardandomi.
“Ecco sì, dormi con lui. Più spazio per me!” Esclamò Kate, sdraiandosi sul letto appena fatto e aprendo braccia e gambe. La guardai e scossi la testa con un sorrisetto. Kate era unica.
 
Forse essere nello stesso letto del proprio ex ragazzo avrebbe dovuto essere imbarazzante, invece io mi sentivo completamente a mio agio, perché ero tornata ad essere amica di Harry.
“Sono così stanco che potrei dormire per giorni.” Mormorò il ragazzo sistemandosi di fianco a me ed infilandosi sotto le coperte.
“Anch’io.” Risposi, sbadigliando. Mi lacrimavano gli occhi per il sonno.
“Domani mattina devi svegliarti per fare qualcosa o evito di puntare la sveglia?”
“Non osare puntare quella cosa.” Dissi, accennando un sorriso.
“Esattamente quello che pensavo.” Rispose Harry. “Allora buona notte, Sophie.” Aggiunse poi, avvicinandosi e dandomi un leggero bacio sulle labbra. Poi si sporse per spegnere la lampada sul comodino e si sistemò comodamente al mio fianco, lasciandomi leggermente perplessa.
“Buona notte.” Risposi lentamente.
Magari era talmente stanco che aveva scambiato le mie labbra per la guancia. Sì, doveva essere così.

 



Buongiorno!
Ecco il nuovo capitolo e devo dirvi che mi sono divertita parecchio a scriverlo. E' uno dei miei preferiti!
Spero tanto che piaccia anche a voi!


Ho creato recentemente un account Twitter (@TheSlayerFF), se vi va di seguirmi!
Ricambio, ho voglia di conoscervi :D Posterò aggiornamenti sulle mie storie e varie!

Grazie mille a tutte le persone che seguono questa fan fiction, che la leggono sempre e recensiscono! Grazie anche a chi l'ha inserita tra le preferite e le ricordate.
Sappiate che vi adoro e non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate! <3

Sabato posterò il nuovo capitolo :)
   
 
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