Capitolo 8
"New Beginning, Maybe ♥"

Le mie mani si arrestarono sul pianoforte che ancora emetteva un flebile suono. Le mie lacrime scendevano silenziose come ignare di quello che stavano provocando nella mia testa. Erano rimasti tutti impietriti dopo quello che era successo e io non sapevo cosa fare, forse era un danno o avevo impressionato, ma poco importava. Tutto quello che avevo cantato l’avevo immaginato in brevi ma intensi episodi della mia vita. Ero riuscita a cantare piangendo perché avevo imparato a farlo silenziosamente per non farmi vedere dagli altri, ma quella volta non ero riuscita a non farmi beccare.
Mi alzai lentamente dallo sgabellino e lo risposi al suo posto, poi cercai di guardare quegli occhi che mi osservavano sbigottiti, ma era difficile, troppo difficile. Ho sempre odiato farmi vedere debole, perché agli occhi di tutti non lo sono mai stata, o semplicemente lo volevo far credere.
Abbassai lo sguardo come per far finta di niente o aspettando invano che quegli occhi si asciugassero da soli, sentì una mano toccarmi la spalla “Non preoccuparti, sei stata grande”. Forse potrebbe sembrare una frase da manuale, ma per me era più rincuorante di mille discorsi.
Bill ruppe il ghiaccio che ormai si era trasformato in iceberg “La tua voce è semplicemente splendida, studi canto da quanti anni?” mi chiese.
“No no non studio canto, studio pianoforte da un po’ di anni” risposi cercando di sorridere grazie al complimento.
“E hai questa voce? Strabiliante! Vorrei che parlassimo seriamente nel mio ufficio. Ti va bene domani sera alle 6?” mi sorrise.
Bill, il produttore discografico, stava chiedendo a me… ME… Melody, di parlare seriamente di musica? Sinceramente se non avessi già svuotato le ghiandole lacrimarie avrei pianto di gioia.
Iniziai a saltellare non trattenendo la mia euforia per quella affermazione, e mia cugina assieme a me che era contenta perché finalmente avrei realizzato il mio sogno e me ne sarei andata da casa sua.
“Certo, è-è magnifico. Domani alle 6 sono da lei” sorrisi a 32 denti.
“Ora ho un impegno di lavoro, devo vedere Taylor Swift e parlare del suo nuovo album e sapete.. non ha un bel carattere” fece una smorfia strana dove tutti ci mettemmo a ridere, poi scappò continuando a dire “Bella voce… bella voce” fino a chiudersi la porta dietro alle spalle.
“Oddio ragazzi devo scappare” urlò mia sorella correndo via “Devo lavorareee” uscì anche lei dalla stanza senza neanche salutare.
Eravamo rimasti solo io e Zayn, “Veramente bellissima” mi sorrise con una di quelle espressioni che ti mozzano il fiato.
“Cosa?” risposi.
“La tua voce… è wow” rispose indicandomi di seguirlo.
Risi, “Grazie, però anche tu sei molto bravo… ho sentito qualche vostra canzone” ammisi.
“Davvero?? Pensavo ci odiassi” disse serio.
“Come? Odiarvi? Come si fa a odiare una persona che nemmeno si conosce” intanto eravamo usciti dallo studio e ci stavamo dirigendo a piedi verso il parcheggio.
“Non lo so… tu hai mai odiato qualcuno?” mi chiese guardandomi negli occhi.
“Ehm..” indugiai, sapevo che la risposta era –si- e che se avesse saputo di chi parlavo si sarebbe chiesto che cavolo di persona fossi.
“In un periodo della mia vita ho odiato mio fratello, mi aveva abbandonato quando in realtà avevamo un bellissimo rapporto, però ora non lo odio più” continuai.
“Si sono complicate le cose tra voi due?” mi chiese.
“Si… quando sono partita per venire qui era così arrabbiato che mi ha trattato malissimo, ha fatto mettere tutti i miei amici contro di me… anche il mio ragazzo mi ha mollata… e solo per ripicca… ovviamente quando sono partita non mi ha neanche salutato, sono anni che non lo sento e non lo vedo” forse gli avevo già detto troppo, e non era il caso di parlargli della lettera.
“È un odio per delusione… lo posso capire” si fermò abbassando lo sguardo “ti capisco molto bene”.
“Se ti va di raccontarmi  io sono qui” gli sorrisi rassicurandolo.
“Ne sarei felice, mi ispiri molta fiducia” ridacchiò.
“Grazie, chissà perché sei il primo che me lo dice” sorrisi ridacchiando anch’io.
“Qua vicino c’è un parco ti va di andarci?” m aprì la porta della macchina.
“Sarebbe perfetto, così possiamo parlare un po’” mi sedetti in macchina.
Arrivammo al parco in pochi minuti e ci sedemmo su una panchina davanti a un bel lago… il sole stava per calare.
“Se vuoi spiegami del discorso di prima, sono tutt’orecchi… ovviamente se ti va” sorrisi.
“Si certo” mi guardò negli occhi, aveva uno sguardo ipnotico in cui ci si poteva perdere dentro, neanche il bel spettacolo del tramonto eguagliava minimamente i suoi occhi scuri, penetranti e profondi. Ero quasi imbambolata ed ero praticamente morta davanti a quel viso così bello. Non mi ero mai sentita così, così, così in Paradiso… “sai 2 anni fa avevo una ragazza e la amavo, veramente tanto, era tutta la mia vita” sorrise al pensiero “poi un giorno voletti andare a fare il provino ad X Factor e lei mi appoggiò molto, solo che quando divenni famoso era diventata oppressiva e capii che lei mi amava non per la persona che ero e che sono ma per quello che le persone vedevano, una popstar famosa” abbassò lo sguardo “iniziai a non amarla più e poi scoprii che mi aveva tradito con un altro” i suoi occhi si gonfiarono “ci sono stato così male che non sono più riuscito a legarmi ad un’altra persona”. Dai suoi occhi iniziarono a scendere delle lacrime che si schiantavano violente sull’erba bagnata dall’umidità.
“Zayn, vedi” iniziai il mio piccolo discorso che forse non poteva servire a molto ma avevo a cuore quel ragazzo anche se lo conoscevo da poco “l’amore è una cosa meravigliosa, ti fa provare le cosiddette –farfalle nello stomaco- ma so bene che può anche farti stare male e se non è vero da tutte e due le parti non poteva funzionare, si soffre e basta quindi è stato meglio così... poi quando si supera ami ancora più di prima perché sai cos’hai da perdere… io mi sono ritrovata dall’altra parte in un certo senso”
“Cosa ti è successo?” mi chiese alzando lo sguardo e asciugandosi qualche lacrima.
“Beh sai che ti ho detto che mio fratello mi aveva fatto mollare con il mio ragazzo, beh avevo capito in quel momento che si era fidato più di un mezzo sconosciuto che di me e poi mi aveva iniziato a trattare molto male. Avevo smesso di amarlo e allora a un certo punto glielo dissi, lui era una specie di playboy e aveva già avuto una miriade di ragazze. Non so perché mi piacesse, di solito cerco di guardare dentro alle persone ma lui mi aveva completamente acciecato. Dopo che glielo dissi non la prese bene e iniziò a picchiarmi fino a che non lo feci rinchiudere per 3 mesi per molestie. Ho dovuto cambiare scuola e comunque ero la pecora nera della città. Venivo derisa e mi sentivo sempre osservata e fuori luogo, un vero incubo. È anche per questo che sono qui ora” raccontai con tutta franchezza quello che mi era successo.
“Davvero una brutta storia, ma come si fa a trattare male una come te? Sei semplicemente meravigliosa…” mi sorrise ammaliandomi letteralmente.
Risi “No ma che dici” divenni rossa.
“Davvero, non ho mai incontrato una persona come te…” mi ammaliava sempre di più, ero morta definitivamente.
Si stava avvicinando sempre di più a me, sinceramente ero spaventata perché forse sapevo le sue intenzioni con quella atmosfera romantica. Vide il mio disagio e si allontanò subito.
“Vuoi tornare a casa?” mi sorrise.
“Come vuoi, se hai da fare ti lascio libero” risi.
“Devo andare dai ragazzi, a quest’ora mi daranno per disperso” disse guardando l’orologio del cellulare “Che ne dici se domani ti porto all’incontro con Bill e poi andiamo a cena assieme?” mi prese la borsa che era di fianco a me sulla panchina per porgermela galantemente.
Risi di gusto “cos’è un appuntamento?” alzai un sopracciglio.
“Solo se tu vuoi che lo sia” mi fece quasi svenire con uno di quei sorrisi che ti congelano le vene.
 
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EEEEEEEEEEEEEEEEEEEH NIENTE VISTO CHE VI AVEVO PROMESSO UN CAPITOLO VERO ECCOLO
ANCHE SE SO CHE È ABBASTANZA UGLY ACCETTIAMOLO DAI ç_ç
MELODY ACCETTERA L’APPUNTAMENTO? E SE SI, COME ANDRA??
Muahaha bello il finale xD
RECENSITE PLEASEEEEE UN BACIONE ♥ LA VOSTRA RORO ♥