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Autore: micchan91    16/01/2013    10 recensioni
RanTaku
In questa fan fiction Kirino e Shindou non si conoscono!
Shindou viene mandato in conservatorio dai genitori e lì incontrerà una persona molto speciale per lui....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E finalmente è il giorno tanto atteso, questo pomeriggio si terrà il saggio di musica! Da questa mattina sono tutti in fermento per organizzare il tutto, bisogna occuparsi della sala, della scaletta, della posizione dei musicisti, degli ospiti e ci sono sempre i problemi dell'ultimo momento. In questo momento sono in una saletta e sto indossando la divisa che utilizziamo per i saggi, l'occhio continua a cadermi su Kirino che al mio fianco si sta abbottonando la giacchetta nera, oggi è strano, sembra triste ma non vuole dirmi cos'ha, mi avvicino a lui prima che finisca di abbottonarsi l'ultimo bottone e lo stringo forte a me. Lui mi sorride dolcemente e si avvicina per darmi un bacio, vorrei tanto restare chiuso quì dentro per l'eternità, ma bussano alla porta dicendoci di sbrigarci così finiamo velocemente di vestirci ed usciamo. Mancano poche ore all'inizio del saggio e vengo sballottolato da una parte all'altra del teatro dalla mia insegnante che sta visionando il tutto per assicurarsi che sia tutto perfetto. Poi a due ore dal saggio facciamo la prova generale, ognuno fa il suo pezzo sia singolarmente che in gruppo, io faccio i miei pezzi da solista, Kirino fa i suoi, poi proviamo il nostro duetto e i vari insegnanti sono molto soddisfatti. Quando manca mezz'ora all'inizio del saggio aprono le porte e un orda di persone si riversa nella grande sala, sono tutti parenti, amici e genitori dei ragazzi che suonano. Da dietro il sipario osservo le persone prendere posto, poi scorgo i miei geniori seduti in prima fila che chiaccherano tra loro, al loro fianco noto la madre di Kirino che sorride radiosa e tiene la mano di un uomo molto bello, dev'essere suo padre!

< Buh > mi urla qualcuno toccandomi i fianchi, io sussulto e mi volto ritrovandomi quegli occhi azzurri a pochi centimetri dai miei, gli do un bacio veloce senza essere visto dagli altri compagni, tutti impegnati a prepararsi.

< C'è tanta gente? > mi chiede sbirciando dallo spiraglio che mi sono aperto, subito lo vedo irrigidirsi

< Oh mamma, ci sono veramente tante persone...non ho mai suonato davanti a così tanta gente > mi dice, capisco il suo nervosismo, lo sono io che sono abituato a tutto questo, mi immagino lui che non ha mai suonato se non davanti ai parenti o a poche persone.

< Tu concentrati solo sui tuoi genitori o sul soffitto. Vedrai aiuta > gli consiglio e lui sospira

< Grazie > e ci avviamo dietro le quinte visto che il saggio sta per iniziare.

< Signore e signori, eccoci giunti al saggio di fine stagione. Come ben saprete tutti i ragazzi si sono impegnati molto ed hanno dato sempre il meglio di loro, quindi siate calorosi con loro e fategli sentire il vostro apprezzamento. Per iniziare vi presento la prima chitarra solista, un bell'applauso > sento dire al preside che esce dal palco lasciando spazio ad una ragazza che inizia a suonare un pezzo con la sua chitarra. A lei si susseguono altri ragazzi e ragazze che esguono i loro pezzi da soli, in coppia o in gruppo.

< E adesso ecco a voi il violino solista, un bell'applauso per Kirino Ranmaru > dice la nostra istruttrice che è salita sul palco tutta pimpante, Kirino al mio fianco sbianca e dopo aver tirato un lungo respiro la raggiunge sul palco

< Dai che sei bravissimo > gli dico prima che esca e lui mi sorride, lo vedo imbracciare il violino al centro del palco ed iniziare a suonare, dopo nemmeno un minuto sono tutti estasiati dalla sua bravura e vedo sua madre con le lacrime agli occhi, non sbaglia nemmeno una nota e quando finisce tutta la sala si alza in piedi e lo applaude con vigore, lui arrossice e si inchina per poi correre verso di me. Quando è fuori dalla visuale di tutti mi abbraccia

< Ho il cuore in gola > mi dice ed io lo stringo forte

< Sei stato meraviglioso > gli dico e lui mi mette una mano sul petto, poi mi sorride

< Non mi ci potrei mai abituare > dice e sembra perdersi nei suoi pensieri, sto per dirgli qualcosa ma vengo chiamato sul palco per suonare. Anche io effettuo la melodia senza errori e vengo salutato da un applauso caloroso. Sia io che Kirino saliamo altre sei volte sul palco, sia per suonare da soli che per suonare in gruppo, ormai siamo quasi alla fine del saggio e il nostro duetto è stato tenuto come musica di chiusura.

< Siamo giunti alla fine, l'ultima musica sarà suonata dai nostri due solisti più bravi. Shindou Takuto e Kirino Ranmaru rispettivamente pianoforte e violino. Suoneranno per noi la "Sonata per piano e violino in E minor KV 304 di Mozart" > ed io salgo sul palco seguito da Kirino, ci posizioniamo io al pianoforte e lui alle mie spalle ed iniziamo a suonare con passione, come succede sempre quando suono con lui la faccio alla perfezione e una volta finita in sala si alzano nuovamente tutti in piedi applaudendoci per diversi minuti. Poi ci sono i saluti e a gruppi ci inchiniamo davanti alla platea, e possiamo finalmente andare a salutare i parenti che ci sono venuti a vedere, io mi avvio svogliatamente dai miei genitori che mi fanno i complimenti

< Erano tutti in piedi, sei stato bravissimo! > mi dice mia madre, ovviamente a lei interessa molto di più l'impressione che ho fatto sugli altri che non il fatto che io sia stato così bravo, le sorrido e la ringrazio. Intanto con la coda dell'occhio vedo Kirino venire abbracciato dai genitori, sua madre ha ancora le lacrime agli occhi e gli sorride mentre suo padre gli accarezza la testa con vigore.

< Potete scusarmi un momento? > dico ai miei genitori che annuiscono, voglio conoscere suo padre così mi avvicino a loro

< Mi dispiace solo che non ne potrai fare altri > sento dire al padre di Kirino quando gli sono poco distante, non si sono ancora accorti di me.

< Non fa niente, sono felice di averne potuto fare almeno uno. Non è colpa nostra se hanno aumentato la tassa di iscrizione e non ce lo possiamo permettere. > gli risponde Kirino, cosa significa questa cosa? Mi avvicino a lui che quando mi nota mi sorride radioso

< Shindou, ti presento mio padre > mi dice ed io gli porgo la mano presentandomi, poi guardo il mio compagno con aria persa

< Possiamo parlare un momento? > gli dico

< Certo! Torno subito > dice rivolgendosi ai genitori che annuiscono e gli danno un altra carezza sulla testa, lo porto in una sala vuota poco fuori il teatro.

< E' vero quello che ho sentito? Che non puoi più pemetterti la retta? > gli chiedo e lui mi guarda tristemente

< Si, te lo avrei detto oggi dopo la festa. Non volevo rovinare questa bella giornata > mi dice, io sento le lacrime salirmi agli occhi, Kirino è tutto ciò che mi fa sopportare questa scuola, come farò senza di lui?

< Non voglio che te ne vai > gli dico a bassa voce, lui mi si avvicina e mi abbraccia

< Neanche io voglio lasciarti Shindou, ma non posso costringere mia madre a fare i trilpi turni di lavoro solo per pagarmi una stupida retta! > ed io mi sento uno schifo, chissà quanto già lavoravano i suoi genitori per mandarlo quì...invece io non sapevo nemmeno che fosse aumentata, per i miei non è mai stato un problema..

< E dove andrai? > chiedo piano

< Credo che tornerò alla mia vecchia scuola, ma stai tranquillo, ti verrò a trovare sempre! > mi dice sorridendomi, io sospiro sconsolato, la sua scuola è dall'altro lato della città esattamente come la sua casa!

< Shindou, troveremo il modo di vederci. Io non voglio rinunciare a te > mi dice e la prima lacrima mi riga la guancia, lui si sbriga ad asciugarmela e mi da un bacio.

< Ti amo, risolveremo tutto ok? > mi chiede ed io annuisco stancamente, poi ci avviamo al rinfresco organizzato dalla scuola, ma non riesco a lasciarmi andare totalmente, pensare che al ritorno dalle vacanze lui non ci sarà più mi fa stare male....

Il rinfresco finisce la sera tardi e torniamo a casa che sono già le 21:00, domani inizieranno le vacanze ed io non vedrò Kirino per ben tre mesi! Quando ci siamo salutati non ci siamo potuti nemmeno baciare visto che c'erano i nostri genitori, ci siamo promessi di chiamarci ogni giorno, ma non sarà la stessa cosa....

< Shindou, vai a dormire che domani partiamo presto > mi dice mia madre quando mi trova seduto sul divano a guardare la televisione

< Si mamma > e me ne vado sconsolato in camera, domani partiremo per un viaggio e torneremo solo a settembre. La mattina seguente vengo svegliato alle 6:00 del mattino e catapultato nel macchinone di mio padre per affrontare un viaggio di chilometri, solitamente sarei stato felice di andare al mare con i miei genitori, ma oggi non sono proprio in vena di provare gioia, visto che mi sto allontanando dalla mia unica fonte di felicità. Nel viaggio lo chiamo e calde lacrime mi rigano le guance mentre parlo con lui che cerca di tirarmi su il morale, saranno tre mesi lunghissimi e purtroppo quando tornerò non potrò vederlo come prima...

 

Tre mesi dopo

 

Mi guardo velocemente allo specchio, sono irriconoscibile! Il mare mi ha cambiato colore e da bianco pallido sono diventato marrone, sorrido pensando a quanto rimarranno sconvolti i miei compagni di squadra! In questi tre mesi sono riuscito a convincere i miei genitori a farmi tornare alla Raimon, la mia vecchia scuola, e a farmi dare nuovamente lezioni private. È stata una dura lotta, ma sono riuscito a fargli capire che io dentro a quel conservatorio non ci avrei mai più messo piede! Senza Kirino non sarebbe stata la stessa cosa ed io non avevo intenzione di tornare a quella solitudine...con Kirino le cose vanno alla grande, ancora non ci siamo rivisti, ma in questi mesi abbiamo mantenuto i contatti, ci chiamavamo sempre per dirci tutto, tanto che in un solo mese sono riuscito a spendere ben quattro intere paghette solo in telefonate! Poco mi importa, mio padre dice sempre che lui di soldi ne ha a volontà e così almeno vengono spesi per una buona causa! Domani ricomincerò la scuola, non vedo l'ora, potrò rivedere i miei compagni e la loro compagnia mi aiuterà a superare la mancanza del mio fidanzato! In più le lezioni finiscono molto prima rispetto a quelle del conservatorio e quindi ho più tempo libero da poter usare a mio piacimento visto che gli allenamenti di calcio finiscono alle 17:00 e non alle 18:30 come invece finivano gli allenamenti di pianoforte. Mi butto sul letto pregustandomi la giornata che verrà domani, prima rivedrò i miei amici e poi andrò a cena fuori con Kirino!

La sveglia mi strappa da un bellissimo sogno e mi alzo a sedere lentamente stropicciandomi gli occhi, poi sul mio viso si allarga un sorriso e mi fiondo verso l'armadio da dove tiro fuori la mia vecchia divisa e la indosso felicemente, è tutta un altra cosa rispetto a quella tetra divisa nera del conservatorio! Esco di casa dopo aver fatto un abbondante colazione ed arrivo a lezione con cinque minuti di anticipo, lì trovo alcuni membri della mia squadra e li saluto felicemente. Passo le successive 8 ore nell'impazienza totale, non vedo l'ora di andare all'allenamento e di riprovare la fantastica sensazione di giocare a calcio! E finalmente l'ultima campanella si fa sentire, schizzo in piedi e mi avvio velocemente verso la sala del club, lì saluto calorosamente il resto della squadra che è felice di rivedermi e subito andiamo ad allenarci.

< Ragazzi, da oggi abbiamo un nuovo giocatore > ci dice l'allenatore Endou quando siamo tutti a fare il riscaldamento, io sono girato di schiena e sto parlando con Tenma, il capitano della squadra, quando glielo sento dire e mi volto curioso. La visuale però è coperta da Tsurugi, un ragazzo più piccolo di me, ma che mi supera di parecchi centimetri in altezza e quando mi scanso per vedere chi è il nuovo arrivato spalanco la bocca e trattengo a stento un urlo di felicità.

< Molto piacere, io sono Kirino Ranmaru. Spero che ci troveremo bene > dice il nuovo arrivato, che per me non è tanto "nuovo", muovo alcuni passi verso di lui come per paura che sia solo un sogno, lui punta i suoi occhi azzurri nei miei e mi sorride.

< Ti avevo detto che dovevi insegnarmi a giocare a calcio no? Bè, ho imparato da solo! Però mi piacerebbe giocare con te > mi dice dolcemente ed io sbatto le palpebre un paio di volte, con la divisa da calcio è ancora più sexy che con la divisa attillata del conservatorio.

< Vi conoscete? > mi chiede Endou ed io annuisco piano

< E' il mio fidanzato > gli dice lui ed io divento rosso come un pomodoro, tutta la squadra mi sta osservando con gli occhi spalancati.Vedo Kirino sorridermi e avvicinarmisi piano, poi mi da un dolce bacio sulle labbra, quasi semplicemente sfiorandomele.

< Ti avevo detto che avrei trovato il modo di stare con te no? Così quando mi ha detto che ti eri ritrasferito alla Raimon ho convinto mia madre ad iscrivermi quì e..indovina? Abbiamo anche cambiato casa, abito a soli dieci minuti da te adesso > mi sussurra all'orecchio, sento che non potrei essere più felice e mi getto tra le sue braccia stingendomi a lui in un abbraccio che mi trasmette tutto il suo amore.

< Ti amo, Takuto > mi dice, mi ha chiamto per nome!

< Ti amo anche io...Ranmaru > gli rispondo sorridendo

< Ora fammi vedere cosa sei capace di fare > mi dice ghignando ed io raccolgo subito la sfida. Ci avviamo verso il campo ed iniziamo a giocare, è veramente bravo!

Mentre corro verso la porta avversaria lo guardo con la coda dell'occhio, lui mi sorride dolcemente e mi incita a fare un bellissimo goal nonostante sia della squadra avversaria. Sorrido e segno, la mia vita è appena ricominciata e sono sicuro che da oggi in poi nulla potrà mai più togliemi la felicità.

 

 

Angolino dell'autrice

ed ecco l'ultimo capitolo! Sembrava che le cose si fossero messe male per quei due, e invece TADAA! Torniamo alle origini e li ritroviamo compagni di squadra!

Spero che il capitolo e la fan fiction in generale vi sia piaciuta ^_^

fatemi sapere cosa ne pensate

baci <3

  
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