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Autore: LuxInWonderland    16/01/2013    2 recensioni
Non avrei mai creduto che sarebbe finita così velocemente.
Un piccolo errore ed il nostro mondo si era sbriciolato in un miliardo di pezzi.
-E’ finita- disse in un sussurro.
Finito. L’amore non era finito, non era qualcosa che potevi toccare o a cui potevi dare una durata.
Era qualcosa di talmente potente che una volta che ti era entrato dentro, niente lo poteva controllare. Niente. Era infinito. E tutti noi ne avevamo bisogno peggio di una droga.
Anche Harry.
[MIA PRIMA OS]
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stay

If this world is wearing thin
And you're thinking of escape
I'll go anywhere with you
Just wrap me up in chains
But if you try to go alone
Don't think I'll understand

Non avrei mai creduto che sarebbe finita così velocemente.
Un piccolo errore ed il nostro mondo si era sbriciolato in un miliardo di pezzi.
Guardavo fuori dalla finestra, aspettando con ansia di vedere la sua figura sotto il portico.
Sapevo dove era andato e cosa era andato a fare, ma in quel momento ero semplicemente preoccupata per lui.
Improvvisamente i fari di un’auto grigia stranamente familiare illuminò la finestra. Una figura scese e corse velocemente verso l’entrata, mentre l’auto rimase posteggiata lì, come in attesa.
Mi alzai e raggiunsi l’ingresso.
-Harry?- lo chiamai accarezzandogli una spalla notando che se ne stava silenzioso, in piedi in mezzo al corridoio.
Lui si voltò, tenendo lo sguardo basso, la mascella serrata esattamente come i suoi pugni.
-Harry, che hai?- gli domandai preoccupata. Solo allora notai le valigie sistemate accanto al portone d’ingresso.
Alzò gli occhi penetrandomi con lo sguardo, mentre il mio cuore perdeva un battito e poi riprendeva il suo normale andamento.
Avevo tremendamente paura di ciò che avrebbe detto, ero terrorizzata da ciò che avrebbe fatto.
-E’ finita- disse in un sussurro.
Finito. L’amore non era finito, non era qualcosa che potevi toccare o a cui potevi dare una durata.
Era qualcosa di talmente potente che una volta che ti era entrato dentro, niente lo poteva controllare. Niente. Era infinito. E tutti noi ne avevamo bisogno peggio di una droga.
Anche Harry.
Mi toccai una guancia e solo allora mi accorsi che stavo piangendo –Cosa ho fatto?- farfugliai ritrovando la voce che credevo di aver perso.
-Niente, April- rispose freddo –Assolutamente niente, ed è questo che mi fa arrabbiare- aggiunse allontanandosi da me.
-Cosa potevo fare?- chiesi in un sussurro mentre le mani prendevano a tremarmi visibilmente. Spostai lo sguardo su di lui.
Era bellissimo. Anche se i suoi occhi erano colmi di dolore e il volto lacerato da ciò che provava, lui era bellissimo.
I capelli arricciati perfettamente gli cadevano sugli occhi verde foglia, i più brillanti che avessi mai visto. E quegli occhi mi stavano accusando di non aver fatto nulla.
Di non aver fatto niente per tenerlo per me.

Stay with me
Stay with me

-Avresti potuto impedire tutto ciò- mi accusò alzando la voce.
-Avrei forse dovuto impedirgli di innamorarsi di me?- gridai di rimando mentre le lacrime continuavano a scendermi lungo le guance –Non avrei dovuto invitare uno dei tuoi migliori amici alle feste dopo i concerti? Non avrei dovuto parlare con lui, come con gli altri? E’ tuo amico da un’infinità di tempo!-
-NO!- urlò alzando le braccia al cielo –Avresti dovuto mantenere le distanze!-
-Liam aveva bisogno di me!- mi giustificai –Stava passando un periodo orribile!-
Mi riferivo al periodo in cui la sua storia con Eliza era finita. Da quel momento in poi Liam era cambiato, diventando cupo e taciturno. Finché non avevo cominciato a dargli più attenzioni.
Non era colpa mia se alla fine aveva cominciato a provare qualcosa in più della semplice amicizia che legava me a lui.
-Non è un buon motivo per rimpiazzare la sua ragazza con la mia!- urlò lui maltrattandosi i capelli.
Abbassai lo sguardo sul pavimento spiazzata. Presi un respiro profondo, cercando di trattenere le lacrime.
Avanzai lentamente verso di lui, annullando le distanza che ci separavano.
Gli presi le mani e gli dischiusi i pugni. Intrecciai le mie dita con le sue, per poi alzare la testa ed incontrare il suo sguardo stravolto.
-Harry- sussurrai accarezzandogli una guancia –Per Liam non provo assolutamente niente, tutto ciò che ho fatto era per tirare su il morale di un amico-
I suoi occhi erano come spenti e distanti. Era morto, morto dentro, e mi aveva impedito l’accesso al suo cuore.
-Harry, ti prego, credimi!- gli avevo preso il volto con le mani, cercando di convincerlo con lo sguardo –Io amo solo te, credimi!-
Mi prese le mani, lasciando che ciondolassero lungo i fianchi.
Piangevo a dirotto. Non mi credeva. Tutto ciò che gli avevo detto gli era scivolato addosso come parole vuote, senza senso.
-E’ finita, April- ripeté calmo e distaccato –Non voglio più soffrire-
Raggiunse il portone d’ingresso senza dire altro, afferrò le valigie e staccò qualcosa dallo specchio.
-Vai da lei, non è vero?- gli ringhiai contro –Vai da quella puttanella che ti sei fatto quando credevi che ti tradissi con Liam, è? Sai che ti dico, vai pure, ma sappi che qui la vittima non sei tu, Harry Styles! Ricordatelo! Io non ti ho tradito con Liam, uno dei tuoi migliori amici, sei tu che sei andato con una delle mie ballerine per vendicarti!- urlai senza smettere di piangere.
-Io so tutto, Harry!- aggiunsi cercando di calmarmi –So che sei andato a letto con lei ieri, l’altro ieri e durante il tour! Ma non me importava niente, avevo deciso di passarci sopra perché credevo che se ti avessi parlato mi avresti creduto!-
Non rispose. Sospirò, aprì la porta per poi richiudersela alle spalle.
Se ne era andato.
Mi buttai per terra piangendo e gridando, tentando inevitabilmente di tenere a bada tutto quel dolore.

In the silence of your room
In the darkness of your dreams
You must only think of me
There can be no in between
When your pride is on the floor
I'll make you beg for more

Era passato più di un anno da quella sera dell’ 8 agosto 2011 in cui era uscito per l’ultima volta da quella porta bianca.
La guardai per un attimo ricordando il rimbombo che aveva fatto quando lui l’aveva chiusa, come se la casa non contenesse assolutamente niente senza di lui.
Sospirai e la aprii. Nessun odore, ecco cosa mi colpì per primo, non sentivo nessun odore.
Non c’era l’odore di pancakes appena fatti che mi preparava la mattina, il profumo del tè ai frutti di bosco che mi faceva quando tornavo la sera da lavoro esausta.
Dopo che se ne era andato non lo avevo visto mai più. Ogni tanto Liam e gli altri della band mi venivano a trovare in memoria dei vecchi tempi, ma col tempo ognuno di loro era stato troppo assorbito dalla loro vita o dalla loro carriera per badare ancora all’ex-ragazza di un loro amico.
A volte, più per sbaglio che per mia intenzione, mi imbattevo in qualche articolo legato alla sua vita privata. Dopo di me si erano susseguite migliaia e migliaia di ragazze, come a punirmi ancora per ciò che non avevo fatto.
Scossi la testa allontanando quei pensieri mentre lo sguardo mi cadeva sul portone d’ingresso.
Faceva male pensare che un tempo quella maniglia era stretta dalla sua grande mano.
La lasciai di scatto, come se l’ottone luccicante mi avesse bruciato la pelle chiara.
Mi guardai allo specchio appeso accanto alla porta. Un tempo sul bordo c’erano attaccate migliaia di foto di noi due.
Prima di andarsene  aveva preso una delle foto e l’aveva conservata. Era quella che Louis ci aveva scatto sotto la tour Eifell. Chissà cosa ne aveva fatto.
Le altre le avevo tolte e nascoste da qualche parte in soffitta.
Mi buttai su una poltrona, ancora coperta dal telo bianco per preservarla dalla polvere.
Sei mesi prima ero partita per un tour mondiale solo per fuggire ai ricordi che mi perseguitavano in quella casa.
Come se scappare servisse davvero a risolvere quella situazione terribile.
Mi strinsi le ginocchia al petto, scossa dai singhiozzi, mentre le lacrime ricominciavano a rigarmi le guance.
Nonostante mi avesse accusata di averlo tradito e si fosse vendicato in modo orribile, Harry mi mancava ancora come il primo giorno.

Stay with me
Stay with me

Il 12 dicembre 2012, una data che non dimenticherò mai.
Save The Children aveva organizzato una specie di concerto di beneficenza a New York.
Avevo accettato senza pensarci due volte, entusiasta di lasciare di nuovo l’Inghilterra.
Ed eccomi lì, a quella festa dove artisti e ricchi benefattori si mischiavano nella folla, ascoltando musica e sorseggiando drink.
Me ne stavo seduta al mio tavolo con Rebecca Ferguson, intenta a sorseggiare un Martini.
-Come è stato fare un tour così lungo?- chiese lei guardando gli altri artisti esibirsi.
-Sono rinata- le confessai sorridendo –Casa mia mi aveva decisamente stancata-
-Sei sempre stata un po’ vagabonda- confermò una voce alle mie spalle.
Posai il bicchiere con mano tremante, guardando Rebecca spaventata.
Lei osservava qualcosa alle mie spalle con la bocca spalancata.
Mi voltai lentamente, cercando di ingoiare il groppo che mi si era formato in gola.
-Liam…- balbettai con un fil di voce riconoscendo il ragazzo in piedi di fronte a me, circondato da altri quattro volti familiari –Liam Payne?-
-Se ne va per sei mesi e si dimentica degli amici- si lamentò lui sarcasticamente abbracciandomi mentre Louis mi sorrideva tranquillo.
Mi alzai sorridendo loro nervosamente. Fissavo Liam, impaurita di incrociare lo sguardo di qualcun altro.
-Come va ragazzi?- chiesi maltrattandomi le mani.
-Alla grande!- rispose Zayn grattandosi la testa, costringendomi a spostare lo sguardo su di lui.
Al suo fianco stava la persona responsabile di ciò che ero diventata.
La ragazza che evitava le feste, la vita di società, la sua stessa casa perché aveva dannatamente paura di rivivere tutto il dolore causato dai ricordi.
Incontrai per un secondo quel verde smeraldo che ogni notte veniva a popolare i miei sogni, o incubi, a seconda del punto di vista.
-Tu, piuttosto, come stai?- domandò Liam dolcemente, accarezzandomi un braccio nudo.
Gli sorrisi, grata per avermi permesso di distogliere lo sguardo da quegli occhi pericolosi.
-Sono diversa- gli risposi semplicemente guardandolo negli occhi.
Liam annuì –Già, si nota-
Lo guardai confusa in attesa di una spiegazione.
-Non sei più solare come prima-
Quella voce, Dio, quanto mi era mancato sentire quella voce.
Rimasi immobile in cerca di una risposta abbastanza forte da dargli.
-Sono meno ingenua- chiarii senza guardarlo.
Calò un silenzio imbarazzante, interrotto da Liam -Scusaci, April, ma fra poco tocca a noi- mi informò lasciandomi un bacio sulla guancia –Ci vediamo dopo-
-Certo- riuscii a pronunciare mentre il gruppo si allontanava dal mio tavolo.
Mi portai una mano al petto cercando di respirare profondamente, avvicinandomi al balcone che dava sulle luci di Manhattan.
Strinsi la balaustra, chiudendo gli occhi ed ascoltando i rumori di New York, la città che non dorme mai.
-Ti è sempre piaciuta New York- disse una voce dal nulla facendomi sobbalzare.
Mi voltai stringendo il parapetto in ferro battuto con forza, mentre la sua risata cristallina riempiva l’aria.
-E tu hai sempre adorato farmi questi stupidi scherzi, Styles- borbottai dandogli le spalle e sporgendomi di nuovo.
-Styles? Mi chiamavi diversamente un tempo- mormorò lui avvicinandomisi.
-Cosa diavolo vuoi?- urlai voltandomi ad ammirare finalmente il suo viso.
Non era cambiato di una virgola, se non che era leggermente dimagrito e che delle profonde occhiaie gli contornavano gli smeraldi che aveva al posto degli occhi.
-Cosa ti fa pensare che io voglia qualcosa da te, April?- mi prese in giro –Forse voglio semplicemente rivederti-
-Sì, ora mi hai vista puoi anche andartene- dissi alzando il tono di voce spazientita –Soddisfatto?-
-Neanche un po’, April- mi stupii nel sentire quel tono malinconico, ma allo stesso tempo dolce  -Hai perso te stessa-
-Ti sbagli- lo contraddissi inchiodandolo con lo sguardo, ma segretamente contenta che si preoccupasse ancora per me –Ho perso la parte migliore di me-
-Non piangere, April- mi accarezzò una guancia asciugando quelle poche lacrime che mi erano scese senza che me ne accorgessi –Passerà-
Allontanai la sua mano con uno scatto –Non passerà mai Harry, tu non sai come mi senta ogni singolo istante della mia vita! Mi sento in colpa per amare ancora  un ragazzo che non mi ricambia! Mi sento in colpa per aver tentato di aiutare un suo amico! E mi sento in colpa per aver badato più a Liam che a te stasera!-
Fece un passo indietro e spalancò gli occhi per lo stupore.
-Harry, devi salire sul palco!- lo chiamò qualcuno da dentro.
Mi guardò un’ultima volta, mentre si allontanava.
Il mio cuore era di nuovo a pezzi.

You'd better hope and pray
That you make it safe
Back to your own world
You'd better hope and pray
That you'll wake one day
In your own world
Coz when you sleep at night
They don't hear your cries
In your own world
Only time will tell
If you can break the spell
Back in your own world

-Ed ora, signore e signori, su questo palco salirà un’artista d’eccezione, una ragazza che in soli due anni è riuscita a conquistare il cuore di tutto il mondo: April Mood!-
-Grazie- salutai il pubblico che mi aveva accolto –Per questa sera ho preparato una canzone davvero speciale, Stay, delle Shakespeare’s Sister-
E fu così che iniziai a cantare quella canzone mentre sentivo le parole attraversarmi l’anima.
Guardai il pubblico, ammaliato quanto me da quelle note, ma all’improvviso mi accorsi che proprio sotto il palco stava un cespuglio di ricci castani.
Lo guardai con le lacrime agli occhi.
Era ad Harry che volevo dedicare quella canzone, perché nonostante tutto quello che era successo io lo amavo ancora tantissimo, e non avrei sopportato ancora a lungo quell’agonia per non averlo vicino.

Stay with me
Stay with me
Stay, stay with me
Stay, stay, stay, stay, stay
Stay with me

Guardai i suoi occhi verdi farsi lucidi mentre sul mio volto si dipingeva l’ombra di un sorriso.
L’avevo commosso. Una parte di me era entrata dentro di lui attraverso la musica, comunicandogli ciò che provavo.
Strinsi forte il microfono radiosa come non mai –Grazie a tutti e continuate a donare!- gridai prima di scendere dal palco ancora entusiasta.
Appena raggiunsi le quinte mi sentii stringere da qualcuno –Liam!- gridai ridendo.
-Sei stata fantastica!- fece lui abbracciandomi mentre il mio sguardo correva al di là della sua spalla.
Harry ci guardava vuoto. Lo stesso sguardo freddo e distaccato di un anno prima, ma ora sapevo cosa fare.
-Grazie, Liam, ma ora devo andare- gli comunicai indicandogli con la testa il suo amico.
Lui mi fece un occhiolino e mi lasciò andare, mentre io mi avvicinavo al tavolo dei drink.
Appena afferrato un bicchiere sentii la sua presenza dietro di me –Devo parlarti-
Mi voltai incontrando i suoi occhi verdi trasparenti come non mai. Bevvi il drink tutto d’un sorso e lo seguii.
Mi ricondusse alla stessa terrazza di prima. Mi appoggiai alla balaustra, dando le spalle alla città, mentre lui mi stava di fronte a meno di trenta centimetri di distanza.
-Io… Io credo di doverti delle scuse, April- disse spezzando il lungo silenzio che si era creato -Te le devo da un anno. Appena ho attraversato quella maledetta porta ho capito che stavo facendo il più grande degli errori della mia vita- si scompigliò i ricci mentre io lo guardavo col cuore in gola, consapevole che non avesse finito il suo discorso.
-Da quando ho varcato quella porta ho capito che avevi dannatamente ragione! Tu non avevi fatto niente se non cercare di aiutare Liam, ed io? Io, come un’idiota, avevo creduto a ciò che mi diceva la gelosia e ti avevo tradito, varie volte! Sono stato uno stronzo , April, e ne sto pagando le conseguenze- continuò lui prendendomi le mani.
Quella scena aveva un vago senso di deja vù al contrario.
-Credimi, April, senza di te la mia vita è cambiata, io sono cambiato, in peggio. E questo perché non riesco più a stare senza la persona che amo con tutto il mio cuore e che non potrò mai dimenticare- disse incrociando il suo sguardo col mio mentre lo stomaco mi si riempiva di farfalle –Ti prego, perdonami…- concluse in un sussurro, gli occhi gli divennero di nuovo lucidi.
Lo guardai e sospirai –Harry, è passato un anno, un anno in cui ho cercato di cancellare in tutti i modi possibili la tua esistenza dalla mia vita- sentii la stretta alle mani rallentare per un attimo, come se il suo cuore avesse perso un colpo –Ti ho odiato con tutta me stessa, Harry, perché mi avevi buttato via come se non fossi niente per te, come se ti avessi creato solo problemi-
Un lacrima mi solcò il viso –Perdonami…- disse ancora lui asciugandola con un bacio.
-Ho organizzato un tour mondiale per dimenticarmi di te, ma…- e lo guardai negli occhi sorridente –La verità è che sei indimenticabile. Qualsiasi cosa io abbia provato a fare è stata inutile. Io, Harry, ti amo ancora- confessai perdendomi in quel bellissimo verde.
Fu allora che lui annullò le distanze tra di noi posando le sue labbra calde sulle mie. Intrecciai le braccia attorno al suo collo, mentre lui mi stringeva per la vita.
In quel momento eravamo solo noi due, i nostri cuori che battevano all’impazzata e i respiri corti.
Si staccò da me, prendendomi in braccio e facendomi volteggiare nell’aria mentre io ridevo all’impazzata.
-Quindi mi hai perdonato?- chiese lui rimettendomi a terra con gli occhi pieni di emozione.
-Secondo te perché stasera ho cantato Stay?- gli risposi retorica alzando gli occhi al cielo.
-Ti amo, April!- esclamò di nuovo lui stringendomi al suo petto –Ti amo con tutto il cuore!-
-Non ti lascerò mai più andare- gli promisi io chiudendo gli occhi e assaporando quel momento infinito.
 

The End

Ciaooo a tutte!
Mi chiamo Lucia, Lulù, per chi non mi conoscesse. Questa è la mia prima OS, quindi scusatemi se non è esattamente una delle migiori.
Mi è venuta in mente grazie all'aiuto di uno dei mie sogni malati u.u e grazie alla bellisima cover di Cher Lloyd Stay.
Il protagonista, come avete visto, è Harry, che novità che io scriva di lui ahahah
Vabbè sinceramente no  so che dire, no sono abituata a scrivere angoli autrice nelle OS.
Spero che via sia piaciuta! Se avete voglia di leggere qualcosa ho scritto delle ff, di cui una fantasy :D
Ora vorrei ringraziare tutte voi ragazze che avete letto la storia, chi l'ha messo tra le preferite o le ricordate e chi recensirà (se qualcuno lo farà).
Spero che leggerete le mie future OS, se ce ne saranno ;)
A presto ragazze
Twitter: @LuxInWonderland
Bye bye
XoXo
Lulù


 

   
 
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