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Autore: ier0tic    16/01/2013    2 recensioni
Harry incontra per la prima volta Louis, nell'estate del 2009 a Bournemouth.
Si conoscono e, in pochi giorni, nascerà qualcosa di speciale.
Ma, alla fine, si desideravano davvero?
Storia basata sui miei mille viaggi mentali insieme alle mie amiche.
Rating giallo a causa di “piccole parti intime” tra i protagonisti.
Peace, Love and Larry ♥
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DUE.


Louis POV

Camminavo velocemente sulla sabbia umida, volevo andar via. Tenevo i pugni chiusi, mi torturavo i palmi incidendomi con le unghie: ero arrabbiato, mi sentivo offeso, deluso.
Deluso da un ragazzo che non conoscevo. Ero affascinato dal suoi ricci, dalla sua ingenuità, dal suo viso piccolo e morbido. Volevo scoprire qualcosa di più, andare a fondo; come quando al tuo compleanno agiti e tocchi il pacco per scoprire il regalo. Ma questo pacco ha paura di essere scartato per timore di contenere qualcosa di indesiderato. Salii di corsa le scale per andare nella mia stanza, i miei già dormivano, l'orologio segnava mezzanotte precise: mi sfilai i vestiti e mi sdraiai sul letto.
Le lenzuola fredde mi diedero un senso di sollievo, dalla finestra aperta potevo vedere ancora la luna.
Speravo che quella non fosse la prima ed ultima volta. Volevo ancora assaporare le sue labbra e perdermi nei suoi ricci.

Una piccola luce, in fondo al tunnel, segnava sempre la salvezza. Percorrevo quella galleria osservando quella luce ingrandirsi sempre di più. Sulle pareti questo tunnel vedevo solo rifiuti, insulti, lacrime, i miei vecchi compagni di scuola che mi picchiavano, ogni livido e ogni desiderio di morte: tutta la mia vita rappresentata su quelle pareti. Tornai a fissare la luce, sembrava quasi avvolgermi dicendomi che sarebbe andato tutto bene. Al centro di quella macchia luminosa iniziava ad estendersi una figura umana; più si faceva nitida, più i miei ricordi venivano distrutti: le pareti crollavano, come fossero finestre rotte dalle pallonate dei bambini di sotto. Il ragazzo diventava sempre più vicino, ma restava comunque un'ombra. Mi guardai le mani ed erano nere: forse ero un'ombra anche io? Non riuscivo a percepire i particolari di quell'ombra, ma ne scoprii un naso piccolo e leggermente tondo, labbra carnose ed una marea di ricci.

 

Mi svegliai trovando un braccio che mi pendolava da letto, mi stiracchiai per bene e mi misi a sedere. La testa mi girava e a stento riuscii ad alzarmi. Che razza di sogno avevo fatto? Dovevo calmarmi, meglio scendere al bar a bere del the.

 

Harry POV.

Louis mi stava baciando di nuovo su quello scoglio scomodo, ma questa volta era insistente, ed io non volevo. Mi dimenavo cercando di allontanarlo, ma lui era forte. Mi afferrò i polsi con una mano, li stringeva forte, l'altra mi bloccò il viso, con le gambe mi cingeva i fianchi: ero immobile.
Cosa ti ho fatto, Harry! Dannazione, dimmelo!” era infuriato, glielo leggevo nel viso. I suoi occhi non erano più azzurri come il cielo, erano diventati neri come il buio ed io ne avevo sempre avuto paura.
Louis continuava ad urlare, i polsi mi facevano male ed io avevo talmente paura che scoppiai a piangere.

Mi risvegliai nel panico più totale. Mi guardai d'istinto i polsi, non c'erano lividi e non mi facevano male. Mi strinsi le gambe al petto, cercando di rifugiarmi in me stesso. Continuavo a piangere cercando di sopprimere quei singhiozzi, non volevo farmi sentire da nessuno, tanto meno da mia sorella. Mi alzai per andare in bagno, mi guardai allo specchio domandandomi per quale assurdo motivo mi ero ridotto così. Tremavo e avevo gli occhi rossi. Non volevo assolutamente tornare a dormire, non volevo perdermi di nuovo nel buio.

Tornai di la a mettermi i vestiti, o perlomeno le mutande. L'unica cosa che mi avrebbe calmato in quel momento era una tazza di the, precisamente il “Yorkshire Tea”. Così, silenziosamente, uscii dalla mia camera.
 

Spero di non incontrarlo, sarebbe il colpo finale per questa mattina.”
Se solo potessi vedere di nuovo, capire se era il ragazzo del mio sogno...”
Non voglio averci più niente a che fare”
Vorrei poterlo anche solo abbracciare per un istante”
Non voglio che si ripeta una cosa simile”
Però..”
Forse mi manca”

 

Harry POV

Scesi l'ultimo gradino e mi ritrova nella Hall dell'hotel, era tutto deserto, le luci erano soffuse e creano un'atmosfera tranquilla.
Andai verso il bar e mi sedetti sullo stesso sgabello del primo giorno in cui arrivai.
Un the per favore”, reggevo la testa con una mano. Giravo un po' sulla sedia, come se mi stessi cullando da solo.
Ecco a te”
Presi la mia tazza e andai a sedermi nella poltrona vicino al tavolo al centro della Hall.
Con il cucchiaino giocavo con al fetta di limone, il liquido marroncino emanava un aroma delizioso. Appoggiai la testa sullo schienale e chiudi un po' gli occhi.

 

Louis POV

Ero sceso senza ciabatte, tenevo su solo i calzini, avrei fatto meno rumore.
Avevo preso la scala secondaria, in modo da passare dietro alla Hall e arrivare direttamente al bar.
Ciao, Kev. me lo fai un the?” chiesi stanco, reggendomi a fatica sulle gambe.
Notai che lo sgabello su cui ero seduto era ancora caldo, chissà chi c'era seduto.
Kevin mi diede la tazza e mi alzai, uscendo dall'entrata principale.
Ma che cazz..” dissi tra me e me. Harry era seduto sulla poltrona della Hall, con la testa appoggiata e gli occhi chiusi. Fra le mani teneva stretta una tazza di the fumante. Si era addormentato, piccolo, ingenuo Harry.
Mi avvicinai lentamente a lui, togliendogli la tazza dalle mani e appoggiandola sul tavolino che stava davanti a lui.
Mi sedetti accanto a lui, guardandolo in quell'attimo di semplice intimità. Si era rannicchiato mettendo la testa sul bracciolo e le mani fra le gambe. Mi sfilai la felpa e gliela misi addosso, sembrava una perfetta scena da film, come del resto lo era sembrato fino ad ora. Harry trasalii e fece una smorfia con l'angolo della bocca, formando una bellissima fossetta sulla guancia.
Bevevo il mio the, sfiorandogli i capelli con l'altra mano, amavo i suoi capelli, li avevo amati sin dal primo istante.
L'orologio segnava le 6 del mattino, ormai avevo finito di bere, il sonno si faceva sentire e primi turisti iniziavano ad entrare dalla porta a vetri. Mi alzai prima che Harry potesse svegliarmi e vedermi li, salii le scale ed entrai nella mia camera.


Harry POV

Mi svegliai con un colore al collo allucinante, ero ancora rannicchiato sulla poltrona e avevo una felpa grigia addosso. La gente andava e veniva, in un nanosecondo vidi mia madre corrermi incontro con l'aria infuriata.
Come diavolo ti viene in mente di uscire nel bel mezzo della notte, Harry!” tutti mi guardavano ed io ero imbarazzato, anche se in realtà non mi importava nulla. Presi la felpa, sviai mia madre e tornai in camera mia.

  
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