* cough cough *

Salve sono sempre io, il vostro CAAAAAPO! No, scherzo, non siamo ad Art-Attack.

Salve a tutte,

oramai scusarmi non ha senso vero? Va beh, però lo faccio lo stesso.

Lo so non aggiorno da settembre e mi dispiace tantissimo, ma proprio questo capitolo non voleva venire fuori, non c'è stato giorno in cui non avessi aperto word per scrivere, però ogni volta cancellavo ciò che avevo scritto perché faceva schifo.

Alla fine ci sono riuscita però, ma è stata dura e sono quasi del tutto soddisfatta di questo capitolo, spero che lo apprezziate anche voi!

Ringrazio tutte le 30 persone che hanno inserito la mia storia tra le preferite, le 9 che l'hanno inserita tra le ricordate, le 118 tra le seguite e le 6 persone che mi hanno inserito tra i loro autori preferiti! Thank you so much!! Mi fate piangere.

Vorrei, inoltre, ringraziare Noir81 per avermi dato i consigli su come affrontare i momenti bui della scrittura e le mie tesore Kiki, Lalli e Asi che mi supportano sempre e che subiscono sempre i miei momenti di depressione. <3

P.S. Chi di voi guarda The Vampire Diares? STANOTTE ESCE LA 4X10!! uuuuuuuuuuuuuuuuh!

P.P.S. Il 7 gennaio è stato il mio compleanno! Tanti auguri a me! (smetti di fare l'egocentrica, l'idiota e vai al capitolo, sorella)

P.P.P.S. Chi ha pianto come me, il 14 novembre, ha pianto come una disperata? Vedo molte mani alzate.

P.P.P.P.S. CARLISLEEEEEEEEEEEEEEE NOOOOOOO! Chi non l'ha urlato?

Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà


di Stephenie Meyer.

Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

L’Uomo Perfetto

Capitolo 10

Can you feel the love tonight?

Per chi non, come me, ha la memoria un po' corta...

Preso da non so quale follia avvicino le mie labbra alle sue e le bacio delicatamente.

Come immaginavo. Le sue labbra sono morbide, perfette per me e per i miei baci, ma non posso farmi prendere dalla mano.

Mi allontano da quel bocciolo di rosa che è la sua bocca e sfiorandole la fronte con un impercettibile bacio esco dalla sua camera e successivamente da casa sua.

Entro in macchina e con la testa piena di mille pensieri e soprattutto ripenso alla frase finale di Hercules.

Finalmente so anche io qual è il mio posto. È insieme a lei, Bella.

Lei è la mia Meg. La mia donna perfetta. La mia Bella.

Sono perdutamente innamorato di lei e farò di tutto per farglielo capire, parola di Edward Cullen.

Il Re Leone - L'amore è nell'aria stasera

Edward's POV



E lui non ha che lei ormai, nei pensieri suoi...

Timon e Pumba hanno ragione.

Non faccio altro che pensare a lei, anche involontariamente.

Mangio del cioccolato? Penso agli occhi di Bella.

Leggo un libro? Mi chiedo se lei lo abbia già letto.

Voglio ascoltare della musica? L'occhio mi cade sul CD che mi ha prestato.

Vedo qualcuno sorridere? Penso che non sarà mai paragonabile al suo splendido sorriso.

Vedo una coppia che si bacia? I miei pensieri ritornano a qualche giorno fa quando, finalmente, le mie labbra sono entrate in contatto con le sue.

Al solo pensiero sento il mio stomaco stringersi in una morsa di dolore misto a piacere, un brivido mi passa per la schiena e non posso frenare il sorriso, involontario, che nasce sulle mie labbra.

Come può una ragazza farmi perdere la testa in questo modo?

“Ehi, Edward, tutto bene?”il sussurro di Alice blocca il mio flusso di pensieri facendomi sobbalzare.

“Mh? Sì, tutto bene, perché?”

“Oh, niente! Stavi solo sorridendo di fronte ad una scena di un massacro, tutto bene, no?” afferma ironicamente.

Bella, ti amo, lo sai? È grazie a te se mi sono perso questa scena e evitato un infarto.

Edward, fai il macho, per favore! Determinazione!

“Piccola, sorridevo perché è una scena abbastanza ridicola, a me non fanno paura queste cose,” le rispondo facendole l'occhiolino.

Lei ridacchia e riporta la sua attenzione al film.

PAZZA! Con che coraggio lo guarda?

Uffa, voglio andare a casa! Ho paura, voglio la mamma!

Alla faccia del macho, eh?!

Esatto.

Certo, se ci fosse stata Bella accanto a me, a quest'ora sarei stretto a lei e.. Addio film di merda!

Ecco! L'ho rifatto di nuovo! Ma che ci posso fare? Oramai ha raggiunto il fulcro dei miei pensieri e non voglio assolutamente che vada via.

Io non so cosa sia l'amore, ma se questo avesse un nome sarebbe senza dubbio Isabella.

Oh! Il vecchio inscalfibile Edward Cullen ha sciolto il suo cuore di ghiaccio e lo ha aperto all'amore, eh?

Che male c'è ad essere innamorati, sopratutto se l'oggetto dell'amore in questione è Bella? Chiunque si innamorerebbe di lei, me compreso.

Oh, la protagonista sta per essere massacrata.

Bleah!

Meglio concentrarsi su altro.

Oh, un popcorn, che buono!

* * *

“Allora? Piaciuto il film?” mi chiede Alice mentre usciamo dalla sala del cinema.

Tossisco imbarazzato: “Oh, beh si, niente di che, pensavo peggio da come lo avevano descritto. A te, invece?” le pongo la domanda circondandole le spalle con un braccio.

“Sì, è stato strabiliante! Grazie mille, Edward, per avermi accompagnato, sei un tesoro!” mi risponde abbracciandomi euforica.

OK, seriamente, questa ragazza ha dei problemi, ha bisogno di aiuto.

COME PUO' ESSERLE PIACIUTO QUEST'ORRORE DI FILM!?

“Di niente, Alice! Grazie anche a te!” aggiungo stringendola di rimando, da bravo attore.

Non appena arriviamo alla mia macchina, da bravo gentleman, le apro la portiera e con il mio sorriso conquista donne, e ceffone da parte di Bella, la faccio entrare nell'abitacolo e chiudo lo sportello.

Chissà perché Bella non sopporta questo mio sorriso? Troppo seducente, forse?

Sì, sogna, Edward, sogna.

Il viaggio in macchina dura poco e per tutto il tempo Alice non ha fatto altro che parlare di questo film, in pratica è come se lo avessi rivisto ora per la seconda volta.

Lei è una brava ragazza, molto solare, simpatica e socievole però troppo logorroica per i miei standard, supera di gran lunga Bella... il che è tutto un dire.

Arrivati sotto casa sua spengo la macchina e mi volto nella sua direzione, sorridendole:

“Grazie per la bella serata, Alice, mi sono divertito!”.

Lei, di riflesso, abbassa lo sguardo e sorride timidamente:
“Beh, grazie a te, Edward, anche del passaggio. Ci sentiamo presto, OK?”

“Certamente, mi piace stare con te.” affermo.

“Anche a me piace, molto.” e si avvicina ancora di più al mio viso.

I nostri sguardi non si separano, lei si avvicina sempre di più fino a quando non cambia direzione lasciandomi un bacio sulla guancia ed uscendo furtiva dall'abitacolo borbottando un “buonanotte”.

Io, mosso da non so da quale intraprendenza tipica dei film, esco dalla macchina e la chiamo:

“Alice!”.

Lei si gira e sorpresa si blocca in attesa che la raggiunga.

“Ehi, dimmi..”

Stringo le braccia attorno alla sua vita e appoggio le mie labbra sulle sue.

Inizialmente lei rimane immobile, sorpresa, poi dopo qualche secondo si abbandona anche lei al bacio e stringe le braccia intorno al mio collo come fa sempre Bella...

Un. Attimo.

Bella?!

Possibile che penso a lei anche in questi momenti?

Il nostro bacio continua e io spingo la mia lingua tra le sue labbra che si dischiudono al contatto con essa.

Dopo un po' Alice si stacca, ansante da me e, guardandomi negli occhi, sussurra:

“Buonanotte, Edward.”

“Buonanotte, Alice, sogni d'oro.” rispondo e entro in macchina.

Non appena raggiunge il portone di casa si gira verso di me e mi saluta con la mano al quale rispondo, a mia volta, con un sorriso e, dopo che è entrata nel palazzo, parto verso una destinazione ben precisa:

Casa di Bella.

* * *

È possibile che non abbia provato niente durante il bacio con Alice?

Né un piccolo brivido, né lo stomaco un po' in un subbuglio, niente. Nada. Nichts. Nothing.

Eppure con Bella basta un piccolo sfioramento che la mia pelle si riempe di brividi, un sussurro o una parola dolce che il mio stomaco si contrae, un bacio e il mio cervello va in tilt e basta solamente la sua presenza per farmi aumentare i battiti del cuore.

Io lo so perché questo avviene: sono innamorato perso di lei.

Nessuna donna è mai riuscita a scaturire ciò in me, lei è perfetta.

È giusto, quindi, ciò che sto facendo con Alice? Perché devo illuderla in questo modo?

Metto da parte questi pensieri e scendo dalla macchina non appena arrivo sotto casa di Bella.

Ma poi mi blocco.

Sono le 23, è forse troppo tardi per presentarmi a casa sua? La disturberò?

Ah, al diavolo! Ormai sono qui e vado fino in fondo; così suono il campanello e mi appoggio allo stipite del portone.

Sento un rumore di pantofole che strisciano sul pavimento e una seguente imprecazione di una voce femminile, Bella: come al solito la sua goffaggine ha preso il sopravvento e non posso far a meno di ridacchiare.

Sento dei rumori in prossimità della porta e deduco che sta guardando chi ha suonato dallo spioncino.

Dopo tre secondi la porta si apre di scatto e un piccolo dolce tornado mi travolge

“Edward! Che ci fai qui? Ti aspettavo domani!” afferma stupita Bella gettandomi le braccia al collo.

Come al solito il calore del suo corpo e il suo profumo mi fanno sciogliere e la stringo me incastrando la mia mano sinistra tra i suoi boccoli.

“Con le leggere ali d'amore ho superati questi muri, poiché non ci sono limiti di pietra che possano vietare il passo ad amore: e ciò che amore può fare, amore osa tentarlo.” le sussurro in un orecchio lasciandoci, in seguito, un delicato bacio.

Bella si stacca da me e alzando un sopracciglio mi dice:

“Stai scherzando, vero? Cioè, Romeo e Giulietta? Sai che è da quando ho dieci anni che sogno una scena del genere?” mi dice guardandomi negli occhi e facendomi perdere in quel cioccolato.

“È una cosa bella quindi?” le chiedo accarezzandole una guancia.

“Perfetta.” mi sorride arrossendo senza distogliere il suo sguardo dal mio.

Io sorrido di rimando e le circondo la vita stringendola maggiormente a me, e rimaniamo così, fermi, l'uno tra le braccia dell'altro per non so quanto tempo e io mi sento bene.

Sono felice.

Innamorato.

Faccio sfiorare il mio naso con il suo, in un gesto affettuoso, ed entrambi ridiamo felici.

“Ti va di fare una passeggiata?” le sussurro non riuscendo a smettere di guardarla negli occhi e di sorridere.

Lei annuisce energicamente:

“Certo, però devo cambiarmi. Vieni dentro altrimenti prenderai freddo.”

“Sì, mammina, vengo.”rispondo con la voce infantile facendola ridere.

Adoro il suo modo di fare così premuroso e dolce.

Ah, sono proprio senza rimedio, sto diventando peggio di una teen-ager alla sua prima cotta.

Le schiocco un sonoro bacio sulla guancia e mi faccio trascinare in casa ridendo.

Non sarà troppa tutta questa felicità, Edward?

No, quando riguarda lei, non è mai troppa.

Bella's POV

“E così sono uscito dalla macchina e, come nei migliori film, l'ho fermata e l'ho baciata. È stato un bacio vero, con la lingua!”.

Stiamo camminando per la città senza una meta ben precisa ed Edward mi racconta della serata appena trascorsa.

Per fortuna che odiava i film horror, non voglio sapere cosa avrebbe fatto se fossero andati a vedere un film romantico.

Argh! Che nervi!

Stizzita tolgo la mano che era intrecciata alla sua e la metto in tasca.

Non so perché, ma sono furiosa. Non riesco a fare un sorriso, a guardarlo negli occhi, a rispondergli, niente.

Forse perché sei gelosa?

Non è vero, io non sono gelosa, tanto meno di Edward.

Almeno credo.

Con la coda dell'occhio vedo che è rimasto male per il mio comportamento, e non posso che sentirmi in colpa per questo, ma è più forte di me.

Lui però non demorde e mi stringe a sé.

“Beh? Non sei contenta?” mi chiede notando il mio improvviso mutismo, “Fammi un sorriso, piccola, dai!” e incentiva ciò sorridendomi sghembo.
“Eh dai, Edward!” gli dico sorridendo divertita ma continuando, imperterrita, a camminare, staccandomi da lui.
“Ehi fermati.”aggiunge afferrandomi dolcemente il polso “Dove vai? Vieni qua!”mi abbraccia da dietro all’altezza dei fianchi “Io non sono Edward, sono l’uomo perfetto, la tua creatura. Argh!” esclama facendomi ridere e dandomi un tenero bacio sul collo.

Ecco tutto questo è insopportabile, perché basta che mi coccola un po' e io mi sciolgo come neve al sole e la rabbia mi passa sempre.

“Come mai non mi parli?” sussurra sul mio collo incrementando la presa sui miei fianchi, “Non sarai mica gelosa, vero?”

“Tsè, gelosa io? E oltretutto di te? No, tesoro, ti sbagli di grosso!” ma come fa a capirmi così bene?

Stupido possessore di Volvo Metallizzata che sa tutto.

“Oh, e io che ci speravo. Quindi non è un problema se la prossima volta vado direttamente al sodo e me la porto a letto, vero, tesoro?” aggiunge calcando sul tesoro finale a mo' di scherno.

“Cooosa? Non ci provare nemmeno! Io.. no.. aaaaaargh!” dico quasi urlando e voltandomi nel suo abbraccio.

Quando però vedo il suo sorrisino soddisfatto capisco che mi sono appena segata le gambe da sola.

Doh'.

“Non eri gelosa del sottoscritto, vero? Beh, ho notato!” afferma abbassandosi alla mia altezza e incantandomi con i suoi smeraldi che ha al posto degli occhi.

“Ecco... Io, veramente... Oh, al diavolo! Si, va bene, sono gelosa, è un problema?”

Lui sorride soddisfatto della mia risposta ma non in modo impertinente come prima, dolcemente.

È bellissimo.

“Certo che no, anzi, è un piacere.” mi risponde baciandomi la fronte e stringendomi a sé.

Io sospiro rassegnata e mi perdo nel suo abbraccio.

Restiamo così per svariati minuti fino a quando Edward non mi accarezza i capelli dicendomi:

“Che ne dici, Bella, rientriamo? Si è fatto molto tardi, è quasi l'una!”

Io mi riprendo dal mio momento di tepore e sciolgo il nostro abbraccio.

“Si, certo, andiamo!” esclamo sorridendo e sbadigliando sonoramente.

Lui ride divertito e mi scompiglia i capelli.

Non appena inizia a camminare lo raggiungo e intreccio le nostre mani.

Lui abbassa lo sguardo e sorride.

“Ti da fastidio?” gli chiedo.

“Assolutamente! Come potrebbe, è perfetto, come te, come me, come noi.”

E felice come non mai continuo a camminare non riuscendo però a togliere il sorriso dalle mie labbra; mi volto verso Edward e noto che anche per lui è lo stesso.

Tutto è perfetto.

* * *

Dopo circa 10 minuti siamo di nuovo nel salotto di casa mia e stiamo indugiando molto sui saluti per prolungare il tempo insieme.

“Allora, Bella, quando ci rivediamo?” mi domanda Edward appoggiandosi allo schienale del divano e stringendomi a lui.

Stringo le braccia intorno al suo collo iniziando ad accarezzargli i capelli sulla nuca e il mio cuore, come di consueto, accelera i battiti come se volesse sfondarmi il petto.

“Se non hai impegni puoi venire anche domani. Anche perché devi prepararti al concerto di David Garrett, te ne sei dimenticato?” aggiungo notando la sua faccia scioccata.

“Meerr...luzzo!! Me ne ero scordato!”

“Ahahahah! Merluzzo?! Guarda che puoi dirle le parolacce non ho tre anni, eh! Non mi scandalizzo! Ahahah!” gli rispondo tra le risate.

“Non lo sai? Non si dicono le parolacce davanti ad una principessa, è da zoticoni!” esclama facendomi il suo splendido sorriso sghembo facendomi venire le gambe molli.

Aaww ma quanto è dolce?

“E la principessa sarei io?” gli chiedo sbattendo le ciglia.

Mi accarezza la guancia teneramente e strofina il suo naso con il mio:
“Ma certo, tesoro, avevi dubbi?”

Sorrido con il cuore che mi scoppia per la felicità.
“Beh, allora se io sono la tua principessa tu sei il mio principe azzurro in sella ad un cavallo bianco, ok? Anzi no, sei il mio principe azzurro in sella ad una Volvo metallizzata!” affermo e gli butto di slancio le braccia al collo.

Edward mi accarezza delicatamente i capelli stringendomi maggiormente a sé.

Ah, quanto vorrei che il tempo si cristallizzasse durante questi momenti!

Ma oramai si è fatto tardi e lo testimonia il sonoro sbadiglio che ho appena fatto sulla spalla di Edward.

“Hai sonno, piccola?” mi chiede sorridendo.

“Un po', però non voglio andare a letto!” rispondo come una bambina di cinque anni che chiede disperata alla madre di desistere dal mandarla a letto.

“Oh, tesoro, ma lo sai che le bimbe buone devono andare a letto ad una certa ora!” continua deridendomi.

“Ahah, allora lasciami dormire e esci da casa mia, uomo!”gli dico spingendolo dal petto verso il portone di casa.

“Non prima di averti dato il bacio della buonanotte, altrimenti farai brutti sogni e a chi romperai le palle tutto il giorno? Al sottoscritto, quindi taci, donna, e fatti baciare!”continua passando dalla voce simile a quella di una vecchietta a quella da uomo delle caverne.

“Oh, bonjour, finesse! Com'è che avevi detto prima? Ah si, non si dicono le parolacce davanti ad una principessa. Poi, mio caro Fred Flinstone, se continui con questi discorsi a mo' di 'Wilma, passami la clava' il bacio della buonanotte te lo scordi!” ribatto stizzita ma al contempo divertita dal nostro battibecco.

Così Edward si zittisce e assume uno sguardo molto malizioso e impertinente, si avvicina a me con il suo sorriso sghembo che lo contraddistingue, mi prende per i fianchi e mi stringe a sé, mi accarezza la schiena e a pochi centimetri dalle mie labbra dice:

“Perché non me la vuoi dare la clava?”

“Ehm...EDWARD CULLEN SEI UN IDIOTAAAAAA! MA CHE RAZZA DI DOMANDE FAI???” chiedo scioccata dandogli uno schiaffo nel braccio ma non riuscendo a trattenere il sorriso.

Eh, dai, Bella, tanto lo sappiamo tutti che la risposta sarebbe sì!

Chi non accetterebbe, scusa? Eh, ma che mi fai dire? Certo che no, devo mantenere una certa integrità

Sì, sì, come no.

“No, Bella, sono serio!”continua lui tra le risate “vorresti dirmi che dopo tutto ciò che faccio per te non ottengo niente in cambio?”

“Per favore, Edward, sei stanco vai a letto!” aggiungo spingendolo per la schiena.

“Sì, sì, d'accordo vado, ma tornerò presto, amore mio, non disperare per me.” e si porta un fazzoletto agli occhi facendo finta di asciugarsi le lacrime.

Ma come fa ad essere così idiota?

Beh, allora tanto vale che faccia anche io l'idiota, no?!

“Oh, caro, io rimarrò qui ad aspettarti per sempre, il mio cuore ti appartiene.” esclamo con finta voce disperata portandomi una mano al cuore.

“Si, vedi di non dare la clava al primo uomo che capita durante la mia assenza, sennò sono legnate, cara!” afferma ridendo e uscendo da casa mia.

“Senz'altro!”rido e lo abbraccio un'ultima volta “Buonanotte, Edward, a domani”

Lui ricambia la mia stretta e mi bacia ripetutamente la guancia.

“'Notte, piccola mia, sognami!” mi da un ultimo bacio quasi sull'angolo della bocca e si dirige verso la sua auto.

Ah, sospiro estasiata e con la testa fra le nuvole torno in casa e mi addormento pensando a lui.

E l'amore avvolgerà i sogni e la realtà...

* * *

“Quindi?” mi chiede Angela curiosa.

“Quindi niente, anche ieri sera non sono riuscita a trovare una cavolo di idea per questa benedetta pubblicità. Uff, prima o poi ne uscirò scema.” rispondo sconsolata.

Sono nel mio ufficio con Angela e stiamo cercando di trovare qualche idea innovativa per celluvia ma non siamo arrivate a nessuna conclusione.

Driiin, Driiin.

La suoneria del mio cellulare mi ridesta dallo scervellamento.

Guardo il display e vedo che Jasper mi sta chiamando.

Non so perché ma non riesco a rispondere, stacco la chiamata e poso, scocciata, il telefono sul tavolo.

“Sai che c'è, Bella?” mi chiede Angela avendo notato il mio repentino cambio di umore.

“No, cosa?”

“Che ti sei ritrovata in una situazione più grande di te, tutto ti sta sfuggendo di mano e ora non sai come uscirne, rifletti bene, Bella, rivaluta le tue priorità e capisci ciò che è meglio per te. Io me ne vado a pranzo, ciao!” e quasi fuggendo esce dal mio ufficio lasciandomi lì imbambolata come una scema.

Angela ha capito tutto? Impossibile, come fa quella donna a capire ogni cosa di me?

Però ha ragione devo rivalutare le mie priorità.

Le mie priorità. Le mie priorità. Le mie priorità. Le mie priorità.

È davvero Jasper la cosa migliore per me?

Jazz, dobbiamo parlare.

Bella.

Senza pensarci due volte invio il messaggio.

Ta-dàn!

Ecco a voi il capitolo.

Vi è piaciuto? Spero di si. Come al solito se volete contattarmi mi trovate qui: Twitter, Tumblr, Facebook.

Ringrazio ancora tutte voi chi ha inserito la storia nei tre gruppi, chi ha recensito gli scorsi capitoli, chi recensirà, chi mi ha messo tra gli autori preferiti e anche chi legge in silenzio.

Vi voglio bene,

ValeBellamyPattinson.

Domanda: Chi di voi va pazzo per i telefilm? Quali sono i vostri preferiti?