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Autore: daphne 92    17/01/2013    2 recensioni
Harry Potter la notte del 31 ottobre sconfigge Voldemort e fin qui tutto normale..ma non sarà Hagrid che lo troverà e lo porterà dai Dursley..sarà Bellatrix Lenstrange a trovarlo e a prendere una decisione che cambierà il futuro del mondo magico...
Genere: Avventura, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Le verità di Sirius -Spostatevi!- disse Altair scattando in avanti quando vide i capelli biondi della ragazza che si trovava a terra immobile.
-Lei è..è..- disse Hermione piangendo mentre guardava Daphne, la bionda era terribilmente pallida e aveva le labbra viola.
-Amore, amore mio per favore- disse Altair accarezzando il volto di Daphne.
-Al fatti da parte, dobbiamo portarla dentro- disse Sirius serio trascinando via il nipote mentre Daphne veniva portata al piano di sopra ancora priva di sensi.
-è colpa mia, tutta mia- disse Altair con le lacrime agli occhi.
-Al, è viva! Vedrai che starà bene- disse Hermione abbracciando Altair.
-Voglio stare con lei- disse Altair cercando di salire le scale e raggiungere Daphne.
-Lascia che Madama Chips faccia il suo lavoro, ti puoi fidare di lei lo sai- disse Hermione tranquillizzando Altair e facendolo sedere sul divano.
-Come sta?- chiese Altair mezz'ora dopo a Madama Chips che aveva finito di visitare Daphne.
-è viva e fuori pericolo, ma non so quando si sveglierà, ha subito ore di torture, aveva questo biglietto stretto in mano, è per te- disse Madama Chips dando ad Altair un pezzo di carta.
"Questa volta ti ho portato via qualcosa, la prossima volta ti porterò via tutto" vi era scritto nel biglietto di Voldemort.
-Al?- disse Daphne confusa svegliandosi dopo ore e ore di sonno.
-Amore- disse Altair che non era uscito un secondo dalla camera di Daphne negli ultimi due giorni.
-Dove siamo? Cosa è successo?- chiese Daphne cercando di sedersi.
-Sei a Grimmund Place, ti abbiamo trovata priva di sensi davanti casa due giorni fa, tu cosa ricordi?- disse Altair baciando la fronte di Daphne.
-Il signore oscuro era così arrabbiato quando te ne sei andato, mi ha torturato per ore, finchè tua madre non ha detto che avrebbe preso il mio posto, quando lui ci ha lasciato andare tua madre nelle segrete mi ha guarito come poteva, e poi..non ricordo più nulla- disse Daphne massaggiandosi le tempie i suoi ricordi erano così confusi.
-Sai cosa vuol dire questo biglietto?- chiese Altair passando il biglietto di Voldemort a Daphne.
-I miei sospetti erano giusti? Io non ne ero certa..ma lui si..lo odio, odio Voldemort- disse Daphne piangendo e mettendo la sua mano libera sulla sua pancia.
-Tu eri..- disse Altair indietreggiando scioccato.
-Credo di si..- disse Daphne piangendo disperata.
-Lo ucciderò, non perchè è la cosa giusta da fare, non perchè sono il prescelto, lo ucciderò perchè mi ha portato via qualcosa che non sapevo neanche di avere e di volere, ti giuro che lo ucciderò, non mi fermerò finchè non sarà morto- disse Altair con gli occhi lucidi tremando di rabbia.
-Non posso perdere anche te, ti prego non fare pazzie Al- disse Daphne supplicandolo e allungando le mani verso Altair che indietreggiò ancor di più.
-Credo che ci sia un pò di Potter in me visto quello che sto per dire..- disse Altair con voce calma evitando lo sguardo di Daphne.
-Ti prego, non farlo..- disse Daphne supplicandolo singhiozzando.
-Non posso stare con te se queste sono le conseguenze, non posso metterti in pericolo, e se mi metto contro di lui sarai ancor più in pericolo, perciò non posso più stare con te, mi dispiace Daphne, è finita, so che mi odierai ma non posso fare altrimenti- disse Altair dispiaciuto.
-Si è vero Altair, potrei odiarti ma non ci riesco, nel giro di un'ora ho perso mio figlio e l'amore della mia vita, odiarti sarebbe troppo per me in questo momento, non riesco neanche a respirare adesso- disse Daphne piangendo disperata.
-Scusa- disse Altair uscendo dalla stanza velocemente.
-Posso entrare Al?- chiese Hermione entrando in camera di Altair.
-Sei già entrata- disse Altair senza neanche voltarsi verso di lei.
-Posso restare?- chiese Hermione avvicinandosi al letto in cui Altair era sdraiato.
-Vuoi essere allenata?- disse Altair senza però la sua solita espressione provocatoria.
-Al, so che stai male e so cosa è successo, sono qui come amica a dirti che mi dispiace e che se vuoi sfogarti io ci sono, evita di fare lo stronzo senza sentimenti perchè lo so che non lo sei, e vedo che stai soffrendo- disse Hermione sedendosi sul letto.
-Io odio i bambini, urlano e piangono sempre, ma quando ho saputo..hai capito no? Ho pensato che non sarebbe stato orribile un figlio con Daphne, adesso mi sento come se una parte di me fosse morta per sempre, mi sento perso Mione, e ho così tanta rabbia dentro di me, ma la realtà è che la maggior parte della rabbia non è contro Voldemort, io odio me stesso- disse Altair esprimendo i suoi veri sentimenti.
-Perchè? è tutta colpa di Voldemort!- disse Hermione confusa.
-No la colpa è mia, la verità è che sarei dovuto morire quella notte, lui era venuto per me non per i miei genitori, se io fossi morto avrei evitato tante sofferenze a tutti- disse sincero Altair, pronunciando quelle parole che da sempre voleva dire.
-Non puoi darti la colpa di tutto! Se tu fossi morto adesso Voldemort regnerebbe senza problemi, tu sei la speranza del mondo magico! Tu spingi le persone a continuare a lottare!- disse Hermione sperando di far capire ad Altair quanto fosse importante per tutti.
-Perchè sono la speranza del mondo magico? Solo perchè mi sono beccato un Avada e non sono morto? Che fortuna!- disse Altair sarcastico.
-Hai dimostrato a tutti che Voldemort può essere sconfitto, ha regalato a questo mondo anni di pace- disse Hermione insistente.
-Bene! Buon per voi. Adesso la speranza del mondo magico ha bisogno di sfogarsi e può farlo solo in due modi, facendo rotolare teste o ubriacandosi fino a dimenticare il nome della ragazza sotto di sè che sospira di piacere, quindi visto che suppongo tu non voglia prendere parte a nessuna di queste due attività ti conviene andartene.- disse Altair aprendo la porta della camera e lasciando uscire Hermione.
-Che ci fai qui Altair?- disse Valerie quando vide Altair entrare in camera sua in piena notte, sembrava confuso e il suo passo era incerto.
-Non parlare, se non parli somigli a lei e io sono troppo ubriaco per notare la differenza- disse Altair baciandola frenetico e iniziando a spogliarla.
-Come ci si sente a perdere tutto in un giorno solo?- chiese Valerie a Daphne la mattina dopo mentre preparava la colazione da portare ad Altair.
-Io non ho perso tutto, ho ancora la mia dignità e il rispetto per me stessa, puoi dire le stesso tu? E poi tesoro, Altair odia la spremuta d'arancia! Cos'è non ti ha mai tenuto nel suo letto fino a colazione? Non sai neanche quello che gli piace, deve essere stata una relazione molto intima e ricca d'amore la vostra- disse Daphne pungente mentre saliva le scale insieme a Valerie.
-Altair- urlò scioccata Valerie lasciando cadere il vassoio della colazione, quando rientrando in camera trovò Altair con Ginny nuda su di lui.
-Stavi tardando, mi annoiavo- disse Altair con nonchalance.
-Ma..ma tu..avevi detto che eri tornato? Io credevo..- disse Valerie tremando.
-Hai ragione, sono tornato, il vero Altair è tornato...ci vuoi raggiungere?- disse Altair baciando Ginny.
‎-Eh si! Ogni vera storia d'amore viene suggellata con una cosa a tre prima di colazione, ora mi rendo conto quanto ti ama Altair, grazie per avermi aperto gli occhi- disse Daphne quando Valerie gli passò accanto in lacrime.
-Duff..- disse Altair dispiaciuto quando la vide in corridoio.
-Mi hai lasciato, hai il diritto di fare ciò che vuoi, mi aspettavo una cosa del genere Altair, non sono arrabbiata- disse calma Daphne andando in camera seguita da Hermione che aveva assistito alla scena.
-Sai Daphne non so come fai ad essere così calma, ti trovi qui tra persone che ti odiano e che tu odi, hai perso così tanto negli ultimi giorni, io al tuo posto non riuscirei ad uscire di camera, non riuscirei a smettere di piangere- disse Hermione sedendosi accanto a Daphne sul letto della bionda.
-Non è facile ma credo di affrontare il dolore a modo mio, il momento più terribile è la notte quando chiudo gli occhi per addormentarmi e lo vedo, questo splendido bambino dagli occhi neri e i capelli biondissimi che mi chiama mamma, è devastante sognarlo ogni notte, ma so che non è reale, me lo ripeto come un mantra e alla fine riesco a trovare un pò di pace. Per quanto riguarda Grimmund Place, non odio questo posto, non odio le persone che sono qui, c'è Altair quindi è il posto in cui voglio stare, sono così calma perchè nonostante tutto mi fido di lui, mi fido dell'uomo che amo- disse Daphne asciugandosi con il pollice una lacrima che non era riuscita a trattenere.
-Posso dirti che sei la donna più forte che io abbia mai conosciuto?- disse Hermione abbracciando Daphne.
-Non sono una donna forte, sono solo una ragazza molto innamorata- disse Daphne sorridendo con gli occhi lucidi decisa a non versare più altre lacrime.
‎-Signor Black?- disse Daphne più tardi, entrando in salotto dove Sirius stava leggendo il giornale.
-Si?- disse Sirius ripiegando il giornale e concentrandosi su Daphne.
-Mi stavo chiedendo..cosa mi accadrà?- disse Daphne incerta.
-Voldemort ovviamente non ti ama, non credo che tu sia una sua seguace e..sei molto importante nella vita di mio nipote, credo che tu riesca a tirar fuori il James che c'è in lui, quindi sei la benvenuta, puoi restare quanto vuoi- disse Sirius sorridendo.
-La ringrazio, credo di non avere un altro posto in cui andare ormai, i miei hanno assistito alla punizione che Voldemort mi ha inflitto, ho disonorato la mia casata..credo di essere stata cancellata dall'arazzo di famiglia- disse Daphne in imbarazzo.
-Benvenuta nel club- disse Sirius facendogli l'occhiolino.
-Altair, Daphne ha deciso di restare qui con noi- disse Sirius al nipote che stava per attraversare il salotto per salire al piano di sopra.
-Credevo fosse ovvio- disse Altair osservando prima Daphne e poi Sirius.
-Non per me- disse semplicemente Daphne.
-Come se ti lasciassi andar via- disse Altair scuotendo la testa.
-Altair vorrei parlarti- disse Sirius dopo un minuti d'imbarazzante silenzio.
-Se proprio devi- disse Altair annoiato.
-Vi lascio soli- disse Daphne correndo letteralmente al piano di sopra.
-Siediti- disse Sirius ad Altair indicando la sedia vuota di fronte a lui.
-Come vuoi- disse Altair sedendosi e mettendo i piedi sul tavolo.
-Non abbiamo mai veramente parlato della notte in cui Bellatrix ti ha preso- disse Sirius serio.
-Mia madre mi ha salvato quella notte, ho letto nei rapporti che il ministero è arrivato un ora dopo la morte di mio padre e sua moglie, sai in quell'ora quanti mangiamorte saranno andati a vedere com'è morto il loro padrone? Ti assicuro che nessuno di loro mi avrebbe portato a casa e allevato!- disse Altair alzando la voce, non gli piacevano questo tipo accuse a sua madre.
-Saresti potuto crescere con me- disse Sirius malinconico.
-Con l'uomo che ha tradito mio padre, sarebbe stato bellissimo- disse Altair sarcastico.
-è vero, ho tradito tuo padre ma non come pensi tu, lui e Lily mi chiesero di fare loro da custode, dissi che era troppo ovvio e proposi Peter, adesso sai la verità, io sono responsabile della morte di tuo padre ma le cose non sono andate come credi, ho cercato Peter per anni, è per questo che ho accettato di essere capo auror, volevo essere io a trovarlo, ucciderlo magari- disse Sirius serrando i pugni.
-Sei arrivato tardi- disse semplicemente Altair.
-Cosa?- disse Sirius sorpreso.
-Sapevo che era amico di mio padre, sapevo che in qualche modo aveva tradito, l'ho ucciso in missione- disse Altair ghignando soddisfatto, era stato l'unico omicidio piacevole della sua carriera da Cacciatore.
-Hai ucciso Peter? è stato il tuo primo omicidio? Dimmi che non hai ucciso altre persone Altair- disse Sirius scioccato.
-La verità? Ho ucciso così tante persone ormai zio che una notte intera non basta più per sognare tutto i loro volti, all'inizio avevo gl'incubi, adesso è diventata una cosa meccanica- disse Altair freddo.
-Tu eri..il mangiamorte misterioso!- disse Sirius scioccato, non sarebbe mai riuscito a perdonarsi ciò che era diventato Altair, il figlio del suo James.
-Il solo e l'unico- disse Altair ironico.
-Non diremo a nessuno di tutto ciò, tu non verrai processato, questo sarà un nuovo inizio- disse Sirius e Altair capì che la discussione sul suo passato oscuro era finita lì, per sempre, il grande e incorruttibile capo auror Sirius Black era pronto a dimenticare dozzine di omicidi pur di salvare il figlio del suo defunto migliore amico.
-Posso chiederti..com'era lei?- disse Altair, per la prima volta Sirius vide il nipote incerto e in imbarazzo.
-Chi? Tua madre?- disse Sirius sorpreso.
-La donna che mi ha messo al mondo, Lily Potter..com'era?- chiese Altair facendosi coraggio.
-Era una donna molto forte, non ho mai conosciuto una donna più fiera e forte di Lily, lei non si arrendeva, non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno neanche da tuo padre e credimi era difficile resistere a James, lui era una delle persone più carismatiche del mondo, un leader nato, carisma ed un pizzico di arroganza, tu me lo ricordi molto e la tua amica Daphne mi ricorda molto tuo madre, lingua tagliente e sempre sorridente.- disse Sirius sorridendo malinconico.
-Lo conoscevi bene, eri un pò il suo Draco- disse Altair accennando un sorriso.
-Io l'ho..era la persona più importante del mondo per me, non c'è giorno in cui non desidero di essere morto con lui- disse tristemente Sirius e per la prima volta Altair si sentì veramente vicino a suo zio, Sirius aveva provato per James le stesse cose che provava lui per Draco, un tipo di legame al di sopra di tutto e tutti che non poteva essere definito o spiegato con cose semplici come le parole.
-Altair corri- disse Hermione allarmata correndo al piano di sotto.
-Che succede?- chiese Altair scattando in piedi.
-C'è Draco là fuori- disse Hermione per poi tornare al piano di sopra con Sirius e Altair poco dietro di lei.
-è là! Guarda- disse Hermione indicando dalla finestra una figura incappucciata inginocchio in giardino.
-Non sappiamo se è lui- disse Sirius incerto cercando di capire chi fosse il mangiamorte in giardino.
-è lui, ha la mia maschera, la mia divisa ed è biondo, è Draco dobbiamo andare da lui- disse Altair che si stava già dirigendo verso la porta.
-Potrebbe essere una trappola- disse Sirius afferrando il nipote.
-Se mio padre fosse stato là fuori cosa avresti fatto?- disse Altair guardando Sirius negli occhi e Sirius lo lasciò andare.
‎-Drake- disse Altair correndo fuori e inginocchiandosi davanti a Draco per poi abbracciarlo.
-Uccidimi, ti prego Al uccidimi- disse Draco con voce spezzata.
-Draco che succede? Che cosa hai fatto?- disse Altair notando le mani insanguinate di Draco.
-Lui ha detto che avrebbe preso Hermione, mi ha..mi ha fatto torturare mio padre- disse Draco fissandosi le mani sporche del sangue di suo padre.
-Andrà tutto bene Draco, sei con me adesso- disse Altair prendendo il volto di Draco tra le mani.
-Finalmente, faccio solo casini senza di te- disse Draco con gli occhi lucidi.

Questo è ufficialmente il mio capitolo preferito di tutta la fanfic, ho adorato scrivere tutti i paragoni tra il passato dei malandrini e il presente di Altair e gli altri, ho amato descrivere questo lato molto Potter di Altair che lascia Daphne per proteggerla. E questi momenti Draltair (come li chiamano le ragazze sul gruppo di FB) mi fanno fangirleggiare da pazzi xD
Nel prossimo capitolo le cose si faranno interessanti per i Dramione..esulterete..piangerete... *me malefica*

Baciiiiiii e alla prossima!
   
 
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