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Autore: I_can_do_it_baby    17/01/2013    1 recensioni
- Era, penso… la fine della prima media, e io come un’idiota avevo deciso di confessare tutto l’amore, se vogliamo chiamarlo così, che provavo nei suoi confronti. In poche parole? Un disastro. Maledico il giorno che ho deciso di rovinarmi la vita con le mie stesse mani.-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3 I'M A NERD
I’m a Nerd.-
- se ci sono errori spaventosi, non venite a prendermi sotto casa, grazie.-







“ E ti ha lasciata così. Bum. Solo con un  Questo è per te  “
dice Allie, cercando di camuffare la sua voce, in una più
"mascolina" sedendosi al nostro solito tavolo della mensa.
In effetti, non ci avevo pensato.
Non che non mi avesse toccato
minimamento l’accaduto di prima, ma il problema era... un problema
fin troppo strano per me,
 e mi ero autoconvinta, che Zayn fosse stato impossessato da chissà quale forma aliena e che questa avesse parlato con me al posto suo.
Semplice, ma probabile al cento per cento.
“ All, non ne ho la minima idea. E poi, perché dovrebbe essere così strano che Zayn Jawaad Malik abbia parlato con me” – dico in un misto fra indignata ed  ispirata –
“ Sì, io sono molto desiderata in questa scuola. Non sono più la sfigata di turno di cui tutti si prendono gioco.
Io sono Kira, Kira Jefferson. “ dico, o meglio urlo alzandomi dalla sedia e sorridendo compiaciuta.
“ Sì, giusto. Kira la sfigata.” sento ridacchiare una voce alle mie spalle.
Harry Styles. Ma chi poteva essere se non lui.
Con il cespuglio che si ritrova in testa, attira tutte le
ragazze della scuola desiderose di una notte focosadella. Quasi fosse una calamita cazzo.
“ Ma guarda chi si rivede. Come è andata a finire ...
lo scorso anno, quando sei scivolata sopra la merda di cane. Sei più fortunata
quest’anno ?” – sorride beffardo, squadrandomi da capo a piede. Non cambia mai. Sempre la solita faccia da bambino. I capelli che se cerchi di pettinarli con una semplice spazzola, questa viene risucchiata, e un fisico da modello di intimo. Niente di più degli anni scorsi, niente di meno.
Il problema più grave, è che la mentalità gli è rimasta ferma all’età di
cinque anni. Piccolo problema…
“ Dov’eri quando Dio ha distribuito la simpatia. A montarti la
professoressa di Latino? Non fanno ridere le tue frecciatine.
Sono penose Styles.” – dico non togliendo un secondo lo sguardo su
quella faccia da schiaffi.
“ Uh, la Jefferson d’estate ha fatto il corso di autodifesa.” – dice sorridendo
malizioso e girandosi verso il suo gruppetto di montati, nel quale intravedo anche Zayn. Il mio cuore perde un battito. Con mio grande sollievo, vedo che noncurante, sta evitando la discussione nè ridendo alle battutine indecenti di Styles né...aprendo bocca a dirla tutta! Io non lo capisco...
  “ Hai fatto bene sai. Ti ritornerà utile quest’anno!” – soffia beffardo al mio orecchio, abbracciandomi di colpo. Rimango interdetta da quella mossa senza un senso logico, finchè non sento scivolare la sua mano piano piano lungo la mia schiena,
fino ad arrivare.... al mio sedere?!?
In un misto fra schifata e incazzata nera, mi stacco dalla sua stretta.
“ Ma che problemi hai (?) “ urlo spalancando le braccia incredula.
“ Ho che hai un bel culo… Jefferson. Ci si vede eh!” –azzarda facendomi un occhiolino troppo ammiccante per i miei gusti e raggiungendo
il suo gruppo fischiettando tranquillo.   
Stronzo” – dico fra me e me ancora scioccata, ritornando al pranzo con Allie.


****



In matematica non ho mai superato il cinque.
Il mio massimo è sempre stato fra il 5/ 5.8 .
Devo dire che io e la matematica siamo una cosa sola. Come un essere
umano con la propria anima (?)  
Cerco di risolvere il primo problema, e al primo passaggio che non capisco,
quindi l’intera consegna, butto la penna all’aria colpendo in pieno muso Miao.
Questo tira un urlo stridulo uscendo veloce dalla stanza.
“ Scusa…” dico più a me che a lui, visto che comunque non comprende la mia
lingua.
“ Kiraa.” – sento urlare isterica, mamma dal piano di sotto.
“ Mamma. Adesso esistono i cellulari.” – sbuffo scendendo le scale.
La trova in cucina, intenta a trafficare tra una mensola e l’altra.
“ Che c’è ?”
“ Cosa?” – chiede stranita continuando la sua ricerca.
“ La tua domanda, mamma la tua domanda!”- sbuffo, maledicendola per avermi fatto
fare venti scalini contro la mia volontà. Ci deve essere qualcosa, forse il numero verde
o rosso che ne so. Potrei fare una chiamata e risolvere tutti i miei problemi.
“ Ah sì, certo.”- dice smettendo di fare le sue cose.
“ Sai che tuo fratello si vede con questa ragazzina..”- ammicca sorridendo come un ebete.
- Peggio di Styles - penso fra me e me.
 “ Lo ha invitato questa sera a cena a casa sua… dovresti accompagnarlo tu. Abita a tre isolati da qui, e non lo mando di sera in giro da solo”
“ Mamma, ha quindici anni.” – ridacchio scettica “Credo che, anche se continua ad avere la sua mentalità da ornitorinco spastico, sia abbastanza grande da fare tre  isolati da solo.”
“ Il mio caramellino dolce? No. Non è ancora pronto ad affrontare i rapimenti, gli stalker o addirittura gli ubriachi che girano in strada la sera!” cornacchia contrariata.
“ Mamma..” sussurro rassicurante, appoggiando le mani sulle sue spalle “ Josh è….
Josh è grande ormai” dico titubante, cercando di non riderle in faccia. Vai Kira, trattieniti
e cerca di mentire. “ questo quartiere è sicuro. Non ci sono maniaci pronti a violentare un quindicenne. Ok? ” la guardo negli occhi cercando di essere il più pacata possibile,
e accenno un sorriso di vittoria intravedendo un secondo nei suoi occhi un attimo
di riflessione. Dice di sì…lo so.
“ Hai due opzioni” – e vai così! “ o porti Josh” ah ah…ma no... “ o porti Josh”
Vedi. Lo sapev…cosa ?!?
“ Cosa?” dico lasciando apparire sul viso una smorfia da criceto schiacciato
sull’asfalto.
“ Hai sentito bene Kira. Alle sei e mezza. Non un secondo di più” assottiglia lo sguardo truce “ Non un secondo di meno.” – capisco che se provo anche solo ad obbiettare con un – ma…- lei mi salterà addosso a modi partita di rugby, e diciamo che non è tra le cose
più piacevoli per un ragazza ancora in piena pubertà.
“ Bene.” – la sfido con lo sguardo, incrociando le braccia al petto. Non me ne intendo,
ma dicono che faccia un’aria da tosti.
“ Perfetto.” – dice sorridendo falsamente, continuando a mescolare la sua passata di pomodoro. Ah. Io non la mangio. Vediamo se sorridi ancora “ mamma”.


    ****






“ Dovrebbe essere questa!”- ammicco a Josh, che solo a vedere l’abitazione di quella ragazzina, suda nervosismo da tutti i pori.
 “ Josh mi senti?” – chiedo preoccupata, vedendo che è rimasto immobile
davanti al cancello di ferro, grattandosi la testa imbarazzato.
Intuisco che si smuoverà di lì solo alla fine della giornata, e decisa mi avvicino a lui.
“ Josh cazzo. Vuoi venire, o aspetti il nuovo capodanno” – urlo isterica.
“ Kira, non ce la faccio.” – ammette grattandosi nuovamente la nuca.
E’ la prima volta dalla nascita di quel marmocchio, che provo… tenerezza nei suoi
confronti. No. Mi staranno arrivando.
“ Senti Josh. Io non ti sopporto. ti odio quando la mattina mi vieni a svegliare fornito
di pentole e trombette, quando entri in camera mia in boxer dicendomi che il tuo
sedere è scolpito dagli angeli, e molte altre cose a dire il vero, comunque… devo
ammettere che ci sai fare con le ragazze, e so che riuscirai a passare anche questa.
Sei un bel ragazzo, è impossibile non piacere ai suoi” – dico teneramente, appoggiandogli
una mano sulla spalla.
“ Questo lo so. Io riesco sempre ad essere sicuro di sé con le ragazze, ma ti giuro, con lei è diverso. Quando la vedo, mi perdo in quei suoi occhi così…incredibili , e non riesco a spiaccicare una cazzo di parola. Sembro un idiota che non sa parlare” – confessa non rendendosi conto che aveva iniziato a gesticolare come una donna.
Mi lascio scappare una smorfia di comprensione.
“ Dai giovane uomo. Adesso ti fai coraggio, ed entri in quella cazzo di casa.”- gli sorrido confortante, incitandolo ad avvicinarsi con me all’ingresso.
“ Cosa faccio, suono?” – mi chiede, cercando un incoraggiamento da parte mia.
“ No guarda. Pisciaci sopra”- gli dico ironica.
Si aggiusta il ciuffo di cinque metri, e suona finalmente il campanello da cui
parte un suono acuto.
“ Non ricordavo che i campanelli somigliassero alla nostra campanella scolastica.” – dico
chiudendo gli occhi disturbata da quel rumore.
Ecco che la porta si apre, dove si intravede un…. Zayn ?!?? Fratellino ti amo.




SSALVEEEEEEEEEEEEEE !!!

Lo so, lo so. Non è il massimo, ma era un capitolo di passaggio (?)
In questi giorni sono un pò così. Il mio umore diciamo non è alle *stelle*.
Sto decidendo di farmi " TWITTER" !!!
E' una figata *^* Il problema è che non so al 100% come funzionano le cose lì .-.
E' un pò imbarazzante la cosa..
Comunqque, spero che leggendo questo capitolo non vi siano usciti gli occhi
dalle orbite dalla noia, e come sempre spero che un'anima buona si faccia
avanti recensendomi (termine inventato da me adesso) :D
Cè vedemo :))
E.




    
 
  
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