13.
Evitare
Gazza sarebbe potuta essere un’impresa impossibile, se nel baule di Harry non
avessi trovato anche la Mappa del Malandrino.
Continuavo
a lanciare occhiate ansiose nella parte della pergamena che indicava l’aula di
Pozioni, notando come Malfoy continuava ad andare avanti ed indietro per la
stanza.
Il
fatto che mi avesse cercata lui mi faceva sentire strana, importante ed
esaltata.
Pensavo
che si fosse stancato della mia compagnia, invece dalla sua lettera si capiva
che mi ero sbagliata.
Non
riuscivo però a capire come questa cosa potesse farmi sentire in quel modo;
follemente felice e pronta a perdonarlo ancora e ancora...
E se mi
avesse voluto vedere solo per dirmi che non sarebbe più venuto in biblioteca a
sedersi vicino a me?
Quel
pensiero mi fece bloccare a metà della scalinata che portava ai sotterranei.
Mi
morsi forte le labbra, prima di darmi un po’ di contegno e di tornare me
stessa.
Dovevo
prima raggiungerlo e poi avrei scoperto cosa voleva dirmi, non aveva senso
fasciarsi la testa prima del tempo.
Osservai
la mappa, notando come i passi di Gazza si stessero avvicinando pericolosamente
alla scalinata dove mi trovavo, così cominciai a muovermi più in fretta perché,
anche se avevo il mantello dell’invisibilità a proteggermi, mi sentivo comunque
esposta e logicamente in colpa.
Non era
come gli anni precedenti, quando infrangevo le regole con Ron ed Harry per
salvare il mondo magico, ma stavo rischiando di finire in punizione solo per
andare da un ragazzo.
Arrossi
pensando a come potesse essere fraintesa la situazione.
Quando
mi ritrovai davanti la porta dell’aula di Pozioni mi bloccai, con la mano a due
millimetri dalla maniglia.
Chiusi
gli occhi e respirai a fondo, chiedendomi come fosse possibile che uno stupido
furetto mi facesse provare tutti quei sentimenti contrastanti: rabbia, fiducia,
fastidio, divertimento, odio...
Stavo
per aprire, quando la maniglia scese da sola e spuntò oltre la soglia Malfoy che,
uscendo, mi finì addosso, facendo cadere entrambi a terra.
«Ma
cosa...?», lo sentii dire, mentre lo spostavo e con lui mi scivolava di dosso
anche il mantello dell’invisibilità, che mi aveva tenuta nascosta fino a quel
momento.
Rimanemmo
qualche istante a fissarci, uno più sconvolto dell’altra, prima di sentire dei
passi avvicinarsi.
Lanciai
un’occhiata alla mappa, notando che stava venendo verso di noi proprio Gaza con
la sua gatta alle calcagna.
«È
Gazza!», esclamai, sollevandomi in piedi, raccogliendo la mappa e il
mantello spingendo Malfoy nell’aula.
Una
volta dentro coprii entrambi con il mantello, senza pensarci, ritrovandomi
troppo vicina a lui e con le sue labbra sulle mie.
Ansimai
appena, cercando di allontanarmi, ma lui non me lo permise e mi strinse di più
a sé.
Gli
unici rumori che ero in grado di sentire erano i passi di Gazza che si
allontanava lungo il corridoio e il mio cuore e il mio respiro impazzito,
mentre le mani di Malfoy mi tenevano contro il suo petto.
Appoggiai
esitante la guancia contro il suo petto e mi stupii di sentire il suo cuore.
Impazzito,
quasi quanto il mio.
Sorrisi
a quel pensiero, lasciandomi cullare dalle sue braccia.
«Sei
venuta», sussurrò contro i miei capelli, facendomi sentire fragile e protetta.
Inorridii,
rendendomi conto di come mi stessi facendo influenzare da lui e di come mi
facesse sentire bene.
Lo
allontanai, facendo cadere il mantello a terra e notando grazie alla poca luce
che illuminava la stanza i suoi occhi belli e chiari nei miei.
«Pensavi
che non sarei venuta?», gli chiesi, ripiegando la mappa e posandola nella mia
tasca.
«Si»,
ammise, distogliendo lo sguardo e scuotendo la testa imbarazzato: «Mi dispiace
per quello che è successo in biblioteca. Ho litigato con dei compagni di casa
ed ero ancora nervoso quando mi sono seduto davanti a te, so di essere stato
antipatico e scontroso».
«Perché
hai litigato con i tuoi amici?», domandai, curiosa come al solito.
«Io...»,
mi guardò a lungo, quasi stesse soppesando l’idea di dirmi o meno la verità: «Alcuni
del miei compagni sono convinti che sarei dovuto finire ad Azkaban con mio padre,
ma grazie alla testimonianza di Potter non mi è successo niente e mio
padre ha dovute semplicemente pagare con parte del nostro patrimonio e ora ce la sta mettendo
tutta per tornare ad essere rispettato da tutti. E i miei compagni pensano che
questo sia ingiusto per loro che hanno dovuto sopportare l’imprigionamento di
uno o di entrambi i genitori», alzò lo sguardo su di me, gli occhi colmi da
quello che sembrava timore: «Quindi se la prendono con me ogni tanto e quando
le parole non bastano passano alle mani».
Lo
fissai a lungo, intenta a formulare una frase di senso compiuto, sconvolta
dalla sua rivelazione e rendendomi conto che lui non era più il ragazzo di
qualche mese prima, quello strafottente e pieno di sé. Era davvero cambiato...
«Non
voglio però che tu pensi che io sia uno ragazzino che non si sa difendere da
qualche rompiscatole, il fatto è che fino a quando siamo uno contro uno, me la
posso ancora cavare, ma quando mi attaccano in tre contemporaneamente diventa
difficile allontanarli senza riscontrare qualche ferita o livido».
I miei
occhi si concentrarono sul suo livido e feci una smorfia.
Mi dava
fastidio il pensiero che qualcuno potesse avergli fatto del male.
“Povero
il mio furetto...”
«Mi
dispiace» gli dissi, mentre una parte della mia mente inorridiva al mio
pensiero; non l’avevo mai considerato “mio” ed era meglio non iniziare in quel
momento.
«Non
voglio la tua compassione o la tua pietà, voglio semplicemente continuare a
studiare con te e a chiacchierare... in quei momenti mi sento migliore di come
sono. Insomma, so di essere antipatico, egoista e viziato, ma con te, Granger,
è tutto così diverso...»
Il suo
sguardo fisso che mi scrutava mi fece sussultare.
Stava
succedendo, non era una mia impressione o chissà che cosa: mi stavo
affezionando a lui, eppure l’idea cominciava a non dispiacermi, soprattutto per
il fatto che sembrava che a lui stesse succedendo lo stesso.
Sorrisi
e stavo per rispondergli, quando udii degli altri passi avvicinarsi all’aula e
con frenesia raccolsi il mantello da terra buttandolo su entrambi e
stringendomi a lui.
Questa
volta non ci baciammo ma lo stare così vicini mi sembrò comunque qualcosa di
tremendamente intimo, soprattutto il pensiero che nessuno ci potesse vedere.
Due
istanti dopo entrò nell’aula un trafelato Lumacorno che, con addosso una strana
e imbarazzante camicia da notte, prese, spegnendo le candele accese, qualcosa
da un mobiletto e un volume che, solitario, si trovava sulla sua cattedra.
Il
minuto dopo era di nuovo uscito in corridoio e lo si poteva sentire chiaramente
allontanarsi.
Tirai
un sospiro di sollievo e alzai lo sguardo verso Malfoy, che mi superava di una
spanna.
Non lo
potevo vedere a causa del buio, ma ero certa che mi stesse guardando anche lui.
L’aria
si era fatta pesante e cominciai a sentire piccoli brividi ovunque sul corpo.
«Granger?»,
mi chiamò, facendomi sussultare, non mi aspettavo che spezzasse il silenzio
così presto.
«Mmh?»
«Posso provare una cosa?», sembrava tanto una domanda retorica, quasi non si aspettasse una risposta e, infatti, non mi diede tempo di muovere muscolo, che le sue labbra erano per la seconda volta in quella giornata sulle mie.
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Fine capitolo! Ahaha! Quanto sono sadica! xD
Allora? Che ve ne pare?Voglio tante belle recensioni, mi raccomando!
Ringrazio tutte le persone che mi seguono, che commentano e che mi inseriscono tra le preferite e le ricordate! XieXie! (questa volta vi ringrazio in cinese! xD)
Il prossimo capitolo l'ho già scritto quindi dovrei riuscire a postarlo per Sabato o Domenica, ma dopo non ho più nulla di scritto e mi aspetto qualche suggerimento, ovviamente ho già un'idea mia, ma se volete contribuire potete lasciarmi una recensione e dirmi che tipo di finale vorreste! ;D
Voglio fare un po' di pubblicità a due mie storie originali, due one-shot quindi non sono neanche tanto lunghe, che se andate a leggere mi fareste un piacere!
Questa è una fantasy romantica: The wish to be seen: http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=969707&i=1
Questa invece è una storica romantica: Lost memories: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1127882&i=1
Un abbraccio a tutti! ^^
Lazysoul