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Autore: federicaMalik    18/01/2013    22 recensioni
Avete presente quelle storie dov'è la ragazza sfigata, insicura e priva di fascino a far innamorare, inspiegabilmente, il ragazzo più popolare della scuola?
Ecco, questa non è una di quelle storie.
Avete presente quelle ragazze insicure, sensibili, timide,imbranate, antiquate, disorientate e con mille paranoie per la testa?
Ecco, Nicole non è una di quelle ragazze.
Avete presente quelle coppie sdolcinate e inseparabili che si giurano amore eterno?
Ecco, Loro non sono una di quelle coppie.
Se cerchi una di quelle storie dove l'amore è la priorità, dove la trama è ispirata a una favola, dove il sogno dei protagonisti è star insieme per sempre, dove non esistono intrighi e tradimenti, beh ti dico solo che hai sbagliato storia.
Genere: Erotico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 1



La festa continuava più che bene, il finto barman aveva ceduto il suo posto ad un altro ragazzo, improvvisandosi dj e devo ammettere che ci sapeva proprio fare. Cat era sparita già da una manciata di minuti, probabilmente si era rintanata con un ragazzo dentro ad una delle numerose camere da letto al piano di sopra, mentre io ballavo ancora col riccio e mi scambiavo di tanto in tanto uno di quei baci passionali da discoteca, senza sentimento.
Quando si staccò dalle mie labbra, dopo uno dei tanti baci, mi prese per mano e uscimmo dalla pista da ballo e sapevo già cosa avremmo fatto adesso.
Salimmo le scale e fui stupita dalla velocità in cui lui trovò una camera da letto libera.
-Louis è il mio migliore amico, la conosco bene questa casa.- spiegò, probabilmente dopo aver notato la mia espressione, mentre io mi sedevo sul letto.
-Adesso leggi pure nella mente, riccio?- gli chiesi ridacchiando.
-Si, lo ammetto, sono un vampiro.- scherzò.
Io mi alzai, avvicinandomi, e gli accarezzai il viso.-Devo dire che sei proprio un bel vampiro.- constai strappandogli un sorriso.
Passarono pochi secondi e prese a baciarmi avidamente, la sua lingua incontrava insistente la mia e le sue mani si muovevano ritmiche dalla schiena fin giù il mio sedere, lo dovevo proprio ammettere era un gran baciatore e sperai che fosse così bravo anche a far sesso.
Quel bacio durò cinque o dieci minuti, non seppi regolare il tempo, troppo occupata a rincorrere la sua lingua e a esplorare con le mani i suoi capelli. Dopo mi spinse sul letto, senza però staccarsi dalle mie labbra, mi fece sdraiare e si posizionò di sopra, appoggiandosi con i gomiti per non farmi male.
Mise le mani dentro il mio vestitino nero, che adesso più che mai sentivo d'intralcio, prese a massaggiarmi lentamente le cosce e il ventre, mentre io gli sbottonavo la camicia bianca.
Con un movimento rapido dei piedi mi tolsi i tacchi facendoli cadere sul pavimento ed Harry sorrise leggermente allontanandosi dalle mie labbra, poi mi alzai di poco permettendogli di abbassare la zip del vestito, mentre io gli toglievo completamente la camicia. Non passarono molti secondi e la sua camicia e il mio vestitino raggiunsero le mie scarpe giù dal letto. Osservai il suo petto, marcando col dito i pettorali ben evidenti mentre lui, rapidamente, mi tolse il reggiseno lasciandomi in slip, iniziò a mordermi e a massaggiarmi i seni e io ansimai. Nel frattempo, con il suo aiuto, riuscii a togliergli i pantaloni e a lasciarlo in boxer, mentre lui continuava a stuzzicare i miei seni e a lasciare umidi baci sul mio collo, io sicura ed esperta portai una mano all'interno dei suoi boxer, capendo che era già in preda ad una forte eccitazione.Presi a sfiorargli il membro e lo sentii gemere. Sorrisi maliziosa, prima di riprendere a giocare con la sua intimità, e subito dopo lui contraccambiò togliendo i miei slip e passando una mano sulla mia femminilità, insinuando due dita e facendomi ansimare. Appena fui sicura che fosse abbastanza allontanai la mano dai suoi boxer, lui fece lo stesso, allontanando la mano dalla mia femminilità. Tolse velocemente i suoi boxer e si fece spazio fra le mie gambe, entrò dentro di me esperto e deciso, io ansimai inarcando la schiena per il piacere e portai le mani dietro la sua schiena, incitandolo ad andare più forte. La velocità delle sue spinte aumentavano gradualmente, così come il piacere. Spinse fino in fondo dentro di me, mentre io gli mordevo il labbro inferiore soffocando un gemito. Durò tutto per molti minuti, e quando arrivò al culmine, pochi secondi prima di me, diede qualche altra spinta decisiva prima di uscire dalla mia femminilità e accasciarsi al mio fianco.
Pochi minuti dopo lo vidi alzarsi, raccogliere i suoi vestiti e sparire da quella camera, senza dire una parola. Dire che fui offesa da quel gesto è a dir poco inutile e mentre anch'io mi rivestivo, iniziavo a provare una forma di odio sincero verso quel ragazzo. Come aveva potuto andarsene senza neppure salutare?Ero sempre stata io la prima a rialzarsi, la prima a vestirsi, la prima ad andare via. E adesso lui non poteva cambiare le cose, eppure l'aveva appena fatto, mi aveva lasciato sola in una stanza vuota. Sbuffai arrabbiata, era un maleducato.
Uscii dalla stanza e scesi in salotto, cercai Cat ma non la trovai e quando mi decisi tornai a casa ero arrabbiata, offesa, ma soprattutto, sola.
 

Cinque giorni dopo:
-Buon giorno mamma.- la salutai, mentre lei era alle prese con la colazione, stava preparando una torta al ciocc.. Aspetta!
Da quando in qua mi madre preparava torte al cioccolato per colazione? Dio, la fine del mondo è davvero vicina.
-Buon giorno tesoro, ti va un pò di torta?- mi chiese gentile.
-No mamma, è tardi.- risposi.
-Tardi? Perchè tesoro, dov'è che devi andare alle otto del mattino?-domandò mia madre, voltandosi verso di me, curiosa.
-Secondo te dove vado di Giovedì mattina con una divisa scolastica?- replicai ovvia.
-Oh si, vero tesoro, tu vai a scuola.- si scusò.
-Mamma, emmhh.. perchè hai preparato la colazione e, soprattutto, per quale losco motivo sei sveglia alle otto?- le domandai preoccupata, per ogni diciassettenne è normale vedere la madre alzarsi presto e preparare la colazione ai propri figli, ma per me era a dir poco scandaloso.
Mia madre non aveva mai lavorato davvero, si definiva scrittrice ma, dopo quasi dieci anni, non aveva ancora terminato il suo primo romanzo autobiografico. Sinceramente non aveva bisogno di lavorare, mio padre da sempre ha provveduto al mio e al suo mantenimento. Quindi vederla sveglia e alle prese con la cucina mi lasciava un pò scioccata, mia madre, solitamente, dormiva fino ad ora di pranzo e la cucina non era assolutamente il suo forte.
-Ma tesoro, adesso non posso neppure prepararti la colazione, mica è un reato, mi andava di farlo e l'ho fatto.- si difese, io annuii ma non ero davvero convinta, le cose erano due:
-O mia madre era in preda ad un inizio di crisi di mezza età.
-Oppure, cosa più probabile, mi doveva dire qualcosa.
Sbuffai-D'accordo mamma, ne riparliamo a pranzo, ora è tardi.- la salutai velocemente prima di dirigermi, a passo svelto, verso la mia scuola.
 
-Secondo me tua madre non nasconde niente, semplicemente oggi le andava di fare la madre, forse gli serve per il suo romanzo.- scherzò Cat, subito dopo che gli raccontai le stranezze di mia madre quella mattina, e io risi.
-Smettila di dire cazzate, mi fai ridere è qui la faccenda è seria.- commentai fra le risate.
Anche Cat rise e poi liquidò la faccenda con un gesto della mano.-Allora signorina, cosa si fa sabato sera?- domandò interessata.
-Non so, c'è qualcosa in programma?- le chiesi.
-Non so..Josh mi ha detto che c'è un'altra festa a casa di quel tipo..com'è che si chiamava..a si, Louis- esclamò la mia amica, facendo fatica a ricordare il nome dell'organizzatore della festa.
Io feci una smorfia.-No ti prego!-
-Nicole,Nicole, mia piccola cricetina, tu mi nascondi qualcosa..- canzonò lei.
-Ma che..- borbottai.
-Si, ascolta me, tu mi nascondi qualcosa. Quella festa era a dir poco grandiosa, non ci posso credere che tu non voglia andare ad un'altra festa da Louis, sarà altrettanto favolosa.-
-Pfft..ora non esagerare, era carina.- mormorai sulla difensiva.
-Si certo, e poi ti ho vista con quel riccio sexy dall'aria da dio greco. Non mi hai ancora raccontato nulla.-disse lei esagerando come al solito sull'aspetto fisico di Harry.
-Oh ma per favore, se quello è un dio greco..- borbottai.
-Nicole, quello è un dio greco, ficcatelo in testa, nemmeno se fai una ricerca specifica ne trovi un altro come lui, sono bellissimi e rari. E ora dimmi, come è andata la serata?-
-Catherine.- la richiamai col suo nome intero.-piantala di dire cazzate.-
-Non è bravo a letto?- domandò lei insistente.
-E' più che bravo.- risposi sconfitta, mentre a lei le si illuminò il volto e sorrise maliziosa.
-E perchè allora non me ne hai parlato?- si lamentò lei, imitando un tono offeso e mettendo su un finto broncio.
-Non ho proprio voglia di parlarne.- risposi fredda, ero ancora offesa con quel riccio e non volevo più rivederlo.
-Che ti ha fatto di male?- domandò Cat, incuriosita.
-Si è alzato, rivestito ed è andato via per primo.- risposi e osservai con la coda dell'occhio la sua reazione, era come me scioccata. Lei mi capiva, era una ferita nell'orgoglio essere lasciata da sola in un letto, soprattutto dopo aver soddisfatto i piaceri di un ragazzo, soprattutto se, erano due ragazze come me e lei a soddisfare i piaceri di un ragazzo.
-Che idiota- mormorò lasciando spazio ad una espressione schifata, ecco lei mi capiva.




SPAZIO ME.
Ciao a tutte!
Intanto grazie per le recensioni. DIO NON CI POSSO CREDERE. Già vi amo. E poi mi rende hbvfc il fatto che il prologo vi sia piaciuto**
Ringrazio, non solo le ragazze che hanno recensito, ma anche: Chi ha inserito la FanFic nelle Seguite, chi nelle Ricordate, chi nelle Preferite.**
bhvfhuvf. Mi dileguo, che finisco di studiare diritto ._.''

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ciau.
  
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