Tre
giorni
per
innamorarsi!
Cap 16
“Spero
che tu non stia dormendo veramente Harry, perché non te lo ripeterò due
volte…”
Non
si udì nessun rumore.
“Vai
da Hermione, parlale e spiegale tutto, lei ti ama veramente… la promessa è
annullata!”
Ron
si alzò di colpo dal letto e andò verso la porta.
“…
vado a farmi strapazzare un po’ da Lavanda! Ah… ma tanto tu non mi senti, che
parlo a fare?”
Mentre
Ron chiudeva la porta, un largo sorriso si disegnò sul viso di
Harry.
“Senti,
secondo te che dovrei fare?!” Hermione era seduta, anzi sdraiata, sul suo letto
e guardava la sua
migliore
amica seduta sul letto vicino.
“Non
so Hermione, io al posto tuo non avrei mai perdonato Ron per come si è
comportato!” disse Ginny
alzando
debolmente le spalle.
“Il
fatto è …” disse Hermione tirandosi su dal letto, “che qui non si tratta più di
Ron, io sono innamorata di
Harry, e non so veramente cosa fare…”
Ginny
la guardò in silenzio.
In
quel momento entrò nella stanza Lavanda Brown, sembrava andasse di fretta, Ginny
si alzò di colpo
dal
letto su cui era seduta visto che era proprio il letto di
Lavanda.
“Non
ti preoccupare Ginny!” disse lei in fretta “Tanto sono tornata su solo per
prendere il mio rossetto,
sapete,
vado a strapazzare un po’ Ron”
Ginny
guardò Hermione aspettandosi una reazione tipo, occhi al cielo, sorrisetto
acido, oppure sguardo
carico
d’odio, ma quello che vide le fece dilatare gli occhi per lo
stupore.
Hermione
non era niente di tutto ciò che si era figurata, anzi, la guardava tranquilla e
aveva anche
abbozzato
un mezzo sorriso.
La
voce acuta di Lavanda la riportò alla realtà.
“Ma
tu perché non sei con Potter?”
aveva
toccato un tasto dolente, l’espressione
di Hermione cambiò radicalmente
“Beh…
ci sono un po’ di …ehm problemi tra noi, cioè c’erano, poi ho scoperto che sono
risolti ma… ecco
non
so se lui mi vuole ancora…”
Lavanda
la interruppe con un gesto brusco “Sei tanto brava con i compiti, ma qui non ci siamo
proprio!”
Ginny
ed Hermione la guardarono sorprese.
“Non
mi guardare cosi Granger, intendevo dire che non ci ho capito niente di quello
che mi hai detto!”
Ginny
scoppiò a ridere.
“Io
fossi in te andrei a cercarlo, Ron mi ha detto che voleva parlargli!”
Hermione
guardò Ginny allarmata
“…
ragazze vi saluto!! Il mio ragazzo mi aspetta” Lavanda prese il suo rossetto e
sparì dietro alla porta
del
dormitorio.
“Hai
sentito?!!” disse Hermione all’amica “… Ron starà dicendo a Harry che la
promessa è annullata, gli
sta
dicendo che lo amo e adesso?”
Ginny
le sorrise “ Di che ti lamenti? A questo punto dovrete chiarire, Ron ti sta solo
facendo un favore!”
Hermione
arrossì leggermente “Non mi lamento, solo che adesso dovrò affrontarlo, e se
davvero non mi
volesse
più? Se avesse capito che io per lui sono solo
un’amica?”
“Ehi!!
Frena frena!! Finchè non ci parli non saprai mai cosa pensa Harry
realmente”
Harry
si alzò dal letto, si sentiva felice come non lo era da giorni, Ron aveva
annullato quella maledetta
promessa
e non solo… aveva detto ad Harry di non essere realmente interessato ad Hermione
e
sembrava
proprio che avesse per cosi dire “benedetto” una loro possibile relazione
sentimentale.
Si
guardò distrattamente allo specchio, aveva i capelli disordinatissimi e gli
occhiali di traverso.
“Merlino che disastro!! Se le
devo parlare non posso farlo cosi!!” pensò
allarmato.
Prese
il pettine di Neville e si mise a domare quel cespuglio che aveva come
testa.
“Cosi può andare!” pensò
specchiandosi qualche minuto dopo.
Guardò
in fretta l’orologio, erano le sette e mezzo. Il coprifuoco era alle nove. Sperò
con tutto il cuore
che
Hermione non fosse andata a dormire cosi presto.
Scese
in sala comune con il cuore in gola, era molto nervoso, cosa le avrebbe detto di
preciso? Non ne
aveva
la più pallida idea.
La
sala comune dei Grifondoro era più piena che mai, tutti gli studenti erano
rientrati dal villaggio e si
erano
riuniti li chi per scaldarsi, chi per chiacchierare, chi per studiare, chi per
riposarsi prima di cenare o
dopo
averlo fatto.
Tra
le tantissime teste scorse quelle di Seamus, Dean e
Neville.
“Ehi
Seamus” disse cercando di sovrastare le tante voci nella
sala.
Seamus
si girò immusonito “Dimmi!” rispose guardandolo strano.
Harry
se ne accorse e si pentì subito di averlo chiamato “Cerco Hermione, sai
dov’è?”
“Perché
dovrei saperlo?!” rispose Seamus a mezza bocca
Harry
lo guardò scocciato “Perché sei uscito con lei oggi no?”
“Non
lo so, appena abbiamo rimesso piede al castello è scappata e si è rintanata in
camera sua con
Ginny!”
“Ok,
grazie!” disse Harry in fretta. Come avrebbe fatto ad entrare in camera sua?
L’allarme alle scale del
dormitorio delle ragazze sarebbe scattato
in men che non si dica.
Doveva
solo sperare che Hermione non avesse cenato, in modo da poterla intercettare
mentre andava in
sala
Grande.
Si
mise su una poltrona non lontana dalle scale. Quando, dopo un
pochino, con la coda dell’occhio vide una cascata di
capelli
rosso
fuoco.
“Ehi,
Ginny!” disse alzandosi di scatto.
Ginny
Weasley si bloccò, era insieme ad una sua amica del settimo anno Eileen
Forsythe.
“Ciao
Harry, mi hai chiamata?” disse sorridente
“Si,
mi hanno detto che fino a poco fa eri insieme ad Hermione, sai dov’è
adesso?”
“E’
uscita un secondo prima che mi chiamassi”
“Uscita
per andare dove?” disse Harry sorpreso
“Doveva
riportare un libro in biblioteca, visto che chiude alle otto doveva sbrigarsi,
ah… hai visto Dean?”
Harry
indicò la finestra “Da quella parte!” aggiunse prima di salutarla e sparire
dietro al buco del ritratto.
Ronald
Weasley, seduto in un angolo, aveva seguito tutta la scena, da una parte
invidiò l’amico, dall’altra tirò un
lieve
sospiro di sollievo.
“Buona fortuna amico!!”
pensò sorridendo prima di abbracciare la sua
ragazza.
“Grazie
signorina Granger, buonanotte” Madama Pince meno arcigna del solito, chiuse la
biblioteca alle
otto in punto.
Hermione
salutò educatamente e si avviò verso le scale per tornare alla torre, quando dei
passi che
andavano
nella sua direzione la fecero fermare.
Chi
poteva essere da quelle parti a quell’ora? Solo qualcuno che doveva andare in
biblioteca, poiché tutte
le
sale comuni non si trovavano li vicino. Curiosa si fermò per aspettare il
proprietario di quei passi così
frettolosi.
Da
dietro l’angolo comparve, affannato e sudato, Neville Paciock con in mano un
libro.
“Madama
Pince!” urlò dietro la porta della biblioteca “Apra, le ho riportato il libro!
Lo so che i quindici
giorni
scadevano oggi, ma mi sono proprio dimenticato”
Madama
Pince apparve, bellicosa, dalla fessura della porta “Paciock!!” tuonò “I quindici giorni sono
scaduti
ieri! Per punizione non le verrà prestato
nessun libro per tutto il mese” detto questo aprì
bruscamente
la porta e prendendo il libro dalle mani di Neville, la richiuse
rumorosamente.
“Non
te la prendere Neville” disse Hermione tornando sui suoi passi cercando di
trattenere una risatina
“Lo
sai com’è fatta Madama Pince!”
Neville
sospirò, “Già, ma sono proprio un disastro, come farò a fare le ricerche se non
mi danno i libri?”
In
quel momento, il rumore di altri passi li fecero voltare
entrambi.
Il
cuore di Hermione perse un battito quando dalle scale comparve Harry Potter, con
il mantello
svolazzante
e più scarmigliato che mai.
“Oh!”
disse non appena li vide
Hermione
arrossì “Ciao Harry, sei arrivato tardi, la biblioteca ha appena
chiuso”
Harry
la guardò con una strana espressione “Davvero? Ma non è per andare in biblioteca
che sono venuto
fin
qui!” aggiunse cercando di riprendere fiato.
“Oddio!!”
disse Neville all’improvviso facendo sobbalzare sia Harry che
Hermione.
“Che
c’è?” disse in fretta la ragazza
“Mi
sono scordato di inviare la lettera alla nonna!!” disse Neville con il terrore
in viso.
“Lo
potrai fare domani” disse Hermione tranquillamente.
“No,
non posso! Oggi è il suo compleanno, domani sarà tardi, ci rimarrà
malissimo!!”
“Neville”
intervenne Harry “hai ancora un’ora prima del coprifuoco, e se non fai in tempo,
ti presto
Edvige!”
Neville
guardò Harry con gratitudine “ Grazie, sei un amico! Corro a scriverla!!” detto
questo,
inciampando
nel suo stesso mantello, si diresse alle scale.
Hermione
sentì le gambe tremare mentre si rendeva conto che lei ed Harry si trovavano da
soli in un
corridoio
completamente deserto.
“Andiamo
anche noi?” chiese timidamente ad Harry mentre gli andava in
contro.
“Si
certo” rispose lui, meccanicamente.
Ci
fu un imbarazzante momento di silenzio, l’unico suono era quello dei loro
passi.
“Senti
io…” dissero ad un certo punto quasi in coro.
Si
bloccarono imbarazzati “Prima tu!” disse sorridendo
Hermione.
“No
prima tu!” disse rossissimo Harry.
“Ok”
Hermione fece un bel respiro, proprio come faceva prima di un’interrogazione “…
ad Hosgmeade ho
incontrato
Ron… mi ha detto un po’ di cose, alcune devo dire molto strane… su una certa
promessa!”
Harry
sentì lo stomaco accartocciarsi.
“Ah
si, ho parlato anche io con Ron prima… cioè non ho proprio parlato, ma ci siamo
capiti uguale e…”
Hermione
scoppiò a ridere.
“Cosa
c’è di tanto buffo!?” disse Harry un po’ arrabbiato
.
“Ma
ci senti Harry?” disse tra le risate “ Non riusciamo a formulare neanche delle
frasi decenti!”
Harry
abbozzò un sorriso “E’ vero, sembriamo due imbecilli” iniziò a ridere insieme
all’amica
.
Senza
accorgersene erano arrivati alla fine della scala. Dietro l’angolo c’era il ritratto della
signora
grassa,
vicino al quale si sentiva il vociare della sala comune dei
Grifondoro.
Il
fatto di aver riso insieme come ai vecchi tempi, allentò di parecchio la
tensione tra i due Grifoni.
“Hermione
io… “ disse Harry tornando serio
“…quella sera del bacio ti ho rifiutata e ti ho detto quelle cose
solo
perché avevo fatto una promessa a Ron, la promessa di aiutarlo a
riconquistarti”
Hermione
lo fissò in silenzio “Io ci sono rimasta malissimo lo sai?” aggiunse poco
dopo.
“Lo
so, e mi dispiace ma non potevo fare questo a Ron… “
“L’hai
fatto solo per lui alla fine?” disse lei con un filo di
voce
“Si,
per la nostra amicizia!”
“Ed
io non sono tua amica?” disse Hermione abbassando lo
sguardo
Harry
la guardò senza parole, lei era la sua migliore amica, ma era anche la ragazza
che amava.
“Scusa…
che cosa brutta che ho detto” continuò Hermione
imbarazzata.
“Te
e Ron siete come fratelli, è giusto quello che hai fatto”
“Aspetta
Hermione, voglio rispondere alla tua domanda” disse Harry
spiazzandola.
“Te
non sei mia amica” disse lentamente.
Hermione
sgranò gli occhi ma non disse niente.
“…
Io non sono bravo a parole, ma vorrei che tu capissi che prima eri la mia
migliore amica… “
“Prima?”
disse Hermione sull’orlo delle lacrime
“…si,
prima di innamorarmi di te” disse Harry in un sussurro, che Hermione non ebbe
difficoltà a sentire.
Alla
fine, aveva capito bene, Harry le aveva detto che era innamorato… dapprima non
aveva afferrato il
concetto,
in quei giorni tutto poteva sperare se non questo.
Ma
il suo cuore iniziò galoppare mentre il suo cervello iniziava ad elaborare
l’informazione.
Nonostante
tutto non riuscì a trattenere le lacrime.
“Stai
scherzando?” disse piangendo e ridendo insieme
Harry
le prese il viso tra le mani “Come fai a piangere e ridere
contemporaneamente?”chiese sorridendole
dolcemente.
“Non
lo so!” disse lei asciugandosi le guance con la maniche della
divisa.
“Comunque
hai capito bene Hermione, non so come, non so perché, non so quando, ma mi sono
innamorato
della mia migliore amica!”
Hermione
gli mise le braccia al collo abbracciandolo stretto “Oh Harry!” disse al colmo
della felicità.
Si
mise delicatamente in punta di piedi per dargli un bacio, ma Harry la
fermò
“Aspetta!!”
disse in fretta, Hermione lo guardò delusa.
“Ma
in tutto questo io non ho capito una cosa importante!” disse Harry con un
sopracciglio alzato.
“Ma
tu mi vuoi bene o no?!” continuò imperterrito.
Hermione
ci pensò un secondo e poi disse
“E’
una domanda difficile, ma ti rispondo uguale : decisamente NO”
Harry
la guardò stupito.
“…
ti volevo bene, ed eri un ottimo amico…prima che mi innamorassi di
te!”
Non
servì altro, Harry la baciò dolcemente, inutile dire da quanto tempo Hermione
aspettasse quel
momento.
Fu
solo alle nove e mezzo, quando furono beccati da Gazza in corridoio, che si
resero conto di quanto
entrambi
lo avessero atteso.
Gazza
pensò che fossero impazziti, non aveva mai visto due studenti
sorridere a quel modo mentre
pulivano
le scale del castello.
The
End
Ciao
a tutti!!
Scusate
l’immenso ritardo, ma in questi giorni mi è capitato di
tutto.
Questa
è la fine della storia. E spero proprio che vi sia piaciuta!!
Volevo
salutarvi uno per uno, per dirvi grazie per tutti i commenti che mi avete
lasciato, ma al momento non ne ho proprio il tempo e poi non avrò il pc per
almeno due settimane. (parto grazie a Dio)
Volevo
solo dirvi che mi mancherà questa storia e voi che la seguite… spero che mi
seguirete in altre…
Vi
abbraccio con affetto (sono
commossa) *_*
Alessandra