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Autore: Pulciosa    08/08/2007    2 recensioni
Ma il profumo era grande: tutta la stanza già n'era piena. Io ti veggo ancora, quando afferrasti con le due mani il mazzo e dentro ci affondasti tutta la faccia, aspirando. [...] Io ti ricoprivo il petto, le braccia, la faccia, con i fiori, opprimendoti. Tu risorgevi continuamente, porgendo la bocca, la gola, le palpebre socchiuse. Fra la tua pelle e le mie labbra sentivo le foglie fredde e molli. Se io ti baciavo il collo, tu rabbrividivi in tutto il corpo, e tendevi le mani per tenermi lontano.
Gabriele D'Annunzio - Il piacere
ATTENZIONE! Spolier HPDH
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Stone love - she kneels before the grave
A brave son - who gave his life
to save the slogans
That hovers between the headstone and her eyes
For they penetrate her grieving



ATTENZIONE "SPOILER" HARRY POTTER VII





Risate, urli, battiti di mani e palpitazioni indecifrabili.
La fiera delle vanità, delle vanità volgari. Il fumo era soffocante, denso e secco, ottenebrava i sensi, e forse anche la mente.
Risate, urli, battiti di mani e palpitazioni indecifrabili.  
Il rumore lo assordava e nella folla, gigantesca, mostruosa, concreta, l’angoscia della solitudine lo stuzzicava. Il sudore dei corpi avvinghiati l’uno all’altro lo disgustava, non riusciva a crederci, tratteneva il respiro. Maghi senza dignità stazionavano mano nella mano, truccati e agghindanti, circondati da streghe dal dubbio aspetto. Fuori luogo, ecco.
Nessuno badava a Severus, e la cosa lo rilassò. Fissò i proprio vestiti babbani, girando lo sguardo sulle giarrettiere degli uomini e sulle variopinte chiome delle streghe, senza abbandonare il cipiglio di incredulità.
Brillantini e strass, luccicori sporchi, promiscuità.
Freddezze accese da accendini infiammati, guanti fino al gomito e pantaloni inguinali.
Non poteva. Avrebbe preso la Metropolvere e fatto dietrofront. Non poteva, in nessun modo.
Continuò a vagare fra la moltitudine arlecchinata, mimi da strada ambigui, pubblico raduno di folli.
Risate, urli, battiti di mani e palpitazioni indecifrabili.
Fissò l’umanità disgraziata,  si stupì di quanto riuscissero a sentirsi a proprio agio. E continuò a vagare, anche se doveva assolutamente andarsene.
E occhi truccati lo guardavano, e poi scivolavano via, labbra rosse e ciglia finte.
Luna e stelle vorticanti sopra il palco, una strumentazione sofisticata e assurda.
- Allora ce l’hai fatta a venire!!- Lily gli si parò incontro, assurdamente eccitata dal marasma.
Un’ondata di sollievo, marea bianca di calma e respiro regolari.
Non c’erano né risate, né urli, battiti di mani, e nessuna palpitazione indecifrabile.
- Non ci credo, non ci credo! Stiamo per sentire Stardust!- aveva gli occhi lucidi, spalancati, e girava freneticamente tra la folla, saltellando ad ogni passo, danzando quasi.
Stava raccontando di quanto era incredibile, di quanto era meraviglioso, e di quella canzone, quella canzone stupenda, i costumi di scena poi erano fantastici, e non riusciva a smettere di fissare la piega della sua bocca, che si allungava quando era felice, ed era semplicemente bellissima.
Non importava che fosse in un posto sporco e pieno di gente indegna, lei era felice.
- Severus guarda!- Lily stava puntando un grosso cane nero che si era appena intrufolato attraverso le sbarre e che, uggiolando, le si era fatto incontro. Parlando morbidamente all’orecchio del cane si era inginocchiata a terra, e rideva delle sue leccatine affettuose, e rise anche quando Severus fece per toccare l’animale che ringhiò feroce. E anche lui aveva capito Lily, le saltava addosso, scodinzolando, baciandola, desideroso di giocare.
- No! No! Evans NO!-
James Potter aveva fatto il suo ingresso trionfale, strappandola via dal cane.
Era una gioia sottile, quella provata nel vederlo imbarazzato e senza parole, mentre il cane scodinzolava quasi divertito, Lily rabbiosa e indisposta, e non doveva far altro che commiserare Potter, perché lui non aveva capito niente.
Non importava neanche che il cane l’avesse morso, perché Lily si era girata di scatto e si era allontanata con lui, borbottando maledizioni inventate.
Con lui.
Non con Potter.


New love - a boy and girl are talking
New words - that only they can share in
New words - a love so strong it tears their hearts
To sleep - through the fleeting hours of morning

Quell’intimità limpida, senza sottointesi, senza implicazioni, era quello che cercava da lei, non voleva nient’altro. Saperla lì, ferma accanto a lui, mentre canticchiava la canzone che amava, e batteva le mani, quando aveva urlato vedendo Stardust lambire dolcemente le corde della chitarra, e poi erano tornati insieme, un viaggio lungo, infinito, che non doveva finire mai. Fermi ad aspettare un treno che non arrivava, senza parlare perché non ce n’era bisogno, guardandosi ogni tanto, vedere le stelle nella sua testa, i pensieri che scivolavano via uno ad uno.
Era scompigliata e scapestrata, vivace e disordinata, era Lily, con i suoi sorrisi dolci, con le sue arrabbiature prepotenti, le sue gioie e le sue tristezze.
Tutto quello che sapeva, quello che lei gli aveva lasciato condividere, lasciato intravedere, era suo di diritto, ed era il suo tesoro, il suo ricordo più prezioso, il suo patronus.




Le voci della Sala Grande lo lasciavano impassibile. Non aveva bisogno di alzare la testa, di individuare i gruppi, non ne aveva proprio bisogno. Poteva distinguere la voce di Potter, discutere animatamente di Trasfigurazione con Black, poteva udire il respiro di Lupin immerso in un libro, sentiva anche il muto assenso di Pettigrew a qualunque cosa dicesse Potter, avvertiva Prewett animarsi sul Quidditch, coglieva Jorkins spettegolare con le sue amiche, Malfoy vantarsi delle sue ricchezze, sentiva anche Lestrange fissare le ragazze Black che prendevano il the.
E non aveva bisogno di alzare lo sguardo, perché sapeva che se si fossero incrociati i loro occhi Lily gli avrebbe sorriso, ma mai, come in quel momento, sentiva di essere solo, di non avere niente.
Niente.  


- Evans, Eccezionale.-
- Snape, Eccezionale.-
Entrambi ostentavano un sorrisetto di superiorità, mentre Lumacorno faceva loro i complimenti.


- Viscidi Mezzosangue, feccia.-
- C’è bisogno di selezione.-
- Impurità, trogloditi.-
- Incroci, vili bastardi.-
- I babbani andrebbero sterminati.-
Severus assentì bruscamente, avvolgendosi nel mantello, guardando oltre le nubi che intravedeva in lontananza.
In fondo, che poteva saperne, lei, di quello che aveva vissuto?
Suo padre era  marcio ed era un babbano.
Se ne vergognava.
E cosa aveva da dire, poi, lei? Non aveva forse udito le parole di sua sorella? Non aveva forse pianto di fronte al disprezzo, di fronte all’asprezza, al rifiuto?
E cosa doveva fare lui, predicare il rispetto reciproco, dopo essere cresciuto in solitudine e senza sorrisi, senza affetto, senza una parola?

Love is careless in its choosing
Sweeping over cross a baby
Love descends on those defenceless
Idiot love will spark the fusion
Inspirations have I none
Just to touch the flaming dove
All I have is my love of love
And love is not loving



A volte era stanco, stanco di tutta questa oscena messinscena, aveva voglia di gridarle contro, non era il suo amico, non aveva capito niente come al solito, lei era la Signorina Ingenuità e credeva che le persone le stessero intorno perché era gentile, e no, non aveva capito che era anche bella e non aveva realizzato che non avevano più dieci anni e quell’emozione delicata e funambolica, sempre sull’orlo della rottura, era quasi svanita e tutti le erano intorno e diventava pazzo, pazzo, pazzo e non voleva dividerla con nessuno e, basta, non si accontentava più di quella parodia di empatia tra loro, non vedeva niente dentro di sé e neanche dentro di lei, si stava comportando da avida egoista viziata, e lui stava perdendo tempo, era sempre pronto per lei, ma non se accorgeva la Signorina Ingenuità e sorrideva sempre e quel sorriso gliel’avrebbe cancellato per sempre dalle labbra, morbide, rosa, sadiche, voleva vederla lasciva, urlare di dolore e rabbia, allora alzala questa maledetta voce, Signorina Ingenuità, e diglielo, sei come tutti gli altri, sì, ti potrà sembrare strano ma la notte ti sogna e sei sempre nuda e bianca, e sei così bella che fai male, e in sogno si copre sempre gli occhi, però quando scende giù e ti vede e sorridi, di nuovo quel maledetto sorriso, tutto svanisce e si odio così tanto per aver osato pensare certe cose e rabbrividisce perché si sento un animale e evita di posare lo sguardo sul tuo corpo, cerca di diventare immobile ed asettico, e si tiene alla larga da te, e non odiarlo, Signorina Ingenuità, ma non vuole rovinarti, e ti scongiura, continua a posare il tuo sguardo verde mare su di lui, ancora.  

Soul love - the priest that tastes the word and
Told of love - and how my God on high is
All love - though reaching up my loneliness
evolves
By the blindness that surrounds him

*___*
La Mattanza dell'Autrice

Intanto mi ero scordata di dire che le due canzoni precedentemente citate sono Il Vile e Lieve dei Marlene Kuntz, poi la canzone che qui Anime Soavi avete volocemente scorso è Soul Love (ihihi... Amore Spirituale! Mi dispiace Severus) dell'Immaginifico David Bowie/Ziggy Stardust, eggià Stardust, proprio quel fantomatico cantante Glam che disgusta così tanto Severus qua sopra. Che volete farci, dovevo inserirlo per forza.
Mise_keith!!! Ma ciao! Come stai, cara? (ovviamente ricevo tue notizie dal nostro Collegamento Comune, che non me ne voglia per questo appellativo!) Oh, se erano davvero due anni che non scrivevi una recensione mi sento ancora più onorata, più del dovuto! Già già, perché guarda sei stata così carina, così buona, forse troppo, se sono vere anche solo un quarto delle cose che dici tu mi sentirò enormemente lusingata per il resto della mia vita. E poi un personaggio è brutto solo se lo vediamo così, no? Certo Severus non aveva la faccia di Sirius, nè il fisico di James nè l'abbigliamento di Ren (*o*), ma, insomma! Sono contentissima che ti sia piaciuta la storiellina, davvero, e ti ringrazio tanto-tanto-tanto!! Baci Speciali tua Miss Pulciosa (la mia nuova identità) 
  
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