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Autore: Argentey    08/08/2007    3 recensioni
Lei: bella, alta, slanciata, e forte. Un carattere invidiablile, aperta con tutti ed estremamente genile. Provveniva dal quartiere basso della città, ''dall'inferno'' così amichevolmente chiamato il luogo più buio e sporco di una periferia di New York.
Lui: la sua bellezza era direttamente proporzionale alla sua sfacciatagine e ai suoi vizi; viziato e riverito, viveva nel quartire più ricco di New York. E, una cosa devo ammetterla: lui era dannatamente bello...
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Annoiata, si ritrovò a fissare le sue nuovissime All Stars azzurrine, chiedendosi ancora una volta cosa avesse fatto di male per meritarsi quella tortura! Erano ormai due ore che Draco, Blaise e altri uomini chiusi in giacca e cravatta parlavano amabilmente d’armi da fuoco e problemi con le pattuglie di sicurezza Messicana. Ora, permettete una domanda, perché diavolo stavano parlando di polizia Messicana se erano a Los Angeles?!
Tutto ciò, era molto noioso! Ma non dovevano parlare del piano per recuperare la simpatica polverina bianca, accidentalmente caduta nelle mani sbagliate?!
Hermione si stava scocciando. E neanche poco.
Da ormai due lunghissime ore stava seduta a capotavola di un lunghissimo tavolo di legno pregiato, contornato da sedie della stessa, pregevole, fattura, occupate da uomini in bianco e nero che chiaccheravano con un’aria di distinta eleganza.
Sembravano dei pinguini!!!
Hermione sbuffò sonoramente.
Le sue gambe ormai non ricevevano più sangue, tanto era il tempo che stavano accavallate. La ragazza, stufa, portò i piedi sul tavolo, uno sopra l’altro. Una posa molto poco educata ed elegante per la ragazza che tutti si aspettavano..
Hermione produsse un ringhio sommesso e gutturale, per richiamare l’attenzione dei buffoni in giacca e cravatta. Sforzo inutile.
- scusate….- timidamente provò anche a dire qualcosa.
Nulla. Erano forse sordi?!
Bang…
Ora, c’era il silenzio. E l’attenzione. E un buco sul costoso soffitto affrescato…
- bene! Ora che tutti voi bell’imbusti avete lasciato da parte i vostri affari, siete pregati di concedermi un’oretta di attenzione…- Hermione abbassò il braccio, ancora indicante il soffitto e posò la pistola sul tavolo.
- Sono stata ingaggiata per recuperare della roba, mi sembra di aver capito.. o forse sbaglio?!- Hermione ridusse gli occhi a due amabili fessure di cioccolato fuso. Un ‘non sbagli’ generale venne bofonchiato dalla massa di beduini.
- Molto bene… Allora, io non so nulla, e intendo nulla, su quest’incarico. Chi..- scorse tutti i presenti velocemente. – mi vuole gentilmente mettere al corrente di questo piano ingegnoso?!- Vide Blaise tirare una gomitata a Draco che avrebbe piegato in due un toro!
- Non c’è nessun piano geniaccio! – rispose Draco, guardando torvo Blaise.
- Non sapete nemmeno dov’è questa fantomatica roba?!- Hermione sembrava indispettita.
- In Messico…- Rispose la madre di Blaise, facendo il suo regale ingresso e scostando, con un gesto sprezzante, le gambe fasciate dai jeans di Hermione dal tavolo pregiato. La ragazza la guardò di sottecchi..
- Dunque è di questo che parlavate prima… e… posso sapere chi è la mente geniale che mi ha fatto venire a Los Angeles, se poi devo andare in Messico?!-
- Qui possiamo fare rifornimento di armi mia cara…- risposa Lucius Malfoy, dall’altro capo della sala…
- Esattamente dove in Messico?!- Era il via ufficiale al piano!!!

Il pomeriggio era passato abbastanza velocemente nella villa-castello. Hermione poteva dirsi soddisfatta. Avevano intavolato un principio di piano. Ma non era affatto semplice. L’area era chiusa e controllata da militari e telecamere. Per poterci penetrare, potevano solo arruolarsi. Per finta, ovviamente… Lucius, il padre di Draco, aveva un amico che faceva il generale e che poteva farli entrare senza dovere fare l’accademia. L’ì il problema era inconsistente. Il problema era un altro: la base era praticamente in mezzo al nulla. Come fare per portare camion?! Si sarebbero accorti subito di qualcosa. Il paese più vicino distava 50 miglia. Mica poco. Draco e Hermione avevano già deciso che ad arruolarsi sarebbero stati loro. Messico. Più precisamente a Costa Rica. E l’ì, non c’era nulla, se non quattro case messe in croce e un supermercato. Stop. I rischi e i pericoli erano ben chiari a tutti e due: se li avessero scoperti, morte! Se si fossero traditi, morte! Se avessero fallito, il caro zio Voldy non avrebbe approvato…. MORTE!! La morale della favola è che non si sarebbero potuti permettere errori.

Il rumore di piatti e tazzine risuonava come una melodia nello squallido locale di Joe, un uomo di mezza età barbuto e tatuato. Hermione e Draco, per ordine del caro zio, erano l’ì per mettersi in contatto con un certo tipo, un ex-militare… l’amico del padre di Draco, per la precisione. Lei, seduta compostamente e avvolta nel jeans sorseggiava cioccolata calda, mentre Draco, seduto come meglio gli era capitato, trangugiava una bottiglia di birra. Hermione guardò di sottecchi il ragazzo.
In un’angolo sudicio del locale, un’ubriaco cantava a squarciagola, trascinandosi fino al bancone, non meno sudicio.
-eeeeh.. senti giovincello…- il barista aveva come minimo 50 anni..
- non è che avresti un altro bicchierino piccolo piccolo di questi?- in mano aveva un boccale di birra.
- no signore.. non posso darle altra birra!- ribattè il barista austero.
- e il whisky giovanotto?- chiese speranzoso l’uomo.
-… no mi dispiace signore, il whisky è finito e il prossimo camion ci arriva tra due giorni….- disse Joe ad un ubriaco.
-Ho trovato!- disse a mezza voce la ragazza, guardando attentamente una bottiglia di liquore.
-cosa?- il liquido ambrato catturò tutta l’attenzione della giovane, mentre raccoglieva i pensieri.
-il modo… per i camion…- il ragazzo si fece attento e si raddrizzò sulla sedia. Hermione si avvicinò a lui, tanto che Draco pensò volesse baciarlo, invece diresse la propria bocca verso il suo orecchio.
- i rifornimenti…- disse lei soffiamdo sensuale dul padiglione auricolare del ragazzo, che rabbrividì impercettibilmente.. Hermione aspirò il profumo del ragazzo.
- … sei un genio…- disse voltando un poco la testa. Erano vicinissimi. E si guardavano negli occhi, ubriacandosi a vicenda l’uno dello sguardo del’altra.
- modestamente…- soffiò lei con un roco grattare della voce nella gola, che fece fremere Draco…
- Hermione…- si avvicinò un altro po’.. erano così vicini… così… così maledettamente orgogliosi e testardi, così perfetti, così uguali eppure drasticamente differenti…
- Voglio baciarti…- lei lo guardò strano, poi concentrò il suo sguardo sulle labbra umide di birra del ragazzo…
Niente parole, niente cenni d’assenso. La riccia aveva affondato le labbra in quelle del biondo.
- … cosa hai messo in quella cioccolata?-
- vuoi proprio saperlo?-
- grappa alla nocciola!-
- ah ecco…-
E lui rispose al bacio senza tanto farsi pregare, con entusiasmo. Le loro labbra erano sempre in fuga, ma poi si ritrovavano, i loro profumi si confondevano e le mani di lui erano salite ad accarezzare e avvolgere intorno alle dita i capelli ricci di lei…
- ehm.. mi spiace interrompervi giovanotti, ma il sergente è arrivato…- la voce burbera di Joe.
‘ maledetto sergente’ pensarono entrambi.

- e dunque voi vorreste entrare a far parte della base z-45(inventata) del messico?… si.. in fondo, con Lucius ero in debito! Bene. Ditemi dove posso farvi avere i documenti che domani ve li invio..- i due ragazzi si guardarono.. era fatta, erano dentro!
- meglio se.. anzi no, … domani, veniamo qui.. può portarceli direttamente qui- propose Hermione titubante.
- va bene! Allora, vi aspetto domai alle 10.00 in punto qui sul retro del locale. Arrivederci soldati!-
Hermione e Draco e ne andarono pure loro, correndo sotto la pioggia a catenelle che veniva giù dal cielo, rifugiandosi di tanto in tanto sotto qualche tettoia di fortuna, arrivarono alla macchina quasi fradici e Draco spinse Hermione dentro e poi vi si buttò a sua volta.
Risultato?
Draco sopra ad Hermione che finiva quanto incominciato prima nel locale.

Per oggi è tutto, a voi in studio! No dai scherzo. Sono un po’ di fretta e forse si vede, e mi dispiace… cmq, ecco a voi un nuovo capitolo!!! Argentey!

  
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