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Autore: Soul of the Crow    20/01/2013    3 recensioni
Ecco a voi il sequel de "In mezzo alla lotta tra la Vita e la Morte".
La sorella di Diana Raven e i suoi Angeli della Notte hanno un piano: sbarazzarsi dei Gemelli della Creazione e della Distruzione per aver rovinato le loro vite.
Toccherà agli Angeli del Regno della Vita impedire che ciò accada, e tra nuovi poteri e nuovi OC tra i personaggi, emergeranno anche molti segreti riguardanti gli Angeli, i loro nemici e novità sui tre Regni e su coloro che si trovano davvero all'inizio di tutto.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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 Nel Regno della Morte… in prossimità della Caverna della Morte…
 
Marco non aveva avuto problemi a trovare la strada per quella grotta, del resto si recava molto spesso lì, prima di diventare un Angelo della Notte.
- Non credevo che sarei tornato qui dopo che mi è stata data la possibilità di andarmene, ma mi devo ricordare di farla pagare al Rappresentante della Creazione per avermi sterminato la mia famiglia, avermi separato da mio fratello e avermi segregato in questo posto. -
In mezzo a quei pensieri, era arrivato nella sala del trono: la grande sala circolare non gli era sembrata molto cambiata, e davanti a lui vedeva ancora il cerchio di lettere in alfabeto runico che le Divinità della Morte usavano per mandare i Mietitori e i Cavalieri Demoniaci sulla Terra, e anche il trono di pietra, ma alcune cose erano cambiate: nelle pareti erano presenti diversi buchi di varie dimensioni, come se qualcuno le avesse colpite con delle sfere d’energia e usando una potenza immane:
- Sarà sicuramente stata Arelia: era lei a regnare prima che Ayla e Maria mi trovarono, ma non rimpiango che sia sparita. Non mi erano mai andati a genio i suoi metodi. - dopo quel pensiero, si ricordò della missione e prese il bulbo di giacinto che aveva con sé:
- Il capo ci ha detto di piantarli, ma poi come farò a farlo crescere? Va beh, preoccupiamoci di un problema alla volta. - pensò il biondo, per poi praticare una buca nel terreno grazie ad un raggio d’energia verde. Stava per posare il bulbo al suo interno, quando sentì dei rumori dall’entrata dal punto in cui era entrato nella sala: passò qualche minuto che si ritrovò davanti ad una schiera di Mietitori.
- Il comitato di benvenuto eh? Normalmente rimarrei qui a combattere, ma poiché vado di fretta… - Marco brandì la sua spada dorata, e la caricò d’energia verde smeraldo; poi creò una nebbia fitta di un insolito colore nero e sparì.
- Questo è il Nero della Notte miei cari ex colleghi, ma ora vedrete cosa so fare. - dopo quella frase, Marco saltò e colpì con un fendente i Demoni che volevano aggredirlo generando una luce abbagliante.
Quando questa si affievolì, dei Mietitori erano rimasti soltanto diversi Globi dell’Anima sparsi qua e là per la stanza:
- Strano… la Spada Oscura avrebbe dovuto farli sparire per sempre, non regredirli allo stato di Sfere dell’Anima. Devo essermi indebolito quando sono arrivato qui poiché non sono più un Demone, ma va beh… torniamo al motivo per cui sono qui. - il biondo si girò verso il centro dell’anello di rune, dove aveva seppellito il bulbo, ma ora rimaneva un problema:
- Come faccio ora a farlo crescere? E perché Ayla ci ha fatto recuperare quegli spartiti? - dopo qualche minuto, Marco sembrò capire e prese lo spartito che aveva trovato dopo diversi giorni di ricerche:
- L’adagio della prima sonata in Sol Minore per violino solo di Bach, ma non credo che da sola potrà fare un granché… - si disse il biondo, per poi fischiare: poco dopo arrivò il suo falco Kaze, il quale si posò sul braccio del ragazzo.
- Ascolta, io comincerò a suonare, ma tu devi colpire quel bulbo con i tuoi poteri o non funzionerà. - una spiegazione breve, ma il rapace fece un cenno con la testa come per dire che era d’accordo, dopodiché ricominciò a volare e si avvicinò alle rune, mentre Marco aveva fatto comparire dal nulla un violino:
- Speriamo che tutto quel tempo passato per imparare a suonarla senza errori sia servito a qualcosa. - si disse, per poi cominciare a suonare.
Aveva chiuso gli occhi, un gesto che faceva spesso mentre eseguiva una melodia col violino, ma ogni tanto lanciava qualche fugace occhiata al bulbo per controllare se stesse cambiando qualcosa. Dopo qualche minuto, concentrò i suoi poteri nel violino e fece un cenno con la testa al suo falco che colpì il bulbo con un raggio color smeraldo; pochi secondi dopo, Marco smise di suonare, e notò che il bulbo, oltre ad essersi illuminato, era come se avesse racchiuso dentro di sé la melodia che aveva suonato poco prima.
- Non so cosa dovrebbe succedere, ma per ora il mio compito è finito. Tanto vale che torni alla base. - disse tra sé e sé, e con un fischio richiamò Kaze e i due si diressero verso l’uscita della caverna.
Non sapevano però che il bulbo aveva cominciato a brillare di una luce sempre più abbagliante, e che stava già cercando di mettere radici in quel terreno roccioso.
 
 
In un’altra zona… vicino alla Grotta dell’Oblio…
 
Isuke aveva avuto qualche problema a raggiungere la sua destinazione perché il percorso sembrava completamente diverso da quello descritto nelle mappe che Ayla gli aveva mostrato:
- Il capo aveva ragione quando ci ha detto che quelle cartine non erano affidabili, ma gli altri dove saranno finiti? Credevo che Ayla ci avesse teletrasportato tutti nello stesso posto! Ci sono solo due possibilità su quello che potrebbe essere accaduto: il capo sta perdendo colpi, oppure c’è qualcuno che interferisce. - dopo quell’ultima frase, al castano tornarono in mente i ricordi di qualche tempo prima: a differenza di Marco, lui era stato mandato nel Regno della Vita. Inutile dire che la causa erano i due gemelli Le Loire, soprattutto la Rappresentante della Distruzione.
- Quella riteneva che mio fratello avesse un qualcosa nel carattere che bastava per essere un Diavolo, e poiché io non la possedevo, mi ha mandato nel Regno della Vita. Per fortuna Ayla e Maria hanno avuto a cuore la sorte mia e di Marco. - mentre continuava a camminare, al ragazzo tornò in mente un particolare, così fischiò e qualche minuto dopo vide volare verso di lui Tsuki, la sua aquila.
- Tu e il falco di mio fratello siete stati creati da Ayla che vi ha dato dei poteri appartenenti a tutti e tre i Regni. Potresti indicarmi la strada per la zona di passaggio tra il Regno della Morte e quello di Mezzo per favore? - chiese Isuke al rapace, che annuì con un cenno del capo.
Ci vollero diverse ore, ma non c’erano stati problemi durante il tragitto e i due si ritrovarono davanti ad una grotta come le altre, ma era piuttosto isolata rispetto a quelle che aveva visto prima:
- Grazie Tsuki. - disse il ragazzo alla sua aquila, ma prima che potesse oltrepassare l’entrata della caverna, una barriera gli impedì di proseguire:
- Mi ero scordato di un particolare: gli Angeli della Notte sono come entità tra gli Angeli e i Diavoli e non possono entrare in quella grotta. Dovrò piantare il bulbo qui. - si disse Isuke, per poi creare una buca nel terreno roccioso grazie ad un raggio d’energia rosso. Vi seppellì il bulbo, ma dalla caverna comparve un mostro con nove teste di serpente:
- Un’Idra? Che cosa ci fa qua nel Regno della Morte? - si domandò il ragazzo, quando su una delle teste notò un simbolo circolare: una metà era un Sole dorato con sei raggi, mentre l’altra metà era una Luna argentata.
- Quel simbolo l’ho già visto! Quest’Idra è stata mandata qui dai due Gemelli! Ma che cos’è quello sfregio? - in effetti era così: al centro di quel simbolo vi era una lunga riga di forma irregolare di colore rosso che lo tagliava a metà orizzontalmente.
- Me ne preoccuperò più tardi: ora devo pensare a quest’idra. - fece comparire la sua spada, e dopo usò uno dei suoi poteri:
- Libro della Saggezza! - disse, e davanti a lui comparve un enorme libro dalla copertina di pelle di un colore rossastro. Quando si aprì, le parole presenti sulle pagine s’illuminarono: dopo che il libro scomparve, Isuke era diventato molto più veloce e riuscì ad avvicinarsi al mostro e a tagliare una delle teste; non servì a molto perché questa ricomparve subito dopo:
- Mi ero dimenticato: se vengono tagliate, le teste dell’idra ricrescono più forti e pericolose di prima.
Vorrà dire che userò il metodo che preferisco: il mio Scudo Assorbi Poteri. - il castano conficcò la spada nel terreno e creò uno scudo d’energia che generava onde d’urto che travolsero l’idra. Pochi secondi dopo, il mostro si accasciò a terra.
- Potrebbe sembrare sadico da parte mia, ma è stata l’unica scelta. - dopo quella frase, la spada si trasformò in un flauto traverso e Isuke fece comparire lo spartito che aveva recuperato:
- L’ultimo movimento della Partita di Bach per flauto solo. È meglio che cominci subito. - si disse, per poi cominciare a suonare la melodia mentre l’aquila Tsuki aveva cominciato a lanciare lame d’energia rosse grazie ai suoi poteri mentre sbatteva le ali.
Passò qualche minuto quando il ragazzo smise di suonare:
- Credo che possa bastare. Tsuki andiamocene, voglio tornare alla base segreta per farmi una bella dormita: dopo due giorni passati senza chiudere occhio, credo proprio che lo meritiamo entrambi. -
I due se ne andarono per dirigersi verso il portale grazie al quale erano arrivati, senza sapere che il bulbo aveva già cominciato a mettere radici grazie ai poteri dell’Angelo della Notte e dell’aquila.
 
 
Angolo di Emy
Avrete dovuto aspettare un po’, ma spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ho avuto qualche problema a trovare delle melodie che i due Light potessero suonare e quelle che ho citato nel capitolo (cioè la Sonata e la Partita di Bach) mi erano sembrate le più adatte; a parte questo, spero che vi sia piaciuto.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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