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Autore: Faggiana    20/01/2013    2 recensioni
Percorse il viale di casa sua, correndo. Quella sera faceva più freddo del solito, pensò. Ed era solo Ottobre!
Cercò le chiavi di casa nella tasca – dato che le borse non le portava quasi mai, le odiava - del suo cappotto nero e, una volta trovate, fece scattare la serratura.
- Sono arrivata! – urlò aspettandosi una risposta che non arrivò. Iniziò a togliersi la lunga sciarpa bianca ed il cappotto e sentì delle risate provenire dalla cucina. La raggiunse in pochissimo tempo e quello che vide le scombussolò la giornata.
Erano tornati. Lui era tornato.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter three
 

L’aria fresca dell’estate stava accarezzando la pelle di Hope provocandole alcuni brividi. Lei e Liam erano insieme da poco più di 6 mesi e lei lo amava. Amava il suo profumo di cioccolato, i suoi capelli riccioli – ora più corti -, le sue labbra morbide e delicate, i suoi occhi nocciola che la ipnotizzavano con un solo battito di ciglia. Lo amava più di ogni altra cosa. Forse, più di se stessa.
- Hope, ti devo dire una cosa –  esclamò Liam all’improvviso.
- Dimmi, amore – rispose la ragazza, accarezzandogli una guancia.
Lui abbassò lo sguardo per evitare di incrociare il suo e quel gesto la fece preoccupare. – E’ successo qualcosa di grave? – continuò al fine di farlo parlare.
Lui scosse la testa, sconsolato.
- Credo sia meglio lasciarci, Hope – sussurrò Liam. Quasi fece fatica a capire, ma quelle parole le entrarono nel cuore come una lama affilata.
- C-come, scusa? – chiese, con voce rotta, sentendo gli occhi pizzicare.
- Hai sentito bene. Non voglio continuare questa relazione – insistette lui. Non voleva crederci.
- Ma perché? Che ho fatto? – domandò la mora, incominciando a piangere.
- Non piangere, per favore, mi distruggi così. – iniziò lui – Tu non centri niente, ma non voglio farti soffrire. Domani io partirò per il tour e starò via per un anno e sai che non riusciremo a restare insieme così lontani. Mi dispiace, ma forse è meglio così – finì Liam e solo allora alzò lo sguardo. Il ragazzo vide sulle guance di Hope delle lacrime che non volevano smettere di scendere. Fece per asciugargliele con i pollici, ma lei si scostò, arrabbiata.
- Non mi toccare, Liam! – esclamò lei, rabbiosa. – Vuoi lasciarmi? Bene, ma sappi che è finita. Per sempre.- concluse lei per poi alzarsi ed iniziare a correre piangendo per quegli occhi nocciola che ormai aveva perso e che la stavano guardando andare via, per sempre.
 
Hope si alzò dal letto di scatto, sudata. Il suo petto continuava ad alzarsi e ad abbassarsi ad un ritmo irregolare. Cercò di tranquillizzarsi ripetendosi “Era solo un sogno” e sembrò funzionare. Girò di poco la testa per individuare il comodino e afferrò il suo iPhone per controllare l’ora. Le 10.52.
Che sogno orribile, pensò Hope. Quel giorno non l’avrebbe mai dimenticato. Quel giorno era la fine di tutto. Quel giorno aveva perso il suo grande amore, il suo primo “Ti amo”, la sua prima volta. Tutto. E si sentì morire.
Digitò un messaggio sul telefono.
“Devo parlarti, Faith. Appena puoi, raggiungimi :) x”Hope a Faith.
Cinque minuti dopo.
“Dammi mezz’ora e sono da te, bellezza xx”Faith a Hope.
Hope bloccò il telefono - dopo aver guardato la foto che fungeva come sfondo di lei e la sua migliore amica imbrattate di farina – ed andò a fare la doccia. Doveva rilassarsi e doveva pensare.
 
I ragazzi ed Hope erano seduti sul divano a guardare un film, ma nessuno sembrava davvero interessato. Harry stava messaggiando con qualcuna – visto il sorriso sulle labbra -; Louis e Niall stavano facendo una gara con i pop-corn; Zayn era impegnato ad ammirarsi allo specchio – come sempre –. Liam, invece, stava guardando la sua – ormai non più – Hope e ripensava a quanto stupido fosse stato. La ragazza, però, non lo degnava di uno sguardo e stava aspettando con impazienza l’arrivo della sua amica. Faith era in ritardo, tipico di lei.
- Vado io! – urlò Hope dopo aver sentito il suono del campanello. – Alla buon’ora Faith – la prese in giro, dopo aver aperto la porta.
- Scusa Hope, ma c’era mio fratello che non mi faceva uscire di casa – si inventò una scusa lei. Ormai Hope la conosceva abbastanza bene e sapeva che non era quello il vero motivo. Lo avrebbe scoperto.
- Certo, certo. – tagliò corto lei – Dai, entra va! –
Faith entrò in casa, dopo che l’amica si scostò dall’ingresso, e salutò tutto il gruppo nel salotto.
- Ciao ragazzi – disse timidamente lei.
- Ciao Faith – rispose Harry facendo apparire un sorriso sul suo volto. Che stava succedendo?
Faith non rispose, troppo impegnata ad osservare ogni particolare di Harry. Le fossette ai lati delle bocca, il suo sorriso fottutamente bello, i suoi riccioli mai al loro posto che lo rendevano perfetto e gli occhi verdi che le fecero sentire le farfalle nello stomaco.
- Faith, ti muovi?! – gridò Hope all’inizio delle scale, spazientita.
- Eh? – si risvegliò l’amica dallo stato di trance in cui era entrata – Sisi, arrivo. –
Raggiunse la mora e insieme salirono le scale. Entrarono nella stanza disordinata – sempre – di Hope e si chiusero la porta alle spalle.
- Faith, abbiamo un problema -.
 
Hope raccontò alla sua migliore amica tutta la faccenda del sogno e sperò che quest’ultima potesse aiutarla.
- Che bel casino! – esclamò – Senti, tu hai bisogno di una bella distrazione. – proseguì con uno sguardo furbo stampato in faccia.
- Che c-cosa? – chiese Hope, titubante e guardandola male. Le idee di Faith non erano mai geniali, anzi.
- Non mi guardare così, tranquilla. Avevo intenzione di proporti un po’ di sano shopping. Ci stai? – mi domandò, sbattendo le lunghe ciglia e facendo una faccia da cucciolo che solo lei era brava a fare.
- Certo che ci sto! – esclamò con gioia – E grazie Faith per esserci sempre. Ti voglio bene -.
Si scambiarono un grande abbraccio pieno di affetto e di gratitudine.
- Le amiche servono a questo, Hope. Ti voglio bene anche io. – mormorò Faith per poi dare un bacio sulla guancia all’amica.
Uscirono dalla camera pronte per andare a svaligiare i negozi e raggiunsero la porta di casa.
-Ragazzi, noi usciamo! – gridò Hope per farsi sentire dai ragazzi che si erano trasferiti in cucina.
Dopo un flebile “Ok”, si avviarono verso il centro di Londra. 


Buoooooongiorno dolcezze :)
Ecco a voi il nuovo capitolo. E' di passaggio anche se si capisce pechè Hope ce l'ha così tanto con il povero Liam.
Ho voluto dedicarlo all'amicizia tra le due ragazze e mi è uscito così.
Non mi convince molto, ma fatemi sapere che ne pensate attraverso le recensioni (sempre se vi va!).
Grazie a chi l'ha letta e a chi l'ha messa tra preferite/seguite/ricordate.
A prestooooo!
Chiara

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