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Autore: Fujiko_Matsui97    20/01/2013    2 recensioni
Le mie ali erano ferite,spezzate,lacerate.Come il mio animo.
Tremante,riuscii a malapena ad alzare il capo,scorgendo un lampo di soddisfazione negli occhi di quel demone,così maledettamente bello,ma anche così dannatamente spietato.
"è finita.Non c'è più niente che tu possa fare,sei spacciato." dissi a me stesso,e rivolsi un ultimo,implorante sguardo a quel viso angelico,incorniciato da morbidi boccoli biondi.
Fu allora,quando osservai quelle succose e accattivanti labbra pronunciare un 'addio' in un modo tanto veloce quanto impercettibile,che capii.
Lei non l'aveva,un cuore.Non l'aveva mai avuto.
Genere: Dark, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Parte III Episodio I

 

 

Fujiko non si aspettava che facesse tutto quel freddo.

Ma in fondo doveva aspettarselo: era presto quel mattino,e l'umidità della notte appena passata s'insediava nella pelle,attorcigliandosi alle ossa come erbaccia rampicante.

Rise senza riuscire a trattenersi,studiando il cielo.

In fondo quel Kinoshita era divertente...non le dispiaceva affatto averlo intorno.

 

-Matsui,datti una mossa!Guarda che non ho intenzione di accompagnarti in macchina!-

-Ma perchè?!- Fujiko,la faccia spiaccicata al cuscino,gli rivolse un'occhiata omicida: mai svegliarla nel pieno dei suoi sogni.Studiò di sottecchi Kinoshita,sperando che la lasciasse in pace.

Altrimenti l'avrebbe di sicuro ammazzato.Già.

-Ti avevo detto o sbaglio che oggi sarebbe stato il primo giorno di scuola?!Quindi in piedi,signorina!-

La ragazzina roteò gli occhi,ficcando il capo sotto al cuscino: -Per me...- sbadigliò -Possono anche andare al diavolo tutti quanti...-

Di fronte al silenzio (per cui le sue orecchie la ringraziarono) al quale si trovò davanti inspiegabilmente,Fujiko sprofondò nell'illusione che l'agente si fosse arreso,decidendo finalmente di lasciarla riposare in pace.

Ma,quando avvertì una stretta improvvisa sulla sua caviglia,capì che si era sbagliata.

E anche di grosso.

-EHI!Ti ha forse dato di volta il cervello?!Mollami!-

L'agente non si voltò nemmeno per un istante per notare la ragazza che,dopo aver tentato invano di afferrarsi con le unghie al materasso,era ruzzolata sul parquè,mentre lui la continuava a trascinare per la caviglia come se niente fosse.

-Niente affatto,ti avevo avvertito.Uhm,chissà se ti farà male mentre ti trascino per la scala a chiocciola...-

Fujiko,la cui pelle già era infiammata dal raschiare sul legno,capì che,almeno per il momento,non avrebbe potuto fare niente.Si sarebbe dovuta vendicare in un altro momento.

-Urgh!E d'accordo,d'accordo!Mi vesto,ma adesso lasciami!-

Nell'istante stesso in cui la lasciò andare,rise alla sua espressione torva,studiando il suo pigiama per metà sollevato per via della caduta,che lasciava vedere la pancia piatta scoperta.Scosse il capo: di sicuro sarebbe diventata una ragazza ancora più bella,col tempo.

-Che dici,esci?!- beh,era 'alquanto' offesa per il torto ricevuto,e l'occhiata omicida non accennava a scomparire,ma nonostante tutto l'agente non riusciva a prenderla sul serio.

-Come mi vesto se non esci dalla mia stanza,zietto?-

Alzò un sopracciglio,divertito: -Zi...oh,andiamo!Non sono così anziano!-

-Senti,se vuoi continuare a vivere nell'illusione fai pure,ma io ti ho avvertito,ok?-

Lo spinse fuori dalla stanza,per impedirgli di notare il sorriso che si era dipinto anche sul suo,di volto.

Gli sbattè la porta in faccia,facendo uscire fuori il suono gioviale della sua risata,finalmente: in fondo,magari si sarebbe divertita.

 

Chiuse gli occhi,abbandonandosi ad un altro sorriso: dopotutto lei amava la vita,l'aveva sempre amata.

Era stata una sciocchezza fingersi quella che non era mai stata,seria e giù di morale.

Quella situazione poteva ancora rivelarle delle sorprese.

E infatti...

-Ahi!- rimbalzò contro qualcosa di inaspettatamente duro,che le fece pulsare la fronte.

-Oddio,scusami..!- la ragazza di fronte a lei,bruna e con dei capelli sorprendentemente lunghi,le si avvicinò preoccupata: -Ti sei fatta molto male?!Cavoli,che testata..!-

-Non...non preoccuparti!- ignorò il dolore,ridendo per la situazione comica: -Sono io che non ho visto dove vado,ti chiedo scusa!-

-Ma no...- la ragazza ricambiò il sorriso,scostandole delicatamente la mano dalla fronte: -Ma questo livido è enorme!Aspetta un attimo,forse dovrei averlo...-

Iniziò a frugare frenetica nella borsa,sotto lo sguardo perplesso e divertito di Fujiko,prima di esultare con moderazione:

-Sapevo di averlo,non dimentico mai niente,io!-

Fujiko non potè trattenersi dallo scoppiare a ridere,questa volta.Quasi si piegò in due dalle risate,mentre la ragazza la scrutava stupita: ma cosa..?

-T-tu...oddio scusami se rido...ma tu...- altra risata -Porti del ghiaccio a scuola?!-

Sperava non si fosse offesa,davvero non era riuscita a trattenersi,ma per fortuna lei rise a sua volta,ed era una risata semplice,sollevata.

-Bhe,sono una persona piuttosto organizzata,e odio quando il succo di frutta s'impregna del calore dell'estate.-

Le tese la mano: -Mi chiamo Haruko Sakuishi.Sei nuova in questa scuola?-

Per fortuna Fujiko si ricordò giusto in tempo del suo nuovo nome,prima di stringerle decisa la mano: -Yuko Kinoshita e si,sono nuova.-

-Sei a Tokyo da molto?Non sembri giapponese...-

Era vero.Infatti,Haruko era rimasta sbalordita: era la ragazza più bella che avesse mai visto,con quella pelle di porcellana e gli occhi che spiccavano luminosi,accendendo tutto il volto.

-Non lo sono.- ribadì pronta: ed ecco che si mentiva di nuovo... -Vengo da Manhattan,ma il mio nome è giapponese per via di mio padre.Ha conosciuto mia madre lì quando si è trasferito.-

Haruko sgranò gli occhi: perchè da Manhattan...ci si dovrebbe trasferire a Tokyo?!

Assurdo!Ci fosse vissuta lei,a Manhattan,non se ne sarebbe andata per nulla al mondo,nemmeno se l'avessero pagata!

-Ehmm...come mai Tokyo?Voglio dire,perdona la mia indiscrezione ma...andiamo,Manhattan è favolosa!-

-Bhe,ma anche Tokyo è molto bella,anche se meno alla moda,devo dirlo...- sorrise Fujiko,e Haruko si stupì di nuovo di quella ragazza così...particolare.

I suoi gesti erano così spontanei,e gentili...che rendevano felici gli altri.

-In ogni caso...- continuò lei,sistemandosi una ciocca bionda dietro l'orecchio: -...sono qui per eredità.Mia nonna è morta,lasciandomi una villa qui.I miei sono restati a Manhattan per lavoro,e ora sono qui con mio zio.-

-Capisco...- Haruko avrebbe voluto saperne di più,ma per il momento accantonò quel desiderio: non voleva spaventarla al suo primo giorno,nonostante quella ragazza occupasse il centro della sua curiosità.

Non sapeva perchè,ma era incredibilmente...interessante.

Più di qualsiasi altra persona,donna o uomo,che avesse incontrato in quattordici anni.

Quello che Haruko non sapeva,però,è che Fujiko sarebbe rimasta il centro degli interessi suoi,ma anche di molte altre persone,ancora a lungo.

-Allora?- le tese la mano,sorridente: -Andiamo,altrimenti facciamo tardi a lezione.-

 

 

Eiji imprecò.

Durante la sua corsa al telefono,aveva rovesciato tre tavolini,distrutto un lettore dvd,e fulminato una lampada.

Afferrò la cornetta: temeva con tutto il cuore che fosse la scuola,per accertarsi che lui fosse davvero malato,ed era pronto ad enunciare il monologo che aveva studiato (nonostante non ce ne fosse stato bisogno,dato che aveva davvero la febbre...),respirò profondamente e,con un sorriso a trentadue denti assolutamente spontaneo,alzò fin troppo la voce: -Pronto,signora Yokota?!-

Fu 'piacevolmente' sorpreso,nell'udire una voce maschile squillante e un po' nasale:

-Ma che,sei scemo?!Sono Chojiro!-

-Takaya...- Eiji si accasciò sul divano,passandosi esasperato una mano fra i ciuffi biondi e mossi: -Che diamine vuoi?!Non sei a scuola?!-

-Ovvio che lo sono!Ti sto chiamando dal bagno!-

Perchè?!

Perchè proprio a lui?!

-Ascolta,ti ho chiamato per farti sapere che ti sei perso l'arrivo in classe nostra di una ragazza bellis...-

-Oh,ma taci!Che ne vuoi sapere tu,di ragazze?!- lo interruppe seccato il ragazzo,ancora assonnato dall'improvviso risveglio a causa di quel deficente: -E poi...- assunse un sorriso malizioso,che celava divertimento: -Ti sei già dimenticato della tua ex ragazza?Misa Seinen?-

Al silenzio imbarazzato dell'amico,continuò: -Era orribile e azzeccosa...e ci sei stato assieme per tutto l'anno scorso!-

Scoppiò in una risata fragorosa,quasi comprendo le proteste di Chojiro: -Sei davvero cinico a ricordarmelo!E poi ero ancora giovane ai tempi,andiamo,non è colpa mia!-

-Ai tempi?!Ma se era solo l'anno scorso!E poi che vuoi dire,che ora sei vecchio?!- altra risata,questa volta ancor più fragorosa.

-E va bene,non mi credere!Te lo farò dire da Haruko questo pomeriggio!- con questo tono imbronciato chiuse la conversazione,furibondo.

Eiji scosse la testa,ancora divertito.

Al rumore della serratura che si apriva voltò il capo: -Oh,ciao Otaru.Hai trovato il medicinale che cercavo?-

-No ma mi hanno dato questo...ehi ma con chi parlavi?-

-Con quello scemo.-

-Ah,Chojiro.- rise l'amico,ed Eiji percepì il rumore della molla del divano sotto pressione: Otaru Sugita non era mai stato leggero,di peso.

-Ha detto che c'è una nuova in classe nostra...boh,chi lo capisce.-

-Ti ha chiamato solo per questo?!- Otaru sollevò un sopracciglio,mordendo un onigiri * comprato per strada: -Bhe,ma allora la cosa è seria...-

-Ma figuriamoci...- borbottò il biondino,facendo notare all'amico i suoi occhi castano chiaro intrisi di sarcasmo: -Sai com'è fatto Chojiro,una minima cosa...e va in fibrillazione.-

Si alzò dal divano,dirigendosi in bagno per prendere la sua tanto attesa medicina.

-E quindi,cosa hai intenzione di fare?-

-Niente,che dovrei fare?Aspettiamo domani,e vedremo questa ragazza.-

Otaru sorrise,sghembo: -Se è bella me la prenderò io,sai?-

-Vedremo...- ridacchiò Eiji,bevendo l'acqua con la pillola tutto d'un fiato: -Vedremo.-

 

 

 

 

-È bella davvero,vi dico!-

Otaru roteò gli occhi davanti all'ennesima provocazione di Chojiro,sembrava un disco rotto.Dategli una novità di cui discutere,e lui ve ne parlerà ininterrottamente per tutto il giorno.

-La pianti?!Tanto fra pochi minuti la vedremo e giudicheremo,quindi non scocciare!-

Chojiro non si offese: anche se non sembrava sapeva che i due gli volevano in realtà molto bene,era solo che il loro mondo ruotava attorno ad una sostanza immensa e immutabile che prediligeva senza dubbio il sarcasmo e la follia.

Ridacchiò senza volerlo al pensiero della loro probabile (anzi certa) reazione.

Come previsto Eiji gli sorrise ironico: -Bhe,che hai da ridere?Ti si è forse inceppata la mascella?-

Smise subito,per non destare sospetti: -No,no...-

Senza farsi vedere fece sì che un nuovo e malizioso sorriso comparisse sul suo volto vivace.Decise di non rispondere alla provocazione: in fondo,avrebbe avuto la sua vendetta dopo pochi minuti,decorosamente servita su un piatto d'argento e ancora fumante,a dispetto della tradizione.

Avrebbe vinto lui,per una volta.

-Ragazzi!Finalmente siete tornati a scuola!-

-Oh,Haruko.- Otaru le sorrise,stampandole un bacio sulla guancia: erano migliori amici da sempre,ed era ovvio che lei avesse sentito la sua mancanza,anche se non l'avrebbe mai ammesso.

Conoscendola alla perfezione,Otaru aveva imparato ad odiare,ma anche ad amare in un certo senso,il suo potente ed inspiegabile senso di orgoglio.

-Già,sai com'è fatto Otaru,senza di me è perso..!- di fronte alla posa da modello che assunse il suo 'fiero' amico,Otaru non si potè trattenere dal mollargli uno scappellotto dietro alla nuca,facendo scoppiare tutti a ridere fragorosamente.

Vecchi,bei tempi...quanto sarebbero durati..?

Forse per più tempo di quanto Haruko si sarebbe aspettata,forse per meno...

Chissà.Dopotutto la vita era un eterno e fugace gioco di ombre da far rabbrividire e di luci da accecare.

Ma mancava qualcuno all'appello,e Haruko sentiva la sua mancanza,pur conoscendola da soli due giorni.

-Ragazzi,vado a vedere dove si è cacciata Yuko,Chojiro ve ne avrà sicuramente parlato,no?- E qui i due fulminarono l'amico,che in risposta accennò una risatina nervosa... -Non vorrei che si fosse persa per i corridoi,questa scuola è immensa...-

Si congedò,senza aspettare risposta.

Questa era Haruko Sakuishi: decisa,gonfia d'onore,tradizionale.

Odiava le novità.

Ma quella sicuramente avrebbe portato a qualcosa di maestoso,che nemmeno un cuore umano può percepire,non subito almeno.

 

 

-Kinoshita?!-

Fujiko si ricordò improvvisamente di aver adottato quel nome.

A volte mantenere quell'identità era così difficile che rischiava di sbagliare e rovinare tutto,ma per fortuna il suo sangue freddo l'aveva sempre aiutata in queste situazioni.

Prima che la porta del bagno venisse spalancata,con movimenti fluidi e sorprendentemente veloci si asciugò le lacrime.

Con un po' di cipria non si sarebbe visto niente.

-Ah,sei qui.-

Si concesse di espirare,finalmente: era solo Haruko.

-Tutto ok?Guarda che la lezione è iniziata!- Fujiko le sorrise,annuendo: -Si,scusami,è solo che avevo un po' di mal di testa,ma adesso mi sento meglio.-

-Sicura?- l'amica le scostò i capelli dal viso,troppo distratta per accorgersi che fossero umidi di amare lacrime. -Vuoi andare a casa?Guarda che posso far telefonare ai tuoi in segreteria...-

-No,no!Sto bene,davvero...grazie.Mi infilo i bloomers * e arrivo subito.-

Alla parola 'tuoi' Fujiko rischiava che le lacrime uscissero di nuovo dai suoi occhi.

Ma non per il dolore,no.

Per la rabbia.Furia per quell'assassino,che le aveva tolto la sua famiglia,la cosa più preziosa che potesse mai avere.

-D'accordo.- Haruko le sorrise,e Fujiko tirò un altro semi-sospiro di sollievo: per fortuna,sapeva nascondere al meglio le sue emozioni,sempre.

-Ti aspetto in cortile!Ah,e cerca di ignorare Euiko,lei è fatta così,non cambierà mai.-

Appena uscì,Fujiko sbuffò: Euiko Sano,ci mancava solo lei!

La più intrattabile e snob dell'intero istituto,pronta a prendere in giro persino i suoi stessi amici.Trovava un difetto praticamente in qualsiasi essere vivente e non che tentava,tremante,anche solo di avvicinarsi ad un 'essere superiore' come lei.

Quello che le aveva accusato?

Non mi piaci,non vesti di marca.”

Ma che andasse al diavolo!

Aveva ben altro a cui pensare che Dolce e Gabbana e co.!

Poi il 'non mi piaci' era assolutamente epico...

-Oddio,ma adesso mi lancio dal balcone..!Non è che se non ti piaccio mi taglio le vene..!- borbottò,prima di ridacchiare inaspettatamente: certe persone erano così ridicole,a volte..!

-Ebbene...- si infilò i bloomers con un sorriso,osservando compiaciuta la sua immagine riflessa: era stata capace di superare ogni difficoltà che la vita le aveva presentato con un sorriso,e non si sarebbe fermata ora!

La vita era sempre bella,pur se brutta.

-...Andiamo!-

 

 

 

-Signorina Seki,Yuko Kinoshita sta per arrivare,si sta cambiando.-

-Perfetto,grazie Sakuishi.E voi ragazzi...- fischiò,determinata: -In ordine,pronti per l'esercizio!-

-Ehi!Ridammelo!- Otaru rincorse Eiji,che gli aveva appena rubato il cappello dal quale mai si separava,mentre l'amico rideva a crepapelle,ben conscio di superare Otaru in velocità,e anche di molto.

-Ma che devi fareee...sbatterti davanti alla nuova arrivata?!Ma per favore!-

All'ennesima risata l'amico protestò ancora di più: -Non è vero,non è vero!E poi cosa vuoi,ce l'hai anche tu,imbecille!-

Izumo trattenne una risata alla visione dei due che si rincorrevano per tutto il cortile,fino a quando la voce gli morì in gola quando il suo sguardo venne calamitato,come una forza sovrannaturale,da una figura bionda che scendeva per le scale,stando bene attenta a non inciampare.

I suoi movimenti non erano di certo da dama dell'800...ma nonostante questo,in pochi istanti aveva catturato tutta l'attenzione su di sé,inconsciamente.

Haruko,voltatosi anche lei a guardarla dato che era impossibile non farlo,sorrise: il fiocco che le legava i capelli scomposti e luminosi in una coda era storto e mal allacciato,ma non era mai stata più splendida.

-Ciao Yuko!- Chojiro le sorrise,felice di vederla,e la sua felicità aumentò quando lei rispose al sorriso con altrettanta energia.

-Ti ricordi i nostri nomi,vero?Noi siamo...-

-Si,si.- Fujiko scorse con lo sguardo tutto il pubblico dinanzi a sé: -Izumo,Haruko e Chojiro...e quei due?- Indicò un punto alle loro spalle,ove Otaru e Eiji,i quali avevano smesso di scannarsi a vicenda ed erano ormai a terra e sporchi di terreno,la fissavano a bocca aperta.

-Pssst!- sussurrò Otaru senza spostare di un millimetro le sue pupille dalla figura della ragazza.

-Che c'è?-

-Ridammi il cappello!-

-Che ne devi fare?-

-Hai ragione tu,devo sbattermi davanti alla nuova arrivata!-

Eiji fece appena in tempo a roteare gli occhi che si trovò la mano di Fujiko a due millimetri dal suo viso: -Ehmm...volete una mano?-

Seguirono pause di silenzio imbarazzate,fino a quando Otaru non mollò una gomitata nelle costole dell'amico.

-Ehe...no!- Eiji balzò in piedi all'improvviso,spaventando Fujiko e tentando di assumere tutto lo charme di cui si era privato fino a quel momento: -Sono Eiji Suzuki,piacere di conoscerti,bella!-

Fujiko si trattenne dallo scoppiare a ridergli in faccia: bella?!Ma da dove erano usciti quelli?!

-E io sono Otaru Sugita!- l'amico lo spinse via,stringendo con poca delicatezza la mano di Fujiko,che cercò di non badarci: quei due erano davvero uno spasso!

-Già noi siamo...- si posizionarono schiena contro schiena,dando appena il tempo a Fujiko di alzare un sopracciglio che...

-Il Kyappu ** -duo!- di fronte a quell'espressione così convincente ed entusiasta,Fujiko rimase basita per un paio di secondi,prima di non riuscire più a trattenersi e scoppiare a ridere.

Di fronte all'espressione perplessa di tutti,continuò a ridere,e ridere,e ridere.

La sua risata squillante e cristallina non cessava,tanto da farla piegare in due dallo spasso,con le lacrime agli occhi.

Di fronte a quel suono così contagioso anche gli altri finirono per ridere insieme a lei,e quando finalmente riuscì a smettere,rivolse un sorriso luminoso ad ogni membro di quel gruppo così stravagante: -Sono davvero,davvero felice di conoscervi!Siete un vero spasso,sento che mi divertirò tantissimo in vostra compagnia!-

Davanti a quesll'affermazione,persino Izumo non potè non arrossire,e Haruko lo notò,scuotendo il capo.

-Adesso basta,se non volete che vi metta un rapporto!Signorina Kinoshita,dato che le piace così tanto mettersi in mostra si metta in fila per il cavallo!La prossima è lei!-

-Tutto ok?- Haruko le si avvicinò,non appena la vide sbuffare,ma il sorriso rassicurante che le rivolse fece sparire tutta la sua preoccupazione: -Tranquilla,me la cavo abbastanza nello sport!-

Appena Chojiro finì il suo turno,Fujiko poggiò le mani sulle ginocchia,focalizzando l'obiettivo.Il suono imperioso del fischietto le ferì le orecchie,risvegliando i suoi sensi assopiti e concentrati.

-Credo che abbia bisogno di aiuto in ogni caso.- sussurrò Izumo ad Haruko,che annuì:

-Nessuno in questa scuola è mai stato bravo a saltare il cavallo,cerca di sollevarla ma stai attento.Se qualcuno ci vede è finita.-

Izumo allungo la mano impercettibilmente,pronto a sferrare il suo attacco.

Il respiro gli si mozzò: Fujiko era già scattata in avanti,sollevandosi senza problemi; la signorina Seki non potè impedirsi di sgranare gli occhi,alla vista dell' evidente altezza che il suo salto aveva assunto.

Atterrò perfettamente in piedi,senza segni di cedimento delle ginocchia: Haruko si chiese se effettivamente non fosse un qualche essere sovrannaturale.

Si voltò con un sorriso soddisfatto,tornando al suo posto facendo di tutto per non attirare gli sguardi altrui ma che,come le succedeva sempre,ottenne in ogni caso.

-Wow...complimenti,Izumo.-

-I-io non ho fatto niente...- balbettò il ragazzo,palesemente spaventato.

-Ma come?!Non sei stato tu a sollevarla con il tuo soffio d'aria?-

-No,non ho fatto in tempo!-

-Cavoli...- sussurrò Haruko,dopo secondi interminabili di silenzio,sussultando senza alcun motivo quando gli occhi di ghiaccio di Fujiko incrociarono con decisione i suoi,ancora inesperti: -Chi è davvero quella ragazza..?-

 

 

 

-Fuyuki?-

Il ragazzo,assorto nei suoi pensieri,quasi non udì la voce del maestro:

-Fuyuki!-

Sbattè le palpebre un paio di volte,prima di voltarsi: -Oh,mi perdoni,signore.-

Al suo ichino profondo,l'uomo con l'aureola sorrise: -Aahh...sempre con la testa fra le nuvole,eh,Fuyuki?Ma adesso non è il momento di giocare con esse.-

Rise quando il ragazzo dai capelli neri,imbarazzato,scese dalla colonia di candide nubi,raggiungendolo interessato: -Che accade,maestro?-

-Per il momento ancora nulla.Ma tu,Otani e Ichiro dovrete scendere sulla Terra...voglio che vi assicuriate che procede tutto bene.Ho un brutto presentimento.-

Fuyuki deglutì,aggiustandosi gli occhiali: -Chi è,signore?-

Ad uno schiocco di dita del maestro,apparvero delle proiezioni di figure man mano sempre più nitide: -Ma...sono cinque ragazzi!-

-Bhe,che ti aspettavi?Nell'animo umano sono racchiusi i più agghiaccianti sentimenti.-

Fuyuki arrossì davanti alla sua impulsività,assolutamente involontaria: -Ma certo,signore.Mi scusi per la mia impertinenza.-

-Voglio che tu ti iscriva nella loro scuola e ti accerti che non sono una minaccia,che non siano dotati di poteri oscuri.Avverto un'aura nera attorno alla loro anima.-

Fuyuki studiò un'ultima volta i loro volti sorridenti: non sembravano una minaccia,era sicuro che,anche se si fossero rivelati un ostacolo,li avrebbe sconfitti senza alcuna difficoltà,riportando così nuovamente la pace sulla Terra.

Sorrise,sghembo: -Sarà fatto,signore.-

 

 

 

 

_______________________________________

 

Note dell'Autrice

 

* sono dei pantaloncini (in realtà sembrano mutande,ma vabbè xD) che usano le ragazze giapponesi per fare educazione fisica a scuola!^^

** 'Kyappu' significa berretto in giapponese,quindi il duo del berretto,chiamatosi così perchè non si separano mai dai loro cappelli,assolutamente uguali!Si,lo so che cretinata.. :')

 

Ciao a tutti!:D

Allora,innanzitutto mi scuso per il pessimo capitolo,il fatto è che sono molto stanca ultimamente a causa delle numerose verifiche e interrogazioni che si stanno svolgendo nella mia scuola,e sto dormendo anche poco perciò...mi dispiace!>.<

Prometto che il prossimo capitolo sarà migliore,a costo di lavorarci sopra come un mulo!°__°''

Chiedo in particolare scusa a blackrose che ha detto che ama i capitoli brevi e questo è particolarmente lungo e forse troppo spinto verso il comico che sull'avventura...ma ho pensato che se non allungavo rischio di non finire più questa storia,e voi non mi volete avere per sempre tra i piedi,no?u.u xD

In ogni caso,spero non vi abbia fatto particolarmente schifo e spero continuerete a seguirmi.. :3 Un bacione forte <3<3

 

- Fulvia. (per la prima volta col mio vero nome^^)

   
 
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