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Autore: Fabu_Louis_    20/01/2013    1 recensioni
non è la solita storiella perfetta dove gli innamorati si mettono insieme, litigano e si rimettono insieme e vissero felici e contenti. propio no.
non è la prima fanfiction che scrivo, ma su di loro si e anche con questo tema.
lasciate una recensione e spero davvero tanto che vi piaccia.
(accetto critiche, se dovete offendere risparmiatevi. grazie.)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo dormii fino a tardi, i rumori strani e distanti mi svegliarono e vidi Niall sistemare casa, impachettando gli ultimi scatoloni da portare con noi a Leeds. 
<< Buongiorno. Hai dormito bene biondina? >> mi chiese sedendosi sul letto e sorridendomi stancamente. I suoi occhi stretti mi fecero capire che non aveva dormito quella notte, era strabiliante come riuscisse ancora ad avere le forze per occuparsi di casa, alzarsi dal letto, affrontare una nuova giornata. Era l'uomo più importante della mia vita, adesso. 
<< Di nuovo grazie a te, bene >> gli baciai la guancia piano.
<< Oggi vengono i ragazzi, Liam mi ha detto che vogliono stare con noi il più possibile prima di andare via. Si sono anche offerti di darci una mano con le ultime cose da mettere via..e non è una cosa da tutti i giorni! >> ridacchiò amaramente. Annuii.
 
Niall andò ad aprire la porta di casa nel pomeriggio presto.
Tutti ci dettero una mano, sempre in silenzio, poche parole solo per 'dove va messo questo?' o 'dov'è il nastro adesivo?'. Apprezzavo davvero tutto quello che stavano facendo, non era da tutti i giorni avere amici del genere, ti stavano vicini non con il cuore, ma con l'anima, ti volevano bene in modo incodizionato. Non esistevano parole capaci di descriverli, non si potevano nemmeno creare. 
Salii in camera mia per togliere i vestiti dall'armadio e metterli negli scatoloni, ci trovai Harry che faceva il lavoro al posto mio. Le gambe si immobilizzarono sulla porta, gli occhi a fissarlo e le labbra formarono un sorriso sereno, dopo chissà quanto tempo.
Mi avvicinai aiutandolo.
<< Grazie >> 
<< Figurati >> la sua voce rigida mi spaventò, era priva di sentimento, solo rabbia infinita e sembrava avesse pianto per tanto tempo. Cercai di dimenticarlo.
 
 
Il giorno dopo fù lo stesso, anche quello dopo e quello dopo ancora.
Era il 19 Marzo, saremmo dovuti partire il 22. Tre giorni ancora.
La casa era vuota davvero, i mobili c'erano ancora tutti, ma le foto che erano appese non c'erano più, insieme a tutti gli altri oggetti, coperte, vestiti, prodotti per il bagno, tutto dentro gli scatoloni in macchina di Niall. Adesso faceva davvero paura stare in quella casa, sembrava ci vivessero i fantasmi e le anime dannate; poi all'esterno era rimasta esattamente com'era. Sembrava nuova.
Sembrava un pò la fotocopia mia e di Niall, dentro eravamo annientati e demoliti e le persone che ci guardavano da fuori non si accorgevano di nulla. Non ci ho fatto caso subito.
Stavo facendo la valigia seduta per terra, gambe incrociate e mani fredde come il ghiaccio, non riuscivo mai a scardarle. Con la coda dell'occhio vidi delle scarpe famigliari sulla porta. Non erano mie. Alzai lo sguardo..il mio migliore amico.
Mi guardava con occhi fermi senza battere ciglio.
 
<< Mi aiuti a fare la valigia? >> chiesi sottovoce. Scosse la testa per dire no.
<< Non ti aiuto ad andartene >> rispose cupo.
<< Zayn..>>
<< No, niente 'zayn'! Perchè è più facile scappare no?! Invece che stare qui ed essere aiutata! >> 
<< Non hai capito niente allora. Sto andando via propio perchè qui non riesco più a fare nulla e non posso essere aiutata, non qui Zayn, non dove ci sono i ricordi >>
<>
<< Ovviamente non potrà mai essere come prima, ma migliorerà >>
<< Aileen, è restando qui che starai bene, dove ci sono i tuoi amici e la tua famiglia >> continuò avanzando verso di me di pochi passi. 
Guardandolo da più vicino sembrava che i suoi occhi si stavano dando da fare per non scoppiare, le pupille vacillavano senza sosta e ed erano padroni di uno strato umido sugli occhi. Stava per cedere, non lo avevo mai visto così. Zayn era uno di quei ragazzi chiusi, di quelli che devi lottare per avere la loro fiducia, avevano tanto amore da dare ma dovevi guadagnartelo così appariva duro, senza un cuore, uno di quelli da non frequentare e poi conoscendolo ti rendi conto che è la persona più buona al mondo. Ti regalerebbe la luna se solo potesse. Era rarissimo vederlo piangere, forse solo una volta quando la sua ex ragazza lo aveva tradito e lasciato, solo in quell'occasione. Era stranissimo, assurdo, illogico e folle, era come vedere un cane parlare o forse peggio.
<< La mia famiglia ormai non c'è più, mia mamma è andata a vivere da sua sorella >>
<< Non ti capisco, dico davvero >> abbassò lo sguardo toccandosi i capelli.
<< Speravo di sì, almeno tu >> presi una maglia e la piegai.
Ci fù silenzio per un pò, poi parlò di nuovo.
<< Sei davvero disposta a lasciare l'unica cosa che ti fa star bene? >> 
<< Se è il sacrificio per stare meglio un domani, allora si >> 
Il suo sguardo cambiò assumendo un colore a tratti più scuro, restò con le labbra schiuse istanti lunghi forse capendo che avevo ragione io, non accettando la mia idea. Tirò sù la zip della giacca, mi rivolse un'ultima occhiata veloce e uscì muovendo velocemente i piedi.
Adesso ero io a non capirlo, o forse convincevo me stessa così sarebbe stato più facile.
Mi alzai lentamente per le gambe che non mi permettevano di muovermi come avrei dovuto, lasciai a terra il maglione nero, ma appena uscii da camera mia Louis mi fermò per un braccio dolcemente e sorridendomi.
<< Lascialo da solo, quando avrà accettato tutto questo tornerà >> mi sorrise << ti aiuto io con la valigia >> forse aveva ragione lui, non avrei potuto fare nient'altro io.
Louis mi aiutò a fare la valigia, si offrì di caricarla già sull'auto e lo lasciai fare approfittando del suo gesto. Lo ringraziai di cuore.
Verso sera, dopo aver mangiato una buona pizza calda, tornarono a casa.
Li ringraziammo di cuore ancora per l'aiuto.
Il buio della notte non arrivò a tardare, io e mio fratello ci rifugiammo sotto le coperte stretti stretti, lui non mi toccava ancora per il mio 'terrore' anche se sapevo che di lui potevo fidarmi, non volevo rischiare; io invece avevo appoggiato la testa sul suo petto, aspettando di cadere tra le braccia di Morfeo..o sperandoci almeno.




SPAZIO AUTRICE.
lo so sono morta per un pò ahahaha, nell'ultimo periodo sono successe tantissime cose e ho perso un pò la voglia di continuare. ma eccomi qua, come nuova o più o meno :)
volevo dire che siamo verso la fine della storia, e ringrazio tutte le ragazze e ragazzi che hanno letto e seguito nonostante non fosse la storia più bella del mondo. mi piacerebbe sapere cose ne pensate davvero di ciò che scrivo, a me piace farlo e sarebbe carino sapere cosa pensano gli altri. se vi va lasciatemi una recensione, sennò grazie lo stesso per aver letto :) 
al prossimo capitoloooo! 
  
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