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Autore: Cardy    20/01/2013    2 recensioni
[Jeepers creepers (il canto del diavolo)]
"Ogni ventitresima primavere, per 23 giorni, lui mangia" E come ogni ventitresima primavera, il nostro Creepers si risveglia. Ma ogni volta che si sveglia prova solo fame od altro? E se si ritrovasse davanti ad un branco di idioti per la prima volta? Quando una come me si rivede un film horror del genere... non può che uscire una cosa del genereXD
Genere: Demenziale, Horror, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Role's Fic'
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Hush, hush, hush... here comes the boogeyman!

 

Capitolo 1

Lame con strane cose dentro, feng shui ed altre teorie.

 

 

 

-”Che cosa pensi che sia?”-

Dimitriy, coatch della squadra di basket della Liberty High School, cugino di Ivan, fumatore incallito e conosciutissima mignotta, rialzò lo sguardo verso il suo vice. Lucas Madsen, mezzo olandese dal fisico felino e con gli occhi di un verde magnitico di rigirava la cosa che avevano estratto dal copertone fra le mani, prima di incrociare gli occhi del biondo, proprio mentre quest'ultimo scuoteva la testa, portandosi una sigaretta alle labbra.

-”Una bella sfiga.”-

Come al solito, quasi si chiedeva perchè continuasse a porgli qualsiasi tipo di domanda quando sapeva benissimo che avrebbe avuto risposte che rasentavano i monosillabi e l'ovvio! Sospirò, alzando gli occhi al cielo, per l'ennesima volta si chiese che cosa lo avesse portato a tentare di avere una storia seria con quel russo, poi si ricordò delle sue doti sul letto, o qualsiasi superficie disponibile, e la domanda scomparve esattamente come era arrivata.

-”Oltre quello, ovviamente!”-

L'altro alzò le spalle. Ecco, in momenti come quello provava una tentazione molto difficile da soffocare: quella di spaccargli qualcosa in testa!

-”Oserei dire che è una sottospecie di quei cosi giapponesi, con quattro punte, un dente incastonato dentro e che ha bucato la nostra ruota, probabilmente pieno di germi e potenzialmente un arma batteriologi...”-

le sue parole vennero fermate da una di quelle punte pericolosamente vicina alla sua bocca.

-”Questa, mia bella testa di cazzo, è la prova tangibile che dovevi mettere a posto quel maledettissimo cucchiaino prima di uscire di casa ieri!”-

Avrebbe sospirato se non avesse ben saputo che era una mossa tendenzialmente suicida! Come al solito, il giorno prima, si era bevuto una tazza di caffè zuccherato, peccato che avesse deciso, ovviamente guidato da un istinto sado masochistico, di andare a convivere con una sottospecie di strega perennemente mestruata quale era il moro che continuava a sbraitargli contro di energie, flussi, sistemazione dei mobili ed altre cose che la sua mente stava opportunamente censurando!

-”è chiaro ora?”-

Che cosa fosse chiaro era un bel mistero... ma comunque annuì, vedendolo addolcire lo sguardo. Quello era un ottimo indizio per confermargli di allontanarsi a passi tranquilli ma il più rapidamente possibile prima di diventare un qualsiasi sacrificio umano ad una divinità pagana!

 

 

 

-”Secondo te perchè Lucas sta minacciando tuo cugino con quello che hanno tolto dalla gomma?”-

la domanda gli fece scappare un sospiro mentre scuoteva la testa. Scoprire perchè quella volta suo cugino stesse rischiando la vita avrebbe potuto causargli grossi danni cerebrali che avrebbero aumentato la sua dose di problemi mentali. Sentì una mano sulla spalla, prima di venire ritirato seduto e trovarsi quasi schiacciato sul proprio sedile da un castano iper attivo e non parlava di James per una volta. Scott si era tolto in tempo per non venire travolto da quel moccioso, Ivan purtroppo non si era reso conto del pericolo fino a che non se lo era trovato addosso! Quando si diceva che la sfiga era di famiglia!

-”Chris! Mi stai schiacciando!”-

Mugugnò cercando di toglierselo di dosso, senza alcun risultato. Il ragazzo, sistematosi sulle sue gambe con fare tranquillo, gli sorrise.

-”Vanya, due cose: tuo cugino sta rischiando di non potersi più accoppiare, secondo, tu sei molto più comodo di qualsiasi sedile che abbia mai provato!”-

-”Chris, vieni qua, guarda, c'è il biscottino al cioccolato!”-

come attirare un cucciolo iper attivo, stessa cosa! Il castano fu lesto ad alzarsi, calpestandogli quasi le palle, per raggiungere la scatola che il suo amico moro gli stava mostrando. Alan non parlava molto, un po' come il James dagli occhi azzurri, ma, anche se non era un genio, di solito quando interveniva risolveva i problemi.

Vide il mulatto alzarsi, Stralight era alto quasi quanto David, ma possedeva un incedere da carro armato in corsa, non conveniva a nessuno mettersi fra lui e quello che desiderava, esattamente come in campo. Partiva e faceva quello che si era messo in testa, alle volte si chiedeva se avesse fatto così anche con il ragazzino biondo che si portava a letto. Sospirò, lanciando un occhiata fuori, prima di sentirsi stranamente osservato.

Una parte di lui, forse istinto di autoncoservazione, gli diceva di non voltarsi, l'altra invece lo stava spingendo a farlo. Come si immaginava Ace lo stava fissando, quel ragazzino non riusciva a mettersi in testa che non voleva relazioni. Non che non gli piacesse, Ace era una creaturina dai lineamenti finemente incisi nella porcellana, di squisita fattura, però gli faceva paura! Aveva la bruttissima abituidine di comparirgli davanti quando meno se lo aspettava, una volta gli aveva perfino aperto i pantaloni e si era messo a succhiarglielo! Come faceva a non averne paura, scusate? Gli sorrise, sentendosi leggermente arrossire. In realtà doveva ammettere di avere un debole per quel ragazzino, non poteva farne a meno.

James nel mentre si era affacciato al finestrino, avevano una gomma a terra, che avevano tutti da urlare in quella maniera? Insomma, lui aveva bisogno di dormire, cazzo! Sbuffò, avvicinandosi al comando per le porte.

-”Il coatch ha detto di restare dentro, Stralight.”-

Si voltò verso lo scozzese, Sean Wyatt non gli piaceva per nulla, non poteva farci nulla. Troppa pomposa idiozia in un solo corpo.

-”Perchè non torni ad esplorare terre spagnole e non ti fai i cazzi miei?”-

-”Ehy! Perro!”-

Purtroppo, distrarsi per concentrarsi su quello che si pensava il problema maggiore poteva essere dannoso per i propri testicoli! Soprattutto se, il sudetto problema maggiore, aveva la brutta abitudine di instaurare relazioni con piccolo problemi che di nome facevano Antonio Fernandez Carriedo.

-”Piccolo stronzo!”-

Sibilò, rannicchiandosi con le mani a tenersi la parte lesa, ritrovandosi un pon pon sotto al mento.

-”Stammi bene a sentire, essere coperto di muscoli e con la particella di sodio nel cervello. Ora ti rimetti a sedere al tuo posto, buono buono e non ti alzi più per nessunissima ragione fino a che non te lo dico io, claro?”-

Osservò il suddetto mostriciattolo saltellare dal proprio uomo che sogghignò, posandogli le mani sui fianchi.

-”te quiero, chico.”-

Antonio sorrise, sistemandosi sulle punte per baciarlo dolcemente mentre Andy andava ad aiutare il ragazzone ancora piegato a metà, sospirando.

-”Dovresti saperlo che non devi dare contro ad Antonio.”-

-”Prima o poi lo uccido, giuro che lo uccido.”-

-”Ricordami quante volte hai già ripetuto questa frase, per favore.”-

Replicò divertito, ignorando lo sguardo furioso dell'altro, quel genere di sguardo che di solito era capace di fargli abbassare i pantaloni.

Chris osservava i due masticando i biscotti, certo che erano una bella coppia. Andy sembrava felice quando stava vicino al coglione palestrato e James era quasi sopportabile in compagnia del biondo, si completavano a vicenda. Sospirò, prendendo un sorso d'acqua dalla bottiglietta, lui sarebbe morto zitello, non aveva nessun dubbio!

Riportò lo sguardo fuori dal finestrino, osservando i campi di grano che avevano intorno, almeno fino a che qualcosa non gli fece sbattere le palpebre. Si avvicinò maggiormente al vetro, posando entrambe le mani sulle gambe di Alan.

-”Che fai?”-

-”Non hai visto?”-

Il moro alzò gli occhi al cielo. Parlare con quello denominato Mister Nobel alle volte era un impresa! Non si capiva mai che cosa stesse dicendo, alle volte veniva solamente da prenderlo a testate!

-”Vedo solo la tua testa, genio!”-

L'altro non rispose nemmeno, schiacciando quasi il viso sul vetro, osservando il campo di spighe dorate che si estendeva per chilometri attorno a loro. Eppure lui lo aveva visto, ne era certissimo! Non era impazzito, aveva la certezza di non essersi sognato nulla.

-”Chris, stai diventando pesante!”-

-”Davvero non l'hai visto?”-

Lo sbuffo dell'altro lo fece voltare il viso nella sua direzione. Eppure era certo di non esserselo sognato! C'era uno spaventapasseri prima, in mezzo al grano, uno spaventapasseri con un lungo pastrano nero ed un cappellaccio a tesa larga in testa, poi aveva aperto le ali ed era volato via... era il primo spaventapasseri volante che vedeva nella sua vita!

 

Ci sono momenti in cui, anche se può sembrare strano, anche la coscienza di un mostro inizia a metterlo in guardia. In fondo, perfino Dracula si era incupito quando aveva scoperto che avevano chiamato Van Helsing, o come diavolo si chiamava! Purtroppo, forse sempre per quei ventitre anni passati a dormire ed ammirare i propri capolavori costruiti con i corpi delle sue vittime, mai nessuno aveva realmente compreso quanta arte facesse lui, preferendo affermare che l'arte era fatta da imbratta tele qualsiasi, il suo istinto di autoncoservazione era andato piacevolmente a farsi fottere.

Nell'esatto momento in cui il marmocchio dai capelli castani, quello con gli occhi azzurri, aveva premuto il proprio viso contro al vetro sperando di scorgerlo ancora, avrebbe dovuto allungare una zampa, spaccare il vetro, tirarlo fuori e divorarlo, oppure mutilarlo o magari entrambe le cose! Invece no! Col cavolo! Del resto aveva anche bisogno di fare un po' di moto, stava mettendo su un po' di pancetta, del sano movimento prima di pasto faceva sempre bene. Quindi aveva aperto le ali ed aveva spiccato il volo, osservando dall'altro quella furia mora lanciare un masso, no, non un sassolino qualsiasi, proprio un masso, contro il ragazzone biondo, urlandogli dietro che era un cretino. A ripensarci ancora si domandava ancora perchè non lo aveva fatto!

Si sarebbe risparmiato tanti, troppi problemi ed avrebbe conservato un minimo di pace, almeno, un minimo di pace interiore.

Purtroppo alle volte non pensava affatto alle conseguenze delle proprie azioni, forse era per quello che una volta un paio di ragazzi gli erano passati sopra fino a ridurlo ad una fritella sull'asfalto, un ricordo a dir poco piacevole se pensava a quello che gli era capitato dopo, doveva ammetterlo! Alle volte se le cercava, si cercava tutte le sfighe che gli ricadevano sopra!

 

-”L'ho visto davvero!”-

-”Chris, te lo ripeto un ultima volta, smettila di mangiare cioccolato, ti fa male.”-

Brody si infilò una gomma da masticare in bocca, alzando gli occhi al cielo allo sguardo da cucciolo bastonato del castano.

-”Te lo sei sognato, Chris, gli spaventapasseri non volano.”-

-”Io l'ho visto, Bro.”-

Una risata mal trattenuta arrivò alle orecchie dei due. David li fissava con un sopraciglio inarcato, un sorriso divertito sulle labbra e le braccia incrociate al petto.

-”Spaventapasseri volanti?”-

La voce del rosso era sarcastica e divertita.

-”David...”-

La voce di Colin fece voltare il suo ragazzo, Brody non potè che prendere nota del fatto che l'inglese sembrava realmente un cagnolino quando il texano era nelle vicinanze.

-”Si, cucciolo?”-

-”L'unicorno alfa ha poi risposto?”-

Spalancò gli occhi a quella frase, soprattutto vedendo il rossore sulle guance del ragazzone. No, non voleva sapere che cosa intendevano in quel momento. Le porte vennero riaperte mentre risalivano gli adulti, o almeno, quelli che dovevano esserlo. Il coatch si teneva una pezza bagnata sulla fronte.

-”Tornate tutti a sedervi, ripartiamo.”-

Tutti tornarono al proprio posto mentre l'autista metteva in moto il bestione, facendolo sobbalzare ad ogni centimetro che percorrevano, se prima sembravano una lumaca ora era sicuro che la stessa lumaca mezza morta li anticipava di un bel po'!

 

Note: secondo capitolo di quella che è sicuramente la mia ficcy più demenziale mai stata creataXD iniziamo a conoscere un po' il branco di idioti, spero di renderli tutti al meglio, come ho già detto non tutti sono miei creazioni e non voglio che Ast mi odi troppou,u

Bene, ho detto tutto e vi saluto^o^ Spero che vi piaccia e magari lasciate qualche segno del vostro passaggio, anche critiche^o^ alla prossima^o^

  
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