Rieccomi finalmente!!!
Lo so che mi volete morta ma ci sono stati un po’ di problemi. Prima la mancanza di ispirazione, poi l’università, dopo un altro virus al
computer.
Possibile che i virus me li becco sempre e solo io in famiglia? E si
che abbiamo tutti lo stesso antivirus per la miseria!
Comunque rieccomi
con un nuovo capitolo e spero che vi piaccia.
Prima che qualcuno mi uccida sul serio
avverto già che il prossimo lo vedrete a febbraio. Non per cattiveria ma a fine
gennaio ho un esame e vorrei studiare.
Spero che nessuno decida di farmi fuori
Buona lettura
Iaele
CAPITOLO 14: Incontro con i Volturi
POV AYLA
Non sapevo chi mi aveva rapita, ma sapevo dove stavamo andando: Volterra.
Il che, per me, significava
solo guai e anche belli grossi.
Tramite zio Jasper, che non
ho ancora perdonato, avevamo scoperto che avevano
messo gli occhi sui miei poteri e che li volevano per loro.
Unico problema: per averli
dovevano fare in modo che io decidessi di tenerli o trovare un modo per
togliermeli e darli ad un altro.
Cosa che non sapevo neanche
se fosse possibile, ma ero sicura che se fosse stato
possibile avrebbero optato per quest’ultima procedura.
Almeno sarebbero stati sicuri
che i miei poteri sarebbero stati solo per loro senza
il rischio di una mia possibile ribellione.
Ancora non sapevo di preciso
di cos’era capace una Depositaria, ma anche solo vedere momenti particolari
vissuti da un luogo o da una persona per me era già troppo. Se poi si
aggiungevano anche altri poteri non sapevo proprio
come avrei fatto a gestirli.
Il vampiro che mi aveva rapita non mi rivolse la parola per tutto il viaggio fino a
Volterra, né io ebbi il coraggio di domandargli qualcosa.
Era un vampiro alto, robusto,
con occhi color rubino e capelli di un nero così profondo da sembrare che
avessero catturato la parte più oscura della notte.
<< Siamo arrivati.
>> disse semplicemente una volta che fummo davanti all’entrata per
vampiri del palazzo dei Volturi.
Non mi mossi.
Non volevo andare da loro.
Volevo solo tornarmene a
casa.
<< Signorinella,
o cammina o la porto il di peso. Scelga lei. >> disse il mio rapitore
serio.
Cominciai a camminare.
L’idea di essere portata di
peso non mi piaceva proprio per niente.
Meglio arrivare sulle proprie
gambe, tanto non sarei potuta scappare lo stesso.
Ci avviammo lungo un
corridoio che portava alla sala del trono e, di conseguenza, alla mia condanna.
Si può mai sapere perché capitino
tutte a me e alla mia famiglia?
Il destino, fato o chi per
lui, non può guardare da un’altra parte almeno per una volta?
Cristo, possibile che ora mi
metta anche a parlare da sola?
Pazzia in arrivo, me lo
sento.
Ok, forse è meglio tornare in me e vedere cosa vogliono.
Arrivammo nella sala del
trono e mi trovai davanti a tre vampiri che dovevano essere Aro, Caius e Marcus.
Non sapevo chi era chi, ma
avrei potuto giurare che, secondo quello che mi avevano
detto i miei, Marcus era quello sulla destra con lo
sguardo totalmente apatico.
Ma cosa gli era successo?
Se solo avessi potuto toccarlo per scoprirlo!
Continuarli a studiarli
aspettando che dicessero qualcosa.
Quello in mezzo sembrava
stranamente compiaciuto. Aveva un sorriso che metteva i brividi.
L’altro,
con i capelli più bianchi che mai (ma se li tinge?), invece sembrava che
volesse mangiarmi.
Ma dove cavolo ero finita?
<< Benvenuta Ayla. Benvenuta
dai Volturi. >> disse il vampiro centrale.
<< Posso sapere perché sono
qui? >> chiesi.
Onestamente, sapevo che avevo
appena fatto una cavolata, ma la pazienza in certe situazioni
non è proprio il mio forte e la rabbia verso di loro per avermi rapita
non aiuta molto.
<< Dritta al punto eh? Comunque per questo dovrai aspettare un po’ prima di sapere.
>> continuò lui.
<< Posso almeno sapere
chi è lei? >> chiesi sbuffando.
Ok, la pazienza mi ha appena detto addio come l’arte
della diplomazia.
Chissà se sarebbero mai
tornate.
Mah!
<< Io sono Aro.
>> disse porgendomi la mano.
Ok, per essere un vecchietto con qualche millennio alle
spalle era messo bene, ma qualcosa lo faceva sembrare stranamente fragile, come
se fosse sul punto di finire in frantumi da un momento all’altro.
Stessa cosa riguardo agli
altri due.
Solo che a Marcus (o quello che presupponevo fosse lui) non credevo
fosse importato se fosse successo.
Forse per lui sarebbe stata
una liberazione.
Sapevo del potere di Aro, ma gli strinsi lo stesso la mano provando a
schermare la mente.
Nel momento esatto in cui lo
toccai fui colta da una visione o un suo ricordo, mettetela
come vi pare.
Lo vidi in quella stessa sala
dov’ero io adesso con una ragazza.
Erano molto
simili, forse lei era una sua
parente.
Comunque, erano lì da soli e lei sembrava molto preoccupata. Per
che cosa non lo so.
<< Volevi vedermi
fratello? >> disse lei.
Avevo
indovinato, erano parenti.
<< Sì, volevo parlarti Didyme. Volevo parlarti di te e di Marcus.
>> disse lui.
<< Cosa
c’è Aro? Qualcosa non va? Non vuoi che stia con lui? >> chiese lei
guardandolo seria.
Quindi la sorella di Aro stava con Marcus.
Interessante.
<< Non proprio sorella. >> disse.
Poi fu un attimo.
Le saltò addosso e la
decapitò per poi bruciarla.
COSA?!
Aveva veramente ucciso sua
sorella?!
Ma che cavolo…?!
Non feci neanche in tempo a
riprendermi che la visione cambiò.
Vidi Marcus
che stava in piedi davanti a Aro.
Vidi Aro dargli la notizia
che Didyme era morta a causa di una guardia
impazzita.
Vidi Marcus
che si accascia su se stesso.
Vidi Aro che dietro la
maschera di tristezza gongolava per aver legato a se un vampiro con un potere
così grande.
Vidi che Aro non era per
niente dispiaciuto dalla morte della sorella.
Vidi Marcus
diventare il vampiro apatico che era ora.
Vidi la fine di un mondo e l’inizio
di un altro.
Staccai la mano come se fossi
rimasta scottata.
Di sicuro ero disgustata da
quello che avevo visto.
Come si poteva immaginare di
uccidere la propria sorella?!
Come?!
Non riuscivo a comprenderlo.
<< Cos’hai visto? >> mi chiese Aro perplesso.
Probabilmente lui non era
riuscito a vedere a che ricordi avevo avuto accesso.
Avevo una tale nausea che
vomitai tutto quello che avevo nello stomaco.
Quell’essere mi faceva schifo.
Non meritava di stare dove
stava.
Non doveva essere lui il capo
dei vampiri.
Non doveva.
Ma come impedirglielo?
<< Forse è meglio se la
portate nei suoi alloggi. Quando si sarà ripresa andrò a farle visita così che
mi dica cos’ha visto. >> disse fissandomi.
In che incubo ero capitata?
POV SETH
Ayla era appena stata rapita
da un vampiro e non sapevo nemmeno dove voleva portarla.
L’unica cosa era cercare i
suoi parenti e dirgli tutto.
Ci misi un po’, ma appena
trovai la ragazza bruna che lei aveva presentato come sua sorella, una specie
di folletto cacciò un urlo spacca timpani impressionante.
Era un urlo di rabbia e
disperazione.
<< Ma
cosa…? >>
Non feci neanche in tempo a
chiedere che il fratello di Ayla, il rosso, mi si
avvicinò e chiese in tono che non ammetteva repliche di dirgli tutto quello che
era successo.
Non me lo feci ripetere e
cominciai a raccontare tutto.
Omettei quello che Ayla mi
aveva detto sulla visione.
Non sapevo se glielo aveva
detto, ma in ogni caso non spettava a me dirglielo.
Finito il racconto del
rapimento vidi la sorella e il fratello di Ayla
sedersi su un masso come svuotati.
<< Mia figlia… hanno preso mia figlia… >> disse la ragazza.
Figlia? Ma
non era sua sorella?
Ok, qui c’era qualcosa che non sapevo.
<< Jasper, se succede
qualcosa a mia figlia sei morto. >> disse il
rosso.
Ok, qui c’è davvero qualcosa che non sapevo.
<< Scusatemi, non
vorrei mettermi in mezzo, ma voi due siete i genitori di Ayla?
Sembrate suoi coetanei. >> dissi sperando che non mi azzannassero.
Quelli con loro erano tutti
vampiri e gli si erano stretti attorno per dargli forza mentre solo il
biondino, Jasper credo, se ne stava in disparte.
<< Seth, credo che ti dobbiamo delle spiegazioni. >> mi disse il folletto.
<< Vuoi raccontargli
tutto Alice? >> chiese la ragazza bionda.
<< Tanto
prima o poi Ayla avrebbe dovuto dirgli tutto lo stesso. >> fece
notare il folletto. Alice pardon.
<< Ok.
Seth siediti perché è una storia un po’ lunga da raccontare. >> mi fece
il rosso prima di cominciare.
Ok, posso dire che sono rimasto sotto shock?
No, sarebbe forse un po’
riduttivo.
Troppe informazioni tutte in
una volta. Veramente troppe.
Cerchiamo di riassumere.
Allora:
1)
la bruna è la madre di Ayla e si chiama Bella
2)
il rosso è il padre del mio amore e si chiama Edward. Ha
rapito Bella perché voleva scoprire perché non riusciva ad ucciderla e alla
fine si è innamorato di lei
3)
gli altri sono: Alice è il folletto veggente, Rosalie è
la bionda ed è innamorata dell’armadio che si chiama Emmett ed è innamorata di
Ayla
4)
poi ci sono Carlisle e Esme che sono come dei genitori
per loro
5)
in fine c’è Jasper che ha tradito tutta la famiglia e ha
venduto Ayla per proteggere Alice senza neanche pensare a chiedere aiuto a
loro.
Ok, sono finito in un manicomio.
<< Fatemi capire, lui –
e indico Jasper – ha venduto Ayla sotto ricatto senza nemmeno pensare di
chiedere aiuto a voi o ai lupi? >>
Assenso da parte di tutti.
<< Per colpa sua Ayla è
dai Volturi che sono pronti a tutto pur di ottenere i suoi poteri? >>
Altro assenso.
<< Ok,
adesso vorrei sapere da Jasper COSA DIAVOLO TI E’ PASSATO PER QUELLA TESTA
SENZA CERVELLO CHE TI RITROVI??? SAI USARE I NEURONI
VERO??? ALLORA PERCHE’ DIAVOLO NON HAI CHIESTO AIUTO??? RAZZA DI DEFICIENTE!!!!
>> urlo nella sua direzione.
Ok, sarò un tantino infuriato, ma ne ho tutte le ragioni
non trovate?
Non disse niente e non fece
niente.
Si limitò a cadere in
ginocchio pieno di rimorsi e di colpa.
Si vedeva che si sentiva
veramente in colpa ma non credo che nessuno di noi lo
avrebbe perdonato tanto in fretta.
<< Ascoltami bene. Se solo
le capita qualcosa di irreparabile ti converrà
cominciare a pensare a un piano di fuga perché ti posso giurare che sarà mia
premura fartela pagare chiaro? E non credo che ti
convenga restare nelle vicinanze lo stesso. Per lo meno perché
se non ti ammazzo io lo farà Edward. Quindi comincia
a pregare che non le facciano del male perché altrimenti la morte sarà l’unica
cosa che ci sarà nel tuo futuro. Ci siamo capiti? >> dico tagliente.
Va bene, minacciare un
vampiro non è proprio molto intelligente ma qui si tratta di Ayla
e sarei pronto a tutto per lei.
Lo vedo solo annuire.
<< Bene. Ora che si fa?
>> chiedo rivolgendomi agli altri.
<< Non lo so. Alice non
vede bene i Volturi perché nelle loro guardie c’è qualcuno che interferisce con
il suo dono ma per ora siamo sicuri che non le hanno fatto
niente. Non possiamo andare là senza un piano ma neanche sperare di andare là e
riprenderla solo usando la diplomazia. Siamo nei guai. Dovremmo studiare un
piano, ma dobbiamo riprenderla prima del suo
compleanno o saranno guai grossi. >> dice Edward preoccupato.
<< Perché?
>> chiedo io.
<< Perché
è allora che Ayla deve decidere se tenere o no i suoi poteri. >>
Va bene,
siamo nella merda.
Possibile che capitino tutte
a me?
Rinnovo le mie più sentite scuse e spero
che qualcuno voglia lasciare una piccola recensione.
Ribadisco che
il prossimo capitolo sarà a febbraio e spero che questo capitolo sia bastato a
farmi perdonare
Iaele