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Autore: I_S_Acquamarine    21/01/2013    2 recensioni
Ayla è cresciuta e ormai è vicina al suo sedicesimo compleanno e alla scelta che determinerà la sua vita. pultroppo le cose si complicano quando si innamorerà di Seth visto che lupi e vampiri non possono stare insieme a causa delle loro diversità e al fatto che i loro figli sono altamente pericolosi, sia per umani, vampiri e lupi. ma Ayla è una mezzovampira e forse questo farà la differenza tra la condanna e la felicità.
spero che leggiate in tanti e che qualcuno lasci un commentino.
ps: non so ancora che finale avrà quindi non prendetevela se aggiornerò lentamente.
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Seth Clearwater, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Riscattarsi dalle tenebre'
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POV AYLA

Rieccomi finalmente!!!

Lo so che mi volete morta ma ci sono stati un po’ di problemi. Prima la mancanza di ispirazione, poi l’università, dopo un altro virus al computer.

Possibile che i virus me li becco sempre e solo io in famiglia? E si che abbiamo tutti lo stesso antivirus per la miseria!

Comunque rieccomi con un nuovo capitolo e spero che vi piaccia.

Prima che qualcuno mi uccida sul serio avverto già che il prossimo lo vedrete a febbraio. Non per cattiveria ma a fine gennaio ho un esame e vorrei studiare.

Spero che nessuno decida di farmi fuori

Buona lettura

Iaele

 

CAPITOLO 14: Incontro con i Volturi

 

POV AYLA

 

Non sapevo chi mi aveva rapita, ma sapevo dove stavamo andando: Volterra.

Il che, per me, significava solo guai e anche belli grossi.

Tramite zio Jasper, che non ho ancora perdonato, avevamo scoperto che avevano messo gli occhi sui miei poteri e che li volevano per loro.

Unico problema: per averli dovevano fare in modo che io decidessi di tenerli o trovare un modo per togliermeli e darli ad un altro.

Cosa che non sapevo neanche se fosse possibile, ma ero sicura che se fosse stato possibile avrebbero optato per quest’ultima procedura.

Almeno sarebbero stati sicuri che i miei poteri sarebbero stati solo per loro senza il rischio di una mia possibile ribellione.

Ancora non sapevo di preciso di cos’era capace una Depositaria, ma anche solo vedere momenti particolari vissuti da un luogo o da una persona per me era già troppo. Se poi si aggiungevano anche altri poteri non sapevo proprio come avrei fatto a gestirli.

Il vampiro che mi aveva rapita non mi rivolse la parola per tutto il viaggio fino a Volterra, né io ebbi il coraggio di domandargli qualcosa.

Era un vampiro alto, robusto, con occhi color rubino e capelli di un nero così profondo da sembrare che avessero catturato la parte più oscura della notte.

<< Siamo arrivati. >> disse semplicemente una volta che fummo davanti all’entrata per vampiri del palazzo dei Volturi.

Non mi mossi.

Non volevo andare da loro.

Volevo solo tornarmene a casa.

<< Signorinella, o cammina o la porto il di peso. Scelga lei. >> disse il mio rapitore serio.

Cominciai a camminare.

L’idea di essere portata di peso non mi piaceva proprio per niente.

Meglio arrivare sulle proprie gambe, tanto non sarei potuta scappare lo stesso.

Ci avviammo lungo un corridoio che portava alla sala del trono e, di conseguenza, alla mia condanna.

Si può mai sapere perché capitino tutte a me e alla mia famiglia?

Il destino, fato o chi per lui, non può guardare da un’altra parte almeno per una volta?

Cristo, possibile che ora mi metta anche a parlare da sola?

Pazzia in arrivo, me lo sento.

Ok, forse è meglio tornare in me e vedere cosa vogliono.

Arrivammo nella sala del trono e mi trovai davanti a tre vampiri che dovevano essere Aro, Caius e Marcus.

Non sapevo chi era chi, ma avrei potuto giurare che, secondo quello che mi avevano detto i miei, Marcus era quello sulla destra con lo sguardo totalmente apatico.

Ma cosa gli era successo?

Se solo avessi potuto toccarlo per scoprirlo!

Continuarli a studiarli aspettando che dicessero qualcosa.

Quello in mezzo sembrava stranamente compiaciuto. Aveva un sorriso che metteva i brividi.

L’altro, con i capelli più bianchi che mai (ma se li tinge?), invece sembrava che volesse mangiarmi.

Ma dove cavolo ero finita?

<< Benvenuta Ayla. Benvenuta dai Volturi. >> disse il vampiro centrale.

<< Posso sapere perché sono qui? >> chiesi.

Onestamente, sapevo che avevo appena fatto una cavolata, ma la pazienza in certe situazioni non è proprio il mio forte e la rabbia verso di loro per avermi rapita non aiuta molto.

<< Dritta al punto eh? Comunque per questo dovrai aspettare un po’ prima di sapere. >> continuò lui.

<< Posso almeno sapere chi è lei? >> chiesi sbuffando.

Ok, la pazienza mi ha appena detto addio come l’arte della diplomazia.

Chissà se sarebbero mai tornate.

Mah!

<< Io sono Aro. >> disse porgendomi la mano.

Ok, per essere un vecchietto con qualche millennio alle spalle era messo bene, ma qualcosa lo faceva sembrare stranamente fragile, come se fosse sul punto di finire in frantumi da un momento all’altro.

Stessa cosa riguardo agli altri due.

Solo che a Marcus (o quello che presupponevo fosse lui) non credevo fosse importato se fosse successo.

Forse per lui sarebbe stata una liberazione.

Sapevo del potere di Aro, ma gli strinsi lo stesso la mano provando a schermare la mente.

Nel momento esatto in cui lo toccai fui colta da una visione o un suo ricordo, mettetela come vi pare.

Lo vidi in quella stessa sala dov’ero io adesso con una ragazza.

Erano molto simili, forse lei era una sua parente.

Comunque, erano lì da soli e lei sembrava molto preoccupata. Per che cosa non lo so.

<< Volevi vedermi fratello? >> disse lei.

Avevo indovinato, erano parenti.

<< Sì, volevo parlarti Didyme. Volevo parlarti di te e di Marcus. >> disse lui.

<< Cosa c’è Aro? Qualcosa non va? Non vuoi che stia con lui? >> chiese lei guardandolo seria.

Quindi la sorella di Aro stava con Marcus.

Interessante.

<< Non proprio sorella. >> disse.

Poi fu un attimo.

Le saltò addosso e la decapitò per poi bruciarla.

COSA?!

Aveva veramente ucciso sua sorella?!

Ma che cavolo…?!

Non feci neanche in tempo a riprendermi che la visione cambiò.

Vidi Marcus che stava in piedi davanti a Aro.

Vidi Aro dargli la notizia che Didyme era morta a causa di una guardia impazzita.

Vidi Marcus che si accascia su se stesso.

Vidi Aro che dietro la maschera di tristezza gongolava per aver legato a se un vampiro con un potere così grande.

Vidi che Aro non era per niente dispiaciuto dalla morte della sorella.

Vidi Marcus diventare il vampiro apatico che era ora.

Vidi la fine di un mondo e l’inizio di un altro.

Staccai la mano come se fossi rimasta scottata.

Di sicuro ero disgustata da quello che avevo visto.

Come si poteva immaginare di uccidere la propria sorella?!

Come?!

Non riuscivo a comprenderlo.

<< Cos’hai visto? >> mi chiese Aro perplesso.

Probabilmente lui non era riuscito a vedere a che ricordi avevo avuto accesso.

Avevo una tale nausea che vomitai tutto quello che avevo nello stomaco.

Quell’essere mi faceva schifo.

Non meritava di stare dove stava.

Non doveva essere lui il capo dei vampiri.

Non doveva.

Ma come impedirglielo?

<< Forse è meglio se la portate nei suoi alloggi. Quando si sarà ripresa andrò a farle visita così che mi dica cos’ha visto. >> disse fissandomi.

In che incubo ero capitata?

 

POV SETH

 

Ayla era appena stata rapita da un vampiro e non sapevo nemmeno dove voleva portarla.

L’unica cosa era cercare i suoi parenti e dirgli tutto.

Ci misi un po’, ma appena trovai la ragazza bruna che lei aveva presentato come sua sorella, una specie di folletto cacciò un urlo spacca timpani impressionante.

Era un urlo di rabbia e disperazione.

<< Ma cosa…? >>

Non feci neanche in tempo a chiedere che il fratello di Ayla, il rosso, mi si avvicinò e chiese in tono che non ammetteva repliche di dirgli tutto quello che era successo.

Non me lo feci ripetere e cominciai a raccontare tutto.

Omettei quello che Ayla mi aveva detto sulla visione.

Non sapevo se glielo aveva detto, ma in ogni caso non spettava a me dirglielo.

Finito il racconto del rapimento vidi la sorella e il fratello di Ayla sedersi su un masso come svuotati.

<< Mia figlia… hanno preso mia figlia… >> disse la ragazza.

Figlia? Ma non era sua sorella?

Ok, qui c’era qualcosa che non sapevo.

<< Jasper, se succede qualcosa a mia figlia sei morto. >> disse il rosso.

Ok, qui c’è davvero qualcosa che non sapevo.

<< Scusatemi, non vorrei mettermi in mezzo, ma voi due siete i genitori di Ayla? Sembrate suoi coetanei. >> dissi sperando che non mi azzannassero.

Quelli con loro erano tutti vampiri e gli si erano stretti attorno per dargli forza mentre solo il biondino, Jasper credo, se ne stava in disparte.

<< Seth, credo che ti dobbiamo delle spiegazioni. >> mi disse il folletto.

<< Vuoi raccontargli tutto Alice? >> chiese la ragazza bionda.

<< Tanto prima o poi Ayla avrebbe dovuto dirgli tutto lo stesso. >> fece notare il folletto. Alice pardon.

<< Ok. Seth siediti perché è una storia un po’ lunga da raccontare. >> mi fece il rosso prima di cominciare.

 

Ok, posso dire che sono rimasto sotto shock?

No, sarebbe forse un po’ riduttivo.

Troppe informazioni tutte in una volta. Veramente troppe.

Cerchiamo di riassumere.

Allora:

1)     la bruna è la madre di Ayla e si chiama Bella

2)     il rosso è il padre del mio amore e si chiama Edward. Ha rapito Bella perché voleva scoprire perché non riusciva ad ucciderla e alla fine si è innamorato di lei

3)     gli altri sono: Alice è il folletto veggente, Rosalie è la bionda ed è innamorata dell’armadio che si chiama Emmett ed è innamorata di Ayla

4)     poi ci sono Carlisle e Esme che sono come dei genitori per loro

5)     in fine c’è Jasper che ha tradito tutta la famiglia e ha venduto Ayla per proteggere Alice senza neanche pensare a chiedere aiuto a loro.

Ok, sono finito in un manicomio.

<< Fatemi capire, lui – e indico Jasper – ha venduto Ayla sotto ricatto senza nemmeno pensare di chiedere aiuto a voi o ai lupi? >>

Assenso da parte di tutti.

<< Per colpa sua Ayla è dai Volturi che sono pronti a tutto pur di ottenere i suoi poteri? >>

Altro assenso.

<< Ok, adesso vorrei sapere da Jasper COSA DIAVOLO TI E’ PASSATO PER QUELLA TESTA SENZA CERVELLO CHE TI RITROVI??? SAI USARE I NEURONI VERO??? ALLORA PERCHE’ DIAVOLO NON HAI CHIESTO AIUTO??? RAZZA DI DEFICIENTE!!!! >> urlo nella sua direzione.

Ok, sarò un tantino infuriato, ma ne ho tutte le ragioni non trovate?

Non disse niente e non fece niente.

Si limitò a cadere in ginocchio pieno di rimorsi e di colpa.

Si vedeva che si sentiva veramente in colpa ma non credo che nessuno di noi lo avrebbe perdonato tanto in fretta.

<< Ascoltami bene. Se solo le capita qualcosa di irreparabile ti converrà cominciare a pensare a un piano di fuga perché ti posso giurare che sarà mia premura fartela pagare chiaro? E non credo che ti convenga restare nelle vicinanze lo stesso. Per lo meno perché se non ti ammazzo io lo farà Edward. Quindi comincia a pregare che non le facciano del male perché altrimenti la morte sarà l’unica cosa che ci sarà nel tuo futuro. Ci siamo capiti? >> dico tagliente.

Va bene, minacciare un vampiro non è proprio molto intelligente ma qui si tratta di Ayla e sarei pronto a tutto per lei.

Lo vedo solo annuire.

<< Bene. Ora che si fa? >> chiedo rivolgendomi agli altri.

<< Non lo so. Alice non vede bene i Volturi perché nelle loro guardie c’è qualcuno che interferisce con il suo dono ma per ora siamo sicuri che non le hanno fatto niente. Non possiamo andare là senza un piano ma neanche sperare di andare là e riprenderla solo usando la diplomazia. Siamo nei guai. Dovremmo studiare un piano, ma dobbiamo riprenderla prima del suo compleanno o saranno guai grossi. >> dice Edward preoccupato.

<< Perché? >> chiedo io.

<< Perché è allora che Ayla deve decidere se tenere o no i suoi poteri. >>

Va bene, siamo nella merda.

Possibile che capitino tutte a me?

 

 

 

Rinnovo le mie più sentite scuse e spero che qualcuno voglia lasciare una piccola recensione.

Ribadisco che il prossimo capitolo sarà a febbraio e spero che questo capitolo sia bastato a farmi perdonare

Iaele.

o Jasper, che non ho ancora perdonato, avevamo scoperto che avevano messo gli occhi sui miei poteri e che li volevano per loro

   
 
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