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Autore: Harry_Wife    21/01/2013    2 recensioni
Ho sempre vissuto a Londra. Anche se ''vivere'' è una parola veramente grande.
Troppo per poter riferirsi a me. Al massimo esistito. Sì esistito è più adeguato.
Comunque io, Adela Young adolescente di 18 anni ho sempre vissuto a Londra fino ai miei 17 anni perchè da lì in poi io sono solo ''esistita''. è impossibile vivere dopo tutto il dolore che ho provato. O forse mi sbaglio?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Niall*

Ieri è stato il giorno migliore della mia vita. Possibile che tutto ora giri attorno ad Adela? A quanto pare sì, è possibile. Sembra che ieri io e lei ci siamo avvicinati. Mi aveva pure invitato a cena da lei. “Che io le piaccia?” Ora avevo tutto il diritto di pensarlo. Insomma quale ragazza inviterebbe mai un ragazzo a cena se lei non fosse interessato a lui? Nessuna. “Domani la vedrò.” Non ci stavo più nella pelle a quel pensiero. Magari è solo un po’ timida come ragazza, come me d'altronde. Ma insieme riusciremo a passare questa barriera. Ne sono sicuro. Con molta impazienza passai la giornata a casa. Finalmente era mattina e mi diressi a scuola. Mai avrei creduto che la scuola potesse diventare un posto piacevole. “Ma lei verrà?” Beh in fin dei conti su questo ieri non ne abbiamo parlato. Però se ha accettato i miei appunti e i miei compiti vuol dire che voleva tornare. No? E poi le avevo anche detto di non preoccuparsi dei miei amici perché loro terranno la bocca chiusa sull’accaduto dello spogliatoio.
Suonò la prima campanella. Lei non c’era. Mi accasciai sul banco. “Che senso aveva arrivare presto a scuola? In fin dei conti è normale che non sia venuta”.E proprio in quel momento la porta della classe si apre e vedi quei stupendi ricciolini scivolare all’interno e dirigersi al posto davanti al mio. Aveva di nuovo acquisito il suo ‘stile scolastico’. Una T-shirt nera con un disegno tribale rosso, i pantaloni con quadretti stile scozzese e i suoi anfibi neri. Anche oggi gli occhi erano marcati dall’eyeliner nero.
Nonostante fosse un po’ cupo come stile, le donava, e parecchio. Anche se stava meglio in ‘stile brava ragazza’. Appena si sedette mi avvicinai a lei con la sedia e le sussurrai all’orecchio un:
“Ciao”. Lei si girò e mi guardo stizzita e mi disse
“Ciao”
Certo, non mi ha mandato a quel paese come l’altra volta, ma mi sembrava che ieri ci fossimo avvicinati e che quindi mi meritassi un ‘Ciao’ più entusiasto. “Mi sarò fatto io un filmino mentale?” Se tutto ciò che ho pensato è stato una mia immaginazione, allora lo erano anche quegli splendidi sorrisi che mi rivolgeva? Non capisco.
“Ehi, Adela che hai?”
“Cosa dovrei avere? Smettila di distrarmi dalla lezione!”
Cosa?! Lei che segue?! Cosa più unica che rara” le altre volte passava il tempo a leggere libri o a mandare messaggi. Ma a chi mandava i messaggi? In fin dei conti lei stessa ha detto di non avere amiche, e non è il tipo da messaggiare con i genitori! "Che abbia una ragazzo?" Quest’idea mi balenò in mente. Effettivamente lei non mi ha mai detto di non averne uno. E forse era per questo che quel giorno piangeva? Forse allora aveva litigato con lui? “No… Non può essere vero!” Mi portai le mani al viso e lo coprii totalmente. Un senso di tristezza iniziò a pervadere il mio corpo. Perché reagivo così? In fin dei conti io e lei non abbiamo un legame così forte… “Forse mi… Piace?” “FORSE?! Mi prendi in giro?” Disse ironicamente la vocina. Più la sentivo e più mi irritava.
“Horan potresti fare un po’ di attenzione? Quella che basta per non farti bocciare insomma!” la prof mi richiamò e io risposi con un “Ehm..Cosa? Che?” che scatenò le risate dei miei compagni. “Certo che ridono proprio per nulla, eh!
Passarono parecchie giornate prima che io e Adela ci riparlammo. Fu lei a dirmi di seguirla in un posto appartato. Non voleva che gli altri vedessero che io e lei parlavamo?
“Ehi Niall” è la prima volta che mi chiama per nome. Mi fa uno strano effetto. I brividi iniziarono a pervadermi il corpo.
“Ehi Adela! Dimmi tutto” Dissi con uno dei miei soliti sorrisi. Non è che io sorridessi perché mi veniva spontaneo, sorridevo perché volevo che lei vedesse una delle parti migliori di me. Volevo intensamente che lei pensasse che io fossi una persona allegra, simpatica, una persona di cui ci si possa innamorare facilmente.
“Ecco… Ho visto che prima non hai preso appunti siccome dormivi, ed ecco… era un argomento importante quindi se vuoi te li do così li copi” Disse sorridendo. Il suo sì che era un bel sorriso.
“E.. Sì se vuoi puoi anche venire a casa mia. Magari domani pomeriggio così facciamo anche i compiti di matematica per lunedì no?”Rimasi sbalordito dalle parole che uscirono dalla sua bocca..”COSA? Mi sta invitando da lei?
“Mmm.. sei messa male se chiedi a me di darti una mano con i compiti” Lei iniziò a ridere.
“Effettivamente. Ma di sicuro sei meglio di me. Ti ricordo che sono stata bocciata per matematica. Non ci ho mai capito nulla.”
“Ok. Allora domani da te. Per l’ora esatta mi mandi poi tu un messaggio?” Estraetti il cellulare dalla tasca.
“Ehm non ho il tuo numero, me lo daresti?” Dissi speranzoso.
“Così mi potrai rompere giorno e  notte? Mmmm non saprei..” Mi tirò un pugnetto sulla spalla e riprese “Ok dai, segnatelo che non te lo ripeto”
Mi diede il suo numero. “Io Niall James Horan avevo il numero della ragazza che mi piaceva. Miracolo?
“Ok allora ci sentiamo sta sera per domani! Vado Ciao!”
“Ciao” Fu l’unica cosa che le risposi facendole uno dei miei sorrisoni. Anche se questo era spontaneo. Insomma chi non sarebbe stato felice di ricevere il numero della nuova ‘figa della classe’ che per lo più è la ragazza che mi piace?
Arrivai a casa e aspettai tutta la sera un messaggio da Adela. Ma lei non mi scriveva.”Forse dovrei scriverle io? Ma se non mi scrive probabilmente è perché non può!” Iniziai a torturarmi le mani continuando a pensare per quale motivo lei non mi scrivesse. “E se non avesse credito? No… Lei è super ricca ed avendo i genitori sempre fuori deve avere soldi per contattarli in caso di problemi…” Stavo iniziando impazzire e alla fine decisi di scriverle io. “magari si è semplicemente dimenticata”. “Che le scrivo?

Ciao Adela, allora a che ora ci becchiamo?

Lessi il messaggio e lo cancellai completamente “Ma quale malato di mente usa l’espressione ‘ci becchiamo’?” E se provassi su qualcosa di più semplice?

Ciao Adela. Allora a che ora devo venire a casa tua?

Lo lessi e lo rilessi. Poi lo cancellai e successivamente lo riscrissi. “Ok, basta! Ora le invio questo!” Schiaccio il tasto di invio.
“NO!NO!” Urlai a squarciagola. Ma ormai lo avevo inviato. Lanciai il cellulare sulla scrivania e mi buttai sul letto facendo sprofondare il viso nel cuscino. “Sono un deficiente, dovevo aspettare che mi scrivesse. Ora penserà che io sia un tipo assillante” Rimasi per 10 minuti a fissare il soffitto e a auto-insultarmi. Il silenzio venne rotto dallo squillo del cellulare che segnalava un messaggio appena arrivato. Mi illuminai e lessi il testo.

Ehi Niall! Allora domani vieni da me per le 3:30, ah ricordati il costume che ci facciamo un bagno nella piscina a casa mia! Tranquillo l’acqua e riscaldata! Guardando l’ora faccio che darti la Buonanotte! XX

Alla vista del messaggio iniziai a sorridere senza nemmeno accorgermene. Domani si prospetta una bella giornata!


*Messaggio dell’autrice*
Ecco il nuovo capitolo u.u
Spero vi piaccia!
Mi scuso nel caso abbia fatto qualche errore!
Voglio recensioniiiiii oppure io mi farò insegnare l’affine arte di spacare botilia e amazare familia da Zayn capito? ù.ù
With Love, F.
  
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