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Autore: Sarachan89    10/08/2007    6 recensioni
Quando Draco espresse un desiderio non credeva di certo che si sarebbe trovato tra i piedi una fata pronta ad esaudire i suoi desideri! Peccato che la fata sappia essere più testarda del giovane Malfoy e, a volte, decisamente più dispettosa, quasi pasticciona. Riuscirà Draco a vedere il suo desiderio realizzato?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 20

Capitolo 20

"Giorno 1 :

Nuvole nere portatrici di sventure"

Lunedì mattina la vita ad Hogwarts riprese il suo normale corso. Le interruzioni e le scenette divertenti fornite da Faye era cessate e, se le voci che avevano sentito in giro erano vere, la fata non avrebbe più fatto ritorno.

Draco sedeva al suo solito posto nella lunga tavolata dei serpeverde totalmente assorto nei suoi pensieri senza nemmeno accorgersi che lo sguardo attento del professore di Difesa era fisso su di lui.

Blaise e Pansy si sedettero accanto a lui quando arrivarono ma il ragazzo non li notò nemmeno. Fu a quel punto che Harry si alzò dal tavolo dei grifondoro seguito a ruota da Hermione e Ron per poi andare a sedersi nei tre posti davanti a quelli del trio serpeverde.

“Draco.”disse Harry chiamando il biondino.

“Draco ci sei?”disse il moretto.

“Draco sei ancora vivo?”chiese Ron passandogli una mano davanti alla faccia senza ottenere alcuna reazione.

“Lasciate provare me.”disse Pansy.

“Cosa hai intenzione di fare?”chiese Hermione.

“Vedrai.”rispose la serpeverde.

“Vediamo se il tuo tentativo avrà successo.”disse Blaise.

“Ehi raggio di sole hai intenzione di ignorarmi ancora per molto?”chiese Pansy imitando la voce di Faye. Draco non si mosse nemmeno.

“L’idea era buona. Peccato che non abbia funzionato.”disse Blaise.

“Speravo che funzionasse almeno questo. Che si fa adesso?”disse Pansy.

“Se non vi dispiace provo io.”disse Aaron proiettando davanti a Draco un’ologramma di Faye che cominciò a parlare.

“Ehi raggio di sole datti una mossa ed esci da questa sottospecie di trance. Non puoi ignorare il resto dell’universo in questo modo e sai perfettamente che io detesto essere ignorata. Ringrazia la tua buona stella che non sono lì in questo momento altrimenti ti ritroveresti vestito da coniglietto pasquale senza nemmeno rendertene conto. Sveglia!”disse l’immagine. Appena sentì la voce della fata Draco si riprese e si rese conto che gli altri erano arrivati anche se lui non se ne era minimamente accorto.

“Bentornato in questo mondo!”gli disse Pansy con tono ironico.

“Eri talmente assorto nei tuoi pensieri che non ci sentivi neanche.”disse Harry.

“Stavamo cominciando a preoccuparci.”disse Blaise.

“Scusate. Ero solo un po’ soprappensiero. Va tutto bene.”disse il biondino.

“Non ti preoccupare per Faye. Sta benissimo. E’ in grado di badare a se stessa.”disse Aaron per poi tornare al tavolo degli insegnanti senza dare ai ragazzi il tempo di porre alcuna domanda.

“Andiamo a lezione.”disse Hermione.

“Hermione ha ragione. Abbiamo Pozioni in prima ora e non credo sia un bene farlo arrabbiare visto che non abbiamo più Faye che ci difende.”disse Ron alzandosi mentre gli altri annuivano.

“Forza andiamo nella casa dei sogni di Sevvie!”disse Harry riuscendo a strappare un sorriso a Draco.

Aaron, dopo aver fatto colazione, era tornato immediatamente nelle sue stanze per poter riflettere un po’.

Conosceva Faye abbastanza bene da sapere che non se ne sarebbe mai stata zitta e buona a costo di dover andare contro il Consiglio ed era questo che lo preoccupava.

Il Consiglio del loro reame fatato era famoso per essere uno dei più severi che fosse mai esistito.

Era composto da cinque membri. Due fate, due elfi e lo stesso sovrano del regno si riunivano periodicamente per discutere le questioni riguardanti il reame e i suoi abitanti. Era loro compito anche assegnare incarichi alle fate dei desideri così come decidere se il desiderio espresso poteva ritenersi concluso o meno.

Se il desiderio veniva ritenuto esaudito la fata era costretta a tornare nel suo reame che lei lo volesse o meno, se avesse disobbedito avrebbe potuto perdere i poteri oppure essere esiliata in uno dei reami d’ombra, dei regni dove l’ombra regnava sovrana da secoli e dai quali è impossibile uscire.

L’unica cosa che riusciva a rassicurare Aaron almeno un po’ era la consapevolezza che Faye non poteva sapere quando si sarebbe riunito il Consiglio ed era quasi certo che Caleb non le avrebbe mai rivelato la preziosa informazione.

Aveva conosciuto Caleb quando era bambino e aveva subito stretto amicizia con lui. In breve tempo era diventato il suo migliore amico ed era cresciuto con lui.

Caleb era sempre stato presente. Aveva visto Aaron alle prese con la sua prima cotta, con le liti con i fratelli e i genitori e anche quando l’elfo aveva visto per la prima volta Faye innamorandose perdutamente.

Aaron sapeva che Caleb non avrebbe mai messo in pericolo Faye anche perché, per quanto lo negasse, si era affezionato alla fata e la considerava un po’ come una sorella. Caleb era la sua salvezza, non avrebbe mai detto a Faye l’informazione che le serviva.

Dopo aver cenato assieme agli amici nella sala grande il principe dei serpeverde si allontanò dal salone da solo.

Aveva bisogno di pensare e di starsene un po’ per conto suo perciò, come aveva fatto tante volte nel corso degli ultimi sei anni, salì la lunga scalinata della torre di Astronomia e si sedette a terra appoggiandosi a un muro.

Poco più di una settimana prima la sua vita aveva preso una piega inaspettata. Aveva espresso un desiderio e il giorno dopo si era ritrovato tra i piedi una fata completamente fuori di testa. Faye lo aveva aiutato sin dall’inizio, lo aveva confortato e rassicurato, gli aveva dato il coraggio per chiedere a Harry di andare al ballo con lui, aveva reso la serata con il ragazzo perfetta.

Per la prima volta dopo tanto tempo si era sentito veramente felice e per questo doveva ringraziare la fata. Per quanto potesse essere irritante e completamente pazza si era affezionato a lei e l’idea di non poterla vedere mai più lo intristiva.

Era stato privato del suo nuovo punto di riferimento e si sentiva leggermente confuso.

Non sapeva se sarebbe riuscito a essere all’altezza di Harry senza la fata a dargli coraggio. Aveva paura di svegliarsi e scoprire che era stato tutto un sogno, che Harry non gli aveva detto d’amarlo, che Harry lo odiasse come aveva fatto per tutti quegli anni.

Si immaginava cosa avrebbe detto Faye se le avesse detto tutto questo. Come minimo si sarebbe beccato qualche insulto per poi sentirsi dire che Harry non lo avrebbe mai abbandonato e che farsi tutte queste paranoie era una cosa totalmente inutile, uno spreco di tempo.

Mentre pensava a tutto questo una persona nascosta nell’ombra si avvicinò a lui. Draco alzò lo sguardo cercando di mettere a fuoco la persona che aveva davanti ma il buio glielo impediva così prese la bacchetta e fece luce.

Davanti a lui c’era una ragazza di corvonero con i capelli scuri che in una mano stringeva una bacchetta.

“Cosa vuoi Chang?”chiese Draco alzandosi.

“Expelliarmus.”disse la ragazza appropriandosi della bacchetta del biondo.

“Chang che stai facendo?”chiese il serpeverde.

“Eseguo gli ordini.”rispose la ragazza tenendo sotto tiro il ragazzo.

“Gli ordini di chi?”chiese Draco temendo la risposta.

“Del mio signore, il potente Oscuro Signore, e di tuo padre.”disse Cho.

“Sei una mangiamorte?”chiese il ragazzo.

“Non lo avresti mai immaginato, vero? Chi poteva sospettare di me?”chiese la ragazza.

“Perché?”

“Perché? Perché tu mi hai portato via Harry. Lui era mio e tu me lo hai portato via.”disse la ragazza.

“Tu sei pazza! Ti sei unita ai mangiamorte perché Harry non voleva saperne di te? Credi che adesso sia cambiato qualcosa? Quando Harry verrà a sapere cosa sei diventata ti disprezzerà. Ti sei unita ad un gruppo di pazzi capitanati da un pazzo che si crede il padrone del mondo!”disse Draco cercando di trovare un modo per riprendersi la bacchetta.

“Sta zitto! Tu non sai nulla! Harry sarà mio una volta che ti avrò consegnato all’Oscuro Signore. Sarà la ricompensa per aver portato a termine la missione.”disse la ragazza.

“E tu credi davvero che manterrà la parola? Harry è la spina nel fianco del tuo signore da sempre. Non appena glielo consegnerai lo torturerà e poi lo eliminerà senza alcuna pietà. Tu non avrai mai Harry.”disse Draco.

“Non riuscirai ad incantarmi. Ti porterò dal mio signore e sarà lui a decidere cosa farne di te.”disse Cho per poi scagliare uno schiantesimo contro Draco facendogli perdere i sensi.

La corvonero si avvicinò al serpeverde e attivò una passaporta che trasportò entrambi nel nascondiglio di Voldemort.

Quando l’Oscuro Signore vide i due nuovi arrivati la sua risata malefica si diffuse per la sala.

“Mio signore ho portato a termine la missione.”disse Cho.

“Bene. Incatenate il giovane Malfoy a quel muro.”disse Voldemort.

“Mio signore, posso chiedere quando avrò la mia ricompensa?”chiese la corvonero.

“Lucius occupatene tu.”ordinò l’Oscuro Signore al mangiamorte.

“Come desiderate mio signore.”rispose l’uomo.

Lucius Malfoy estrasse la bacchetta e la puntò contro la ragazza che lo guardava confusa. Un attimo lo schiantesimo lanciato dal mangiamorte la colpì e le fece perdere i sensi.

Alcuni mangiamorte la portarono via e la rinchiusero in una delle celle per i prigionieri. Questa era la ricompensa per il lavoro svolto, questa era la ricompensa per aver eseguito l’ordine solo per poter ottenere Harry, questa era la ricompensa per aver tradito la luce, per aver scelto la parte sbagliata, per aver osato sperare di poter avere colui che più di tutti l’Oscuro Signore voleva morto.

Harry non sarebbe mai stato suo, lei non avrebbe mai ottenuto la ricompensa che sperava. Draco l’aveva avvertita ma la gelosia l’aveva resa sorda agli avvertimenti. La gelosia l’aveva portata in quella prigione e aveva deciso che era lì che lei doveva restare. Chi l’avrebbe salvata? Chi avrebbe salvato colei che aveva abbandonato il bene e aveva venduto al nemico il ragazzo amato dal ragazzo sopravvissuto? Se mai fosse uscita da quella cella, sarebbe stato solo per essere trasferita in un’altra. Se fosse sopravvissuta Azkaban sarebbe stata la sua destinazione.

Ad Hogwarts, nel frattempo, Harry Potter e i suoi amici stavano facendo anche l’impossibile per trovare Draco.

Era stato Aaron a dire loro cosa era successo. Il vento lo aveva avvertito del pericolo che il ragazzo stava correndo ma non era giunto in tempo per impedire alla mangiamorte di portare via il biondino.

“Ragazzi cercate di calmarvi. Non otterrete nulla se continuate ad agitarvi così.”disse l’elfo ai cinque ragazzi presenti nell’ufficio di Silente.

“Hanno rapito Draco e tu ci dici di stare tranquilli?”urlò Pansy.

“Il mio migliore amico è in pericolo! Non ho la minima intenzione di calmarmi!”urlò Blaise.

“Hanno ragione loro. Come possiamo stare tranquilli quando sappiamo che Draco è stato rapito?”chiese Hermione.

“E’ vero. Abbiamo tutto il diritto di essere agitati in una situazione come questa. Tu cosa faresti se rapissero Faye?”chiese Ron.

“Pregherei per il povero disgraziato che ha avuto la pessima idea di rapirla.”disse Aaron.

“Non sei affatto divertente!”disse Pansy.

“Smettetela ragazzi. Aaron ha ragione. Non otterremo nulla se continuiamo ad agitarci.”disse Harry che fino a quel momento era rimasto in silenzio.

Nell’ufficio del preside oltre ai cinque ragazzi, ad Aaron e al preside stesso erano presenti anche Severus Piton, Minerva McGranitt e Remus Lupin. Quando Harry parlò lo fissarono tutti.

“Come puoi dire questo? Hanno appena rapito il ragazzo che ami e tu te ne stai lì senza far nulla!”gli urlò contro Pansy che sembrava sull’orlo di una crisi isterica.

“Signorina Parkinson è pregata di smettere di urlare. I miei timpani non sopportano la sua voce in questo momento.”disse il professore di Pozioni.

“Aaron non puoi provare a trovare Draco come hai saputo che lo avevano rapito?”chiese Minerva.

“Posso provare a chiedere al vento ma non so se otterremo qualcosa.”disse il professore di Difesa.

L’elfo cominciò a mormorare qualcosa in una lingua sconosciuta a quelli che erano nella stanza poi, qualche istante dopo, davanti a lui apparve uno spirito del vento.

“Per quale motivo mi hai chiamato messer Whisperwind? Ti serve forse il mio aiuto?”chiese lo spirito.

“Sì, mi serve il tuo aiuto. Un ragazzo è stato rapito, sei in grado di trovare il luogo in cui lo tengono prigioniero?”chiese l’elfo.

“Posso farlo ma mi serve del tempo. Non so se riuscirò a scoprirlo prima dell’alba.”rispose lo spirito.

“Capisco. Prova comunque se non è un disturbo.”disse Aaron.

“Non è mai un disturbo fare qualcosa per te, signore dei venti. La mia gente ti rispetta e per noi è sempre un piacere poterti aiutare. Cercherò di accelerare le ricerche. Nel minor tempo possibile avrai l'informazione che desideri. Io e la mia gente troveremo per te Draco Malfoy.”disse lo spirito per poi dissolversi sotto lo sguardo dei presenti.

“E’ per questo che ti chiami Whisperwind?”chiese Harry.

“Sì, è per questo. Così come Faye può parlare con le piante, io posso parlare con il vento ed evocarne gli spiriti.”disse Aaron.

“Se non lo trovano loro, non credo che qualcun altro potrà mai trovarlo.”disse Harry.

“Lo troveranno, non temere.”disse Aaron.

“Mi fido della tua parola.”disse il grifondoro.

Per sapere dove si trovava Draco avrebbero dovuto aspettare fino all’alba del giorno dopo. L’attesa sarebbe stata lunga e quasi insopportabile ma il pensiero di Draco nelle mani dell’Oscuro Signore bastava per dare loro la forza di aspettare.

Nel frattempo avrebbero potuto escogitare un piano efficace per poter salvare Draco e forse per sconfiggere Lord Voldemort una volta per tutte.

Harry ne aveva quasi la certezza. La battaglia finale era vicina, molto vicina e questa volta la profezia si sarebbe compiuta. Nessuno può vivere se l’altro sopravvive.

Era giunta l’ora di porre fine allo scontro una volta per tutte.

Ciao a tutti! Come va?

Il nostro caro Draco è stato rapito. Aaron, Harry e gli altri sono preoccupati e attendono notizie dallo spirito del vento. Faye è ancora lontana e prima della riunione del Consiglio mancano ancora due giorni. Riusciranno i nostri eroi a salvare Draco? Lo scoprirete nel prossimo capitolo.

Passiamo alle risposte ai commenti.

x animablu: mi dispiace ma Faye non è riuscita ad impedire il rapimento ma ciò non vuol dire che non potrebbe arrivare più tardi.

x gokychan: grazie del commento. Che ne dici di questo capitolo?

x zizela: avevo pensato anch'io di farla tornare facendolo desiderare a qualcuno ma riuscire ad esprimere un desiderio nel momento esatto in cui passa una stella cadente non è molto facile. La prima volta Draco non si era nemmeno accorto della stella ma questa volta sarebbe stato un po' più complicato.

x *Eirene*: ora sai chi è la spia. Volevo farla morire, a dir la verità, ma mi sono trattenuta perchè esistono modi migliori per punirla. Grazie mille per i complimenti.

x Jackye_Chan: zio Voldy non sa cosa sono le vacanze forse è per questo che è sempre così arrabbiato. Sarà lo stress che accumula quando gli va male un piano per la conquista del mondo...

Grazie a tutti per aver commentato.

Baci Sarachan89

  
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