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Autore: alexandra34ina    21/01/2013    14 recensioni
"Vieni, Tiffany. Ti sto facendo del bene, tra poco vedrai di nuovo la luce."
Era un ragazzo poco più alto di me, magro e bellissimo.
Eravamo in un tunnel scuro, illuminato da una luce molto lontana.
Dopo aver corso per tanto, raggiunsi la luce.
Intravidi la figura di qualcuno, ma poi mi resi conto di chi erano: mamma e papà.
Entusiasta provai a toccare la mano di papà, che non vedevo da anni.
Con mia sorpresa non toccai nulla, trapassai la mano di mio padre.
Allarmata guardai il suo volto, sul quale si era dipinto un ghigno maligno.
"No Tiffany, devi ancora morire."
Sentii una fitta alla schiena e misi la mano là dove sentivo dolore.
Me la portai davanti al viso: sangue.
Mi voltai verso il ragazzo dietro di me, che rideva.
"Ti ho fatto solo del bene, Tiffany"
Genere: Drammatico, Horror, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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-Capitolo uno

-Stupid guys



Cominciai a sistemare i miei vestiti nell'armadio, con il serio dubbio di non avere abbastanza spazio a disposizione. 
C'erano già come minimo 30 grucce sottilissime,in legno, decorate da un fiocchetto rosa.
Sorrisi compiaciuta.
Era bello sapere che qualcuno si occupava ancora di me, nonostante lo facesse per pura cortesia.
Da quando mio padre era morto - quando avevo 12 anni - l'unica persona che era...L'unica persona con l'interesse di farmi vivere, di farmi sorridere, era mia madre.
Eppure se n'era andata anche lei, lasciandomi sola.
Morta per un tumore, dissero gli altri.
Invece no.
L'aveva rosicata la solitudine, quella voragine che si crea dentro.
Nonostante il problema dei soldi non fosse mai esistito, sembrava ci fosse qualcosa in più a preoccuparla, a turbarla.
Era una biologa marina importante, mentre mio padre un'ingegnere altrettanto considerato.
La "fortunata", o meglio, la "padrona prediletta" della loro eredità ero io, anche se poco me ne importava.
Che me facevo dei soldi se non avevo con chi condividerli?
Che me ne facevo dei vestiti, se non c'era nessuno a dirmi quanto fosse fortunato ad avermi sposata e ad avere un moglie bellissima?
Ovvio, quest'ultima considerazione la feci mettendomi nei panni di mia madre.
Qualcosa, un essere maligno, l'aveva rosicata dentro.
Le aveva mangiato polmoni, fegato e stomaco. Tutto ciò che avanzava doveva andare da qualche parte.
Chissà dove si depositarono i detriti. Nessuno lo sapeva, a quei tempi.
Stupido vero,chiamare detriti i polmoni, il fegato e lo stomaco?
Per lei lo erano.
Per lei la vita era solo un ostacolo.
E gli organi vitali le facevano solo male, facendola continuare a vivere.
Viveva solo per guardarmi, sorridere e ricordare com'era bella, l'altra vita.
Andava tutto a meraviglia fino a quando, 23 Settembre 2011 -data che non scorderò mai, per nessun motivo-  le diagnosticarono un tumore al cervello. Un fottuto tumore.
Ecco dove erano andati i detriti.
Nella testa, vicino al cervello.
Non c'era scampo: i detriti erano troppi, in massimo un anno se ne sarebbe andata.
Quindicenne del cazzo, nei miei momenti "migliori" - o semplicemente malinconici, quando non avevo voglia di uccidermi - immaginavo i titoli di giornale in prima pagina "Alexis Greese, donna sopravvissuta ad un tumore". Mi permettevo pure di sorridere, davanti a quei pensieri strambi.
In fin dei conti, però, avrei preferito che morisse per un tumore, che in un incidente stradale.
Che vita di merda, la mia.
Sentii qualcosa scricchiolare sopra la mia testa.
Alzai il capo.
Osservai il soffitto di legno.
Caddero dei pezzettini di legno chiaro, soffice.
Poi però, mi accorsi che i pezzettini stavano abbondando.
Come il dolore nel mio stomaco, come il vuoto dentro di me
Il soffitto si stava letteralmente sgretolando sotto i miei occhi.
Sentii uno scricchiolio più forte, nettamente più forte e mi precipitai al piano di sotto.
Cercai Trisha in cucina,ma non c'era.
Allora mi rivolsi al ragazzo seduto sul divano.
Si girò verso di me, osservando l'espressione terrorizzata sul mio volto.
Tremendamente attraente, un ragazzo tremendamente attraente.
-Zack..Zeph...- mi guardò con aria confusa
-Zayn - disse facendomi l'occhiolino e facendo un sorriso alzando solo un'angolo della bocca.
-Dov'è Trisha?- . Mi guardò deluso.
-E' uscita.-
-Avrei bisogno d'aiuto.-
-Non sei in grado di aprire la valigia? - disse sarcastico
-Divertente - ribattei io - Veramente il soffitto sta crollando. - dissi provando a fare l'indifferente.
-Senti, se mi vuoi portarmi a letto basta che me lo dici. Hai pure fortuna, vivendo nella mia stessa casa. - strabuzzai gli occhi, schifata.
-Accetto volentieri, solo se vieni e mi dai una mano. Capito?- domandai retorica,avvicinandomi a lui.-
Lasciò cadere il joy-stick per terra con un grande tonfo e mi seguì in camera "mia".
-Mh...Non so cosa sia successo e non sono cazzi miei. -
-Sei sempre così antipatico?- domandai retorica
-Non lo so. Com'è che ti chiamavi?-
-Gianbrunilde-
Fece un smorfia schifata, e si buttò sul letto.
-Che nome brutto.-
-Mi chiamo Tiffany, idiota. -
-Non mi dare dell'idiota. Intesi? - disse alzandosi e dirigendosi verso la porta - Ah e, ricordati, se vuoi andare d'accordo con me, evita di entrare in camera mia oltre le 10 di notte o prima delle 9 del mattino.-
Lo guardai stupita sparire dietro alla porta.
Continuai ciò che stavo facendo poco prima, con sottofondo lo scricchiolare del legno.
Una valigia era piena solo di abiti e intimo.
Abiti di tutti i colori, intimo coordinato.
Un'altra piena di maglie e jeans.
L'ultima, piena di scarpe.
Tacchi, ballerine, sandali, stivali, scarpe da ginnastica.
Non sapendo dove riporle,le lasciai nella valigia.
Dal bagaglio a mano pescai il mio beauty-case.
Mascara, blush e qualche gloss.
Il resto sarebbe arrivato tra non molto, insieme ad altre due valigie.
Aprii un cassetto per riporre il mio intimo,quando entrò Trisha.
-Oh cara, accidenti, come sei rapida. Il pranzo è pronto. - disse solare. Mi meravigliai del fatto che Zayn non avesse detto nulla.
-Certo,Trisha.- dissi con un velo di sconforto.
-C'è qualcosa che non va?- mi chiese. Capii subito che non si riferiva al mio stato psichico.
-Mentre sistemavo, il soffitto ha scricchiolato ed è caduta..Della fuliggine,penso. -
Si lasciò scappare una risatina, avevo sicuramente sbagliato parola.
-Oddio,davvero? Sai, il soffitto è rivestito in legno e l'abbiamo fatto più di 20 anni fa. L'abbiamo cambiato in tutta la casa,tranne che qui. Di solito aspettavamo questi segni, prima di cambiarlo.- 
-Ah...- fui in grado di dire, indifferente.
-Tu non ti preoccupare - disse provando a tranquillizzarmi - Vieni a mangiare, adesso-
Scesi le scale insicura, imbarazzata.
Mi sedetti al tavolo circolare al centro della cucina.
Era mercoledì ed entrambi i signori Malik avrebbero lavorato.
Avrei mangiato sola con Zayn?
- Tiffany, non so se ti piace il cibo italiano. Altrimenti ti preparo quello che vuoi. Insalata, patatine fritte... Quello che vuoi.-
-Grazie signora, va bene tutto. -
-Mi dispiace farti mangiare da sola con Zayn e il suo branco di psicopatici - rabbrividii - Ma oggi sono al lavoro.-
-Non si preoccupi.- dissi provando a tranquillizzarla. 
Sentii delle voci provenire da fuori, e Zayn fece la sua entrata maestosa, preceduto da tre ragazzi: uno riccio,uno biondo e uno rasato.
Mi misi una mano davanti alla bocca,cercando di non farmi cadere la mascella.
Uno più figo dell'altro,Tif.
- Ciao bella!- disse il riccio sedendosi al mio fianco.
-Ciao..- dissi spaventata dal suo comportamento.
Anche il biondo si sedette al tavolo.
-Dovresti essere Tiffany, vero?-
-Si...-
-Piacere, io sono Niall - disse porgendomi la mano. 
-Beh, il mio nome già lo sai...- 
-Io invece sono Harry- disse il ricciolino a mio fianco
Mi limitai a sorridere.
-Io Liam- disse l'altro,rivolgendomi un sorriso angelico.
Trisha se ne andò al lavoro e rimasi sola con quei bradibi.
Niall, il biondino, era il più simpatico.
Mi bombardava di domande imbarazzanti, ma Zayn fece la più stupida.
-Tiffany, qual'è la cosa più imbarazzante che hai pensato su un ragazzo?-
-Un ragazzo, quando frequentavo il primo anno di liceo, era così bello che avevo voglia di buttarlo a terra e picchiarlo fino a fargli uscire il sangue. Avevo voglia di piombarmi fra le sue labbra ficcargli la lingua in gola, fino a farlo soffocare. Buttarlo in mezzo alla strada e spogliarlo,insomma,cose del genere.-
-Come si chiamava? - disse Liam, che sembrò svegliarsi.
-Jordan.-
-Era figo?-
-Molto. Era del secondo anno.-
-Eh...Tiffany, sei vergine? - chiese Zayn, senza commentare il mio racconto.
-Perchè?-
-Hai 17 anni,sei grandicella - disse facendo una smorfia.
-No, non sono vergine.-
-Sicura?-
-Si.-
-Posso controllare?-
-No.- risposi secca, mettendo a tacere le risatine dei ragazzi.
Dopodichè cominciarono a parlare di una certa "Carolyn", che mi stava già antipatica.
Finii la mia pasta e lavai i piatti, lasciando quei bradibi in salotto.
Non li sopportavo.
O meglio, non sopportavo Zayn ed Harry.
Liam e Niall erano meglio, anche se un po' troppo curiosi per i miei gusti.
 
 
Tornai in camera e mi misi nel letto, pescando dalla borsa "Domani che verrà".
Non riuscii a leggere nemmeno una pagina.
Mi addormentai subito,con il libro sul naso.
Gli incubi mi assalivano nel sonno dalla morte di mia madre.
Quella volta qualcuno dal volto oscurato, mi trascinava dietro di lui. "Tiffany, vieni. Ti sto facendo del bene, tra poco vedrai di nuovo la luce."
Era un ragazzo poco più alto di me, magro e bellissimo. 
Eravamo in un tunnel scuro, illuminato da una luce molto lontana.
Dopo aver corso per tanto, raggiunsi la luce.
Intravidi la sagoma di qualcuno, ma poi mi resi conto di chi erano: mamma e papà.
Entusiasta provai a toccare la mano di papà, che non vedevo da anni.
Con mia sorpresa non toccai nulla, trapassai la mano di mio padre.
Allarmata guardai il suo volto, sul quale si era dipinto un ghigno maligno.
"No Tiffany, devi ancora morire."
Sentii una fitta alla schiena e misi la mano là dove sentivo dolore.
Me la portai davanti al viso: sangue.
Mi voltai verso il ragazzo dietro di me, che rideva.
"Ti ho fatto solo del bene, Tiffany"
Mi svegliai urlando.
Sentii dei passi avvicinarsi alla mia camera, e qualcuno aprì la porta.
-Santo cielo, Tiffany, che succede?- disse Trisha
-Nulla, nulla. I soliti incubi. - dissi affannata, scuotendo la testa per cercare di eliminare ciò che avevo appena sognato.
-Ti va di parlarne?-  mi chiese preoccupata
-No, davvero. Non è nulla, non ce n'è bisogno.-
-Sicura tesoro? - disse sedendosi sul mio letto e chiedendo a Yaser che l'aveva appena raggiunta di portarmi un bicchiere d'acqua. - Guarda che con noi puoi parlare.-
-Sto bene,davvero. Grazie comunque. A proposito, che ore sono?-
-Le 6.30 del pomeriggio. Quando ti sei addormentata?-
-Verso le 2.30.-
Strabuzzò gli occhi, stupita da quanto abbia potuto dormire.
-Accidenti. Se stanotte non riesci a dormire c'è della valeriana nel tuo bagno, prendine qualche goccia.-
-Grazie.-
Sorrise e fece per andarsene,ma io la fermai.
-Scusi, non è che domani potrei andare in giro a vedere un po' Londra?-
-Certo. Se vuoi chiedo a Zayn di accompagnarti.-
-No grazie. Non penso che ce ne sarà bisogno. Farò un salto in qualche negozio, so già dove devo andare. Troverò l'indirizzo su internet e per il ritorno me la caverò.-
-Ah, sono arrivate le altre due valigie, più le tre scatole.-
-Veloci. Ma...dove potrei mettere le scarpe?-
-Oh, che sbadata. Mi sono dimenticata di dirti che la cassapanca ai piedi del letto non è altro che una scarpiera. -
-Grazie. Ah, e per il numero di telefono? -
-Domani ti compri la SIM quando esci.-
-Perfetto.-
- Ho un piccolo regalo per te. Ho visto che hai l'I-phone 4s e ho voluto comprarti una cover. E' in macchina, ma appena posso te la porto. Non è una granchè, è con una geisha. -
-Oh grazie, non ce n'era bisogno, davvero.-
 
 
 
 
Yaser mi portò su le altre due valigie.
Una era piena di cappotti.
Non era una valigia molto grande, ne conteneva solo quattro e qualche cardigan.
L'altra valigia era invece piena di felpe, cardigan e camicie.
Una delle tre scatole erano piene di scatolette più piccole stracolme di orecchini, bracciali, collane, accessori per capelli, smalti, profumi e trucchi.
Chissà cosa me ne faccio. Questi orecchini sono sicuramente neolitici. Quanta spazzatura che mi sono portata dietro.
Sapevo già cosa contenevano le altre due scatole.
Le cose di mamma e papà.
Presto sarebbe arrivato anche l'abito da sposa di mamma.
Aprii una scatola e annusai il profumo di mia mamma, che ancora si sentiva.
Scese una lacrima che mi affrettai ad asciugare.
Infondo alla prima scatola c'erano i due album di famiglia.
-Puah, chiamarla famiglia la nostra...- dissi fra me e me.
Infondo avevo ragione.
Papà e mamma erano entrambi inglesi, ma si erano trasferiti in Australia perchè a mamma era arrivata una proposta di lavoro allettante.
Io conoscevo solo Alexis Cruise e Thomas Greese che avessero il mio stesso sangue.
Magari eravamo una famiglia "a tre", se è così che si dice.
Riposi le cose nella scatola ed entrai nel bagno.
Mi feci una doccia, provando il bagnoschiuma alla mela che trovai.
 
Accesi il mio computer ed entrai su Facebook.
Sui 669 amici che avevo circa 469 mi mandarono una messaggio in chat, in sole 24 ore.
"Tiffany, mi mancherai moltissimo. Stammi bene."
"Aw Tiffany non sai quanto mi dispiace. Mi mancherà la tua presenza"
"Eri speciale per noi. Sei così cattiva a lasciarci da soli. Ti vogliamo bene, Tiffany *hug*"
Cazzate.
 
-Tiffany, ti va di venire a mangiare?-
-Arrivo!-
 
 
Scesi a tavola.
Con mia sorpresa Zayn avrebbe partecipato alla cena.
Osservai meglio il tavolo circolare.
Una tovaglia bianca e ricamata sui bordi con un filo rosso, copriva il tavolo da quattro persone in legno di pino.
I piatti perfettamente rotondi erano decorati da figure astratte arancio-rosse.
Le forchette argentate erano posate su fazzoletti di cotone color lava.
Al centro del tavolo c'era una brocca di creta, che riprendeva il colore dei bicchieri.
Trisha venne con la prima portata: ravioli di ricotta e salsa di carne di maiale.
-Allora, Tiffany, come ti trovi? Ti piace la stanza? L'abbiamo decorata con tanto amore, non sapevamo niente di te quindi siamo rimasti un po' sul vago. A Tricia sarebbe piaciuto molto avere una camera come questa da ragazzina quindi...-
-Direi che è tutto molto... Principesco... - dissi, mentre Yaser masticava un raviolo.
-Quindi ti piace?- 
-Oh si, molto - mentii. La verità non era che non mi piaceva, ma semplicemente che avrei scelto qualcosa di più "normale".
-Ah e tesoro, il soffitto di Tiffany sta crollando.- disse Tricia, impedendogli di ribattere
-Il legno, dici?- disse lui a bocca piena.
-Si, penso che per un po' dovrai dormire in camera di Zayn sul divanetto.-
Zayn, che fino a quel punto aveva partecipato alla conversazione soltanto alzando le sopracciglia e sbuffando, sussultò.
-Come?- disse strabuzzando gli occhi.
-Dai Zayn, non sarà poi così tanto. Infondo ci deve solo dormire. - disse Tricia provando a calmarlo.
-Beh veramente cara, ci vorrà come minimo una settimana e mezzo.- disse Yaser alzando le mani al cielo 
-Ah beh, se disturbo Zayn posso tranquillamente dormire in salotto... Non è problema, infondo è si tratta solo di dormire. Sarebbe la stessa cosa, dormirei comunque su un divano.- dissi io intromettendomi nella loro discussione.
Tricia mi squadrò.
-No cara, non se ne parla! Dormirai là, che a Zayn vada bene o no!-
-E se non va bene a lei? - disse Zayn alzandosi in piedi, meritandosi uno sguardo inceneritore da Tricia - Se lei non vuole? Certo, se lei non vuole verrà a dormire insieme a voi, oppure in un hotel a 8 stelle. O mi sbaglio?- 
Caspita, Zayn si era proprio infuriato.
Come Tricia, del resto.
-Zayn!- urlò infuriata - Sta zitto e mangia. Hai 18 anni ma sei ancora mio figlio, ricordatelo! Porta rispetto, Malik!-
Avrei tanto voluto dire che non c'era problema, che Zayn aveva ragione e porre le mie scuse, però mi limitai a chinare la testa sul piatto e provare a dividere la ricotta dalla pasta dei ravioli.
Sentii lo sguardo di Zayn incenerirmi per il resto della cena.


 

Spazio scrittrice:

Ciao bellezze!
Beh, prima di tutto grazie mille cavolo, 9 recensioni in... Tre giorni?! *prende un megafono e si reca sulla Torre Eiffel per gridarlo al mondo*
Mi scuso per eventuali erorri di battitura :D
In questo capitolo ho svelato gran parte della storia ti Tiffany, ma dovrete aspettare per scoprire dell'altro :D
Anyway, ho un po' di "regalini" per voi, visto che siete state così gentili da recensire :D
Allora,prima di tutto rimetto anche in questo capitolo l'outfit di Taffany. :D
Come noterete è lo stesso del precedente, però non è trascorsa nemmeno una giornata dal suo arrivo :D
Al prossimo capitolo, però, prometto che ne metterò uno nuovo :D
*ovvio, non solo al prossimo, ma a tutti ;)*
Link:  http://i45.tinypic.com/wt6qev.jpg

E...Non so,magari non lo sapevate ma io faccio il "panorama" della stanza della protagonista :D
Cliccate sul link :D
Link: http://it.homestyler.com/resource/panoramaviewer/widget_imageURL_forHS.htm?width=800&height=600&imageUrl=http://homestylerdesign1.autodesk.com/UserDesigns-ec2/Images/b26ae23d-9ad9-4833-a487-b2394cfd0730-snapshot.jpg&version=it_IT


Cioè che tipo penso di avere dei poteri...Mh...Com'è che si diceva?Supernaturali? Boh D: 
Insomma, penso di avere dei poteri visto che nel prologo avevo descritto la stanza di fantasia mia e ho ritrovato gli stessi mobili nel programma :'3
Wewewehehe figerrimo (?)
Tutto tranne la cassapanca che ho "improvvisato" usando due poggiapiedi rosa :'3
Quindi, mi scuso per questo inconveniente, ma non è colpa mia e penso che la cassapanca sia così "cool" (?) nella storia che sarebbe stato tragico torglierla :'3
Vi chiedo gentilmente di non tenere la vostra boccuccia chiusa, chiedete pure quale altra stanza vorreste della casa di Zayn *dondola* (?)


Beh ragazze,spero di avere altrettante recensitrici a questo capitolo.
Io sono sempre qui ad aspettarvi :D
*ah,non dimenticate che se volete ricevere il messaggio d'avviso dovreste recensire :D*


-Alexandra

 
  
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