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Autore: xbossnjhoran    21/01/2013    7 recensioni
"Fai finta che io sia la costante 'x', che è sempre disponibile ad aiutarti, e la variabile 'y' lui, viene solo per manipolarti e farti del male. Allora tu che fai? Vieni da me in modo che ti possa aiutare."
La sua spiegazione era piuttosto chiara e arrossii, voleva dimostrarmi che ci teneva a me. Altro sorrisone da ebete.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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EPILOGO

 

Ella riaprì gli occhi, ritrovandosi davanti un dottore che scriveva sul suo blocco.

"Scusi, che è successo?" chiese lei esausta.

"Oh, signorina Agostini. Si è svegliata, ha avuto vari incidenti, ne abbiamo curati alcuni. Niente di grave. Si deve solo riposare." disse il dottore tutto velocemente.

"E lui?"

Il dottore abbassò lo sguardo. "E' nella stanza accanto. Non ce l'ha fatta. La aspettano i suoi amici fuori. - si diresse verso la porta - Bene, la saluto. Arrivederci." lei annuì e scese dal letto. Era di nuovo una mummia, sbuffò al pensiero.

Uscì dalla stanza, i ragazzi erano lì. Le ragazze le vennero subito incontro singhiozzando.

"Ella, stai bene?" lei annuì alzando lo sguardo oltre alle amiche.

"Dov'è Niall?"

Loro indicarono la porta, a cui era poggiato Zayn, con lo sguardo altrove. "Ci sipiace, Ella. Anche noi ci tenavamo molto a lui."

Lei andò dal moro fingendo un sorriso, lui aveva appena pianto.

"Ehi principessa, stai bene? Non dovevo lasciarti sola. Scusami, mi dispiace tantissimo." disse lui abbracciandola, cercando di trattenere le lacrime.

"E' tutto apposto." riuscì a dire solo questo.

Zayn si ricompose e le indicò la porta. "So che lo cerchi, vai. Ha bisogno di te. Non ce l'ha fatta."

 

Aprì la porta e vide una scena molto più dolorosa di quelle viste o subite. Questa era la peggiore.

Niall era sdraiato su quel letto pieno di sbarre, era colpa sua. I macchinari erano ormai spenti, tutto ormai era spento. Avanzò verso il ragazzo bianco e pallido come non mai, gli occhi le pizzicavano e le sentiva inumidirsi sempre di più, sentiva un forte peso al petto aumentare ad ogni passo.

Chiuse la porta, come se non volesse che nessuno ascoltasse ciò che aveva da dirgli. Si buttò sul petto ghiacciato del ragazzo, gli strinse le mani e cominciò a versare lacrime infinite.

"Ehi Niall, ma cosa fai? Perchè? Potevi semplicemente restare a casa... Perchè te ne sei andato, quando sono arrivata io? Capisco che attiro disgrazie, ma non credevo letteralmente. Niall, torna qui con me, ti prego. Ho bisogno di te. - sospirò -

Avrei voluto tornare prima a casa tua, dico tua, ormai mi avevi cacciata... ma non sapevo come avreste reagito, non volevo rovinarvi il Capodanno.

Ora sono qui, e non mi sembra vero che te ne sei andato, sono stata un'idiota. Anzicchè perdere tempo, sarei dovuta tornare da te. Sono una stupida... - continuò a piangere stringendo le mani del ragazzo - Quanto vorrei che riaprissi gli occhi.

Quanto vorrei vederti sorridere anche per un attimo, pensare ai tuoi sorrisi è una botta al cuore, perchè ne sento la mancanza. Ti prego svegliati, o almeno svegliami tu stesso! Dimmi che tutto questo è solo un fottuto incubo. E che al mio risveglio ritroverò il tuo dolce viso. - si lasciò scivolare sul corpo di Niall, ritrovandosi in ginocchio -

Sembro una stupida che ti parla. Non m'importa che tu non mi senta, devo dirti tutto. Il rimorso di non averlo fatto prima mi distruggerebbe.

Ricordo ancora la prima volta che ti ho visto, i tuoi occhi mi hanno ipnotizzata: era una sensazione bellissima. O il nostro primo bacio, tutto ciò che abbiamo passato è stato bellissimo, perchè avevo te al mio fianco.

Tu mi hai cambiato la vita. Era cupa e triste, tu le hai dato un po' di vivacità. Mi hai praticamente fatto perdere qualche rotella, intendo, prima che ci conoscessimo ero equilibrata e poi sei arrivato tu e... d'un tratto tutto ha perso il suo equilibrio.

Tu sei la mia kryptonite, mi rendi debole, ma anche protetta. Forse mi hai resa squilibrata perchè sei il mio eroe, forse perchè mi devi sempre soccorrere. Forse... era destino."

Si lasciò sfuggire una risatina al pensiero, e riprese a piangere. Era distrutta, il peso che ormai reggeva al petto la rendeva debole, stava perdendo forza continuando a stritolare la mano di Niall. Sapeva che non si sarebbe svegliato, ma ci sperava, lei voleva che riaprisse gli occhi.

"Io non credo nel destino... Credo che tutto succeda cosi, per caso. E ringrazio quel caso che mi ha dato te. - chiuse gli occhi e fece un respiro profondo - Non dovrei piangere, ma non posso smettere. Ti hanno chiamato su con gli angeli, come te. Sei il mio angelo.

Sai angioletto, vorrei rivivere certi momenti con te o riscrivere la nostra storia, evitando tutti questi errori. Vorrei risvegliarmi con te al mio fianco, vorrei poterti baciare e dirti che sei mio. Vorrei che ritornassi qui.

E poi ci sono momenti che vorrei vivere. Vorrei vedere me e te sull'altare, tu con lo smoking che ti rende perfetto e io, con un vestito bianco... a celebrare il nostro matrimonio - pianse all'idea, ormai impossibile - oppure avere un figlio da te. Avere il nostro piccolo gironzolare per la casa ad urlare mamma e papà.

Niall, mi dispiace. Per qualunque cazzata io abbia fatto, che ti ha spinto a lasciarmi. Te lo ripeto, vorrei che riaprissi gli occhi e che continua a scaldare le mie giornate. Vorrei che tu continuassi a vivere, anche se non al mio fianco, desidero che tu sia qui. Il pensiero di vederti in futuro sarebbe bellissimo, ma è... impossibile. Ricordati solo che ti amo, ora riposa con gli angeli."

Ella parlò ancora per circa un'ora, abbracciando il corpo inerme del ragazzo, parlandogli dei loro momenti felici o dei loro sogni assieme. Ogni parola era accoppiata da lacrime.

"Scusi, è terminato l'orario di visita. Mi dispiace, ma deve andare. Dobbiamo portare via il corpo." le disse l'infermiera, poggiandole una mano sulla spalla.

Lei si avvicinò per un'ultima volta al corpo di Niall, e pensare che quello era il loro ultimo momento insieme, le spezzava il cuore. Fece un respiro profondo e gli lasciò un bacio sulla fronte.

"Addio Niall. Non ti dimenticherò mai, perchè tu rimarrai per sempre nel mio cuore." detto questo si girò verso la porta e uscì a peso morto, poggiandosi ad ogni oggetto, per non cadere.

Uscita dalla stanza, si poggiò al muro. Pianse e pianse, non riuscendo a regolarizzare il respiro, cacciava sospiri frenetici. La perdita di Niall era troppo dolorosa.

Sapeva che quello non era un addio, lei sapeva che non l'avrebbe mai dimenticato e Niall vivrebbe sempre in lei.

 

I ragazzi rimasero ancora per qualche ora in ospedale, e raccontarono ad Ella tutto l'accaduto. Del perchè lui l'aveva lasciata, l'odio delle due ragazze e il ritorno di Simon. Tutte queste comparse avevano uno scopo: eliminare uno dei componenti della band. Perchè? Beh, questi tre ne avevano abbastanza dei One Direction. E soprattutto volevano far del male ad Ella.

Ella aveva appena saputo dell'inganno di Hope ed era veramente arrabbiata con se stessa. Era colpa sua perchè aveva invitato Hope e si era fatta manipolare dalle sue parole. E ora, per colpa sua, millioni di Directioners stavano male. Una persona ha rovinato l'esistenza di una famiglia.

Hope, Jean e Simon erano lì, nel corridoio opposto, anche loro si erano feriti a causa della bomba che avevano fatto esplodere. Ella avrebbe voluto alzarsi e prenderli a schiaffi, il suo sguardo ribolliva dalla rabbia.

Sospirò per calmarsi. Rimase seduta a terra poggiata sul termosifone, siccome era tardi, si addormentò.

Al suo risveglio vide Zayn che andò a parlare con il dottore, e la sua espressione sembrava felice e meravigliata.

Lei si alzò da terra, avvicinandosi a loro, senza dare troppo nell'occhio. Voleva solo origliare di che stavano parlando. Sgranò gli occhi e deglutì difficilmente ciò che aveva ascoltato. Non ho mai creduto nei miracoli, finchè non seppi questo; pensò lei.

Zayn tornò verso di lei tutto sorridente, e le fece cenno di seguirlo dagli altri, lei lo seguì.

"Ragazzi, è incredibile! Neanche i medici sanno come sia successo. Sembra quasi impossibile, neanche io potevo crederci!" esclamò Zayn euforico.

"Ma cosa?!" chiese confuso Louis scuotendo il capo.

Ella rimase allibita da quelle parole, non poteva crederci. Mentre gli altri esultavano, Ella aveva la sensazione di avere dei tappi enormi sulle orecchie, cui non le permettevano di ascoltare gli altri.

"Che hai detto, Zayn?" chiese Ella preoccupata.

"Niall si è svegliato! E' risuscitato!" esclamò Zayn.

Lei battè le palpebre e si diede uno schiaffo sulla guancia, per verificare che sia tutto vero. Scosse la testa e battè le sopraciglia più volte, assumendo espressioni tra la confusione, stupita, arrabbiata, addolorata e felice. Lei era felice, solo che non sapeva come affrontarlo.

 

Ormai erano passati due anni dal malinteso, dopo l'incidente Hope, Jean e Simon erano finiti in carcere. Ella era partita per New York da suo fratello e da sua cognata, Luna. Già, si erano sposati ed ora avevano un figlio: Joshua.

Ella, era ormai felice, o forse. Durante quei due anni, ha avuto una storia con Zayn. Tutto era perfetto. Lui era perfetto, ma entrambi sapevano che erano destinati ad essere amici. Infatti, dopo sette mesi dal loro fidanzamento, Ella lo affrontò, dicendogli che è meglio se rimangono amici.

"Sai Zayn. E' tutto perfetto tra noi. Tu sei cosi comprensivo, sei gentile, sei bellissimo. Mi rendi felice. Ma è come se mancasse qualcosa... Vedi, io non voglio farti soffrire, sai come sono. Odio far soffrire le persone, mi sento una merda." disse lei imbarazzata mordendosi l'interno guancia.

Zayn rise leggermente. "Sapevo che prima o poi avresti ceduto. So che ancora non hai dimenticato Niall."

"Zayn, io ti amo, sul serio." esclamò lei.

Lui la interruppe. "Mai quanto ami Niall."

Ella cominciò a piangere, "Scusami Zayn. E' vero, forse. Io ti ho amato, ti amo. Ma - passarono alcuni minuti prima che parlasse nuovamente - E' che... Non mi sento completa." e abbassò lo sguardo per la vergogna.

"Oh piccola. Non ti preoccupare. Tu mi hai reso il ragazzo più felice del mondo durante questi sette mesi. Sai, volevo chiedertelo io, di restare amici... Vedevo che soffrivi, mi sentivo una merda."

"Zayn, sei stato stupendo. Lo sei, e spero che tu trova la persona che ti merita veramente. Sei carinissimo, e meriti una persona alla tua altezza. Ti amo Zayn. Grazie per tutto, Zayn." disse Ella abbracciandolo.

Lui la strinse forte a sè. "Grazie a te, che mi hai reso sempre felice. Te l'ho detto: se tu sei felice, lo sono anche io." e come fine si scambiarono il loro ultimo bacio.

Cosi, Zayn ritornò in Inghilterra e continuò la sua vita da solo. La band One Direction continuò a fare la propria musica ed erano tutti felici e contenti.

Liam ed Asya si erano sposati ed ebbero due bei figli rosci, strano no? I piccoli gemelli erano Edward Christopher e Jamie Paul Payne.

Anche Harry ed Aurora si erano sposati, quest'ultima era felicissima e costruì il suo nido d'amore con Harry a Londra. Ebbero un figlio: Nicholas.

Louis ed Eleanor? Anche loro si sono sposati, stavolta niente malintesi. Lou era pronto per un pargoletto. Ebbero una bimba: Stephenie. Era l'unica bimba nella grande famiglia One Direction.

 

Una bella rimpatriata dopo due anni era quello di cui avevano tutti bisogno, essere se stessi tra loro, li rendeva persone migliori. Anche Ella era venuta.

La festicciola era in spiaggia, erano tutti presenti: la famiglia Payne al completo, anche Styles e Tomlinson.

Ma chi si vede scendere dalla Ferrari rossa? Zayn! Zayn, accompagnato da una bella ragazza bionda, occhi azzurri e fisico perfetto... o quasi! Aveva un bel pancione. Beh, si vede che Zayn si è dato da fare!

"Alice!" urlò Ella andando incontro alla bionda. Si abbracciarono ed Ella fece lo stesso con Zayn. Loro? Erano rimasti migliori amici ed Ella era contentissima per Zayn e per la sua amata, e il piccolo George nel pancione. Finalmente erano tutti felici.

Non proprio tutti, alla lista mancava Horan.

Parli del diavolo e spuntano le corna! Chi scende dalla Lamborgini bianca? Niall Horan! Lui, però era solo.

Dopo tanti anni, Ella non riusciva ancora a controllare il suo cuore che batteva all'impazzata, ogni volta che vedeva Niall. Lo amava ancora. Zayn le disse di parlarci. Ma lei non aveva il coraggio.

Niall salutò tutti e quando arrivò davanti ad Ella, erano entrambi paralizzati.

"Ehm, ciao." disse lui. Lei gli sorrise e fuggì via, coprendosi gli occhi. Stupidamente, inciampò su un sasso! Beh, in due anni non era mai finita in ospedale.

Niall la prese prima che cadesse a terra. "Vedo che sono ancora la tua kryptonite." e le sorrise malizioso.

Minchia se era vero!

Al tramonto Ella andò a riva. Era bellissimo, per lei, vedere quello spettacolo. Si sedette su un tronco, chiuse gli occhi e allungò le gambe verso l'acqua.

Il crepuscolo era una scena stupenda, sarebbe stato bello viverlo con qualcuno che si ama.

"Disturbo?" chiese Niall.

Lei rimase pietrificata sul posto e scosse la testa, senza guardarlo.

"Senti Ella, ancora non ti ho chiesto scusa per bene. Mi odio per tutto quello che ti ho fatto. Ho sentito tutte le bellissime parole che mi hai dedicato, e ringrazio le tue lacrime e il tuo calore che mi hanno riportato in vita. Mi dispiace tantissimo, io... - lui le circondò le spalle della ragazza e si voltò a guardare il cielo con lei - non ti ho mai dimenticata.

Io ti amo ancora. Ora non pretendo una risposta, so che non mi vuoi. Volevo solo dirtelo."

Nonostante lei sia arrabbiata con lui, non riusciva a non perdonarlo. Lui si alzò per andarsene.

"Aspetta! Chi ti dice che non ti voglio più? Io pensavo fosse il contrario!" esclamò lei.

Lui sorrise e la raggiunse nuovamente sul posto, in ginocchio, prendendo qualcosa dalla tasca. "Quindi?"

"Quindi... Ti amo Niall. Non c'è niente che cambierei in questo momento." disse lei accarezzandogli il viso.

"Allora, mi vorresti sposare?" chiese lui.

Lei annuì, "Si, certo!" e premette le sue labbra su quelle del ragazzo.

"Ti amo Ella." le sussurrò il ragazzo.

"Anche io, Niall." rispose lei.

Dopo varie settimane di preparativi, i due si sposarono e quattro mesi dopo Ella era incinta di due gemelli. Li chiamò Robert e Kristen. I suoi piccoli tesori.

Quindi sono tutti felici. Ognuno è felice nella propria famiglia e nessuno cambierebbe questi momenti.

Forse era proprio questo il destino di Ella. Tutto il male che ha ricevuto in passato, tutte le sofferenze, tutti gli addii e le illusioni portavano a questo futuro felice.

Ora poteva veramente credere nei miracoli e nel destino. Nient'altro poteva più distruggere la loro vita.

 

Fine.

 

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Ehi salve gentaglia! Come state? 
Uoooooh, la storia è finita. :(
Odiatemi per la prima parte, sono stata cattivella, ma poi ho aggiustato tutto c:
anyway, aspetto comunque i vostri pareri.
Vi ringrazio per tutte le vostre recensioni. Mi avete fatto sorridere anche nei momenti meno opportuni.
Sembra una frase fatta, eh? Nah, io lo dico davvero. 
Grazie, perchè senza di voi, non avrei continuato questa storia.
Ci sono stati momenti in cui volevo mollare tutto.
Ma poi, ci ho ripensato. Qualcuno ci terrà a questa storia? 
Grazie a coloro che hanno SEMPRE recensito,
a coloro che hanno seguito la storia, 
aggiunta nelle seguite o preferiti o ricordate.
GRAZIE PER TUTTO. ORA VADO, CIAOO <3

  
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