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Autore: moni98    21/01/2013    1 recensioni
Tessa era una ragazza normale, come tutte le altre, finché una malattia le stravolse la vita. Per arrivare a destinazione Tessa sceglie tante vie sbagliate, finché non trova quella giusta, la via della sua vita.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Nessuno ha il coraggio di parlare. Tutti tacciono, increduli, sperando di aver solo immaginato la parola leucemia.

"Mh-Mh" il silenzio è stato rotto, chissà chi è il coraggioso. " potrebbe spiegare esattamente cos'è?"

John, il padre coraggioso di famiglia, e così che Tessa l'avrebbe chiamato d'ora in poi.

"Certo. La leucemia è un tumore delle cellule del sangue, ora quello di cui Tessa e affetta è una delle più comuni per quanto riguarda i bambini. E molto più raro che un adulto ne sia affetto, e Tessa ormai si può considerare adulta. La leucemia non viene così, da un giorno all'altro, e soprattutto quella cronica. La leucemia cronica si cova da un annetto prima di avvertire i primi veri sintomi. La gravità della leucemia dipende dallo stadio di malattia e quindi dall'estensione e dal coinvolgimento dei vari organi, nonché dalla risposta alla terapia medica. La terapia medica più efficace è la chemioterapia. E se questa non dovesse funzionare c'è il trapianto di midollo osseo.

Volete sapere qualcosa di preciso?"

Nessuno parla. Chi può farlo dopo una spiegazione così accurata? Chi può essere così insolente da contestare la voce di un medico che ha appena spiegato a una famiglia che la figlia, l'amica, ha la leucemia, e ha fatto intendere che non sarà affatto un percorso facile.

"Quando comincio?"

"Scusi?"

"Quando comincio con la chemioterapia?"

"Non so, non è obbligatorio farla, bisogna decidere con la fam..."

"La malata sono io, e io ho deciso che voglio fare la chemioterapia."

"Come vuole."

Tessa non si riconosce, ha alzato la voce con un medico che le stava semplicemente spiegando cose elementari. Ha preso una scelta senza pensarci sopra, senza rifletterci. Vuole solo dormire, che se ne andassero tutti dalla sua camera, la lasciassero sola con la sua malattia. È la sua malattia dopotutto. 

"Forse dovremmo lasciarla riposare, vi potete accomodare in sala d'aspetto, vi devo parlare."

Tessa annuisce, il dottore le ha appena letto nel pensiero.

Susie è immobile, gli occhi fissi nel vuoto.

Rose è terrorizzata, il corpo tremante, gli occhi colmi di lacrime pronti a scoppiare, ma si trattiene per far forza a Tessa, quando ci vorrebbe qualcuno che facesse forza a lei.

John è immobile, ma non terrorizzato, i suoi occhi sono intensi, pieni di speranza, ricordano tanto gli occhi di Scott.

“Mh,mh è, bisogna lasciar riposare Tessa.”

“Oh, si, scusi.”

Una lacrima solca il volto di Rose che si nasconde, non vuole far vedere quanto è fragile.

“Sono io a dovermi scusare, potete aspettarmi seduti qui fuori. Ora arrivo.”

Tessa chiude gli occhi, illudendosi di poter dormire tranquilla.

“Un attimo Tessa, volevo chiederti se sei sicura della tua decisione e se ne sai le conseguenze.”

“Mi sa che si perdono i capelli.”

“Tessa, gli effetti meno importanti sono la nausea, il vomito la diarrea e la febbre, ma quello da tener d’occhio è l’abbassamento dei valori ematici, cioè piastrine, globuli rossi e bianchi, che porterebbe successivamente ad altri effetti collaterali. Anche se questi ultimi sono tenuti a bada da ulteriori medicine, potresti non reagire a questo comporterebbe un rischio, anche se piccolo. E infine si perdono i capelli.”

“Perché, ci sarebbe alternativa?!”

La voce adirata di Tessa rimbalza sui muri delle stanze.

“Buon riposo, Tessa.”

Il piccolo rumore della porta che si chiude fa scattare qualcosa in Tessa. Una sensazione di voglia di urlare e piangere, scappare via, strapparsi i capelli, tanto le cadranno lo stesso, di accasciarsi e morire fregandosene di tutto e di tutti.

Ma non può, ha una famiglia, deve pensare a loro. Deve lottare per loro, deve affrontare la malattia e andare avanti per loro. Poco importa deòla voglia di vita di Tessa che è arrivata sotto lo zero, risalirà. Tutto quanto per loro, la famiglia, e Susie, quell’incredibile ragazza, coraggiosa come una donna, che con quei suoi occhi vuoti ha comunicato tutto a Tessa, tutto, ogni singola emozione vissuta in quel adorabile corpo. Pur essendo così adorabile, fragile.

Tessa si raccoglie le gambe, le stringe con fatica e chiude gli occhi. Vorrebbe dormire, ma come si fa? Vorrebbe dormire per dimenticarsi tutto, anche se solo per poche ore, sognare. Sognare di prati immensi, niente fili e macchine, solo una bella chioma, già le mancavano i suoi capelli anche se erano ancora tutti sulla sua testa.

Quanti ricordi, ma allora è vero che prima di morire ti passa davanti tutta la vita?

Si ricorda della prima volta che ha incontrato Susie, erano così piccole! Sono passati sei anni da quando si sono conosciute in 1° media, e da allora sono amiche, anzi migliori amiche. Si ricorda dei lunghi capelli neri di Susie, e dei suoi capelli biondi, come mai, che neanche toccavano la spalla.

Scott più piccolo che mai, che le si avvicinava per chiederle scusa e dargli un bacino. Quanto vorrebbe perdonare Scott facilmente come allora. Ma non ce la fa. E chi ce la farebbe? Le ha dato buca, magari per fare uno stupido allenamento di calcio, magari per avere tutta la casa a disposizione per fare un orgia con tutte le sue ‘amichette’! Magari Scott si facesse certi scrupoli! A volte veniva a casa con due o tre ragazze conciate peggio che da prostitute, e si chiudevano nella sua stanza. Tessa giura di aver sentito rumori che non c'entravano nulla con la ricerca di scienze.

Come ha potuto, Tessa lì, in quel letto, in quella stanza, e lui chissà a far cosa. Tessa vuole, e deve, sapere cosa sta facendo il fratello. È sicura che Rose l'abbia cercato al telefono, ma che lui ho abbia risposto! Magari pensa che lei sia già a casa, e che i risultati delle analisi non dicano nulla che valga la pena di ascoltare.

La rabbia invade Tessa, ma da quando Scott è diventato così superficiale? Forse era meglio alle medie, quando si reputava uno sgorbio e si comportava da studente modello, e non ora, che si comporta da strafottente con tutti, arriva a stento alla sufficienza in tutte le materie, e ha scoperto di essere un gran bel ragazzo. 

Per fortuna la maniglia si muove, ed entra Rose a spezzare i pensieri su Scott. 

"Oh, pensavo dormissi, esco..."

"No, no, mamma vieni ti voglio chiedere una cosa..."

"Si amore, forse dovremmo anche chiamare il dottore..."

"Mamma ma che hai capito? Non c'entra nulla con la leucemia. "

"Ah si?"

"Mamma, sai dov’è Scott?"

"Oh, be' gli ho detto che eri qui, ma non si è fatto sentire. Dopo quello che è successo oggi ho provato a chiamarlo, ma non risponde."

"NON GLIENE FREGA NIENTE DI ME VERO!?"

"Shh! Non gridare! Non ti devi agitare. Non è vero... Lui ti vuole bene... È solo che..."

"Che sono più importanti le ragazze e il calcio?!"

"Non è così... Vedi Tessa... C'è chi reagisce in modo diverso al dolore... Be' lui è in quella fase in cui pensa che sia tutto una sciocchezza e che non vale la pen..."

"QUINDI LA MIA LEUCEMIA È UNA SCIOCCHEZZA?"

"Non ho detto questo..."

"Oh mamma, lasciami in pace."

"Tessa, io, non" un singhiozzo esce dalla bocca rossa di Rose" non voglio lasciarti..."

"Mamma, non morirò ora, e anche se dovessi, voglio morire da sola."

Tessa sa che Rose non c'entra nulla con la malattia, con il fatto di Scott, ma non ci sono altre persone nella stanza con cui prendersela.

"Tessa non dire così! Tu sei la mia bambina, e non morirai!"

"Mamma capisco che è un momento delicato, ma ragionaci su, ho 17 anni, ho sempre avuto una vita normale, ero felice, non sono la candidata perfetta per morire?"

"NON DIRE COSÌ!"

La faccia di Rose si contrae, come per voler controllarsi, evitare una reazione fisica.

"E TU ESCI DALLA MIA STANZA, CAZZO!"

Rose scoppia a piangere, forse perché sua figlia ha già perso le speranze, o forse perché ha capito di averle perse anche lei.

Infondo Tessa non ha tutti i torti, é la candidata perfetta per questo tipo di malattia, che ti sconvolge la vita in un attimo.

   
 
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