CHIARA’S POV
Erano passati 2 giorni o poco più dal grande incontro. Speravo con tutto il cuore di rivederli, anche perché non ero riuscita a spiccicare parola. Era colpa sua. Di quel moro. Mi faceva impazzire ed era più forte di me. Appena lo vidi il mio cuore si fermò, e dopo invece incominciò a battere, a battere e a battere, ne avevo perso il controllo.
Con John andava tutto bene, anche se il girono prima non lo vidi per nulla, era stato molto impegnato con il lavoro, così io e Sofia passammo parecchie ore a studiare.
Quella sera però, decidemmo di uscire. Andammo a cena fuori, in onore di Niall, scegliemmo da Nando’s.
“Se piace a Niall, deve per forza essere buono”! – esclamò Sofia.
“Tanto a Niall piace tutto! Ahahaha”! – ribattei.
 “Ahahaha giusto”..
Ci vestimmo bene, né troppo sportive, nè troppo eleganti.
Prendemmo un autobus e arrivammo al Nando’s di Goodge Street  alle 8. Era davvero pieno zeppo, però, fortunatamente, si liberò un tavolo da 4, ed anche se eravamo solo due, ci fecero sedere ugualmente.
“Good evening Miss, would you like to order?”
 “Yes please, we’d like ..”
Mentre Sofia ordinava la cena, mi guardavo un po’ intorno, immaginando che ci fossero anche i ragazzi, magari trascinati da Niall perché aveva fame.
“Oi Chià, vanno bene le ali di pollo?” – si rivolse poi a me, distogliendomi dalle fantasie che stavo facendo.
“Sisi tranquilla.”
Dopo circa un quarto d’ora arrivarono i piatti. Avevo una fame da lupo :O e quel pollo sembrava davvero invitante. Cominciai a mangiare abbastanza voracemente, ma Sofia era immobile a fissare non so chi o cosa.
“Sofi, che fai non mangi”?
“Chi.. Chiara.. guarda .. guarda la!” – disse balbettando, indicando l’entrata.
Mi girai di scatto. Quello che prima avevo solo immaginato era diventato reale. Mi sembrava più un miraggio però. Stropicciai anche gli occhi, e lentamente mi voltai verso Sofia.
“È uno scherzo vero”?
“Oddio, oddio, oddio.. sto perdendo la calma.. ma aspetta.. dove minchia stanno Lou e Liam?!”
“ Ma che ne so.. aspetta.. non si stanno avvicinando vero?” –chiesi incredula.
“Ok adesso ce la svaghiamo alla grande.. mangia! E facciamo finta di parlare di qualcosa.”
Cercammo in tutti i modi di far finta di nulla, poi, si avvicinò il cameriere.
“Scusate, purtroppo i tavoli sono esauriti e ci sono 3 ragazzi che vorrebbero molto restare, se aggiungiamo un posto ci potreste stare tutti, vi da fastidio?”
Ci guardammo in faccia tipo O.O
“ Si figuri..” – rispose Sofia con un mezzo sorrisetto di imbarazzo.
“La ringrazio molto, sono clienti affezionati e ci dispiaceva mandarli via”.
“Ti rendi conto?! Stiamo per avere gli One Direction al nostro tavolo!”
“Si porca troia *-* almeno una parte di loro.. ancora non vedo né Liam né Louis..”
Si stavano avvicinando.. sempre di più.. ed eccolo là. Il mio cuore. Stava facendo di nuovo cilecca alla vista di Zayn. Come fa, come può ogni volta? Anche quando sentivo la sua voce tramite cd, a Roma, da sola nella mia stanza, mi faceva compagnia insieme a quella dei suoi quattro meravigliosi  compagni. E mi rendevano felice.
Erano arrivati da noi. Non era vero, mi ripetevo. Avrei voluto lasciare un biglietto a mio fratello per avvertirlo di non svegliarmi da questo  magnifico sogno, ma purtroppo non ne avevo avuto il tempo, o forse non era un sogno.
SOFIA’S POV
Cazzo no. C’era il riccio. Il mio Hazza. Il protagonista di tutti i miei sogni più belli, ed era la seconda volta che lo vedevo e stasera forse, avrei avuto l’occasione di parlargli di qualcosa di più interessante, considerando che il mio inglese (anche quello di Chiara) era migliorato alla grande.
Ed eccoci qua. Ci sorridevano mentre il cameriere aggiungeva un posto. Ricambiammo con due dei nostri sorrisi migliori, anche se credo che l’effetto non sia stato quello sperato.
“ Ciao ragazze”! – salutò educatamente Zayn.
“Ciao Zayn, ehm vi ricordate di noi”? – risposi a lui.
“ Ehm.. oddio non proprio incontriamo moltissime fan..” – disse poi Niall..
“Siamo le ragazze dell’autobus, era il suo compleanno” – puntualizzò Chiara indicando me, e wow, era riuscita a parlare, sperai che ce la facesse per tutta la sera.
“Aspetta.. ma si certo, ragazzi non vi ricordate? Lei non ha parlato per niente mentre l’altra ci ha chiesto anche una foto”.
Ero diventata un peperone al ketchup, mentre Chiara aveva sorriso. Proprio Harry doveva dirlo? Però in compenso, si era ricordato di noi..
“Ora che ci penso avete delle facce familiari.. ma, ancora non sappiamo come vi chiamate”. – esordì il biondo.
Ci presentammo per bene, dicendogli anche da dove venivamo e che stavamo facendo a Londra.  Nel frattempo anche loro avevano ordinato e avevamo ricominciato a mangiare.