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Autore: obliviate_    22/01/2013    2 recensioni
Sfidavano la sorte, Harry e Madison.
Loro, che avevano iniziato la loro vita insieme, convinti che il loro amore fosse abbastanza forte.
E se la vita tentasse in tutti i modi di separarli che succederebbe?
Il loro amore sarebbe abbastanza da tenerli uniti, da non lasciare che si spezzino?
O sarà la vita a vincere, costringendoli a ricominciare da capo l'uno senza l'altra?
"Stavo per correre giù per le scale, per cercare di raggiungerti, fermarti, dirti: ho capito. Ho guardato l'orologio ed erano già passati tantissimi minuti, da quando te n'eri andato."
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3.
"Erano già passati tantissimi minuti."







Harry.

I giorni scorrevano veloci e frenetici all'interno del loft.
Prove, sessioni fotografiche, discussioni, ed era sempre più prosciugato.
All'inizio lo imputava solo agli orari assurdi e al caos che regnava in quell'ambiente sempre più familiare.
E forse è proprio questo che lo svuota; lo svuota di Madison, delle sue mani sulla schiena mentre fanno l'amore, del suo profumo che lo inebria quando si addormenta sul suo petto, dei suoi capelli morbidi a contatto con la sua pelle nuda.
Lo svuota di lei e lo riempie di altre persone, di altri volti, di altri profumi.
Di Louis e delle sue righe, di Niall e dei suoi occhi blu, di Liam e della sua dolcezza, di Zayn e del suo ego spropositato.
-Harry, cosa farai per Natale? Tornerai dalla tua famiglia?-
La voce di Caroline lo scuote dal mio silenzio, ricordandogli di essere in diretta.
-Ehm... si, penso che passerò le feste ad Holmes Chapel.-
Lei gli sorride, quasi voglia darmi coraggio.
La diretta finisce dopo quelle che gli sembrano ore.
Si alza, dirigendosi esausto verso l'uscita.
-Harry, aspetta- la mano della conduttrice di Xtra Factor si avvolge attorno al suo polso.
-C'è qualcosa che non va Harry? Non è da te startene muto durante un'intervista-
-no, io.. io sono solo stanco-
-sicuro che sia tutto qui? mi fai preoccupare in questo modo- dice portando la mano ad accarezzargli la guancia, proprio come fa Madison quando è giù, perché sa che il suo tocco per lui è come una botta di adrenalina sparata direttamente in vena.
-Stai tranquilla, è tutto a posto.- le dice rendendosi conto solo ora della loro vicinanza.
Le sue mani sono intrecciate all'altezza della nuca di lui e, pirma che lui possa reagire, lo bacia.
Chiude gli occhi e si fa tascinare da quel calore.
Nella sua mente è Madison che sta baciando, è a lei che sta dimostrando tutto il suo amore.
Si staccano, e con gli occhi ancora chiusi le dice:
-Dio quanto mi sei mancata Madison- e lei, la dolce Mad che vive nella sua testa gli sorride scomparendo nella nebbia.
Un bruciore improvviso alla guancia gli fa aprire gli occhi, appena in tempo per vedere una Caroline che se ne va a passo spedito.
Si guardo attorno spaesato, finché non sente un gusto acido di rossetto sulle labbra e un profumo troppo intenso per essere della sua Madison.
Ancora scombussolato si volta verso la porta dalla quale Simon entra come una furia.
-Mi dite chi cazzo è quel coglione che non ha bloccato la diretta?-
E allora sposta lo sguardo sulla telecamera che punta verso di lui, e vede la lucetta rossa che sembra urlare "PERICOLO".
Appena la vede, gli ultimi minuti passano nella sua testa come un film, e la consapevolezza di aver fatto la più grande cazzata della sua vita lo colpisce come un secchio di acqua gelata.
Ha baciato Caroline Flack in diretta nazionale.

 

Madison.

Sua madre spegne la tv improvvisamente, nonappena le loro labbra si sfiorano.
Si volta cautamente verso la ragazza, quasi avesse paura di trovarla in frantumi.
Ed infatti è così.
Non è più Madison, ci sono solo le rovine di Madison, perché quando ad un palazzo togli le fondamenta, questi crolla, e ne restano solo macerie.
-Sono sicura che è solo un brutto malinteso Mad-
si alza ignorandola e va verso la sua stanza.
Appena entra un aroma di menta le fa storcere il naso e le fa pizzicare gli occhi.
Quello è il suo profumo.
Tutto lì dentro sa di lui.
La camicia che ha lasciato li, appesa nell'armadio.
Il letto con le lenzuola su cui hanno fatto l'ultima volta l'amore.
Le foto appese sconclusionatamente ai muri.
I fogli con le canzoni che le ha scritto.
Improvvisamente la vista di quella stanza le pare insopportabile, le pareti sono sempre più opprimenti e il soffitto inizia a vorticare pericolosamente.
Crolla sulla moquette perlacea, e l'ultima cosa che vede prima del buio è una sua foto.

 

"Stavo per correre giù per le scale, per cercare di raggiungerti, fermarti, dirti: ho capito. Ho guardato l'orologio ed erano già passati tantissimi minuti, da quando te n'eri andato."

  
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