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Autore: Harry_Wife    22/01/2013    2 recensioni
Ho sempre vissuto a Londra. Anche se ''vivere'' è una parola veramente grande.
Troppo per poter riferirsi a me. Al massimo esistito. Sì esistito è più adeguato.
Comunque io, Adela Young adolescente di 18 anni ho sempre vissuto a Londra fino ai miei 17 anni perchè da lì in poi io sono solo ''esistita''. è impossibile vivere dopo tutto il dolore che ho provato. O forse mi sbaglio?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Adela*

Portai un mano per ravviare una ciocca ma notai che la mano mi stava tremando. Ecco cosa mi provocava sentire il suo nome. Niall si avvicinò a me e me le strinse, come per infondermi sicurezza. Era un ragazzo d’oro.
“Eric..” Sussurrai. Era la prima volta da quando è morto che pronunciavo il suo nome. Di solito lo indicavo come ‘Lui’. Semplicemente perché sentire quel nome mi provoca una tristezza immensa. Sentii un groppo un gola che mi bloccava le parole. Successivamente sentii gli occhi pizzicare e le lacrime iniziarono a rigare le mie guancie, ormai bianche come la neve. “Chi è Eric?” E io come faccio a spiegarglielo? Iniziai a singhiozzare convulsamente,allora Niall mi abbracciò avvolgendomi completamente. Affondai il viso nel suo petto cercando conforto in qualche modo. Era da così tanto tempo che non abbracciavo qualcuno. Piano piano iniziai a calmarmi. Lui mi accarezzò dolcemente i ricciolini per calmarmi maggiormente.
Scostai il mio viso dal suo petto e lui puntò i suoi occhi-cielo nei mei per vedere in che stato fossi. Successivamente si allontonò di un poco.
“Guarda che se non vuoi parlarne non sei obbligata” Disse guardandomi dolcemente. Mi asciugai il viso e lentamente mi sedetti sulla sedia del salotto e gli feci cenno di sedersi davanti a me. Lui seguì le mie istruzioni e si accomodò di fronte.
“Allora..” dissi con voce roca. La schiarii e dissi
“Io ti dirò chi è ma tu promettimi che non lo dirai a nessuno” Puntai gli occhi nei suoi e lui fece un cenno con la testa.
“Eric è… Il mio ragazzo..” Dissi. Sentii di nuovo le lacrime salire, ma stavolta riuscii a trattenerle. Niall iniziò a torturarsi le mani, segno che indicò agitazione.
“E cosa c’è di così tanto sconvolgente?” Disse lui cercando di non far trasparire i suoi sentimenti sul suo volto. Ma ormai capivo ciò che gli passava per la mente.
“Beh.. Lui è..” Le parole mi si bloccarono in gola, come se si rifiutassero di uscire, si rifiutavano di essere pronunciate. Perché se le avessi dette lui sarebbe morto davvero. Morto anche nei miei ricordi. Lui mi guardò e mi fece cenno di proseguire.
“Morto” dissi, alzando lo sguardo per non far scendere le lacrime. Niall spalancò gli occhi e mi guardò perplesso. Successivamente mi prese una mano e me la strinse forte.
“Io… Non sapevo nulla, scusami, ma… Quando è successo?”
“Un anno, tre mesi e cinque giorni fa” Tenevo sempre conto del giorno della sua sparizione, era un modo per non dimenticarlo. Anche se era impossibile.
“E , se vuoi dirmelo, com’è accaduto?” Disse dolcemente mentre mi accarezzava delicatamente la mano.
“Ecco.. è stata tutta colpa mia sai? Lui… Gli avevo detto di andare a prendermi qualcosa da bere.. Beh, come sempre mi accontentò e parcheggiò la macchina vicino a un negozietto isolato, io rimasi in macchina a messaggiare con le mie amiche, lui invece entrò nel negozio a prendere la bibita. Mentre faceva la coda alla cassa entrò un uomo con il passamontagna e minacciò i presenti di venir uccisi se si fossero mossi. Aveva un Rivoltella in mano. Ma una vecchietta davanti a Eric non resse la pressione della situazione e svenne, allora lui si avvicinò alla signora per accertarsi della situazione e chiamò senza pensarci due volte l’ambulanza. Ma questo non fu gradito dal ladro e…” Per un momento mi passò davanti agli occhi l’immagine di lui che cadeva a terra e il ladro che scappava via con i soldi. Quell’immagine era solida nella mia mente ed era spesso oggetto dei miei incubi. Niall capì e smise di farmi domande, si limitò a stringermi forte la mano e a dirmi
“Adela, se hai bisogno di qualunque cosa chiedila pure a me” Disse facendo uno dei suoi soliti sorrisi. Anche le mie amiche mi avevano detto così, e la stessa cosa vale per i miei genitori. Ma loro ora dove sono? Spariti, perché si sono stufati di me, del mio ‘non guarire mai’.Alla fine spariscono tutti, soprattutto le persone a cui tieni maggiormente.
Successivamente Niall se ne andò raccomandandomi di presentarmi a scuola lunedì, nonostante avessi potuto avere l’aspetto sconvolto. Appena fui sola, mi adagiai sul letto a pensare. “Era da tanto che non parlavo con qualcuno di Eric” Di solito lo tenevo nascosto e appena ero sola davo sfogo alla mia tristezza. Parlare con Niall mi ha dato un senso di libertà, mi sento più sicura con lui, potrò dare libero sfogo ai miei sentimenti davanti a qualcuno e forse ciò, nonostante in principio lo rifiutassi, mi servirà per alleviare il dolore. Anche se non me lo farà dimenticare mai. In fin dei conti come faccio a dimenticare quattro anni della mia vita? Non potevo, lui era il mio amore, diventato ormai impossibile. Mi raggomitolai su me stessa mentre ero sul letto e mi toccai le labbra con l’indice. Ripensai al bacio di Niall. “Questo mi sembra il momento meno adatto per pensarci” Ma non potei farci nulla ed arrossii violentemente. Era da più di un anno che non avevo un contatto fisico , di quel genere, con qualcuno. Mi sembrava ormai qualcosa di estraneo alla pelle. Al contatto con le sue labbra, le mie pizzicavano leggermente e donavano un senso piacevole. Dopo quei pensieri mi addormentai. Lunedì non andai a scuola. Non avevo voglia di sorbirmi delle ore con quella vipera della professoressa di matematica. La mia assenza causò un messaggio di un Niall preoccupato

Adela! Come mai non sei venuta a scuola? Vuoi che venga da te?

Il suo messaggio mi strappò un sorriso, nonostante lui non avesse scritto un granchè. Mi fece sorridere perché lui era sempre pronto ad aiutarmi, a sostenermi, nonostante ci conoscessimo da poco.

Vieni, ti aspetto per le due a casa mia.

Essendo ancora in pigiama mi cambiai e mi misi una felpa rossa che arrivava fino a metà coscia, dei jeans aderenti e le Nike sneaker rosse con il logo bianco ed aspettai le due con le cuffiette alle orecchie. Appena sentii il campanello suonare mi precipitai alla porta. Ed ecco che apparve Niall. Aveva una maglia a maniche lunghe, anche lui rossa, dei jeans neri e le supra rosse. Appena lo vidi non potei far altro che sorridergli.


*Messaggio Autrice*

Holaaaa!
Siccome questa settimana ci sono i recuperi(e grazie a Dio io non ne ho nemmeno una sotto) non ho nulla da fare e questo vuol dire più capitoli! :D
Mmm.. Questo capitolo non mi piace più di tanto, non so c’è qualcosa che non mi convince, la cosa più difficile è stata trovare la causa per Eric sarebbe dovuto morire u.u
Mmmm Spero di ricevere tante recensioni e.. boh, spero vi piaccia, come piace a me (ed a me piace parecchio siccome ho anche sospeso l’altra FF xD)
So much Love, F.
  
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