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Autore: Frappa_1D    23/01/2013    2 recensioni
Amanda è un'adolescente di sedici anni. La sua vita è più incasinata di un paio di cuffie per iPod, ma presto tutto avrà un profondo cambiamento. Segreti, mondi paralleli e un amore passionale la renderanno ciò che lei non avrebbe mai pensato di poter essere.
D'altronde 'Questo è solo l'inizio. Il gioco deve ancora iniziare.'
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo era limpido invaso da piccole e soffici nuvole dal colore rosa confetto che man mano si andavano schiarendosi diventando un tiepido bianco simile al colore perla. Quel giorno di Primavera era uno dei più belli da me vissuti: il tramonto era a dir poco spettacolare, con i suoi sgargianti colori che lasciano ai ricordi più occulti nella mente la possibilità di evadere e trasmettere emozioni stupefacenti e incancellabili. Stavo rientrando verso casa dopo un pomeriggio trascorso a scuola per il progetto di Chimica. Ebby, la mia migliore amica, non faceva altro che parlare del nuovo arrivato.
-Sarà biondo, e romantico? O castano e intrigante?- Mi chiedeva lei assorta nei suoi pensieri.
-Io credo che sia un tipo normale- dissi, prestando poca attenzione alle sue conversazioni. - Ho saputo dalle classi superiori che è stato bocciato e che aveva deciso di ritirarsi per alcuni mesi. Ma perchè adesso ha deciso di ritornare?-. Ebby mi guardava attendendo risposte alle sue domande troppo curiose.
-Bhè avrà ritrovato la voglia di studiare... quella che ti manca Ebby!- dissi io mostrandole un grande sorriso; lei mi osservò per alcuni istanti ed entrambe scoppiammo a ridere.
Salutai Ebby,ormai giunta a casa. - Mamma,sono tornata!- dissi con tono stanco e corsi di sopra in camera mia. Presi il libro di Storia e iniziai a leggere l'argomento da studiare per il giorno seguente.
Quando si è stanchi le parole che cerchi di assimilare, una volta giunte nella mente svaniscono nel nulla, mentre lunghi sbadigli cominciano a preannunciare il sonno.
-Amy!- Dennis il mio fratellino mi fece aprire gli occhi di scatto, e non appena mi girai verso la porta lui era lì con un sorriso divertito. -Stavi dormendo in piedi!- e scoppiò in una di quelle risatine così fastidiose da farti venire il mal di testa. -Dennis non stavo dormendo..- uno sbadiglio e poi -io stavo...solo studiando!-. -Siii certo. Comunque ha chiamato papà e ha detto che mi devi fare da babysitter fino a quando la mamma non torna!- Il suo viso mostrava un sorriso tipico da birbantelli,- E.. dove è andata la mamma?- chiesi io con le palpebre semichiuse – E' andata a fare la spesa. Domani è il tuo compleanno!! Te lo sei dimenticato?-.
Il mio compleanno,giusto! Domani compivo sedici anni e finalmente avrei potuto avere uno scooter tutto mio! Ma soprattutto domani avrei organizzato una festa e avrei potuto invitare tutti quelli del quinto e quarto anno. Non vedevo l'ora!
-Certo che no! Non sono mica tanto sbadata e ora vai in camera tua,pulce!- Dennis mi fece una smorfia e poi scomparve nel corridoio.
Mi rimisi sui libri e inevitabilmente il sonno prese il sopravvento.
Dopo qualche ora mi svegliai,era buio e io avevo lasciato Dennis da solo per tutto questo tempo. Mamma mi avrebbe,come minimo, ucciso ... o peggio avrebbe annullato la festa.
Corsi di sotto, e cercai il mio fratellino -Dennis! Dove sei?- Le mie urla rendevano la casa ancora più spettrale di quanto già non lo fosse. Cercai dappertutto: nel bagno, nell'armadio, in cucina, nello studio.. ma non c'era! Ero davvero nei guai adesso.
L'unico posto che non avevo ancora controllato era il giardino; uscii di corsa fuori lasciando la porta aperta, noncurante. Dovevo trovarlo. Ma per mia sfortuna non era neanche in giardino. Mi misi a cercarlo dai vicini, i Fellowes, e arrivai sino al campo scuola,ma niente, di lui non c'era traccia! Incominciavo ad ipotizzare che fosse stato rapito e a quel punto mi passarono per la testa migliaia di pensieri riguardanti la sua morte. Ero stanca e terrorizzata, quando notai vicino al campo scuola un ombra passare dietro alcuni alberi vicino gli spalti. Mi precipitai immediatamente lì, ma non c'era nessuno.-Sarà stata la mia immaginazione..- dissi. Ma ecco di nuovo l'ombra passarmi davanti. Iniziavo ad avere paura. Di chi era quell'ombra? O meglio.. Cos'era?
Qualcosa di caldo mi si appoggiò sulla spalla, mi voltai di scatto urlando.
Ma per mia fortuna era solo un ragazzo. - Sei impazzito! Cosa ti passa per la testa! Mi hai spaventato!- le parole uscirono fuori senza neanche che me ne accorgessi. 
-Scusami tanto! Non volevo spaventarti.. avevo visto che cercavi qualcuno.. e io ho trovato lui- Il ragazzo si scostò lasciando intravedere il mio fratellino, gli occhi ancora rossi dalle lacrime e il nasino rosso per il freddo. -Dennis! Ma dove cav..- non feci a tempo a rimproverarlo che già era corso ad abbracciarmi. Mi stringeva così forte da impedire ogni minimo movimento. -Amy, ho avuto tanta paura!- Dennis mi sorrideva sringendomi ancora più forte.
-Ehi campione, hai visto che ce l'abbiamo fatta a ritrovarla- il ragazzo che un attimo prima era immobile e imbarazzato, sembrava sentirsi totalmente a suo agio con Dennis.
-Scusami, tu saresti?- gli chiesi. -Richard Roberts, per te Rick- e mi fece un occhiolino. Io gli sorrisi dicendo -Amanda, piacere- e poi guardando l'ora dissi -Scusa ma ora dobbiamo scappare- e presi Dennis per mano pronti a correre verso casa. -Certo,ci si vede in giro.- .Dennis continuava a salutarlo mentre io girai i tacchi ed iniziai ad accellerare il passo. Giunsi a casa in dieci munti, ma notai subito le luci accese e la macchina nel garage: mamma era a casa.  Bussai e lei ci venne ad aprire mostrandosi meravigliata dai nostri aspetti :- Amy, cosa avete fatto? siete tutti sudati.E tu Dennis, quante volte ti ho detto di non uscire senza indossare il giubbino?- la mamma ci guardava con braccia conserte e l'aria di chi esige una risposta al più presto. -Mamma, non sai cos'è successo Amy mi..-, -Io e Dennis ci siamo divertiti un mondo al campo scuola.- continuai il discorso mostrando un sorriso forzato. Lei ci scrutava attentamente: ogni singolo movimento o gesto “fuori luogo” era per lei prova schiacciante che quanto detto non fosse realtà.
-Bene, entrate. Amy vai a farti una doccia e tu Dennis prendi i quaderni, correggiamo insieme i tuoi compiti.- la mamma sembrava un sergente militare. 
Ho sempre ammirato il suo atteggiamento, il suo comportamento diligente e propenso all'aiuto degli altri. In famiglia lei è l'unica che riesce a nascondere i suoi sentimenti da quando papà ha iniziato a lavorare lontano da casa. La mamma sembra non dare conto alle mille difficoltà che il lavoro di papà comporta, lui non è mai presente se non nelle occasioni importanti come le festività o i nostri compleanni. Noi tre cerchiamo di cavarcela ogni mese con il poco stipendio della mamma e la paga effimera che guadagno lavorando in pizzeria.
Dopo aver fatto la doccia decisi di andare direttamente a letto, i compiti potevano anche aspettare ma i miei sbadigli no. 
  
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