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Autore: Nerea_V    24/01/2013    8 recensioni
"Era ormai due giorni che gli stavo dietro, ma di lui nessuna traccia. Aveva lasciato una scia di persone scomparse e di cadaveri da un mese ormai e c’era di sicuro qualcosa sotto. [...]"
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Era ormai due giorni che gli stavo dietro, ma di lui nessuna traccia. Aveva lasciato una scia di persone scomparse e di cadaveri da un mese ormai e c’era di sicuro qualcosa sotto. La polizia non ci saltava fuori con le indagini e non c’erano veri indizi che portassero a un serial killer. In più ero andata personalmente nelle case delle vittime dove avevo reperito l’inconfondibile indizio che si trattava di qualcosa di soprannaturale. Zolfo.
Le case ne erano cosparse. Per i poliziotti non significava niente, sembrava più una specie di firma di un pazzo. Ma io sapevo cosa significava. Tutte le ragazze e i ragazzi scomparsi erano stati presi da uno spettro.
Dopo questa scoperta feci ricerche approfondite sulla città di Elmore in Ohio, dove adesso mi trovavo. Ma niente di significativo. Solo strani eventi atmosferici ed interferenze elettromagnetiche in tutto il villaggio.
Nonostante la scarsità di informazioni ero comunque riuscita a ricostruire una specie di pista. Le sparizioni erano cominciate in periferia, nelle case isolate dal centro del villaggio e da poco tempo avevano cominciato ad avvicinarsi sempre di più al villaggio, muovendosi come una spirale lo spettro stava razziando ogni famiglia di Elmore.
Seguendo quelle tracce arrivai alla possibile futura vittima. Si trattava di una giovane famiglia della periferia, con tanto di fienile e recinto per cavalli. A quanto ne sapevo negli altri rapimenti non era successo niente a nessuno oltre il prescelto dalla creatura. In questa famiglia c’erano diverse possibili prede purtroppo. In quella casa infatti viveva il nonno, un uomo e una donna sposati, due bambini e una donna che secondo le mie informazioni era la zia dei marmocchi.
Non sapevo da che parte cominciare per l’identificazione di chi dovevo salvare, così mi appostai dietro un albero ad osservare i loro movimenti e intercettare qualsiasi cosa di anomalo ci fosse in quella casa. Tutto era però molto tranquillo. Il nonno era seduto sul divano con il padre dei bambini a guardare la televisione. La madre riordinava la cucina e la zia metteva a letto le bambine. A quanto vedevo la più piccola doveva avere sì e no quattro anni e quella più grande almeno il doppio. La zia si mise in fondo al loro letto per raccontargli la favola della buona notte e il mio petto ebbe una stretta di amarezza. Non ricordavo quasi più il volto di mia madre. Certo avevo una sua vecchia foto sempre con me, ma ogni volta che la tiravo fuori mi ritrovavo a chiedermi chi fosse quella straniera. Poi pochi particolari un neo, i capelli con quei magnifici ricci mi riportavano alla mente alcuni ricordi ormai sepolti nella mia mente. Ma ormai era sempre più difficile ricordare.
Tutto quello che avrei sempre voluto era non sapere quanto potesse essere orribile il mondo e poter avere una vita normale, ma ormai non potevo più separarmi da quella che era diventata la mia professione e la mia vita.
Prima di ricadere nel vortice di tristezza, che troppo spesso mi circondava, notai un movimento sospetto nella camera delle bambine. Mi concentrai e capii che era la donna che era appena uscita dalla stanza lasciando la camera in semioscurità. Mentre controllavo che non fosse successo altro vidi un ombra muoversi e uscire fuori dal cespuglio di fianco alla finestra proprio di quella camera. Notai che stava forzando l’apertura ed entrai subito in azione. Mi fiondai con la mia sbarra di ferro in mano e sale pronto all’uso nell’altra. Gli ero quasi addosso quando un'altra ombra uscì sempre dal cespuglio e mi buttò a terra bloccandomi le mani a terra, ma io mi liberai in fretta da quella presa passando una gamba sul suo fianco e ribaltandolo. Poi mi feci forza sulle gambe e tornai in piedi per buttarmi su l’altra ombra. Il mio colpo fu bloccato a pochi centimetri dal suo petto. Mi girai cercando di liberarmi mentre tiravo fuori il sale e glielo sbattevo in faccia. Ma non successe niente.
A quel punto, nonostante mi fossi riuscita a liberare, mi bloccai. Che cosa stava succedendo? Non potevo aver sbagliato con l’interpretazione dei segni che aveva lasciato in giro la creatura. Era di sicuro uno spettro, ma come poteva essere immune al sale?
L’ombra a terra nel frattempo si era alzata e si stava per avventare su di me con quella che sembrava una sbarra di ferro.
- Fermo Sammy!- Gridò l’ombra accanto a me.
Mentre quella si fermava io mi girai e corsi via. Non sapevo cosa potevano essere, dovevo ritirarmi e scoprirlo per poterli sconfiggere. O era la fine sia per me che per l’intero villaggio.
Ma senza che me ne accorgessi, e non c’è bisogno che me lo diciate lo so anch’io che è stata una grossa mancanza, mi furono addosso. – No, Sam! - Sentii uno schianto metallico e un forte dolore alla testa. Poi persi l’equilibrio e tutto fu nero.






**______Angolo dell'autrice______**

Salve!
Questa è la mia prima FanFic e non so sinceramente come sia venuta, per questo ho deciso di provarla a pubblicare qui, in modo da poter sapere cosa ne pensate :)
leggetela e possibilmente (se vi va) lasciate un commento. 

Grazie infinite.

P.S. so che è corta come partenza, ma presto metterò il seguito :)
  
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