Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: telesette    24/01/2013    4 recensioni
Alla corte della Regina Maria Tsunade, vittima inconsapevole degli intrighi politici del Cardinale Orochilieu, il giustiziere mascherato Sanzashi combatte le ingiustizie a colpi di spada. Il mistero aleggia anche attorno al passato di una giovane fanciulla di nome Tenten che, desiderosa anche lei di combattere per il bene di Konoha, combatte al fianco del giustiziere col nome di Mokuren...
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Neji Hyuuga, Tenten, Un po' tutti | Coppie: Neji/TenTen
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Seguendo Kosuji lungo i corridoi della villa, nonostante il vestito che la impacciava, Tenten rimase ancor più sbalordita di constatare quanto la villa fosse ancora più grande e lussuosa di quello che aveva visto sinora. Ovunque lei volgesse lo sguardo, la luce dei lampadari e dei candelieri si rifletteva sul pavimento di marmo lucido, come tante piccole fiammelle splendenti entro la pietra stessa. Le ampie finestre di vetro sottile, sormontate da pesanti tende ricamate in oro, arrivavano fin quasi al soffitto come altezza. E poi c'erano gli enormi arazzi che ornavano le pareti, alcuni risalenti ad epoche veramente molto antiche, rappresentanti degli splendidi motivi floreali di colore bianco: gigli, magnolie, rami di biancospino finemente intrecciati...
Tenten rischiò quasi di inciampare nelle pieghe della gonna, riuscendo fortunatamente ad aggrapparsi al braccio di Kosuji il quale arrossì vistosamente per l'imbarazzo.

- Mi... Mi scusi - balbettò Tenten piena di vergogna.

Kosuji tossicchiò nervosamente, recuperando invece in fretta la flemma e la compostezza che lo contraddistinguevano, e si limitò a suggerire alla signorina di tenere un passo più aggraziato semplicemente guardando dritto davanti a sé e senza distrazioni.
Una parola!
Per Tenten quella villa era una "miniera", piena di cose che attiravano il suo sguardo, e non era certo facile restare indifferente davanti a tanto splendore.
Vista la sua espressione, Kosuji sorrise bonariamente. Era comprensibile che una fanciulla come lei, abituata a vivere in tutt'altro tipo d'ambiente da quello dei grandi palazzi nobiliari, fosse affascinata da così tanto lusso.
Era un'esperienza completamente nuova per lei.

- Se posso permettermi, signorina - disse Kosuji, fermandosi un momento. - Dalle disposizioni del mio signore, il conte, deduco che vi tratterrete da noi abbastanza a lungo; se è vostro desiderio esplorare la villa, sarà un piacere per me accompagnarvi e soddisfare per quanto possibile la vostra curiosità!
- Sul serio ?!? - esclamò Tenten, sbarrando gli occhi incredula. - Ah, che meraviglia!
- Eh-ehm... Signorina - mormorò l'altro appena, interrompendo l'esclamazione di gioia della fanciulla. - In questa casa non si usa alzare la voce, soprattutto in presenza del conte, quindi le sarei molto grato se... ehm!

Subito Tenten si rese conto che, attraverso la balaustra che dava sul piano di sotto, le domestiche della villa avevano sollevato tutte lo sguardo nella sua direzione. Coprendosi dunque la bocca con entrambe le mani, rivolse a Kosuji uno sguardo colmo di scuse. L'uomo annuì comprensivo, facendole poi nuovamente strada, ed entrambi raggiunsero il conte e la sua famiglia nella sala da pranzo.

***

Come Kosuji ebbe bussato leggermente per annunciare l'arrivo della signorina, la voce del conte che giunse in risposta risuonò chiara e forte anche attraverso lo spesso legno dell'uscio. Il maggiordomo aprì dunque le porte della sala, facendosi umilmente da parte secondo l'etichetta, e Tenten si ritrovò all'interno di una grande stanza rettangolare ancora più illuminata del corridoio.
Tenten fece fatica a catturare con lo sguardo ogni particolare lì presente, fissando con stupore la lunga tavola che sembrava imbandita per un reggimento, e per un attimo dimenticò addirittura che il conte era seduto proprio davanti a lei dalla parte opposta. Accanto a lui, ognuno sistemato secondo rango e dignità, vi erano i vari membri della casata: tutti con gli occhi chiarissimi e i lineamenti marcati del volto; la somiglianza tra loro era impressionante, salvo che per due giovani fanciulle sedute alla destra del conte e un giovane affascinante seduto alla sua sinistra...
Tenten riconobbe immediatamente lo stesso giovane col quale si era scontrata poco dopo il suo arrivo.
Circa venti paia d'occhi scrutarono la fanciulla, quasi volessero rimproverarle qualcosa, e costei si sentì enormemente a disagio.
Non sapeva cosa dire.
Non sapeva neppure cosa fare.
Gli unici sguardi non accusatori tra i presenti erano quelli del conte, delle fanciulle e del giovane che gli sedevano accanto. Tenten guardò istintivamente verso di loro in cerca d'aiuto, senza dubbio desiderosa di trovarsi da tutt'altra parte, tuttavia ci vollero alcuni istanti prima che il conte si decidesse ad alzarsi in piedi e prendere la parola.

- Non intendo spiegare i motivi della mia decisione, e comunque sarebbe un discorso troppo lungo da fare adesso - esclamò il conte, rivolgendosi più che altro ai suoi familiari che a Tenten. - Posso solo dirvi che, a partire da oggi, Tenten Zhoufang entrerà ufficialmente a far parte di questa famiglia!

Un mormorìo di dissenso si levò improvvisamente lungo il tavolo.
Evidentemente quei nobiluomini non vedevano assolutamente di buon occhio che ad una fanciulla di così bassa estrazione sociale fosse concesso sedere alla stessa tavola di una delle più importanti e nobili famiglie di Konoha. Tuttavia non potevano certo discutere una decisione del conte che, sollevando una mano, troncò di fatto il mormorìo riportando nella sala il silenzio.

- Spero che ti troverai bene qui, ragazza mia - proseguì il conte, rivolgendosi dunque a Tenten. - Ti prego di accomodarti, affinché io possa presentarti ogni membro qui presente!

Così dicendo, il conte fece cenno a Kosuji di fare accomodare Tenten a capotavola.
La fanciulla ascoltò distrattamente i nomi dei presenti, scanditi dalla voce chiara e profonda del conte, e buona parte di essi li dimenticò subito dopo. Le fanciulle che aveva visto entrando erano le figlie del conte, Hinata e Hanabi, mentre il giovane attraente e silenzioso era suo nipote Neji. Gli altri appartenevano a rami più o meno distaccati della famiglia, desiderosi solo di ritagliarsi un consistente frammento del patrimonio degli Hyuga, e dalle loro espressioni Tenten percepì chiaramente l'avidità e il cinismo comune ad ognuno di loro.
Hinata sembrava avere più o meno la sua stessa età e, nonostante la differente educazione ricevuta, Tenten rimase piacevolmente colpita dal sorriso timido di costei. Hanabi era più piccola, di circa qualche anno, ma anche lei sembrava una fanciulla di buon carattere. Solamente Neji, così freddo e apparentemente distaccato da tutto ciò che lo circondava, aveva un aspetto solenne ed imperscrutabile quasi quanto quello di suo zio Hiashi.
Tenten non poté fare a meno di notare l'assenza totale di sorriso dal volto del giovane che, nonostante l'aspetto attraente, sembrava appena uscito da un funerale. Certo non poteva negare che fosse un gran bel ragazzo, soprattutto con quella sua espressione così seria, e Tenten trovava in particolar modo affascinante la luce intensa e profonda dei suoi occhi color del ghiaccio...

- C'è qualcosa che non va, figliola? - domandò il conte d'un tratto, vedendola pensierosa.
- Come ?!? No no, tutto bene... davvero!

Fortunatamente Neji sembrava non essersi accorto di nulla, o più semplicemente la presenza della nuova arrivata gli era del tutto indifferente, e Tenten si limitò a sospirare rassegnata. Del resto non poteva certo pretendere che un giovane rampollo di nobili origini potesse essere interessato ad una come lei, non era così ingenua da perdersi dietro sciocche fantasticherìe, cosicché decise subito di lasciar perdere e gettò invece lo sguardo sul cibo che le era stato appena servito.
Solo alla vista di tutta quella posaterìa d'argento ( forchette, coltelli, cucchiai e cucchiaini di varie forme e dimensioni ), Tenten sbarrò gli occhi incredula. Poiché Kosuji era in piedi al suo fianco, subito cercò di rivolgersi a lui sottovoce, senza farsi notare dal conte né dagli altri. Kosuji drizzò le orecchie al bisbigliare della fanciulla e, mantenendo il più possibile il proprio contegno di maggiordomo, chinò appena il capo per ascoltarla.

- Sì, signorina? - domandò.
- No... Non so cosa adoperare, non ho mai avuto quindici forchette a tavola!

Kosuji realizzò che il suo lavoro sarebbe stato assai meno noioso nei giorni a venire e, tossendo sommessamente con la mano davanti alla bocca, le diede dunque i suggerimenti necessari.

- Grazie - mormorò Tenten, sorridendogli riconoscente.

 

( continua col prossimo capitolo )

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: telesette