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Autore: Sammy_    24/01/2013    21 recensioni
Per Natalie Jones, il liceo è stato un vero e proprio incubo: occhiali, apparecchio, brufoli e qualche chilo di troppo, l’hanno resa per anni il bersaglio preferito delle super popolari cheerleader e in particolare della perfida Brianna Smith.
Fortunatamente crescendo è diventata una donna forte, bella e di successo ma il suo incubo peggiore torna a farle visita quando il suo migliore amico, Harry Styles, le annuncia che presto convolerà a nozze proprio con la tanto odiata Brianna.
Riuscirà Nat, grazie all’aiuto di quattro ragazzi scalmanati e della sua migliore amica Valerie, a sabotare il matrimonio dell’uomo di cui è segretamente innamorata e della donna che ha rovinato la sua adolescenza?
DAL CAPITOLO 1:
- Quindi non hai idea di chi sia la promessa sposa, vero? – mi chiese Valerie quando finalmente, dopo innumerevoli tentativi, riuscì a reclinare il sedile del pulmino in modo da stare più comoda.
- Assolutamente no – risposi con una scrollata di spalle – ma spero vivamente che sia degna di lui …
- Degna di lui? Wow, questo Harry è davvero così speciale?
- Tu non capisci lui è … perfetto! – dissi con aria sognante – è bellissimo, intelligente, simpatico, dolce …
- Okay, ho capito, sei follemente innamorata di lui!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutti i "come" dell'amore'
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CAPITOLO 17: UN MATRIMONIO DA URLO (seconda parte)
 
La verità a volte può far davvero male, forse è per questo che spesso si cerca di nasconderla in ogni modo possibile, attraverso bugie, inganni, silenzi …
Purtroppo nel corso della mia vita più volte mi ero ritrovata a dover mentire, che si trattasse della mia famiglia o dei miei amici.
“Sto bene, sul serio”. Quella era stata la menzogna che più volte mi ero sentita ripetere quasi fino allo sfinimento.
Ma non era vero, non lo era mai stato.
Mentivo quando dicevo di stare bene e dentro mi sentivo morire per colpa degli insulti e delle cattiverie che ero costretta a subire ogni giorno.
Mentivo quando nascondevo i miei veri sentimenti dietro un falso sorriso, una facciata per risparmiare ai miei cari altre preoccupazioni.
Avevo mentito perfino a Valerie, più di una volta, quando le avevo detto che ormai per me il giudizio della gente non aveva più alcun peso.
Ma soprattutto, e questo non me lo sarei mai perdonato, avevo mentito ad Harry, nascondendogli una verità spinosa su qualcosa che avrebbe potuto stravolgere la sua intera esistenza.
Adesso però tutti i muri erano crollati: ora lui sapeva.
Quando me lo ero ritrovato davanti, in cerca di tante risposte, la verità era venuta a galla quasi da sola.  Avevo detto tutto, proprio tutto, senza risparmiare il benché minimo dettaglio.
“Brianna non ti ama, ti ha preso in giro per tutto questo tempo, è interessata solo ai tuoi soldi”.
Nessuno vorrebbe mai sentirsi dire certe cose, soprattutto nel giorno del proprio matrimonio …
 
-          Harry, non vorrai crederle vero?
 
Brianna Smith, la ragazza che per tutta la vita aveva rappresentato il mio grande tormento, la mia spina nel fianco, continuava a dichiarare la sua innocenza nonostante le diverse testimonianze.
In mio aiuto prima di ogni altro era accorsa Gemma, colei che aveva sentito con le sue stesse orecchie la conversazione telefonica di Brianna nella quale svelava le sue intenzioni.
 
-          Harry, fratellino, mi dispiace non avertelo detto prima ma davvero non sapevo come fare!
 
La situazione in cui ci trovavamo era davvero critica.
Io, Gemma, Brianna e Harry, c’eravamo improvvisamente trasformati nei protagonisti assoluti di quella messa in scena di cui io ero la regista indiscussa.
Tutti gli altri tacevano, anzi, alcuni bisbigliavano ma non davo loro la minima attenzione.
Gli invitati erano chiusi a cerchio intorno a noi, facendomi sentire come un uccellino ingabbiato, e attendevano trepidanti la prossima battuta di quel copione mai scritto.
Io guardavo in basso, mi sentivo le guancie e le tempie roventi, infuocate, febbricitanti.
Sapevo di essere dalla parte del giusto, era Brianna la “cattiva” della storia, non di certo io. Eppure mi sentivo così … colpevole.
 
-          Harry per l’amor del cielo! Credi davvero che io ti farei mai una cosa del genere? – esclamò la rossa avvicinandosi a suo “marito” e stringendolo per un braccio – preferisci credere a quella … quella … quella biondina ossigenata senza cervello?
-          Ehi, io … - ero già pronta a contestare, forse perfino a dargliele di santa ragione come avevo fatto solo qualche giorno prima ma Harry subito mi arrestò con un gesto della mano.
-          Stai zitta Natalie, non dire e fare niente, hai già causato fin troppi guai – disse con il tono più freddo, addirittura crudele, che gli avessi mai sentito usare e che mi procurò un colpo al cuore fortissimo, così doloroso da farmi salire le lacrime agli occhi – e la stessa cosa vale per te Gemma!
-          Vuoi dire che non ci credi? Ti stai facendo abbindolare da questa stronzetta malefica? – domandò sua sorella puntando un dito accusatore contro Brianna, che a poco a poco si era nuovamente allontanata da Harry guardandosi intorno come in cerca di qualcuno.
-          Voglio solo sapere chi è – fu la risposta di Harry.
-          Chi è chi?
-          Chi è lui – insistette il ragazzo.
 
Non stava più guardando Gemma però, bensì Brianna.
La ragazza continuava a guardarsi intorno disperatamente trovando solo una facciata di sguardi ostili nei suoi confronti.
Harry fece qualche passo verso di lei che subito indietreggiò finché non si ritrovò accerchiata da Zayn e Liam che la costrinsero a fare retromarcia.
Adesso lei e il ragazzo che per tanto tempo aveva ingannato erano faccia a faccia, non aveva più scampo.
 
-          Eh va bene, va bene! – strillò la sposina gettando le armi – vuoi sapere la verità? Bene, eccotela servita!
 
Scansò via Harry con uno spintone e a passo di carica si diresse verso di me fermandosi solo a pochi centimetri dalla mia faccia.
Strabuzzai gli occhi aspettandomi di ricevere uno schiaffone o un pugno sui denti, invece quando li riaprii tutto ciò che vidi fu solo un viso contorto dalla rabbia.
 
-          Tu! Infida troietta che non sei altro! Tu non hai idea di ciò che hai combinato, io ti rovinerò la vita, hai capito? Ti rovinerò la vita!
 
Detto questo tornò verso di Harry, arrancando per colpa del vestito e delle scarpe troppo scomode.
 
-          C’è solo una cosa che posso attribuire a Natalie, ovvero che è comunque più sveglia di te! Ha capito ciò che avevo in mente mentre tu come un babbeo pendevi dalle mie labbra senza sapere che non ti ho mai amato!
 
La maschera di freddezza che fino a quel momento era apparsa sul volto di Harry, parve dissolversi nel nulla non appena la rossa pronunciò tali parole.
Harry era ferito, deluso, arrabbiato … impossibile elencare tutte le emozioni che si potevano leggere sul suo viso in quel momento.
 
-          Ma tanto ho vinto io – continuò Brianna girandosi lentamente su se stessa in modo che tutti potessero ammirare il suo sguardo trionfante – tanto prima o poi la verità sarebbe venuta fuori lo stesso, giusto? Non mi importa se adesso lo sapete tutti, nel giro di un mese avrei comunque lasciato Harry prendendo i suoi soldi, quindi Natalie – e qui tornò a guardare me – non credere di essere stata tanto furba. Che ti piaccia o no, io e Harry siamo legalmente sposati e secondo il nostro contratto prematrimoniale in caso di divorzio la metà dei suoi beni andranno alla sottoscritta!
 
Concluse il suo discorso battendo le mani soddisfatta e scoppiando in una malefica risata degna di Crudelia Demon.
Vidi Anne e Robin portare entrambi le mani alla bocca con espressione sorpresa e al tempo stessa inorridita.
Dal “pubblico” si alzò un brusio contrariato che mano a mano si faceva sempre più insistente.
Harry era rimasto basito, impotente, con le braccia lasciate a ciondoloni lungo i fianchi e il viso contorto in una smorfia.
Incrociai lo sguardo di Valerie, entrambe annuimmo nello stesso momento: adesso bisognava confessare qualcosa di ancora più importante.
Era arrivato il mio momento, finalmente, dopo dieci lunghi anni, avrei assaporato il dolce sapore della vittoria e quello altrettanto piacevole della vendetta, ma proprio vendetta con la “V” maiuscola!.
 
-          È qui che ti sbagli Brianna! – alzai la voce in modo da sovrastare le voci e tutti ammutolirono all’istante – pensavi davvero che sarei rimasta a guardare mentre tu rovinavi la vita del ragazzo che amo con tutta me stessa?
 
Il sorriso della Smith si dissolse in un attimo, lasciando spazio ad un espressione la cui foto sarebbe potuta apparire su un vocabolario sotto la voce “confusione”.
 
-          Cosa vuoi dire? – chiese molto lentamente.
-          Voglio dire che tu e Harry non siete affatto sposati!
 
Dopo la mia affermazione, un coro di “oh!” si levò dal pubblico.
Louis si staccò dalla massa e mi raggiunse.
 
-          Esatto, posso confermarlo!
-          Il reverendo Carlson non ha mai celebrato le vostre nozze – spiegai senza riuscire a reprimere un sorrisetto – è stato Louis a farlo e, come ben saprai Brianna, non essendo un vero prete ha reso il vostro matrimonio del tutto … fasullo!
 
Un secondo “oh”, stavolta ancora più prolungato e sorpreso, giunse alle nostre orecchie.
Perfino il cantante macabro, salvatosi per un pelo dalle grinfie di Brianna, adesso osservava la scena con la bocca aperte in una grande “O”.
 
-          Cosa … no … non è possibile! – la rossa lentamente crollò a terra non riuscendo più a reggersi sulle ginocchia.
 
Mallory Smith accorse in suo aiuto, tirandola per un braccio nel tentativo di rialzarla ma la sposina sembrava essere entrata in uno stato di trance.
 
-          Harry non è tuo marito, mai lo è stato e mai lo sarà! – conclusi trionfante.
 
Valerie scoppiò in un applauso urlando di gioia, subito i ragazzi seguirono il suo esempio e ben presto anche il resto degli invitati si unì a loro, perlomeno coloro che non erano ancora sotto shock.
Eccolo, il momento di gloria che avevo aspettato per tutta la vita con tanta impazienza … allora perché non mi sentivo affatto felice?
 
-          Natalie Jones – sibilò Brianna alzando lo sguardo verso di me – io non ti rovinerò la vita … io ti uccido proprio! – strillò per poi alzarsi di scatto e correre verso di me.
-          Cazzo, questa mi ammazza sul serio! – urlai nascondendomi dietro le spalle di Louis.
-          Ehi! Non voglio farti da scudo, c’è rischio che ammazzi pure me! – ribatté lui ribaltando la situazione e parandosi dietro la mia schiena.
 
Chiusi gli occhi, Brianna ci aveva quasi raggiunto, sarebbe bastato solo un attimo e … non accadde nulla.
Aspettai ancora qualche secondo ma niente, né calci, né pugni, né graffi.
Cautamente aprii un occhio, poi l’altro: un ragazzo alto dai capelli castano chiaro era intervenuto afferrando Brianna per le spalle poco prima che mi aggredisse.
La ragazza si divincolava tra le sue braccia come un’assatanata ma senza ottenere nessuno risultato.
 
-          Lasciami andare Terence, lasciami! Io l’ammazzo! – urlò con la voce totalmente distorta dalla rabbia.
-          Amore stai calma – tentò di tranquillizzarla l’uomo con un tono completamente diverso, o meglio calmo e pacato - se fai così in prigione ci finiamo veramente stavolta!
 
Terence?
Amore?
Oh, cavolo …
No, non poteva essere. Si trattava proprio di quel Terence?
Squadrai nuovamente il ragazzo, che al momento aveva la forza pratica di un addestratore di tigri dato lo sforzo che stava facendo per tenere ferma la mia aspirante assassina.
Quei capelli chiari, quel fisico dinoccolato …
 
Lazy Monkey Bar.Frullato alla banana. Risata di scherno …
 
-          Terence, tesoruccio, guarda come concio per le feste questa sfigata!
-          Oh mio Dio Bri, cosa hai fatto? Si sta gonfiando tutta!
 
“…l’avevo incontrata proprio  lì con il suo ragazzo dell’epoca, un certo Terence Byron se non sbaglio, e quando mi aveva vista, dato che a quanto pare non aveva altro di meglio da fare, mi aveva versato in testa il suo frullato alla banana, frutto a cui tra l’altro sono sempre stata allergica.
Quella sera stessa la mia faccia era gonfia come se qualcuno mi avesse preso a pugni...”
 
-          Terence Byron? Sul serio? State ancora insieme dai tempi del liceo? – domandai senza riuscire a credere ai miei occhi.
-          Terence Byron? Sul serio? State ancora insieme dai tempi del liceo? – ripetè Louis con gli occhi fuori dalle orbite per lo sbigottimento.
-          Tomlinson che fai, copi le battute?
-          Scusa Nat, ero troppo shoccato per formulare una frase!
-          Terence Byron? Sul serio? State ancora insieme dai tempi del liceo? – intervenne Harry raggiungendoci con la bocca spalancata.
-          Ehi voi, la smettete di ripetere a pappagallo tutto quello che dico? – protestai.
 
Anche Liam si fece avanti, sorpreso tanto quanto noi.
Guardò Terence con aria stralunata come se davanti ai suoi occhi non avesse un suo ex compagno di liceo ma un vero e proprio fantasma.
 
-          Terence Byron? Sul serio …
-          Liam, per la miseria, non ti ci mettere anche tu! – esplosi prima che potesse terminare la frase.
-          Scusa Nat … - mormorò lui mortificato.
-          Ebbene si, dopo tutto questo tempo stiamo ancora insieme! - sbraitò Brianna smettendo solo per un attimo di mordere il braccio di Terence nel tentativo di ribellarsi.
-          Purtroppo però non abbiamo abbastanza soldi a disposizione per coronare il nostro sogno d’amore – spiegò il ragazzo con aria malinconica.
-           E quindi avete pensato bene di rubare i soldi a me! – esclamò Harry uscendo fuori di se – ma certo, bell’affare, complimenti! E tu avresti sopportato di vederla insieme a me dopo tutto questo tempo? Insomma, io e Brianna siamo adulti e abbiamo anche sco… fatto cose da adulti insomma!
-          Lo so, purtroppo lo so bene Styles – ammise Terence a testa bassa, nascondendo un espressione alquanto addolorata - ho dovuto sopportare tutto questo perché la amo!
-          Anche io ti amo Ter! – esclamò Brianna poco prima di sferragli un pungo nelle parti basse che comunque sia non l’aiuto a liberarsi.
-          È incredibile, assurdo!- esclamai scuotendo la testa incredula.
-          È incredi…
-          Louis!
-          Scusa, scusa!
 
Ma perché nessuno riusciva a far ragionare il proprio cervelletto per formulare delle frasi proprie?
Erano tutti matti in quella cittadina!
 
-          Siamo desolati Styles per tutto il disturbo che ti abbiamo procurato – cominciò Terence issandosi Brianna su una spalla come se fosse un sacco di patate – è per questo che noi adesso … leviamo il disturbo!
 
Neanche il tempo di dire né “a” ne “bah”, che Terence corse via alla velocità della luce portandosi dietro una furiosa Brianna che continuava a strillare giurando di uccidermi quando meno me lo sarei aspettato.
Harry non fece in tempo a realizzare la cosa ma i suoi quattro amici prontamente scattarono all’inseguimento dei fuggitivi, seguiti a ruota da Valerie nonostante la sua goffaggine nel correre sui tacchi.
Io ivece rimasi lì, con i piedi ben piantati a terra scambiandomi una veloce quanto confusa occhiata insieme a Gemma.
Mi sarei dovuta dare anche i alla caccia dei due traditori? Forse no, avevo ancora un conto in sospeso.
 
-          Harry io …
 
Il mio migliore amico era immobile e ancora fissava il punto in cui la sua quasi sposa era scomparsa insieme al suo complice/compagno.
Dire che era sconvolto sarebbe stato riduttivo, non si poteva spiegare a parole l’inverosimilità di tutta quella situazione.
C’era un solo fattore positivo: Harry adesso sapeva che avevo detto la verità.
 
-          Harry … - ripetei scrollandolo per una spalla.
 
Al contatto con la mia mano, lui parve ridestarsi all’istante.
Era ancora parecchio stordito ma adesso mi guardava dritto negli occhi e qualcosa mi diceva che non era affatto felice di sostenere la mia presenza.
 
-          Harry mi dispiace tanto …
-          Hai detto di amarmi con tutta te stessa – mi interruppe lui prontamente.
 
Io annuì.
Gemma si fece indietro per lasciarci un minimo di intimità ma non servì a niente, eravamo di nuovo al centro della scena e tutti ci osservavano in religioso silenzio.
 
-          La cosa buffa è che anche io ti amo, ti ho sempre amato – continuò Harry con un sorriso carico di amarezza e assolutamente privo di allegria – ma tu per tutti questi anni non ci sei stata e quando Brianna è entrata a far parte della mia vita ho pensato che grazie a lei sarei riuscito a dimenticarti una volta per tutte. Quando poi sei tornata ho capito che comunque sia, tu non mi avresti mai amato, tanto valeva arrendersi …
-          Ma cosa dici? Harry tu non immagini nemmeno quanto ti amo – gli risposi prendendo la sua mano.
 
Lui però la scansò subito bruscamente, fulminandomi in un modo che quasi mi provocò un dolore fisico al petto.
 
-          No, tu non mi ami Natalie – replicò lui. Adesso i suoi occhi erano lucidi e arrossati e il terrore che potesse mettersi a piangere si impadronì di me. Non potevo sopportare di vederlo soffrire – se tu mi avessi amato veramente, mi avresti detto subito la verità su Brianna e invece hai organizzato tutta questa farsa in modo da umiliarla pubblicamente e vendicarti finalmente di tutte le cattiverie che ti ha riservato al liceo. Tu non l’hai fatto per me, l’hai fatto per te stessa, per riscattarti!
-          No Harry, io …
 
Stavolta mi interruppi da sola, colpita dalla realtà di quelle parole.
Aveva ragione. L’avevo fatto per me stessa, ero stata una bugiarda egoista e insensibile.
Solo allora mi accorsi che il mio senso di colpa era totalmente giustificabile: la cattiva non era Brianna, ero io.
Messa di fronte a quella dolorosa verità, non potei fare a meno di scoppiare a piangere.
Piansi più forte di qualsiasi altra volta, piansi tutte le lacrime che avevo fino a sentirmi bruciare gli occhi come due tizzoni ardenti.
In tutto questo Harry mi osservava, e lui come gli altri non mosse un solo mignolo per consolarmi.
Era quello che mi meritavo dopotutto.
 
-          Forse hai ragione Harry – singhiozzai – sono stata un’egoista, mi faccio schifo da sola ma … ti amo, ti amo veramente, te lo giuro. Ti amo in un modo folle e disperato che mi ha fatto completamente perdere il lume della ragione!
-          Non mi interessa, ora non ha più nessuna importanza Natalie – mentre parlava Harry sembrava stanco e debole ma soprattutto frustrato – tornatene a New York, o da qualsiasi altra parte …
 
Dolore, tanto tanto dolore.
Una sofferenza insopportabile, talmente potente da farmi perdere la stabilità sulle mie stesse gambe.
Proprio come era successo poco prima a Brianna, caddi a terra sulle ginocchia mentre i singhiozzi si facevano sempre più insistenti impedendomi perfino di respirare.
Ma Harry non aveva ancora finito di parlare e la frase che disse dopo mi uccise.
 
 
-          … non mi importa dove vai. Io non voglio rivederti mai più.



BUONDI'!
COME VA LA VITA RAGAZZUOLE?
SPERO DI NON AVERVI FATTO TREPIDARE TROPPO ANCHE STAVOLTA, VI GIURO CHE CE L'HO MESSA TUTTA PER PUBBLICARE IL CAPITOLO IL PRIMA POSSIBILE MA DAVVERO HO A MALAPENA IL TEMPO DI RESPIRARE IN QUESTO PERIODO.
IL CAPITOLO ... BOH, NON SO CHE DIRE, VOI CHE NE PENSATE?
HARRY PERDONERA' NATALIE?
RIVEDREMO ANCORA BRIANNA NEI CAPITOLI SUCCESSIVI?
IO POSSO SOLO ANTICIPARVI CHE IL FINALE SARA' MOOOOLTO SORPRENDENTE, A MIO PARERE VI LASCERA' SENZA PAROLE! SPEECHLESS!
GRAZIE MILLE PER TUTTE LE RECENSIONI BELLISSIME CHE MI LASCIATE, SIETE FANTASTICHE!
VI ANDREBBE DI FARE UN SALTO A LEGGERE LA MIA NUOVA STORIA? SOLO SE VI VA NATURAMENTE ... http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1524109&i=1
CI TERREI DAVVERO TANTO!
ADESSO VADO A STUDIARE (CHE NOVITA', ORMAI MI RIDUCO SOLO A QUELLO, LA MIA VITA SOCIALE E' PIATTA COME QUELLA DI UN CAVALUCCIO MARINO CON GLI ORECCHIONI) E ... AH SI, ASPETTO LE VOSTRE BELLISSIME RECENSIONI.
A PRESTO GIOIE MIE! SAPPIATE CHE LA VOSTRA SAM VI LOVVA TANTISSIMO HAHAHA
BACI
SAMMY_

  
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