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Autore: imthebeststar    24/01/2013    40 recensioni
Continuo di 'Si può che due persone che si odiano si innamorano?'.
[...] «Allie guarda.» disse Maya, indicandomi la vetrina di un negozio, mi avvicinai cauta ma ciò che vidi mi fece scoppiare il cuore.
‘Zayn Malik coppia fissa con Perrie Edwards’
‘Zayn Malik dei One Direction fidanzato’
‘Zayn Malik…’
Lo vedevo ovunque. Lui era ovunque, anche se non era presente. Sapere che lui si era rifatto una vita, senza di me, faceva male. Mi sentivo una stupida perché nonostante tutto lo amo ancora, sono ancora innamorata di quello stronzo senza cuore. [...]
[...] Provavo a vedermi con i ragazzi, ma ogni volta che li guardano negli occhi cercavo il suo sguardo; quello di cui ero innamorata. [...]
 
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Over Again'
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Ventesimo capitolo.
Harry.

 
‘non capisco perché c’è l’hai con me.’ misi il broncio, incrociando le braccia al petto.
Maya sbuffo ‘perché hai detto a Malik che sono arrabbiata con lui?’ domando sedendosi sul divano.
‘non credevo che fosse un segreto.’ mi difesi, alzando le mani in segno di resa.
‘volevo che rimanesse sorpreso.’ alzo le spalle.
‘perché non ammetti che ci tieni?’ domandai sedendomi accanto a lei.
‘tengo a chi?’ domando retorica.
Scossi la testa, mi sdraiai, appoggiando la testa sulle sue gambe ‘Zayn, tu ci tieni molto a lui.’ la vidi strabuzzare gli occhi.
‘non ci tengo, è solo un pallone gonfiato.’ ammise passandomi una mano tra i ricci, accarezzandomeli.
Sorrisi, chiudendo gli occhi ‘appena avete bisogno, vi cercate. Vi volete bene, ma siete troppo orgogliosi da ammettere che siete amici.’ sobbalzai appena mi diede uno schiaffo.
Mi tirai a sedere, passandomi una mano sulla guancia dolorante ‘ma sei impazzita?’ urlai.
‘non dire quella brutta parola.’ Ribatte lei.
Strabuzzai gli occhi ‘di cosa stai parlando?’ esclamai.
‘io e Zayn non siamo amici.’ disse facendomi la linguaccia.
‘eh perché mi hai tirato uno schiaffo?’ mi lamentai alzandomi dal divano.
Maya si alzo ‘non fare la vittima adesso.’ mi accuso, incrociando le braccia al petto.
La guardai sbalordito, quella ragazza era completamente impazzita. Mi passai una mano tra i capelli, cercando di rielaborale una frase, senza nessuna parolaccia, o insulto.
‘io vado a chiamare il telefono azzurro.’
La mora scoppio a ridere ‘non sei più un bambino, non verranno.’ disse con superiorità.
‘mi stai dicendo che potresti darmele ancora?’ chiesi impaurito.
Maya alzo le spalle, facendo la finta tonta.
‘la mia ragazza mi picchia.’ urlai, uscendo dal salotto.
 
Mi buttai sul letto di Maya, stringendo il cuscino.
Non accesi le luci della camera, troppo impegnato a fare l’offeso.
Ammetto che non era la prima volta che prendevo uno schiaffo dalla mia ragazza, l’avrà fatto almeno una cinquantina di volte, ma non mi ci abituavo mai. Faceva male.
Eh poi dicono che le ragazze sono docili, e i mostri sono i ragazzi.
Qui la vittima di molestie sono io, non lei. Maya, prima o poi, mi farà fuori. Morirò giovane.
Già mi vedo la copertina sul giornale, prima pagina:
Harry Styles degli One Direction, trovato morto, nel suo appartamento nel centro di Londra.
Il diciottenne fu ritrovato sul suo letto, completamente nudo. Si pensa sia un delitto passionale.
‘Harry’ balzai sul letto, appena mi sentii chiamare.
Mi portai una mano al petto ‘ma vuoi uccidermi per caso?’ domandai retorico, sdraiandomi nuovamente.
Il letto si abbasso, leggermente. Sentii una sua mano toccarmi il polpaccio da sopra i jeans, lentamente sali sulla cosca, per poi superare la maglia, e posarsi sulla schiena. Inarcai leggermente la schiena, per via delle sue mani fredde. Sorrisi appena si sedette a cavalcioni, sui miei glutei, iniziando a massaggiarmi, la parte inferiore della schiena.
‘mi perdoni per prima.’ mormorò, sfilandomi la maglia.
Feci finta di niente, beandomi delle carezze della mia ragazza. Si sdraio dolcemente sul mio corpo, baciandomi la schiena, tracciando un percorso immaginario. Maya accarezzo i miei fianchi, alternando i movimenti con le mani, salendo e scendendo lungo la schiena.
‘non mi parlerai più.’ sussurro al mio orecchio. Chiusi gli occhi di scatto, continuando a fare il finto tonto.
La mora si alzo dal mio corpo, senza scendere dal mio sedere. Senti il rumore della lampo della felpa, poi un tonfo sul pavimento, successivamente un rumore più leggero.
 
Ansimai sentendo i suoi seni, nudi, sulla mia schiena. La bastarda si era denudata.
Mi morsi l’interno della guancia, combattendo contro i miei ormoni. Dovevo rimanere impassibile, e completamente fermo. La sentii ridere, prima che le sue labbra si impossessarono del mio collo.
‘dio…’ ansimai, sotto voce.
Maya rise sul mio collo, prima di girarmi a pancia sopra. Si corico, nuovamente, sul mio bacino, strusciandocisi sopra. Abbasso il viso alla mia altezza, rubandomi un bacio a stampo. Le sue mani vagarono sul mio torace, fermandosi ai lati della mia tuta, fini sul pavimento assieme ai boxer.
Ero completamente nudo sotto di lei. La sua mano destra si poso sul mio membro, sfiorandolo con le dita.
‘mi stai provocando.’ annunciai con voce spezzata.
La mora sorrise ‘allora non hai perso la voce.’ scherzo, baciandomi le labbra. Con la mano inizio a massaggiare il mio membro, già duro, facendomi sfuggire vari gemiti.
‘sono stanco di questi giochetti.’ ammisi, portandola sotto di me, privandole del resto degli indumenti.
‘Zayn dice che non ci sai fare.’ mi sfido.
Sfiorai il suo naso, col mio ‘facciamolo ricredere, allora.’ mi sorrise, maliziosa.
 
Pov. Allison
 
‘provalo, dai.’ Zayn sembrava un bambino di due anni, a cui avevo appena tolto le caramelle.
Guardai il mini abito che mi propose, era davvero corto. Il moro vedendomi indecisa, mi prese per il braccio facendomi entrare nel camerino, assieme al vestito.
‘va bene, lo provo.’ mi arresti, iniziando a svestirmi.
Alzai lo guardo, e vidi metà della tenda aperta, per far passare la testa del ragazzo, che guardava malizioso.
‘chiudi questa tenda.’ esclamai, spingendolo appena. Si lamento, ma alla fine si arrese. 
Mi svesti velocemente, per poi indossare l’abito nero, che Zayn aveva scelto.
Lo infilai dalla testa, facendolo scendere lungo il corpo: era un mono spalla, ed essa teneva una manica di pizzo, anch’esso nero. C’era poca scollatura, ma buona parte della schiena rimaneva nuda. La lunghezza, invece, era molto corto. A stento arrivava a metà cosca, forse dovevo definirlo ‘giro figa’ un po’ come vengono definite, le gonne, se si possono chiamare tali, di certe ragazze.
‘amore.’ mi richiamo, Zayn ‘sei pronta?’ sospirai, uscendo dal camerino.
Il moro mi squadro da testa a piedi, facendomi fare una piroetta su me stessa. Sorrideva come un cretino, continuando a fissarmi le gambe, e il resto del corpo.
‘sei… sei…’
Lo interruppi ‘attacca il cervello, almeno così riesci a parlare.’ esclamai.
Zayn sbuffo ‘sei bellissima.’ disse dolcemente. Abbassai il viso, imbarazzata.
‘sto bene?’ domandai al ragazzo.
Annui ‘sei perfetta, lo prendiamo?’
Mi guardai nuovamente allo specchio, alla fine quand’è che avrei usato questo vestito. Non ero un’amante della discoteca, e di conseguenza non avevo occasioni per usarlo.
Scossi la testa ‘è bello, ma…’
‘sei sexy, biondina.’ esclamo un ragazzo, passando davanti a noi. Lo fissai andar via, che modi.
‘basta.’ la presa ferrea di Zayn, mi fece rientrare nel camerino, chiudendo la tenda
‘che hai?’ domandai, mentre mi slacciava la zip.
‘non hai visto?’ sorrise amaramente ‘provochi troppo, non lo prendi questo coso.’ borbotto, buttando l’abito a terra. Lo guardai stranita, per qualche secondo.
‘vestiti.’ ordino, passandomi il maglione.
Scossi la testa vedendolo così agitato, per via di un commento inopportuno di un ragazzo.
‘Zayn…’ lo richiamai.
‘no.’ rispose, prendendo i miei jeans.
‘ma..’ mi interruppe ‘ho detto di no.’ ribatte, deciso.
‘ma se prendo un vestito più lungo.’ lo stuzzicai.
La sua risposta fu ancora negativa. ‘un tanga?’ continuai a prenderlo in giro. Zayn continuava a scuotere la testa, da destra verso sinistra, continuando a ripetere, quelle due lettere: no.
Infilai le scarpe, rimettendo la sciarpa.
‘neanche un push-up?’
Zayn alzo il capo ‘ho detto di no, lo capisci.’ gli accarezzai una guancia, con la mano libera.
‘andiamo a cena?’ domandai, speranzosa che questa volta avesse acceso il cervello.
Sbuffo ‘andiamo.’ annui, aprendo la tenda del camerino. ‘aspetta, ma quel tanga e il reggiseno…’ gli diedi uno leggero schiaffo sul collo, spingendolo.
‘finiscila, cretino.’ la sua risata si dissolse nell’aria, amavo quando rideva.
 

***

 
‘Maya?’ aprii, la porta in cerca della mia coinquilina.
‘siamo soli.’ disse Zayn, distrattamente. ‘è più grande.’ costatò, utilizzando il suo IPhone 5, comprato da poco. Annui togliendomi la giacca, da quando eravamo usciti dalla Apple, lui continuava a ignorarmi per quel cellulare. Durante la cena rispondeva a monosillabe, senza ascoltare ciò che avevo da dirgli.
Sbuffai ‘puoi mettere via quel telefono?’ domandai, brusca.
Il ragazzo alzo le spalle, annuendo ‘contenta?’ domando retorico, mettendosi in cellulare in tasca.
‘adesso si.’ sussurrai.
 
Zayn si butto, letteralmente, sul divano, invitandomi a seguirlo. Accese il televisore, in cerca di qualcosa da vedere.
‘quando la chiami?’
Alzò lo sguardo ‘adesso?’ domandò di rimando. Annui.
‘che poi per me mi insulta…’ ammise, riprendendo il telefono ‘oppure mi invita ad uscire.’ scherzò.
Gli diedi un piccolo pugno sul braccio ‘finiscila.’ dissi offesa, incrociando le braccia sotto al seno.
‘lo sai che ho occhi solo per te.’ sussurrò, dandomi un bacio a stampo.
Sorrisi, accarezzandogli le guance, per ricevere un’ulteriore bacio. Poggiai le braccia sulle sue spalle, avvicinandolo a me. ‘sei perfetto.’ mormorai, appoggiando le mie labbra sulle sue.
Schiusi le labbra, sentendo la sua lingua che voleva far accesso nella mia bocca. Sii scontrarono tra esse, iniziando un gioco tra loro. Mi lasciai trasportare, fino al punto che mi ritrovai sulle sue gambe, a cavalcioni.
‘ti amo, piccola.’ disse, riprendendo fiato. Sorrisi, baciandolo a fior di labbra.
Appoggiai la mia testa sulla sua spalla, abbracciandolo, mentre Zayn riprese il telefono, facendo partire la chiamata.
‘pronto?’Hilary rispose dopo due squilli, la sua voce non era cambiata.
Zayn si gratto la testa ‘ehm… ciao Hilary, sono Zayn.’ rispose, il moro.
‘Malik?’domando lei. La sua stupidità non ha paragoni: quanti Zayn puoi conoscere?!
‘si, sono io. Scusa il disturbo, ma vorrei chiederti un piccolo favore…’ rimase vago.
Hilary rise ‘il grande Zayn Malik che chiede aiuto a me?’ domando retorica ‘cosa vuoi?’ continuò.
Il moro prese fiato ‘beh ecco… hai ancora il numero di Mike? Oppure Luke?’
‘non lo sai? Mike è in America, certo come potevi saperlo, sei andato a fare la popstar.’lo accusò.
Alzai gli occhi al cielo ‘Luke?’ cambiò il discorso, Zayn.
‘è il mio ragazzo.’disse fiera ‘cosa vuoi da lui?’ domandò, acida.
‘il suo numero, per favore.’ strofinai il naso, sul collo del ragazzo, per calmarlo. Il moro si era irrigidito per i toni della mia ex amica, conoscendolo avrebbe voluto rispondergli a toni.
‘non mi abbasso a certi livelli, Malik.’marcò l’ultima parola, detta.
‘non mi abbasso a certi livelli.’ feci il verso, affondando il viso nell’incavo del collo, del ragazzo.
Zayn passo una mano sulla mia schiena ‘sfigata eri, sfigata rimani.’ esclamò, chiudendo la chiamata.
Scoppiai a ridere, buttando la testa all’indietro. ‘che bastardo.’ dissi, tra le risate.
‘quella ragazza mi dà ai nervi.’ borbottò, appoggiando il telefono sul tavolino. ‘adesso che facciamo?’
Alzai le spalle ‘aspettiamo...’ iniziai ‘…oppure, adesso vado in una discoteca, rimorchio il primo che trovo, e gli chiedo un favore.’ continuai, sbigottita.
Il moro strabuzzò gli occhi ‘cosa?’ domandò, retorico ‘te lo puoi scordare, tu non rimorchi nessuno.’ continuò, con tono brusco.
‘peccato avevo voglia di cambiare aria…’ mormorai.
Alzò gli occhi al cielo, baciandomi la testa ‘scordatelo.’ disse autoritario. Sospirai.
 
‘dammela.’ urlai, inseguendolo.
Zayn continuava a ridere ‘dai che ti costa?’ domandò, entrando in soggiorno.
Lo insegui ‘finiscila, e dammi la maglia.’ esclamai, allungando la mano verso di lui.
Scosse la testa ‘perché non puoi dormire senza questa cosa?’ domandò, agitando il pigiama che teneva come ostaggio.
‘Zayn…’ lo richiamai, capricciosa ‘dormo senza reggiseno, lo sai!’ mi imbarazzai.
Alzo le sopracciglia, guardandomi malizioso ‘appunto per questo devi stare senza.’
‘maniaco.’ urlai, rincorrendolo. La mia solita sfiga: lui era più veloce, e agile di me.
Rientrammo in camera da letto ‘fammi questo regalo.’ mise il broncio.
Scossi la testa ‘sei un pervertito, dammi la maglia.’ iniziavo ad alterarmi.
Zayn alzò gli occhi al cielo, per poi lanciare il pigiama sopra all’armadio. Rimasi li a fissare la manica della maglietta, scendere lungo un lato del mobile. Guardai il ragazzo, e riguardai la maglia.
Il moro si avvicinò a me ‘mi sa che dormi senza, piccola.’ annunciò, abbracciandomi da dietro.
Mi liberai dalla sua presa ‘se non prendi, adesso, quella maglietta…’ lo minacciai.
Rise ‘cosa pensi di fare? Picchiarmi?’ domandò, ridendo.
Sorrisi beffarda ‘peggio…’ rimasi vaga.
Il ragazzo non mi ascoltò, e si tolse il maglione, lasciandolo ai piedi del letto, seguito subito dopo dai pantaloni, rimanendo in intimo. Accostò le coperte, sedendosi sul letto.
‘cambiati, piccola, non mi vergogno mica.’ scherzò.
Incrociai le braccia al petto ‘Zayn.’ lo richiamai, sensuale.
Alzo il capo ‘vuoi dormire nuda?’ domandò, quell’unico neurone che gli era rimasto.
‘se tu adesso non recuperai quella maglia, niente sesso per un mese.’ lo ricattai.
Zayn balzò in piedi in un secondo ‘cazzo.’ imprecò, correndo vicino al mobile per riprendermi il pigiama.
‘il tempo stringe.’ feci finta di guardare l’orologio.
‘bastarda.’ mormorò ‘non avevi detto che c’era del tempo.’ sospirai, spogliandomi.
‘vedo che non ci tieni ad avermi tua…’ sorrisi.
Il moro corse fuori dalla stanza, rientrando subito dopo con una sedia, della cucina, in mano. Si avvicino all’armadio, depositando la sedia sotto di esso. Si arrampicò, riprendendomi il pigiama.
Mi avvinai a lui ‘bravo bambino.’ esclamai, strizzandogli le guance.
Zayn sorrise, scendendo dalla sedia. Mi guardò sensualmente, per poi calarsi i boxer.
Strabuzzai gli occhi ‘che minchia fai?’ urlai, portandomi una mano su essi.
‘hai detto che se non recuperavo la maglia, non l’avremmo fatto per un mese.’ annui ‘l’ho recuperata, ed ora facciamolo.’ disse sincero.
Tolsi la maglia dagli occhi, guardandolo in malo modo ‘rivestiti deficiente.’
‘ma ho voglia.’ si lamentò.
‘amore… quante mani hai?’
‘due?’ domandò retorico.
Sapeva anche quante mani aveva, miracolo. ‘ecco usa quelle.’ gli lanciai una frecciatina.
‘solo se posso farlo nel letto.’
‘Zayn.’ urlai.
Sbuffo ‘okay.’ si arrese, alzandosi le mutande. Ma quanto poteva essere pervertito?!
 
‘la finisci?’ domandai, spostando nuovamente la mano del moro, dalla mia intimità coperta.
Zayn fece finta di niente, e la riposizionò.
‘Zayn non ora.’ la stanchezza si stava facendo sentire. Mi strinse più a se, oltrepassando con le dita la sottile stoffa dei miei slip.
‘fammi divertire.’ sussurrò al mio orecchio.
La sua mano scene, sfiorandomi l’intimità. ‘Zayn…’ ansimai, tentando di tentando di tenere la mente lucida.
‘amore…’ mormorò ‘…so che lo vuoi anche te.’ era un ragazzo molto astuto, quello che desiderava riusciva sempre ad ottenerla. Voleva che io cedessi, e lo implorassi.
Sorrisi ‘voglio dormire, buon notte.’ tolsi la sua mano dalla mia intimità, intrecciando le mie dita con lei sue.
Zayn mormorò qualcosa di incompressibile, allontanandosi dal mio corpo. Era offeso.
‘sei crudele.’ mi accusò, stringendo il cuscino. Sospirai. Non mi girai dalla sua parte, non volevo dargli corda. ‘eh neanche mi consola…’ continuò, affondando la testa nel cuscino. ‘ho gli ormoni a mille, e lei non pensa minimamente a me. Dice che sono un pervertito, ma io sono un pervertito buono, la amo.’ iniziò a parlare da solo.  
‘con chi parli?’ diedi voce ai miei pensieri.
Sbuffo ‘mi dai un bacio?’ cambiò il discorso.
Alzai gli occhi al cielo, girandomi verso la sua posizione ‘ruffiano.’ soffiai sulle sue labbra.
‘ti amo.’ sussurrò, azzerando la distanza.
 
 
Continua…


ciao amore.

 
I’m back.
Scusate per questo capitolo PIETOSO.
Vi posso assicurare che è di passaggio, mi serviva solo perché… beh poi capirete.
Il capitolo è anche più corto del previsto, ma non potevo andare oltre!
Vi avviso che nel prossimo capitolo ci sarà un salto temporaneo, sarà passato del tempo, e i ragazzi saranno a NY. Vi avviso inoltre che ci sarà il colpo di scena su Maya.
 
Chiedo scusa per il ritardo.
Chiudo scusa per questo schifo.
Harry NON è morto.. davvero credevate che il riccio ci avrebbe lasciati?
Lui servirà, diciamo che avrà una crisi… non sarà piacevole. Forse lo odierete in certi punti, ma fidatevi che lui è un ragazzo d’oro (anche nella realtà) e tutto ciò che farà, non utilizzerà la testa.
 
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Si può che due persone che si odiano si innamorano?: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1056488&i=1
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Questo è il mio twitter, se volete seguirmi fatelo pure, per essere ricambiati menzionatemi: https://twitter.com/imthebeststar
Se avete ISTANGRAM questo è il mio nick ‘imthebeststar’.
Per istangram: nelle recensioni lasciatemi il nick, per chi dovesse seguirmi.
 
37 RECENSIONI, DIO.
Risponderò questa sera alle precedenti recensioni.
Alla prossima, Vale.

 
  
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