Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Soul of the Crow    24/01/2013    4 recensioni
Ecco a voi il sequel de "In mezzo alla lotta tra la Vita e la Morte".
La sorella di Diana Raven e i suoi Angeli della Notte hanno un piano: sbarazzarsi dei Gemelli della Creazione e della Distruzione per aver rovinato le loro vite.
Toccherà agli Angeli del Regno della Vita impedire che ciò accada, e tra nuovi poteri e nuovi OC tra i personaggi, emergeranno anche molti segreti riguardanti gli Angeli, i loro nemici e novità sui tre Regni e su coloro che si trovano davvero all'inizio di tutto.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Vicino al Fiume degli Spettri…
 
Secondo la mappa che Maria possedeva, quel corso d’acqua si trovava vicino al monolite che l’ultima Dea della Morte aveva lasciato per mostra che cosa succedeva ai traditori come Endou Mamoru: quello di finire isolati da tutto e da tutti.
- Finora è stato facile, ma chissà cos’è successo in questa zona del Regno. - si chiese Mika, ricordandosi che Ayla le aveva spiegato che in uno scontro tra Diana e Arelia, la Dea della Vita aveva lasciato un segno vicino al Fiume degli Spettri: prima quella era una landa di vegetazione, ma dopo quella lotta, in quel luogo erano cresciuti diversi tipi di piante e le acque del fiume erano state purificate; tuttavia, quella che Mika aveva davanti era un corso d’acqua ormai secco e la vegetazione era appassita.
- Ci sono due possibilità: le cose non sono mai cambiate, oppure qualcosa o qualcuno ha riportato la situazione com’era all’inizio. Questo posto è tornato ad essere una landa sterile. - pensò l’Angelo della Notte, prima di sentire la lupa Nives ringhiare:
- Che ti prende? - le domandò la Obscurity accarezzando la testa della lupa dal manto bianco, ma Nives non accennava a smettere: era strano visto che in quel posto c’erano soltanto loro.
- Ascolta, a parte noi due, qui non c’è nessuno. Ora andiamo. - le disse Maria, per poi avvicinarsi al fiume seguita dalla lupa.
Stava per creare una buca per posarci il bulbo, quando dal terreno spuntò prima un’enorme rosa nera, e subito dopo delle radici enormi e piene di spine:
- è questo il motivo per cui ringhiavi vero? - chiese Maria a Nives, ma poco dopo una delle radici si sollevò da terra, per poi scagliarsi in direzione della ragazza e della lupa.
- Lo prenderò come un “sì”. - si disse Mika, mentre lei e Nives cercavano di schivare i continui colpi sferrati con quella radice.
Continuarono così per diversi minuti, e Maria si era stancata di quella situazione, così si riparò dietro una roccia non lontana da dove si trovava la rosa nera e con un fischio, informò la sua lupa che doveva raggiungerla:
- Forse so come sconfiggere quella pianta e completare la missione, ma non ho fatto niente perché avrei ferito anche te. Ora, potresti diventare invisibile, raggiungere la riva del fiume e creare una buca per posare questo bulbo? - domandò la ragazza alla lupa, e gli occhi color zaffiro di quest’ultima s’illuminarono, e poco dopo l’animale sparì completamente insieme al bulbo di giacinto.
- E ora, vediamo se questa rosa resisterà ai miei poteri. - pensò Mika, per poi avvicinarsi ad una velocità inaudita alla pianta mentre sguainava le sue spade:
- Ayla mi ha detto che queste armi sono state forgiate da un meteorite che è caduto sulla God Eden, e che ha creato la grotta dove vivono alcuni degli Angeli della Notte. Spero solo che l’allenamento che ho dovuto fare per imparare ad usarle sia servito. - si disse quando ormai aveva raggiunto la rosa nera.
- Ora vedrai che sono in grado di fare. Night Dream! - disse Maria, mentre la voglia a forma di stella che aveva sul collo s’illuminò di una luce rossa e intorno a lei stavano apparendo delle stelle nere; ad un certo punto, dalla rosa nera cominciò a sprigionarsi un fumo violaceo che venne assorbito dalle stelle nere evocate dalla ragazza.
Passarono pochi secondi che la rosa appassì completamente e scomparve in un’apertura nel terreno:
- Nives! Dove sei finita? - la chiamò Mika, e poco dopo sentì un ululato provenire dal Fiume degli Spettri. La ragazza si diresse nel luogo dove aveva sentito il verso della lupa, e la vide vicino ad un buco nel terreno, dove era stato posato il bulbo avvolto dall’aura bianca sfumata di nero:
- Brava. Hai fatto un ottimo lavoro. - si congratulò l’Angelo della Notte accarezzando la testa di Nives, per poi avvicinarsi alla buca dove si trovava il bulbo.
- Ora è meglio che mi metta all’opera. - pensò lei, per poi cominciare a cantare.
 
Who can say where the road goes
Where the day flows, only time
And who can say if your love grows
As your heart chose, only time

Who can say why your heart sighs
As your love flies, only time
And who can say why your heart cries
When your love lies, only time

 
Mentre Maria cantava, si circondò di un’aura color zaffiro e il bulbo cominciò a splendere, tanto da costringere la ragazza a coprirsi gli occhi con un braccio; quando il bagliore si affievolì, Mika rimase incantata da ciò che aveva davanti agli occhi: al posto della vegetazione appassita e del corso d’acqua inquinato, vi era un prato in cui diversi fiori stavano per sbocciare, e l’acqua del fiume era diventata limpida.
- Wow, sapevo che quella canzone può donare vigore alle persone, ma non credevo potesse fare la stessa cosa con la natura. - pensò la ragazza, per poi rivolgersi a Nives:
- Direi che possiamo andare, anche perché il portale che ci ha permesso di raggiungere questo luogo tra poco si chiuderà. - dopo quella frase, le due si diressero al portale che le avrebbe riportate a casa.
 
 
Intanto… sulla Terra… a Villa Raven…
 
Ayla era tornata in quella che una volta era casa sua, ma era cambiata molto da quando se ne era dovuta andare, cioè dopo la scomparsa di sua sorella: la vernice bianca sulle pareti era scrostata in molti punti, alcune delle mattonelle del tetto erano cadute a terra, la porta di legno d’ebano sembrava essere stata distrutta e i vetri delle finestre erano rotti. Inoltre, il cancello che permetteva di accedere alla casa era arrugginito, e il giardino aveva un aspetto trascurato; oltretutto, i rampicanti ricoprivano parte del cancello e anche le pareti della casa.
- Se è vero che i gemelli Le Loire sanno che sono ancora viva, devo fare in fretta e recuperare l’oggetto che avevo nascosto qui e protetto con i miei poteri per evitare che lo trovassero. - si disse la Moon, per poi aprire il cancello e dirigersi verso l’entrata della villa.
Poco dopo, Ayla si rese conto che quella casa era cambiata anche all’interno: si era ritrovata nel salotto della villa, e le pareti che dividevano le varie stanze erano distrutte, ma non abbastanza perché crollasse tutto, e anche i mobili di legno di ciliegio come gli scaffali e la libreria erano irriconoscibili per com’erano ridotti, ma la Moon non si soffermò troppo sui dettagli e si diresse in quella che era la stanza di sua sorella Diana.
 
 
Poco dopo… nella camera di Diana…
 
Quella era una delle poche stanze della casa che non erano completamente distrutte: aveva le pareti azzurro chiaro, un letto dalle coperte blu zaffiro, una libreria dove si trovavano libri e diverse scartoffie, ma in ogni angolo si trovavano amuleti di ogni forma e dimensione:
- Mia sorella ha sempre avuto un debole per le cose di questo genere. - si ritrovò a pensare Ayla, per poi dirigersi verso la libreria dalla quale prese un grosso libro dalla copertina di pelle: lo aprì, e trovò al suo interno una maschera nera a forma di corvo che presentava due aperture per gli occhi.
- Poco dopo aver trovato questa maschera, mia sorella è sparita, ma è proprio questo il motivo per cui sono venuta. - la Moon prese la maschera, e poco dopo comparve uno spirito dall’aspetto di una donna centauro: la parte umana aveva la carnagione di un insolito colore azzurro, e gli occhi dello stesso colore, un’espressione indecifrabile sul volto e i capelli neri legati in un chignon. Inoltre, indossava un’armatura nera, e aveva un arco di legno d’ebano e una faretra contenente diverse frecce, mentre il resto del corpo era quello di un cavallo nero.
Poco dopo la sua comparsa, lo spettro entrò nel corpo di Ayla:
- Questo era lo stesso keshin che i gemelli Le Loire hanno usato per portare via mia sorella: la Centaura Protettrice della Vita. Ora vedremo come se la caveranno contro il suo potere, ma per sicurezza, è meglio che porti con me anche la maschera. Ora devo andare a cercare il keshin Protettore della Morte. - pensò la Moon, per poi dirigersi verso l’uscita della villa.
 
 
Angolo di Emy
Sono stata assente un po’, ma ho avuto un gran da fare con la scuola.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e tanto perché lo sappiate, per vedere ancora gli Angeli della Notte dovrete aspettare un altro capitolo: nel prossimo vedremo ancora Ayla e dei personaggi che non vedevamo dal prequel di questa fic.
Oh, prima che me ne dimentichi, la canzone presente in questo capitolo è “Only Time” di Enya.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Soul of the Crow