Storie originali > Soprannaturale
Ricorda la storia  |      
Autore: _wayward    24/01/2013    1 recensioni
Non sono gli zombie a combattere nella sua guerra silenziosa: si svolge ogni giorno fra una speranza che cerca di fiorire anche in una realtà già appassita ed il desiderio di arrendersi.
Genere: Horror, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The path to heaven runs through miles of clouded hell'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Autore: _wayward.
Titolo: The road never looked so lonely ~
Fandom: Originale » Sovrannaturale.
Rating: Giallo.
Genere: Flash–fic.
Personaggi/Pairing: Stanley, accenni Carter/Josh, Mag.
Parole: ~352.
Avvertimenti: accenni slash, #zombiepocalypse.
Disclaimer: Mine ©.

Note: 1) Il titolo è una strofa rubata da “It's time” degli Imagine Dragons.
2) Scritta per il prompt “guerra” dei magici Faràs su COW–T3 #maridichallenge.
3) È una spin–off di The city never sleeps at night ed è consigliabile leggere prima quella, per una più ampia comprensione~
4) Nessuno se lo sta sicuramente chiedendo ma, nel caso, questa è la Ford Pinto del 1971 di Stan. Vi posso solo dire che fa parte dellca categoria delle dieci peggiori macchine americane di tutti i tempi, tanto per.


Introduzione: Non sono gli zombie a combattere nella sua guerra silenziosa: si svolge ogni giorno fra una speranza che cerca di fiorire anche in una realtà già appassita ed il desiderio di arrendersi.




~ The road never looked so lonely


È una guerra silenziosa, quella che porta avanti ogni giorno.
Stan ha giocato a troppi videogiochi e visto troppi film horror per sapere come andrà a finire – questo è ciò che cerca di ripetersi ogni qualvolta ne ha l'occasione.
È vero, può contare su Carter, la sua spalla è sempre pronta a supportarlo in ogni momento, e può contare su Josh che ha la pistola nella tasca dei pantaloni insieme ad un biscotto per Mag ma non è mai la stessa cosa, perché Carter e Josh possono contare l'uno sull'altro in un modo che Stan non riesce ancora a comprendere.
Quando si alza, la mattina, il suo primo pensiero va allo zombie che tenterà di ucciderlo – perché succede, nonostante la sicurezza della Ford Pinto e nonostante la loro lenta camminata, succede sempre. Subito dopo, pensa a suo padre, il suo corpo dilaniato dai ricordi in mezzo a centinaia d'altri e cerca di reprimere l'istinto di aprire una delle poche birre che rimangono e scolarsela tutta d'un fiato.
Una sera più buia delle altre, la parte di lui che ancora non ha smesso di sperare non è forte abbastanza e lui si allunga come un'ombra sottile verso il frigorifero della casa che scelgono come base; è sempre diversa, ma il frigorifero all'angolo della cucina, con macchie di sangue rappreso sul bianco quasi fosforescente, per Stan è lo stesso.
La sua mano si stringe intorno alla lattina nel momento stesso in cui quella di Carter gli si posa sulla spalla.
Stan scoppia a ridere di fronte al sorriso risoluto del suo migliore amico, ogni tanto si domanda come faccia a rimanere impassibile di fronte a tutto quello, ma richiude il frigorifero e torna nella sua branda senza aggiungere altro.
È una guerra silenziosa: si svolge ogni giorno fra una speranza che cerca di fiorire anche in quella realtà già appassita ed il desiderio di arrendersi.
Stan smetterebbe di combattere più che volentieri, si dice spesso, ma poi la voce di Carter gli ricorda che le birre sono finite, così tutto quello che può fare è mettere in moto la Pinto e continuare a guidare.



~
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: _wayward