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Autore: la luna nera    24/01/2013    1 recensioni
Cosa c'è di misterioso nell'oceano Atlantico che circonda le Azzorre? Chi è la misteriosa e bellisima ragazza che ha salvato da morte certa il giovane Damon McLean?
Ci sono mille interrogativi a cui dare una risposta.... E una storia d'amore che potrebbe svelare un mistero che dura da millenni......
"Kalvejak o kteiron z kote rekatariomont an bledion dak astelons at an gojarpon ekno lufos eky selkios… Giungerà il tempo in cui torneranno a vedere le stelle e a godere della luce del sole.”
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vera storia di Atlantide
 
 
Damon non riesce a prendere sonno nonostante non abbia chiuso occhio per l’intera notte….. E’ il chiarissimo sintomo di quella malattia chiamata amore! Accidenti… La nottata è stata molto più che memorabile, ma deve suo malgrado tentare di rientrare prima! In fin dei conti si trova lì per lavoro e non può permettersi di stare sempre fuori tutta la notte. Non può correre il rischio di crollare perché non riposa a sufficienza! Potrebbe commettere pure qualche errore madornale a causa del quale compromettere tutto il progetto che stanno sviluppando! E c’è il rischio di essere sostituito e richiamato negli Stati Uniti! Ora più che mai non se lo può permettere!
Cerca di rilassarsi guardando un po’ di tv… Poi scende al bar mangiare un boccone ed esce.
 
In tarda mattinata raggiunge gli altri nel laboratorio del professor Carvalho….
“Oh, guarda chi si vede…!”
“Salve….”
“Notte impegnativa a quanto pare. Credevamo volessi far passare in bianco tutto il periodo qui, ma ci stavamo sbagliando!”
“Concludi più tu da solo che noi tre messi assieme!”
“…. Non è colpa mia se le ragazze vi danno buca!”
“Ahah… Spiritoso…”
“Beh, ragazzi, ora che ci siamo tutti, bando alle ciance. Al lavoro!”
“Certo… Scusi professore…. Non si ripeterà….”
“Bene. Ora sotto con l’analisi della polvere del cratere Capelinho.”
Il lavoro va avanti, ma in ogni istante la mente di Damon torna prepotentemente su Isys…. La sua temperatura corporea sarà pure inferiore ai 36°, ma ieri sera gli sembrava un fiume incandescente di passione!!
“Ah, ragazzi, stasera arriva mia figlia da Lisbona con due sue amiche per qualche settimana di vacanza…. Organizzeremo una cena a casa mia con piatti tipici delle Azzorre e sarei ben felice di invitarvi.”
 “Oh, grazie professore!”
“Accettiamo più che volentieri!”
“Ha detto che arrivano stasera?! Quindi anche la cena è per stasera?”
“L’aereo atterrerà tardi e le ragazze sicuramente saranno stanche….”
“Ok, allora facciamo domani!”
“Si, è quello che pensavo anche io. Mia moglie vi farà leccare i baffi!”
“Hmm! Ho già l’acquolina in bocca!!!”
“Nick, sei senza speranza….”
C’è un evidente doppio senso nelle sue parole: pregusta la cena e soprattutto le tre ragazze! Damon dentro di sé ride con rassegnazione. Nick, che si sta strofinando le mani ben soddisfatto, è uno di quei tipi che non riesce a stare a distanza dalle donne! Sarebbe capace di fare qualche follia persino sotto il naso del professore!
Sul fronte lavorativo ancora non sono emersi dati significativi per le loro ricerche, solo tracce di passate eruzioni e nessun segnale di un possibile risveglio del vulcano. Almeno per ora!
 
Cala il sole sulle Azzorre. Damon cena velocemente e si appresta ad uscire. Prima però si sofferma sul terrazzo della sua camera e volge il suo sguardo verso l’oceano…. Gli sembra di scorgere che le acque sono più agitate delle sere precedenti…..Stringe il ciondolo e si concentra…..
“Isys, riesci a sentirmi?”
Silenzio.
“Isys! Va tutto bene? Mi senti?”
Niente.
Attende ancora un po’. Poi, non ricevendo risposta, si volta per rientrare e …. Damon!”
“Finalmente! Stavo iniziando a preoccuparmi!”
“Il mare è in tempesta attorno ad Atlantide, ci sono troppe correnti… Ho serie difficoltà ad uscire…”
“Ti prego, non rischiare allora!”
“A mala pena percepisco la tua voce…”
“Resta lì, amore… Non posso neanche pensare che possa accaderti qualcosa…”
“Non ti dispiace?”
“Ho una gran voglia di vederti, ma non voglio farti correre rischi inutili…”
“Va bene amore… Ti mando un bacio…”

 
La sera successiva, ahimè, c’è la cena a casa del professore…. Damon non ha molta voglia di prendervi parte…Oltretutto il mare è totalmente calmo! Che sfiga!
Giungono davanti all’abitazione: una graziosa villetta su due piani dal colore pastello, con un’ampia terrazza che sovrasta la porta d’ingresso. Attraversato il giardino, i quattro ospiti sono calorosamente accolti dalla figlia diciottenne di Carvalho e dalle sue due amiche….
“Salve ragazzi!!! Io sono Julieta e loro sono le mie amiche Manuela e Susana!”
“Il piacere è tutto nostro!”Nick ha già in mente qualcosa…. E infatti le saluta con un sorriso a 36 denti.
“Io sono Roy.” Pure lui non è da meno!
“Oh volete togliermi tutta la scena?!” Si ritaglia un po’ di spazio fra di loro. “Bruce Norkort, signorine! Tutto per voi!!”
Le ragazze ridono con buona soddisfazione della galanteria di quei tre aitanti giovanotti! E il quarto? Se ne sta in disparte senza presentarsi….! E’ pure più figo degli altri!!!!!
“E tu chi sei?”
“Damon.” Ermetico come sempre!
“Mhm….Che bel nome!” Julieta mostra subito un deciso interesse nei suoi confronti.
Interesse però non condiviso dal ragazzo!
“Ragazzi, entrate! Accomodatevi pure!” Carvalho invita gli ospiti ad entrare.
Gli ospiti vengono accolti con eleganza dalla signora Adelina, la moglie del professore, che per l’occasione ha cucinato uno dei piatti tipici delle Azzorre: l’Alcatara.
Durante tutta la cena, graditissima, e che è fonte di complimenti per la cuoca, Julieta coglie ogni minima occasione per lanciare delle occhiate piuttosto esplicite a Damon, che dal canto suo, non le considera minimamente.
Ad un tratto….“Damon… dove sei?”
Accidenti! Isys lo sta chiamando! Magari è da qualche parte sulla spiaggia ad attenderlo! E lui deve starsene lì seduto attorno a quel tavolo con i suoi colleghi ed una ragazza che sta mangiando lui con gli occhi al posto della cena!! “Ehm, chiedo scusa….Devo fare una telefonata urgente…” Subito si alza con il cellulare in mano e si chiude in bagno.
“Isys!”
“Dove diavolo sei? Sono quasi due ore che ti aspetto!”
“Perdonami… Sono a cena dal professor Carvalho…”
“Volevo farti una sorpresa, ma evidentemente me l’hai fatta tu.”
“La cena è quasi finita… Invento una scusa e sono da te…”
“Cerca di sbrigarti però… C’è un po’ di gente in giro, non vorrei essere notata…”
“D’accordo. … C’è qualcosa che non va?”
“Devo iniziare la mia missione… Dal Consiglio di Atlantide iniziano a chiedere informazioni.”
“Bene, sarò da te al più presto.”

Fuori dalla porta c’è Julieta che ha tentato di sbirciare dal buco della serratura. Da quel poco che ha visto, Damon non ha telefonato, né ha fatto quello che si può aspettare di fare in bagno, ma è rimasto immobile davanti allo specchio con qualcosa in mano, in silenzio…. E’ un ragazzo decisamente strano e allo stesso tempo terribilmente sexy per lei….
Quando apre la porta, se la trova davanti: la sua faccia è a pochi centimetri dalla cintura dei suoi pantaloni!
“Ehi! Che cavolo…?”
“Ehm, scusa… Damon… Credevo avessi bisogno di aiuto, così ti ho seguito e….”
“Ti sei messa a spiare! Non puoi negarlo! ….Bah….!” Passa oltre e rientra in sala da pranzo.
“ Damon! Aspettami!!!” Gli corre dietro.
“Chiedo scusa, ma devo lasciarvi.”
“Cosa c’è? Qualcosa non va?”
“Oh, no, signora. La cena è eccellente, ma devo andare… Scusate…”
“Ehi! Si può sapere….?”
In un batter d’occhio, Damon è già in strada, diretto alla spiaggia dove ad attenderlo c’è la sua ragione di vita.
Intanto a casa del professore nessuno riesce a comprendere il comportamento del giovane McLean.
“Quello non è normale…”
“Secondo me, quando ha rischiato di annegare, gli si è annacquato il cervello ed ha perso lucidità.”
“Già… Ha più riparlato della ragazza che lo avrebbe salvato?”
“Cosa?!” Julieta sbotta alzandosi in piedi di scatto. “Che storia è questa?!”
“ Niente di importante… Durante un’immersione ha avuto un piccolo incidente subacqueo ed ha rischiato di annegare…. Dice di aver visto una tipa sott’acqua che lo ha riportato in superficie…”
“Cosa?!” Torna sconsolatamente seduta. “Così bello e così folle…. Non ne trovo uno a modo!”
“Beh, io non sono a quei livelli….” Nick si propone apertamente…  Julieta lo degna di una velocissima occhiata. Poi si alza di nuovo in piedi.“Sentite un po’! Io voglio sapere tutto di lui! Andiamo!”
“Dove?!”
“Seguiamolo! Se è uscito così di fretta ci sono solo due possibilità: o sta male o deve vedere qualcuno! Anzi, qualcuna!” Li guarda. “Ha la ragazza?!”
“Dal poco che ci ha detto si vede con una cera Eva…”
“Eva….” Stringe i pugni! “Coraggio! Andiamo!”
“Ehi!!! Non volete neanche una fetta di torta?”
Bruce è molto tentato.. “Beh, io quasi quasi….”
“Muovitiiiii!!!!”
“Ah-ehm… Scusate! ….Arrivooo!!!” Pazienza! Sarà per un’altra volta!
 
Julieta, seguita dalle amiche e dai ragazzi, esce di casa e si dirige verso il lungomare di Velas. Stando alle parole di Roy, Damon incontrerebbe la famosa Eva sempre vicino alla spiaggia.
Inizia così la …caccia al tesoro!
 
Intanto Damon ha finalmente raggiunto Isys che stringe teneramente fra le braccia. Un bacio.
“Scusa tesoro…. Non l’ho fatto apposta…”
“Tutto bene? Ti hanno seguito questa volta?”
“Spero di no…. Comunque credo sia meglio allontanarci un po’ da qui…”
“Si… Vieni, andiamo verso l’altra estremità della spiaggia…. Dietro gli scogli…”
Raggiungono una piccola caletta fra alcuni speroni di roccia lavica. Damon si siede e fa accomodare Isys fra le sue gambe, in modo che la sua schiena poggi su di lui… La abbraccia. I suoi capelli profumano di mare….. Accarezza dolcemente la sua pancia, provocandole un piacevole solletico… Che a lei non dispiace affatto e che ricambia con un focoso bacio sotto l’orecchio……
“Mi rendo conto di averti messo fretta, ma i…Gerold Safyston eky Peyfens Bulekons ek Atlantis…. Voglio dire… I Vecchi Saggi del Gran Consiglio di Atlantide a breve vorranno una mia prima rantotyhos… una relazione su quanto ho scoperto in superficie…..”
“Ho capito.…. Che cosa vuoi sapere?”
“Fondamentalmente devo capire se sono maturi i tempi per tentare una nuova riemersione del mio mondo…”
“Atlantide è riemersa in passato?!”
“Abbiamo fatto dei tentativi. Purtroppo andati male…..”
“E perché nessuno ne sa nulla?”
“Quando le cose non vanno nel verso giusto, ricorriamo all’ Akorfys… Cancelliamo dalle vostre menti qualsiasi ricordo o riferimento su di noi.”
“Ah….”
“Come prima cosa però ti devo raccontare quello che è veramente accaduto…”
“Cioè la vera storia di Atlantide?”
“Si.” Fa una lunga pausa. Damon sta per conoscere ciò che il resto del mondo ignora.
“Devi sapere che la storia del popolo atlantideo inizia da molto lontano. Nel tempo e nello spazio. In tutto l’universo esistono mondi abitati da esseri intelligenti, la maggioranza dei quali appartenenti al genere umano. Non tutti si sono sviluppati nello stesso periodo. I nostri antenati vivevano su di un pianeta nei pressi dell’Atlas Astelon, un pianeta dalle caratteristiche del tutto simili alla Terra, ma sviluppatosi milioni di anni prima. Il suo nome era Therion…..”
“Cos’è Atlas Astelon?
“La Stella Atlante …... Per noi è anche la sede del nostroNoeses Atlas… Il nostro Spirito Creatore Atlante. Ben presto però in quella zona dell’universo si accese un’altra astelon… Era troppo vicina, poteva mettere seriamente in pericolo la  sopravvivenza degli abitanti del pianeta. Per di più altri esseri iniziarono ad invadere Therion e si scatenò una violenta guerra… Morirono moltissime persone, da entrambi gli schieramenti…. Ed i sopravvissuti iniziavano a manifestare seri problemi causati dalla prossimità delle due astelons. Noeses Atlas decise allora di portarli via per garantire la sopravvivenza dei pochi superstiti…. Di lì a poco quell’antico pianeta è andato completamente distrutto….” Si ferma un attimo, toccata dalla storia della sua gente. Damon l’accarezza dolcemente. Poi riprende il racconto. “Dopo un lungo pellegrinaggio nello spazio, giunsero in prossimità della Terra. A quell’epoca la vita stava prendendo forza…. Gli esseri umani si stavano differenziando dagli animali, ma rispetto ai miei avi erano ben più arretrati. Stentavano quasi a parlare in senso logico ed emettevano solo suoni strani ed incomprensibili. Prima che interagissero con loro, Noeses Atlas decise di farli stabilire in una grande isola che prese il nome di Atlantide in suo onore. Si trovava più o meno al centro di quello che oggi chiamate Oceano Atlantico… E lì, grazie al loro sapere e alle loro conoscenze, costruirono la nuova civiltà: case, palazzi, templi…. Iniziarono a coltivare i campi ed allevare animali autoctoni…. Tornarono di nuovo alla vita insomma! In seguito impararono l’arte della navigazione e così finalmente vennero in contatto con gli abitanti del pianeta Terra. Noeses Atlas permise loro di relazionarsi con questi esseri umani primitivi, al fine di insegnare e trasmette il loro sapere e la loro esperienza per poterli aiutare nel processo evolutivo che avevano lentamente intrapreso. Instaurarono dei meravigliosi rapporti di amicizia e collaborazione grazie ai quali i tuoi antenati hanno iniziato a conoscere l’arte del fuoco, della lavorazione delle pietre e dei metalli, della scrittura, della costruzione di mezzi di trasporto, di edifici, monumenti….”
“Quali monumenti?!”
“Ti dice niente Stonehenge? Le piramidi? I Moai di quella che chiamate Isola di Pasqua?”
“Cosa?! Li hanno costruiti gli Atlantidei?!”
“No. Hanno solo insegnato loro certi trucchetti utili per costruire molte di quelle che voi chiamate le meraviglie del mondo antico. Alcuni sono stati seguiti personalmente dagli Atlantidei, altri purtroppo li hanno visti solo su progetto, altri… li hanno potuti solo immaginare…. Man mano che il tempo passava, gran parte di loro si sentiva superiore ed aveva la presunzione di comandare come  tiranni sugli altri popoli. Si scatenarono guerre e combattimenti… di nuovo morti e feriti, dolore e distruzione…. Grazie alle maggiori conoscenze, gli Atlantidei ebbero sempre la meglio sui nemici e la loro sete di potere cresceva ogni giorno di più, come le terre a loro sottomesse. Tutto questo però non era visto positivamente da Noeses Atlas che diede loro un primo avvertimento, poi un secondo ed infine un terzo: fece sussultare la terra e sputare fuoco alla grande montagna affinché desistessero dalle loro brame di conquista. Fu tutto inutile. Quelli, accecati dal potere si preparavano di nuovo all’attacco. Così una notte, scatenò l’inferno. Generò fiumi di fuoco e violenti terremoti che provocarono onde dalle dimensioni impressionanti….. Imprigionò l’isola di Atlantide in una hask boblysk, ….una bolla d’aria e la fece sprofondare in fondo all’oceano, incastonata fra le rocce di un enorme cratere sommerso…. Dove ancora si trova…in attesa di poter rivedere la luce.” Altra pausa. “Questa fu la punizione per la superbia e l’arroganza dimostrata dai miei antenati…. Sotto il mare, dopo millenni di esilio dal resto del mondo, stiamo finendo di espiare le loro colpe…. Torneremo in superficie, ma non sappiamo quando.”
“E’…..è incredibile….”
“Già….. Io per prima stento a crederci.”
“Quando è accaduto tutto questo?”
“Dunque…. Riportando la data negli anni in uso qui…. Ehm… dovrebbe essere stato l’anno 9553 a.C.”
“….E come sono riusciti a vivere laggiù?”
“Beh, all’inizio è stata dura. Tentavano in tutto e per tutto di forzare quella barriera, ma invano. Più che la attaccavano, più diventava resistente. Con il passare degli anni poi si sono rassegnati: l’unica speranza di tornare in superficie era di accettare la punizione e adattarsi al loro nuovo mondo sommerso. Le generazioni si sono avvicendate, i nostri corpi si sono lentamente modificati per adattarci alla vita sui fondali ed abbiamo sviluppato dei poteri extra sensoriali che altrimenti sarebbero rimasti addormentati.”
“E quindi tutta la tecnologia che noi riteniamo in vostro possesso non è mai esistita…”
“Infatti. La nostra….tecnologia risiede totalmente nella nostra mente. L’abbiamo sviluppata enormemente rispetto a voi… forse perché il nostro mondo offre meno opportunità rispetto al vostro…io questo non posso dirlo… Comunque siamo stati bravi ed abbiamo raggiunto un buon livello di controllo mentale. Ma non è bastato per poter tornare definitivamente fuori dal mare.…. Dopo molti millenni di esilio dalla superficie, Noeses Atlas ci ha dato la possibilità di tornare sulla terra emersa, uno alla volta e in luoghi diversi del pianeta per mettere alla prova noi e pure voi. Purtroppo l’odio e la sete di conquista si era diffusa troppo sui popoli e per noi c’era l’altissimo rischio di perdere tutto ciò che avevamo fatto per lasciare i fondali. Alcune delle più grandi catastrofi sono riconducibili ad avvertimenti…. Posso citarti l’esplosione del vulcano di Santorini, l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. oppure la distruzione del Krakatoa in tempi più recenti…. E ancora un paio di tentativi di emersione sono stati la comparsa dell’isola Sabrina qui, alle Azzorre o della Ferdinandea nel Mediterraneo fra la Sicilia e le coste dell’Africa…”
“La comparsa di queste due isolette dunque erano tentativi di riemersione di Atlantide? In luoghi così distanti?”
“Non proprio. Ci siamo serviti di questi piccoli isolotti per poter verificare la possibile reazione dei syrkhomantrosos davanti ad un’eventuale ricomparsa della vera Atlantide…. Ma è andato tutto storto. Non appena queste isole sono state avvistate, si sono scatenate dispute per rivendicarne la sovranità e addirittura liti per il nome da imporre loro… La voglia di comandare e padroneggiare sugli altri non si è mai assopita. Il potere è un morbo pericoloso che fin dall’origine dei mondi ha causato sempre e solo guerre e distruzione. Così Noeses Atlas ha richiamato velocemente Sabrina e Ferdinandea sotto il livello del mare….. E noi ancora aspettiamo…..”
Damon non sa che dire… Tutto ciò è assolutamente pazzesco….. “Oh…. E’ una storia incredibile… E mi pare di capire che la colpa della mancata riemersione di Atlantide è nostra….”
“E’ della sete di potere esistente fra certi umani, non tutti…..almeno spero….. Per questo sono qui. Devo capire se nonostante tutto, sentimenti come l’amore, la fratellanza e la pace sono sufficientemente potenti da sopraffare i sentimenti negativi. Questa è la mia missione e lo è di altri miei colleghi in giro per la Terra.”
Damon la stringe forte a sé. Resta in silenzio. Deve ancora metabolizzare tutto quello che ha appreso….
E in alcune circostanze è meglio tacere. Un abbraccio, una carezza, un bacio possono risultare molto più chiari di parole sconnesse e senza senso pronunciate solo per dire qualcosa……
 
 
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Ciao a tutti!!!
Ringrazio infinitamente tutti coloro che stanno seguendo la storia!!  *_* Sono strafelice!!!!
Mi sono inventata la storia di Atlantide partendo dalla notte dei tempi….  Che ne dite? Vi è piaciuta???? L’avete trovata noiosa e scontata????
Ho cercato anche dei riferimenti alla realtà per rendere più verosimile il racconto…. Le Isole Sabrina e Fredinandea sono veramente comparse e scomparse  nel giro di poco tempo rispettivamente nel 1810 e 1831…
Tutto ciò però è dovuto a fenomeni prettamente geologici…..
 
…..Oppure no?
 
A presto!!!!!  ; ) 
  
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