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Autore: curlymakesmesmile    25/01/2013    2 recensioni
Amy, abituata alla popolarità nel suo paese, si trasferisce nell'Ohio. Nessuno lì la nota, tutti la ignorano, così la sua vita le sembra solamente noiosa, tra i compiti di latino e la sua situazione familiare complicata; e senza via d'uscita. Fino al momento in cui farà capolino nella sua vita un ragazzo che cela un segreto alle sue spalle, che lui stesso le nasconderà, o almeno, fino a un certo punto. Storie d'amore, tradimenti, litigi, magia, e mistero. La parola intreccio è la descrizione migliore. Una storia quasi più complicata di Beautiful, dalle mille sfaccettature.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 5

Spesso viviamo accecati dalla quotidianità senza renderci conto di ciò che ci circonda, delle persone che ci guardano con malinconia da un balcone, pensando 'ahimè, se potessi tornare indietro', delle persone che ci fissano durante le lezioni di storia senza essere ricambiate. Conduciamo la nostra vita nella piena tristezza, in un ripetersi di azioni costantemente programmate.
Ci servirebbe una scossa, un fulmine a ciel sereno per cambiarci l'esistenza.
Zayn ne sapeva qualcosa, eppure non aveva la minima idea di come muoversi. Non ricordava come si amasse, come ci si dovesse comportare, cosa si dovesse fare.
Se nella vostra vita arrivasse una persona, così importante da cambiarvi tutte le  abitudini, cosa fareste? Probabilmente vivreste alla giornata, con la paura di perderla, di fare passi sbagliati. La vita intera di Zayn Jawaad Malik lo era.
Era stato tutto un errore ammassato su un altro, un intruglio di avvenimenti negativi e un turbinio di emozioni, seguito poi dalla noia quotidiana.
Erano ancora abbracciati nel letto, quella domenica mattina.
Nessuno dei due si preoccupò dell'ora, della coinquilina della ragazza o di cosa stesse accadendo fuori da quella camera.
Zayn si svegliò, soffiando flebilmente sul viso di Amy, la quale si stropicciò gli occhi.
Tutti i problemi delle loro vite erano passati, perchè erano insieme, abbracciati e sapevano di poter contare l'uno sull'altra. Si sentivano protetti, amati, importanti e utili nella vita di qualcun altro all'infuori di sè stessi.

Era un mattino gelido di gennaio, fuori la neve si stava sciogliendo e pioveva da un bel pò. Zayn si svegliò eccitato all'idea di trovare i suoi regali di compleanno. Da mesi aspettava quella pista telecomandata e dopo averla ricevuta, potrebbe essersi vantato di averla avuta con gli altri bambini. Scese le scale velocemente, saltando qualche gradino per arrivare più in fretta in cucina, dove lo attendevano come sempre i suoi genitori ogni anno. Nessuna luce era accesa, nemmeno la stufa bruciava; le imposte delle finestre erano serrate e pareva fossero ancora tutti a letto.
Si erano davvero dimenticati del suo compleanno?
- Mamma? Mamma? Dove sei, mamma?- urlò Zayn passando da una stanza all'altra. Nessuno gli rispose.
Il campanellò della porta d'entrata trillò, il bambino aprì speranzoso girando frettolosamente la chiave.
- Oh, nonna.- pronunciò sgomento, deluso.
- Tesoro, la mamma stanotte è stata male e il papà l'ha accompagnata all'ospedale. Stai tranquillo, aveva fatto solo un brutto sogno, ma non è successo niente di che. Tornerà presto. Fidati di me. Lo vuoi il tuo regalo?- la donna finse un sorriso.
Il bambino annuì, dimenticandosi di sua madre per un attimo, concentrato a scartare quel pacco per poi esultare alla vista della sua pista.
La notizia arrivò pochi giorni dopo.
- Zayn, la mamma è andata lassù in cielo. In alto. Con gli angeli. Non con i diavoli, ma con gli angeli. Sai, quelli con le ali che ti proteggono? Ecco, proprio così. Perchè lei non era cattiva, era solo troppo debole per restare qui. Capito? -
- Ma... papà, io voglio la mamma. Mi porti da lei?-
- Oh, non ci sono strade che portano fino là. Solo chi se lo merita ci può andare. Un giorno sono sicuro che la raggiungerai, ma solo se ti comporterai bene. Promettimi una cosa, Zayn. Se vuoi rivedere la mamma, giurami che mai mai mai per nessun motivo berrai la birra, il vino, qualsiasi bevanda su cui vi sia scritto che contiene alcool. Ok? Me lo prometti? Chi beve alcol non va con la sua mamma. -
L'uomo guardò il bambino negli occhi, consapevole di aver mentito a suo figlio, ma ancor di più a sè stesso. Se davvero non si arrivava tra gli angeli con l'alcol, perchè aveva appena detto al suo bimbo che sua moglie era con loro? Proprio lei, che era così debole e alcol-dipendente, così incompresa. Così sbagliata.
Davvero quel bambino non lo avrebbe mai deluso?


Zayn era consapevole di essere un errore. Tutto lo era. E non solo. Quello che faceva probabilmente ancora di più. La droga, l'alcol delle feste e il fumo lo avrebbero solo portato ancora più lontano da sua madre. Eppure era sicuro che quella fosse la strada giusta, per morire nello stesso modo di lei, per raggiungerla.
E non separarsi mai più, per poter giocare ancora insieme a quella pista che lei non vide mai. Davvero Malik voleva questo? Non ne era più sicuro.
Dopo l'arrivo di Amy, qualcosa si era mosso in lui.
La scintilla, la voglia di vivere si era animata di nuovo, qualcuno lo teneva ancorato a quella vita così in bilico, che a volte sembrava essere davvero finita, tra una vomitata e l'altra, qualche ricovero all'ospedale. Poi tornava tutto uguale, la scuola, la droga, gli amici, le ragazze, le feste.

Aveva un sacchetto di marijuana nelle tasche, ma questo non lo sapeva neanche lui.
Forse era crack, cocaina o qualcos'altro.
- Zayn, spiegami cosa significava quel bacio.-
Amy si strinse ancora un pò di più a Zayn.
- Un bacio è un bacio. Ci sono baci che hanno senso, altri servono solo per fare qualcosa. Per provare piacere. Il nostro penso abbia senso. Non sarei qui, sennò.-
- E noi, Zayn, ti prego dimmelo. Abbiamo un senso?-
- Forse questa vita no, ma noi sì. Se siamo nati abbiamo un senso. Sbagliato o giusto che sia.- Zayn pensò a sua madre. Poi a suo padre con un'altra donna.
- Quindi il fatto che mia madre e tuo padre siano insieme è sensato?- chiese Amy.
- Evidentemente sì. E credo che dopotutto il destino non esista. Ma se tutto ciò è successo, è sicuramente perchè qualcosa ci ha fatti stare insieme. Non sono coincidenze, cazzo. Il caso non esiste.
- A volte mi chiedo se il nostro stare insieme, il vederci io e te sia un errore.-
- Siamo entrambi due errori. Se due cose perfette sono la perfezione due errori fanno un errore. Ma ci sono errori positivi, non credi?-
Amy annuì, avvicinandosi a lui, baciandolo lentamente.
Entrambi si amavano, sicuramente. Nessuno dei due aveva il coraggio di dirlo, per paura di non essere davvero ricambiato. Per paura di non sentirsi dire un 'anch'io' ma un 'wow, bene, ne sono felice'.
La ragazza strinse il viso di Zayn tra le sue mani fredde, leccandogli le labbra e baciandolo, mordicchiandolo di tanto in tanto.
Iniziò a sbottonarsi la camicia a quadri, restando a petto nudo.
Era mattino, ma le tapparelle della finestra erano chiuse così che ci tutto fosse completamente buio. Zayn in quel periodo aveva passato molto tempo in palestra, e i risultati si erano visti. Nessuno avrebbe resistito davanti a quei due. Erano entrambi bellissimi, con dei fisici perfetti, dei visi stupendi. Eppure così complicati.
Amy scese con le mani lungo i fianchi di Malik, leccandogli dall'alto verso il basso gli addominali scolpiti, per poi risalire con dei baci umidi.
- Cos'hai intenzione di fare, Amy? Sono serio. - pronunciò Zayn.
- Quello che hai intenzione di fare anche tu.
Il ragazzo iniziò a slacciare i jeans della ragazza, la quale li gettò con voracità a terra. Venuti alla camicia di jeans scuro, Zayn iniziò ad aprirla dal basso, trovando difficoltà con alcuni bottoni. Arrivato all'altezza del seno, proseguì imperterrito concentrandosi. Per quel poco che avesse potuto avere la ragazza, massimo una seconda scarsa, Zayn non si illuse, ma non venne nemmeno deluso.
Amy sorrise slacciandosi il reggiseno, buttandosi a capofitto sul corpo del ragazzo.
I loro corpi premevano l'uno sull'altro, facendo pressione.
'Ci sono due diversi tipi di errore, anzi tre. L'errore assoluto, quello relativo e quello percentuale. Il primo si calcola effettuando la sottrazione tra il valore massimo e quello minimo poi dividendo per due, quello relativo dividendo l'incertezza per la media e quello percentuale per cento'
Le parole della professoressa di fisica rimbombavano nella testa della giovane, come un continuo battito di cuore. Tumtumtum.
Quello che batteva non era l'errore percentuale, ma il cuore accelerato di Zayn.
E così era sicura di non essere nessun tipo di errore fisico, nè morale, nè umano.
Perchè loro due sul quel letto di un'istituto scolastico erano perfetti, nulla che riportasse alla sembianze di un qualsiasi errore.
- Zayn, ho bisogno di te. - Amy riprese lentamente a respirare regolarmente. - E non lo dico solo perchè sono una tossica o qualcosa del genere, perchè devo attaccarmi a qualcuno. Ho davvero bisogno del tuo profumo di sigarette alla menta. Giuro. Giuro su noi due. Ma non solo. Ho necessità di toccare il tuo ciuffo, di perdermi nel tuo sguardo penetrante, nelle tue labbra e nella tua voce calda.
Te lo giuro, non sto scherzando. Sono seria.
- Amy, ti giuro che non sei una di quelle che passano in una notte e poi se ne vanno. Ti giuro che emani amore da tutti i pori, te lo giuro. Vedi? Ora ti sto toccando e sento amore. Il tuo amore. Tu senti il mio?-
- Sì. -
La ragazza prese tra le sue mani il capo di Zayn stringendolo, per poi sprofondare tra le sue labbra con calma, poi con più foga.
Inaspettatamente Zayn si rizzò in ginocchio sul letto capovolgendo Amy, in modo tale che ora fosse lui sopra di lei, a comandare il gioco, come un leone.
Cominciò dall'incavo tra la testa e l'orecchio, baciandolo leggermente, per poi scendere verso il collo e risucchiarle la pelle, in modo da provocarle una macchia violastra. Continuò a fare pressione sulla pancia di Amy, senza schiacciarla, posando le sue mani gelide sul seno della ragazza, la quale sussultò.
Zayn rise compiaciuto.
Spostò la sua inquadratura sulle labbra di Amy, e iniziò a leccarle lentamente, per poi proseguire baciandola un istante lasciando come uno stampo, ripetutamente.
Amy rabbrividì, provocandosi la pelle d'oca.
- Per così poco?- Zayn sorrise malizioso.
- Ho solo freddo, tesoro, quindi taci e baciami.- ordinò Amy.
Zayn continuò il suo operato, scendendo con una mano sul corpo dell'adolescente, baciandola con la lingua voracemente.
- Se pensi che continueremo solo con i baci, beh ti sbagli ragazza mia. Non siamo nudi in un letto per niente, capito?-

Flashback.
'Just ride, just ride.'
Corri, perchè tutto ciò che puoi fare è scappare da qui, Amy.
Da qui. Bere tutto il giorno, un pò di sesso con il tuo ragazzo,
e poi a sera mi abbandoni. Sai amore, mi son sempre ripetuta che la mia vita non era quella che conducevo con te, agli occhi di tutti eravamo solo due bravi ragazzi,
ma in fondo, tu sapevi ciò che eravamo. Ci stavamo uccidendo, mordendo, sbranando e brandellando a vicenda, l'uno all'altro.
Eravamo due pazzi che correvano per le vie del Minnesota incuranti della pioggia, del freddo, e non ci importava se avevamo una canotta e un paio di shorts, se eravamo in costume o senza mutande, non importava perchè eravamo io e te.
Ma poi mi hai abbandonata, e sono sola.
Amy, ce la puoi fare.

Amy non voleva più sentirsi così male. Non voleva fare l'amore - perchè quello con Zayn non era semplice e sano sesso- e poi restare sola la sera, anzichè trovarsi in camera con lui a guardare un film. Non voleva risprofondare nella via dell'alcool e mascherarsi davanti alla brava ragazza con la camicia ben chiusa e i jeans skinny.
Riponeva in Zayn tutte le sue speranze, così, si lasciò andare.
Lasciò che lui facesse quello che doveva fare, lasciò che lui la toccasse, la sfiorasse e la baciasse. Rimase immobile.

Scusate per i perenni ritardi, per come sono stupida sbavata ritardataria incasinata ma come vedete ripropongo nelle mie stesse ff il mio disordine mentale. spero qualcuno si ricordi ancora la trama e che qualcuno apprezzi questo capitolo, la sua lunghezza per la quale ho lavorato a lungo e soprattutto il dramma e l'afflizione personale che ingloba Amy.
Un bacione,
Cla.

@_itscalien

  
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