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Autore: Faith Sun    15/08/2007    1 recensioni
Un mistero sta prendendo il via e coinvolgerà il trio (in un’avventura ambientata tra il quinto e il sesto libro) tra la ignota città di Guadalajara e la magica Dublino. Ad aiutarli farà da spalla una studentessa di antiche rune celtiche…riusciranno i nostri eroi a risolvere il complicato intrico? Dedicata alla mia cuginetta Anna che oggi compie 18 anni
Genere: Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DUBLIN SKY

DUBLIN SKY

Ad anna che oggi compie diciotto anni dedico la sua gemella di pixel e bites

CAPITOLO PRIMO: NUMERO 100 O’CONNELL STREET

Minuscoli, insignificanti puntini rilucevano nell’oscura volta dublinese. Il sole era calato da un pezzo lasciando posto ad una notte inquieta. L’orologio aveva appena finito di battere gli ultimi rintocchi delle ventitré, ma nessun’ombra si aggirava per i viali e le strade della città irlandese. C’era un qualcosa nell’aria che lasciava presagire … magie. Gli abitanti assopiti profondamente non poterono notare che la notte era stranamente silenziosa: nessun rumore, nessun fruscio, nulla di nulla, solo un cupo silenzio.

D’un tratto il vento sollevò le poche foglie dal manto stradale e le fece vorticare a mulinello per la via desolata. Qualcuno stava arrivando. Quello che nessuno sapeva era che nello stesso istante a Guadalajara sarebbe accaduto qualcosa che avrebbe cambiato per sempre il corso degli eventi.

DUBLINO, 23.05

Tutto taceva nella piccola casetta al numero 100 di O’Connell Street. I cinque abitanti dormivano di un sonno profondo e il loro ritmato respiro era scandito dai lievi rintocchi dell’orologio a pendolo.

All’improvviso un tonfo.

Si svegliò così Annie. Un rumore sordo come di una caduta la destò bruscamente lasciandola perplessa per qualche secondo. Aveva solo sognato quel rumore? Rimase in ascolto. La casa assopita sembrava non essersi accorta di nulla. Decise di tornare a dormire, probabilmente si era trattato solo di un brutto sogno…BANM!!!

La ragazza scattò a sedere sul letto con il cuore impazzito che batteva a mille nel suo petto: c’era un estraneo nella sua camera.

-lumus!-

Una fiocca luce filtrò dalle ante dell’armadio richiuse male e illuminò scarsamente la camera. Annie riavutasi dall’immediato sbigottimento fece correre veloce la sua mano sul comodino ad afferrare qualcosa che prontamente si strinse al petto.

Senza cigolii un’anta si aprì e ne uscirono arruffate ciocche di capelli a contorno di curiose iridi verdi che si posarono cautamente sugli oggetti della stanza. Molto lentamente l’intruso decise di uscire.

-lumus maximum-

Un’ondata di dorata luce invase la stanza rivelandone ogni più piccolo dettaglio, compreso la sua proprietaria appollaiata sul letto con dipinta in viso un’espressione profondamente stupita.

Harry represse a stento un’imprecazione, aveva creduto che la stanza fosse vuota e ora si era fatto scoprire alla grande usando la magia di fronte ad una babbana!! Si chiese come le cose sarebbero potute andare peggio in quel giorno e si augurò che l’orologio arrivasse in fretta a battere la mezzanotte.

Dopo l’iniziale sbigottimento, Annie accese la luce sul suo comodino e balzò in piedi accanto al letto scrutando attentamente il ragazzo uscito dal suo armadio. Già perché proprio di un ragazzo si trattava … ed era uscito dal suo armadio!!!

“pensa cervello pensa ad una scusa per questa babbana” si disse Harry, ma la miriade di scuse e idee che balenarono nella sua mente furono una più idiota dell’altra: la schianto? Mi spaccio per il controllore del gas? Dichiaro una candid camera?

Come poteva essere entrato un ragazzo nel suo armadio??? Annie continuava a fissarlo pietrificata, il cervello incapace di pensieri razionali come per esempio svegliare il resto della famiglia. Eppure c’era qualcosa…ma non riusciva a capire cosa. Poi d’un tratto lo vide.

-Harry Potter!! Tu sei Harry Potter non è vero? Non posso sbagliarmi-

Per qualche istante Harry non riuscì ad afferrare a pieno l’assurdità della scena e rispose un po’ perplesso con un

-Ehm si-

-Oh non ci credo Harry Potter in casa mia…in camera mia!!! Non ci credo è un sogno!!-

“Ehy ma come faceva la ragazzina babbana a conoscere il suo nome?”

-Oh ti prego devi assolutamente farmi un autografo con dedica sulla tua figurina delle cioccorane!! Le mie amiche schiatteranno dall’invidia, la prendo subito-

E corse verso un cofanetto posto sulla scrivania a lato del letto.

“Sono sulle figurine delle cioccorane???? Da quando sono sulle figurine delle cioccorane? E come faceva una babbana a conoscere le cioccorane?”

- ma tu non sei babbana?-

- io? Oh no di certo!-

- ma vivi in una casa babbana!-

- beh è una lunga storia e poi questa non è la mia famiglia, ma prima firma qui-

Harry guardò con attenzione un altro se stesso che, da dietro una cornice, cercava disperatamente di appiattirsi il ciuffo per nascondere la cicatrice e rise. Però, non era poi così male in quella foto chissà da dove l’avevano scovata, probabilmente era una delle centinaia di foto scattategli da Colin Canon.

- e da quando c’è una mia foto sulle cioccorane?-

- ma come non lo sai? È uscita la nuova collezione!!!-

  
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