Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: conorshands    25/01/2013    3 recensioni
"Styles,adesso entri in azione tu. Devi trovarla. Devi ucciderla. Non importa quanti Paesi dovrai girare, quante persone dovrai ammazzare e quante pene dovrai affrontare. Hai 8 mesi, Styles. Non deluderci."
"Sarà fatto,signore."
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Rebels.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dedico questo capitolo a J. K. Rowling,
che è la mia ispirazione,
sperando che un giorno possa arrivare ai suoi livelli di scrittrice.




SAME MISTAKES.



In quegli attimi Harry temette il peggio; passò per la sua mente il pensiero che il colpo che aveva preso Zayn fosse uscito dalla sua pistola, seppure non avesse nemmeno premuto il grilletto, mentre guardava Audrey Fletchley scappare via senza problemi. A rallentatore, Harry vide  i due Demoni scappare e i suoi amici accasciati su Zayn. Senza esitare puntò la pistola verso uno di loro, premette il grilletto e saltò in aria; alla fine, non importava chi, uno di loro aveva ferito il suo migliore amico. Posò la pistola nella cintura e corse dagli altri. Zayn aveva una buona parte della sua divisa macchiata di sangue sul torace. Harry decise di non farsi prendere dal panico; molto spesso altri Soldati erano rimasti feriti durante un combattimento. Poi Pakistan è forte, pensò.
-Dobbiamo portarlo al Triangolo. - disse inginocchiandosi accanto agli altri.
-Sei pazzo? Non possiamo! Come minimo ci licenzieranno appena verranno a sapere che abbiamo tirato fuori le armi da fuoco in una strada abitata da civili! - rispose Niall, evidentemente fuori di senno.
-E lo vogliamo lasciare qui a morire?! - quasi urlò Harry dalla rabbia, mista a preoccupazione. Si guardarono tutti, poi, come se si fossero messi d'accordo, Liam mise il braccio destro di Zayn sopra la sua spalla e Harry il sinistro. Zayn era grondante di sudore, teneva gli occhi chiusi e respirava affannosamente. -Tranquillo amico, resisti. 
lo incoraggiava Niall, mentre Louis non riusciva a proferire parola, palesemente sconvolto.
Trascinarono più in fretta che poterono Zayn attraverso la folla sgomenta che guardava la scena terrorizzata.
Arrivati davanti la vecchia porta di legno del Quartier Generale del Reparto Misteri, Harry lanciò un'occhiata nervosa al bar, ma subito si concentrò sulla serratura che aveva davanti e la aprì.
Appena furono tutti dentro si chiusero la porta alle spalle e Louis premette un bottone rosso vicino le scale. Prese un microfono e parlò dentro: -Ufficiale ferito! Ufficiale Malik ferito! Ci servono urgentemente dei medici!
Dopo pochi minuti che ad Harry parvero un eternità, dalle scale scese una flotta di Soldati Medici che presero Zayn con la barella e lo portarono su'. Dal primo pianerottolo si sentivano le urla del Comandante Caporal che si avvicinava a loro.
-Che diavolo è successo?! - gli urlò contro, furioso.
-Eravamo fuori, abbiamo sentito urla ed esplosioni, due Demoni hanno attaccato Malik. Payne è andato in suo soccorso, Horan e Tomlinson sono andati a cercare rinforzi, ma visto che non arrivavano sono tornati da soli a combattere. Io, invece, ho quasi ucciso Audrey Fletchley. - recitò Harry con un certo tono preoccupato, misto a rimprovero per non aver mandato dei rinforzi.
-Checcosaddiavolo...avete tirato fuori delle armi da fuoco in mezzo ai civili?! Demoni nel centro di Londra?! Audrey Fletchley?! Vi rendete conto che qualcuno potev...- urlò il Comandante, rosso in faccia. Poi si bloccò e si voltò verso Harry.
-Tu che cosa...hai ucciso Fletchley...- era sconvolto.
-Quasi, signore. Ho preferito soccorrere l'Ufficiale. - rispose tranquillo.
Il Comandante si portò il volto fra le mani.
-Andate di sopra...ne parliamo dopo con più calma. - disse loro quasi sussurrando, facendo segno di salire le scale.
-Fra meno di 15 minuti sarò qui. - annunciò Harry e si incamminò verso la porta. Nessuno gli diede veramente ascolto. Il Comandante era incredulo, Audrey Fletchley era a Londra e uno dei suoi uomini l'aveva quasi fatta a pezzi. Ciò significava che bisognava cambiare ogni piano che avevano progettato insieme a Styles...Doveva mandarlo in giro per la Gran Bretagna. Poi se la sarebbe cavata da solo.
Nel frattempo, Harry camminava a passo nervoso verso il bar. Quando entrò si guardò intorno e andò dritto da Tom, l'anziano barista.
-Dov'è Annabelle? - gli chiese, diretto.
-Da questa parte, signor Styles. - rispose lui. Lo condusse verso una porta dietro il bancone, che si apriva su un vecchio salottino scialbo. -Signorina Styles, suo fratello. - annunciò Tom il barista. Harry passò in rassegna con lo sguardo ogni angolo del salottino, finché da dietro una vecchia poltroncina non vide sbucare due occhi color smeraldo, proprio come i suoi. Appena riconobbe Harry, Annabelle saltò fuori e gli corse incontro, abbracciandolo.
-Belle, andiamo. - le disse Harry, che diede una pacca sulla spalla al barista in segno si riconoscimento.
-Harry, cos'è successo? Stanno tutti bene? - gli chiese lei preoccupata.
Lui la guardò, preso ancora dai sensi di colpa, che gli divoravano lentamente l'anima. Se solo non avesse avuto quella stupida idea di uscire...
-Andiamo. - disse, la prese per mano e la trascinò via dal locale.


Dopo tre lunghe ore d'attesa, ad uno ad uno i ragazzi furono chiamati dal salottino d'ingresso del Triangolo per andare a trovare il loro amico.
Quando arrivò il turno di Harry, lui si sentì sprofondare: Zayn era sempre stato il suo punto di riferimento, il modello perfetto di Soldato, non aveva mai pensato che uno così in gamba potesse ferirsi. Ma alla fine, pensò Harry, siamo tutti umani, e con il lavoro che facciamo capita di ferirci. Prese tutto il coraggio che gli era rimasto e si alzò dalla poltrona. Uscì dalla porta e salì un'altra rampa di scale; arrivato al secondo pianerottolo, entrò nella porta sulla parete a destra, che recitava 'Ambulatorio'.
Trovò sulla soglia di un'altra porta un'infermiera, e dentro la porta vide il suo amico disteso su un letto. Scansò l'infermiera, che stava quasi per finirle addosso, e entrò nella stanza.
-Woho, Pakistan. - disse sorridendo, mentre Zayn sorrideva per metà imbarazzato e compiaciuto. Alla sua destra e alla sua sinistra vi stavano due infermiere sedute su due sedie, che lo guardavano come se se lo stessero mangiando con gli occhi. -Colpisci anche quando sei malato.
-Ragazze, per favore..- disse Zayn sorridendo, rivolto alle due. Quelle si alzarono e uscirono dalla stanza cinguettando.
-Come stai? - gli chiese Harry, sedendosi su una sedia.
-Sto bene, grazie. Hai preso Fletchley?
-..No, Zayn, siamo venuti tutti da te, ho ucciso però il Demone che ti ha ferito.
-Wow. E Annabelle?
-Sono andata a prenderla tre ore fa da Tom. Era sconvolta, anche lei. Ha saputo che sei stato ferito ed è entrata nel panico perché non vedeva gli altri in giro e pensava che "l'unico sopravvissuto fossi io". - 
Tutti e due risero. 
-Zayn, devo dirti una cosa. Mentre ti operavano, il Comandante ha resettato tutta la Missione. Io andrò sempre in giro a cercare Audrey Fletchley per la Gran Bretagna, mentre tu e gli altri cercherete le sue amiche. Quindi saremo insieme. - Harry gli rivolse un grande sorriso.
-Come ai vecchi tempi. - rispose Zayn, e ricambiò il sorriso.

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: conorshands