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Autore: daphne 92    25/01/2013    4 recensioni
Può la tua vita cambiare in un giorno? Possono le tue certezze essere sgretolate da due semplici parole? SI! è quello che è successo ad Harry quando ha letto due semplici parole "Alexander Malfoy"
{Questa storia è la versione riveduta e corretta della "Famiglia Malfoy"}
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy, Lucius/Narcissa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Narcissa non riusciva a crederci Alexander era vivo, il suo Alex era vivo, era sicurissima che quello fosse il suo bambino non c'erano dubbi per lei, sentiva che era lui, una mamma lo sa continuava a ripetersi mentre stringeva tra le braccia quel ragazzo, quello sconosciuto che per lei era già molto di più.
Harry si sentiva terribilmente confuso e in imbarazzo, non capiva cosa stava succedendo, un minuto prima camminava tranquillamente per le vie di Diagon Alley e il secondo dopo si ritrovava tra le braccia di Narcissa Malfoy, la madre del suo peggior nemico.
All'improvviso una sensazione mai provata si fece largo dentro di lui, tra le braccia di quella donna si sentiva stranamente al sicuro, si sentiva amato, per la prima volta provava il calore materno che non aveva mai avuto nella sua vita, si concesse di chiudere gli occhi per un secondo e di lasciarsi trasportare da quei sentimenti che aveva desiderato provare sin da bambino.

-Perchè mi sta abbracciando, cosa vuole da me?- disse Harry indietreggiando e lasciando andare Narcissa.
-Tu sei il mio Alexandre, pensavamo tutti che fossi morto pochi giorni dopo la tua nascita, così ci ha detto il San Mungo ma poi oggi ti ho visto sei la fotocopia di tuo padre più di quanto non lo sia tuo fratello gemello Draco, noi quel giorno non abbiamo mai visto il corpo..così ha pensato, Merlino ho sperato con tutto il cuore..- disse Narcissa con voce tremante piangendo, per poi afferrare il braccio di Harry, aveva il terrore di vederlo sparire da un momento all'altro, che quello fosse l'ennesimo sogno solo più reale di quelli che aveva avuto ogni notte per sedici anni.
Mentre Narcissa continuava a parlare tra sè e sè, Lucius che ancora non aveva detto una parola intervenne per la prima volta e si rivolse a Harry.

 -Puoi farci un favore? Ti assicuro che sarai degnamente ricompensato, possiamo fare una pozione di discendenza con una goccia del tuo sangue? Così mia moglie si mette finalmente il cuore in pace, magari potremo finalmente andare avanti, accettare che il nostro Alexander è morto, perchè se tu non sei Alexander..allora dubito veramente che sia ancora vivo, ti prego aiutaci a smettere di sperare, aiutaci a ricominciare a vivere- disse Lucius continuando ad osservare Harry, gli sembrava di vedere la versione più giovane di se stesso, incominciava a credere anche lui che questo ragazzo fosse Alexander Malfoy.
Harry sapeva di dover dire di no, che i Malfoy lo avrebbero consegnato a Voldemort appena saputa la verità, che sarebbe morto e con lui ogni speranza per il mondo magico, ma quando vide la disperazione sul volto dei Malfoy non potè far a meno di annuire.
Lo strano trio si diresse verso il negozio di pozioni, Harry si guardava intorno sospettoso aspettandosi di essere catturato da un momento all'altro, la sua testa gli diceva di non fidarsi dei Malfoy ma il suo cuore non poteva fare a meno di fidarsi di Narcissa e Lucius.
-Andremo a casa nostra per verificare i risultati, attaccati a me ci smaterializziamo- disse Lucius dopo aver comprato la costosa pozione.

Harry fu colto dal panico se la pozione come era ovvio che facesse avesse rivelato ai Malfoy che lui era Harry Potter si sarebbe ritrovato in trappola nel covo del nemico, direttamente tra le braccia di Voldemort. 
-Preferirei farlo qui se non le dispiace- disse Harry cercando di mantenere la calma, non mostrare emozioni di fronte ai Malfoy era la soluzione migliore.
"Così  quando scopriranno chi sono se proveranno a schiantarmi avrò vie di fuga" pensò Harry cercando con le sguardo tutte le possibili vie di fuga.

I Malfoy stranamente accettarono e la cosa stupì Harry, dovevano voler veramente bene a questo Alexander se erano disposi ad accettare le condizioni di un estraneo, il signor Malfoy si avvicinò a lui con uno spillo ed Harry seguendo il suo istinto indietreggiò.
-Tranquillo, ci serve solo un pò del tuo sangue per stabilire la tua discendenza, non voglio farti del male- disse Lucius bucando il dito di Harry con uno spillo e lasciando cadere una goccia di sangue nella fialetta, lo stesso fecero Lucius e Narcissa.

La pozione incominciò a diventare blu e dopo pochi minuti di attesa una pergamena comparve al suo interno, Harry era pronto a scappare da un momento all'altro.
-PADRE ADOTTIVO 'James Potter' MADRE ADOTTIVA 'Lily Evans Potter' NOME 'Alexander Xavier Malfoy' GENITORI BIOLOGICI 'Lucius Malfoy' 'Narcissa Black Malfoy' FRATELLI 'Draco Lucius Malfoy'- lesse Lucius con mani tramanti e gli occhi lucidi.
Narcissa iniziò a piangere per la felicità finalmente aveva ritrovato il suo bambino, il suo primogenito, lei non aveva mai perso la speranza, sapeva che era vivo, lo sentiva, anche a Lucius iniziarono a scendere le lacrime,il suo erede era tornato.
Harry da parte sua era incredulo solo quando vide il certificato incominciò a crederci,sapeva che non c'era modo d'ingannare i certificati magici.
Adesso finalmente aveva una famiglia, una vera famiglia.
"Io un Malfoy, Alexander Malfoy?" stava pensando Alexander ancora incredulo, davanti a lui suo padre aveva smesso di piangere e lo guardava con orgoglio, nei suoi occhi però Alex notò anche molto rimorso per non averlo trovato prima, per essersi in qualche modo arresi, Lucius non poteva pensare che suo figlio fosse cresciuto con dei babbani che a quanto aveva sentito lo avevano maltrattato sin da piccolissimo, non si sarebbe mai perdonato di averlo 'abbandonato'.
Quando il momento di generale incredulità finì Lucius fece un passo stentato verso il figlio ritrovato, ma fu preceduto da sua moglie Narcissa che con uno scatto di cui non l'avrebbe mai creduta capace si tuffò su Alexander stritolandolo in un abbraccio stile Molly Weasley, un vero abbracciò materno, il primo per Alexander che questa volta accettò di buon grado l'abbraccio, Lucius avanzò ancora e guardò negl'occhi suo figlio per capire se poteva aggiungersi anche lui all'abbraccio. 
-Padre il passato è passato ok? Quello che più desidero adesso è stare con la mia famiglia e punire chi ci ha separato!- disse Alexander sicuro allungando la mano verso il padre che si aggiunse all'abbraccio di famiglia.
-Mi dispiace per quello che hai dovuto passare in questi anni,sono sincero,non hai idea di quanto ti abbiamo cercato,non abbiamo mai smesso di sperare- disse Lucius stringendo a sè il figlio deciso a non lasciarlo più andare.
-Verrai con noi a vivere al Malfoy manor vero?- disse Narcissa speranzosa lasciando andare la presa su Alexander ma restando comunque vicina al figlio.

-Non lo so se posso...Voldemort non vive lì anche lui? E poi Draco come la prenderebbe?-rispose Alexander incerto e preoccupato, con Draco il rapporto non era mai stato dei migliori ma adesso che ci pensava era molto simile a quello di due fratelli, ligavano in continuazione, il vero problema per Alexander era Voldemort.
-Il signore oscuro si è trasferito dagli Zabini dopo la notte al ministero quindi non correresti pericoli, se dovesse volerti tra i suoi seguaci, ti reclamerà solo quando avrai diciasette anni quindi hai tempo per pensarci o per rifiutare viste le tue precedenti azioni.
Per quanto riguarda Draco, i gemelli magici purosangue sono molto più legati dei gemelli normali, si dice che possano anche condividere i pensieri e quando uno dei due muore l'altro si toglie la vita nella maggior parte dei casi, Draco non ha mai saputo della tua esistenza ma sono convinto che quando glielo diremo sarà molto felice di non essere più solo, si sentirà completo e felice, Draco..credo che non sia mai stato veramente felice- disse Lucius rassicurando il figlio e ripensando a tutti quei pomeriggi in cui aveva visto Draco infelice e solo, sembrava che sin da piccolo Draco sapesse che le cose non dovevano andare così, che gli mancava qualcosa nonostante avesse tutti i giocattoli del mondo.

-Ok allora verrò,per quanto riguarda Voldemort la mia scelta non è più così sicura sono successe molte cose che non mi sono piaciute e alcune anche per colpa dell'ordine e di Silente, invece con mio fratello non vedo l'ora di chiarire la situazione- disse Alexander dopo averci riflettuto per alcuni minuti.
-Andrà tutto bene, adesso ci siamo noi a proteggerti- disse Narcissa abbracciando Alexander che non potè far a meno di chiedersi se sua madre avesse letto la sua mente, aveva detto proprio quello che Alex aveva bisogno di sentirsi dire.

I tre Malfoy si avvicinarono e si smaterializzarono tutti insieme diretti a casa.
Quando Alexandre arrivò a Malfoy manor rimase senza fiato, aveva sentito parlare di quel posto dal padre di Ron e glielo aveva descritto come un luogo oscuro e tetro, in realtà lui lo trovò semplicemente stupendo, era grande quasi quanto Hogwarts, con un parco bellissimo,e c'era anche un campo da Quidditch.
L'interno della casa non era da meno notò Alex appena entrato, le tonalità erano tutte molto scure però restava luminoso come ambiente grazie a delle grandi finestre,quel posto mostrava tutta la ricchezza e la superiorità dei Malfoy, era regale e raffinato, appena i ritratti videre Alexander incominciarono a sorridere e a bisbigliare, ma tutti in modo molto discreto, Alex non potè far a meno di notare quanto fossero diversi da quelli eccentrici appesi ad Hogwarts.
-Timpi  vai a chiamare Draco e digli di scendere immediatamente- disse Narcissa all'elfo domestico che era venuto ad accoglierli.
-Wolfy questo è il tuo nuovo padrone sarai il suo elfo personale.- disse Narcissa ad un altro elfo che fece un profondo inchino di fronte ad Alexander.
-è un immenso onore per me servire il padroncino Malfoy- disse l'elfo con voce acuta.
-Per adesso..direi che non ho ordini- disse Alexander non sapendo cosa fare.
-Vai nelle cucine finchè Alex non ti chiama- disse Narcissa all'elfo che scomparve.
-Mettiti pure sul divano e rilassati caro,questa è casa tua,sei a casa finalmente.- disse Narcissa baciando la guancia del figlio che si andò a sedere sul divano di pelle accanto al padre.
Pochi minuti dopo si sentirono i passi di Draco avvicinarsi.


Secondo capitolo scritto (il 2° e il 4° della vecchia versione), ho ricominciato anche a scrivere i nuovi pezzi su FB..quindi sono ritornata ufficialmente attiva :)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ci sentiamo presto!
   
 
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