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Autore: mikaru99    25/01/2013    1 recensioni
La vicenda si svolge alla fine dello scontro tra Sasuke e Itachi, quando quest’ultimo viene imprigionato in un’altra dimensione…
Sasuke va in cerca del fratello e incontrerà un strana ragazza…che farà scoprire a lui, ma anche sé stessa l’importanza di essere fratelli…
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Naruto Shippuuden
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Continuava a camminare su e giù per la cucina in preda all'agitazione.

Non riusciva a dormire.

Si odiava.

Aveva sbagliato tutto, fin dall'inizio.

Aveva sbagliato con Vanilka, con Itachi, con Sasuke...con tutti.

Eh, eh, eh”
Sobbalzò, si guardò attorno impaurita.

Aveva riconosciuto quella risatina nevrotica e isterica.
“Maker”
Qualcosa si mosse, nel silenzio rotto soltanto dal volume basso della televisione abbagliante nella stanza a fianco, che creava un gioco di luci e ombre inquietante, nella cucina.

Uscì allo scoperto, per la seconda volta.
“Ma ciao, Mikal” esordì, falsamente premuroso, dandogli un'aria da viscido “Ci vediamo più ultimamente che in tutti questi anni, da quando vi ho trasformato”

Mikal si tirò finalmente su, aiutandosi col piano d'appoggio del lavandino.
“Sei tu che mi perseguiti. Non ti ho chiamato di certo io” ribatté.

Maker piegò un angolo della bocca in un ghigno, vedendola versarsi freneticamente dell'altra acqua, in cerca di sollievo.

La bevve tutta d'un sorso, vorace.
“Non mi sembri molto in forma” azzardò, sarcastico.

Lei gli lanciò uno sguardo torvo.

Sto bene” rispose minacciosamente “E so anche perché sei qui”
L'accenno di ghigno sul volto di Hödur si trasformò improvvisamente in un sorriso maligno.

Scosse le spalle, ironico.
“E allora, visto che lo sai, mia cara, perché continui a disobbedire?”
Era spaventata.

Sapeva che quell'essere era un'entità e non un umano.

E sapeva anche che, come le aveva regalato una nuova vita, poteva anche togliergliela.
“Io...” esitò, sorseggiando nervosamente altra acqua “...io non capisco perché ti accanisci in questo modo contro Sasuke”

Il sorriso si spense.

Maker assunse un'espressione estremamente severa.

Mikal fece un passo indietro.
“Sasuke” ripeté quella parola, bisbigliando “Lo chiami per nome”
Mikal aprì la bocca e la richiuse più volte, tentennante.

Si era fregata con le sue mani.
“Mi accanisco perché ti stai facendo fregare da un uomo indegno. Uno di quelli che tu stessa e tua sorella odiate tanto...e che volete sterminare”

Mikal barcollò appena.

Aveva ragione.

Pienamente ragione.

Si era ripromessa di eliminarli tutti dalla faccia dell'universo, di sedurli e poi ucciderli, senza pietà. 

Ma, in quel momento, si accorse che anche quel desiderio non aveva più l'importanza di prima.

Era sconvolta.

Niente era più come prima.

Niente.
“Bene” irruppe Maker prepotentemente “Se non posso convincerti con le buone, vorrà dire che userò le cattive”

Aveva teso un braccio avanti, verso di lei.

Eccola ancora, quella terribile morsa ai polmoni.

Mikal cadde di nuovo a terra, contorcendosi. Il bicchiere che teneva tra le mani, si scaraventò al suolo, frantumandosi in mille pezzi.
“Senza ciondolo” ghignò malignamente, vedendola sofferente.

Ritirò il braccio, ridacchiando. 
“Con il ciondolo”

La donna emise un gemito ed ansimò, riprendendo fiato. Lo guardò da terra, inviperita.
“Maker, m-maledetto” balbettò, tra un sospiro e l'altro.

L'uomo rise.
“È solo per ricordarti che posso toglierti il ciondolo quando voglio”la informò. Tese di nuovo il braccio verso di lei.
“N...no...” balbettò.

“Senza ciondolo” proclamò di nuovo con aria divertita, mentre lei si contorceva al suolo, senza respiro.

Con il ciondolo” fece poi, ritirando il braccio e donandole di nuovo un breve sollievo.
“Ti...ti prego...” balbettò Mikal, strisciando al suolo verso di lui, il colorito prima biancastro, ora violaceo “Ti...prego, basta...”
“Senza ciondolo” ancora spietato, con foga crescente a ogni volta che ripeteva la formula.

Mikal strabuzzò gli occhi smeraldini, che dallo sforzo si stavano riempiendo di lacrime.
“Con il ciondolo” le diede ristoro.

Fissò gli occhi bianchi su di lei.

Non puoi disobbedire. Non puoi sottrarti a ciò per cui sei stata creata”

 

Angolo della ritardataria:

Ciao a tutti!

Allora...prima di tutto mi scuso per il ritardo nell'aggiornamento, ma mi ero persa la chiavetta (mannaggia a me e al mio disordine!)

Comunque ora che l'ho trovata...giuro che mi farò in quattro per recuperare il tempo perso.

Intanto vi saluto...spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Ciao!

  
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